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Disegni colorati e pieni di rimandi mitologici, surreali e ricchi di giochi di parole e calembour quelli di Gabriele Turola, pittore, poeta, illustratore e saggista scomparso all’improvviso nella sua casa di Ferrara nell’agosto 2019 a 74 anni. A lui e a queste opere ricche di stimoli visivi e intellettivi sarà dedicata la mostra “Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino. L’inaugurazione sarà sabato 21 dicembre 2019 alle 18 e rimarrà visitabile fino a venerdì 31 gennaio 2020 alla galleria IdeArte (via Terranuova 41, Ferrara).
Il critico Lucio Scardino spiega: “Con l’amico Paolo Orsatti siamo stati i primi editori di Turola, io delle sue originalissime poesie e lui dei ‘Percorsi magici di Ferrara’, e lo abbiamo seguito per decenni”. Ecco allora l’idea di allestire la sua prima mostra postuma ferrarese. In esposizione ci saranno una quindicina di tempere e chine su carta. “Un caleidoscopio di immagini – racconta Scardino – dove spesso sono protagoniste le vedute della città di Ferrara, trasfigurata in modi imprevedibili e dal taglio assolutamente personale”. È il caso del Castello Estense rappresentato con un volto radioso, della Domus turca in dialogo con la chiesa di San Michele con il leggendario mago Chiozzino che fa la sua comparsa dietro l’angolo. Ci sono poi immagini che reinterpretano miti eccentrici, come la “Leda col cigno” ispirata a quella che eseguì Michelangelo per i camerini di Alfonso I d’Este e collocata da Turola in cielo in una dimensione che il critico definisce di “ideale sospensione tra Meliès e Depero”. Non mancheranno – assicura – figure antropomorfe e neo-surrealismi, il fumetto che si incrocia con la filosofia, la Natura mitizzata e sconfitta, angeli e bestie, Savonarola e i geroglifici 2.0 insieme con miniature che si possono collocare nell’ambito della pop-art. Un’occasione per esplorare quell’universo in cui – conclude Scardino – l’autore voleva tentare di decrittare a modo suo un mondo sempre più incomprensibile.
La mostra è stata resa possibile grazie anche alla collaborazione di Giuliana Artioli, Giuliana Berengan, Paolo Orsatti, Corrado Pocaterra e Massimo Roncarà.

“Le carte di Gabriele” a cura di Lucio Scardino, Galleria Idearte, via Terranuova 41, Ferrara – Da sabato 21 dicembre 2019 (ore 18) fino a venerdì 31 gennaio 2020, aperta dal lunedì al venerdì ore 10-12.30 e 16-19, sabato e festivi su appuntamento allo 0532 186 2076. Ingresso libero.

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Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine, è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e Accademia di belle arti, è autrice di “Breviario della coppia” (Corraini, Mantova 1996), “Tazio Nuvolari. Luoghi e dimore” (Ogni Uomo è Tutti Gli Uomini, Bologna 2012) e del contributo su “La comunicazione, la stampa e l’editoria” in “Arte contemporanea a Ferrara” sull’attività espositiva di Palazzo dei Diamanti 1963-1993 (collana Studi Umanistici Università di Ferrara, Mimesis, Milano 2017). Ha curato la mostra “Gian Pietro Testa, il giornalista che amava dipingere”.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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