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Mese: Luglio 2019

Ecobonus in fattura

Da: PD Stampa

Ecobonus in fattura, le associazioni di categoria artigiane sono state ascoltate in regione

Calvano (Pd): “Il decreto crescita condanna quasi 50.000 imprese artigiane in Emilia-Romagna”

Dopo l’audizione delle associazioni di categoria artigiane – CNA e Confartigianato – in Commissione Politiche Economiche, il Partito Democratico dalla Regione Emilia-Romagna chiede convinto che il Governo e la maggioranza parlamentare ritirino quanto previsto dall’art. 10 del cosiddetto Decreto crescita.

“Il punto su cui abbiamo chiesto alle associazioni di esprimersi, è l’inserimento in fattura degli ‘ecobonus’. In sostanza si impone alle aziende di anticipare, sotto forma di sconto, la detrazione che spetta al cliente per gli interventi di efficientamento energetico e rischio sismico. Un provvedimento che aggredisce le piccole aziende che si occupano di edilizia, impiantistica, serramentistica. È bene sottolineare di che numeri stiamo parlando: in Emilia-Romagna le imprese potenzialmente coinvolte dal nuovo meccanismo di riconoscimento degli ecobonus sono oltre 65.000, di queste circa 48.000 sono artigiane. A Ferrara i numeri diventano 4.500 e 3.200. Le aziende artigiane sono quelle che tendenzialmente non hanno un volume di affari che garantisce loro la liquidità necessaria ad anticipare lo Stato nel riconoscere gli incentivi ai clienti” stigmatizza il consigliere regionale Paolo Calvano, segretario del Pd dell’Emilia-Romagna.

“La commissione di oggi, che avevamo richiesto con urgenza come Pd, ha dato contezza del problema a tutti i consiglieri regionali presenti. Noi – conclude Calvano – ribadiamo la nostra forte contrarietà alla disposizione introdotta col decreto crescita e ci facciamo carico di rivolgere formali richieste di impegno al Governo perché cambi rapidamente rotta e non condanni le micro, piccole e medie imprese artigiane che sono un pilastro della nostra economia”.

Sostegno ai lavoratori di mercatone uno

Da: PD Stampa

Sostegno ai lavoratori di Mercatone Uno, il PD porta la questione in Regione

Approvata la risoluzione del Partito Democratico, a prime firme del Capogruppo Stefano Caliandro e del Segretario regionale Paolo Calvano, che chiede tutele e sostegno al reddito dei lavoratori.

In Consiglio Comunale a Ferrara si è venuta a creare una impasse sugli aiuti ai lavoratori di Mercatone Uno, a causa del respingimento, da parte di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, della richiesta portata avanti dal Partito Democratico di creare un fondo per il sostegno al reddito. A seguito di questo corto circuito, l’Assemblea legislativa regionale si è subito attivata e oggi è stata approvata in commissione una risoluzione in cui si chiede alla Giunta dell’Emilia-Romagna di verificare con i Comuni e i Sindacati la necessità di ulteriori iniziative di supporto ai lavoratori.

La risoluzione promossa dal Pd e sostenuta da tutto il centrosinistra, è diventata necessaria e urgente a causa del precipitare della situazione. Infatti proprio nella giornata di oggi è in corso un ulteriore confronto a Roma fra sindacati e commissari a seguito della richiesta di questi ultimi di procedere a licenziamenti collettivi.

La mossa del PD in Regione vuole rispondere anche all’appello lanciato da Cgil, Cisl e Uil di Ferrara in merito alla necessità di garantire sostegno e tutela alle famiglie dei dipendenti di Mercatone Uno.

Il Pd non si è fermato a questo, e ha chiesto al governo un attento e puntuale presidio della vicenda attraverso il Tavolo di crisi per rispondere immediatamente e adeguatamente a tutti i lavoratori del gruppo. È stato inoltre sollecitato l’esecutivo nazionale ad operare affinché si giunga in breve tempo a una soluzione che consenta la riapertura dei punti vendita attraverso un piano di rilancio credibile, che convinca i creditori a fare ulteriore credito e i clienti ad acquistare ancora con fiducia così da dare un futuro a un marchio storico dell’economia italiana e ai suoi 1800 lavoratori.

Coldiretti: al via raccolta pomodoro

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Caldo: coldiretti, al via raccolta pomodoro
Possibile il ritiro del prodotto oltre il 30 settembre
I cambiamenti climatici rovesciano la raccolta del pomodoro in Italia con il Nord che parte prima e anticipa il Sud anche per effetto del meteo pazzo e un’estate che ha visto in media 11 tempeste al giorno fra tornado e grandinate spesso nelle aree del Mezzogiorno. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Emilia Romagna in occasione del via alla raccolta 2019 di pomodoro per pelati, polpe, passate, concentrato e sughi Made in Italy con gli agricoltori in campo fra Lombardia ed Emilia Romagna a cui seguiranno nei prossimi giorni quelli di Puglia e Campania per una produzione a livello nazionale in calo dell’8% rispetto alle stime di inizio stagione.

Il caldo e i cambiamenti climatici – sostiene Coldiretti Emilia Romagna – hanno modificato la distribuzione delle coltivazioni e i tempi di raccolta con il Nord che ormai rappresenta la metà del totale della produzione nazionale di pomodoro. Le aspettative in Italia sono per un raccolto attorno a 4,7 milioni tonnellate, con una buona qualità in termini di gradi Brix, ovvero di contenuto zuccherino. Quello del pomodoro è un comparto che – sottolinea Coldiretti regionale – mette in moto in Italia una filiera di eccellenza del Made in Italy che coinvolge circa 7.000 imprese agricole, oltre 90 imprese di trasformazione e 10.000 addetti, che esporta poco meno di 2 miliardi di euro di derivati del pomodoro in tutto il mondo. L’Italia è il secondo produttore mondiale di pomodoro dopo la California e prima della Cina ma ha il primato dell’Unione Europea davanti a Spagna e Portogallo.

Considerato che l’andamento stagionale e la piovosità della tarda primavera – considera Coldiretti Emilia Romagna – hanno comportato un posticipo nel trapianto delle piantine è probabile che il ritiro del prodotto da parte dell’industria verrà a sua volta ritardato oltre la data del 30 settembre, prevista dal contratto quadro e si potrà prolungare anche fino alla metà di ottobre.

Dal 26 febbraio 2018 è in vigore la norma sull’etichetta d’origine obbligatoria sui prodotti come conserve e salse, oltre al concentrato e ai sughi, che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro – spiega Coldiretti Emilia Romagna – grazie alla nuova normativa nazionale non è più possibile spacciare per Made in Italy i derivati del pomodoro importati dall’estero. Le confezioni di tutti i derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia devono avere obbligatoriamente in etichetta le seguenti diciture: a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del Paese nel quale il pomodoro viene coltivato; b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato. Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE. Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura “Origine del pomodoro: Italia”.

Oggi in Italia si consumano conserve di pomodoro per circa 30 chili a testa all’anno a casa, al ristorante o in pizzeria secondo le stime di Coldiretti Emilia Romagna. A essere preferiti, sono stati nell’ordine le passate, le polpe o il pomodoro a pezzi, i pelati e i concentrati. Una tradizione in cucina codificata nel 1800 da Pellegrino Artusi che nel suo “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” scriveva che “il sugo dev’essere semplice e cioè di soli pomodori cotti e passati. Tutt’al più potrete unire ai medesimi qualche pezzetto di sedano e qualche foglia di prezzemolo e di basilico quando crediate questi odori confacenti al bisogno”.

L’Emilia Romagna sarà la prima regione plastic free

Da: PD Stampa

L’Emilia-Romagna sarà la prima regione plastic free a 360 gradi

La proposta dei Gruppi Assembleari PD, SI, èViva e della Federazione regionale dei Verdi dell’Emilia-Romagna

I Gruppi assembleari Pd, Sinistra Italiana, Misto – È Viva e la Federazione regionale dei Verdi lanciano ufficialmente la sfida per fare dell’Emilia-Romagna la prima regione in Italia plastic free a 360 gradi. L’obiettivo dichiarato è di anticipare le tempistiche previste a livello europeo dalla Direttiva Ue 2019/904 che mira a ridurre l’incidenza di determinati prodotti di plastica monouso sull’ambiente, in particolare sull’ambiente acquatico, nonché a promuovere la transizione verso un’economia circolare con modelli imprenditoriali, prodotti e materiali innovativi e condizionare le politiche sul tema che il Governo nazionale dovrà affrontare entro il 2021.

“Sappiamo che dall’economia verde potranno nascere nei prossimi anni migliaia di posti di lavoro. Riteniamo che questa grande azione collettiva sul plastic free possa essere il primo importante passo per un Green New Deal dell’Emilia-Romagna” dichiarano le forze di centro sinistra in Emilia-Romagna presentando la strategia in 5 mosse con cui la Regione arriverà in anticipo al traguardo fissato dall’Unione Europea (3 luglio 2021).

1)Il settore pubblico deve dare il primo esempio
Eliminazione della plastica monouso a partire dalle sedi dell’Amministrazione regionale, delle Agenzie regionali e delle società in house, compresi i servizi di ristorazione collettiva (ospedali, mense scolastiche, mense aziendali), dove andrà eliminato l’uso di stoviglie e posate di plastica monouso.

Previsione di una clausola contrattuale plastic free per l’erogazione dei contributi regionali assegnati attraverso i bandi e le gare di appalto dei servizi pubblici.

2)La comunità regionale protagonista
Protagonismo di cittadini, istituzioni pubbliche ed enti locali, imprese e territori. Misure dirette a favorire una economia circolare della produzione e utilizzo della plastica che privilegi prodotti riutilizzabili in grado di preservare il valore dei materiali più a lungo possibile.

Censimento e diffusione delle idee e buone pratiche già in uso.

Coinvolgimento del Tavolo del Patto per il Lavoro ANCI e di tutti i soggetti imprenditoriali e associativi per stringere accordi volontari che anticipino le scadenze previste dalla Ue.

3)Eventi pubblici plastic free
Concretizzazione dell’abbandono delle plastiche monouso e sensibilizzazione della cittadinanza a partire da eventi sportivi, culturali, sagre e feste.

4)Azioni a salvaguardia del mare e della costa
Intensificazione degli interventi a favore dell’obiettivo mare pulito. Spinta a realizzare accordi volontari con i soggetti economici del mare e della costa e i cittadini. Valorizzazione dell’uso potabile dell’acqua pubblica e interventi di tutela dedicati ai fiumi.

5)Verso la riconversione green dell’economia regionale

Sostegno alle imprese e ai settori economici che investono nell’abbandono della plastica e nella ricerca di soluzioni e materiali alternativi senza l’impiego di materiali fossili.

Yemen, fabbrica Italiana annuncia la sospensione delle forniture di bombe

Da: Save the Children

Yemen: fabbrica italiana delle bombe annuncia sospensione forniture ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. Soddisfazione del Coordinamento che chiede Stop alle armi per bombardare lo Yemen

Commentando la notizia con cui, la sera del 30 luglio, l’azienda RWM Italia ha reso nota ai propri lavoratori la sospensione per 18 mesi delle esportazioni ad Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti nel rispetto della “volontà politica del parlamento e del governo”, il Coordinamento della società civile italiana che dal 2015 chiede la fine delle forniture di bombe usate per colpire la popolazione dello Yemen ha dichiarato quanto segue.

“Esprimiamo soddisfazione per una decisione che avrebbe dovuto essere presa e che avevamo sollecitato da tempo. Il comunicato della RWM Italia fa correttamente riferimento agli indirizzi espressi dal parlamento con la risoluzione approvata dalla maggioranza il 26 giugno e dal Consiglio dei ministri il 12 luglio. Quest’ultima decisione, tuttavia, è stata solo riferita sui social dal viceministro del Consiglio Di Maio e continuiamo a sollecitare l’invio di un atto ufficiale”.

Del Coordinamento fanno parte: Amnesty International Italia, Comitato per la riconversione RWM e il lavoro sostenibile, Fondazione Finanza Etica, Movimento dei Focolari Italia, Oxfam Italia, Rete della Pace, Rete Italiana per il Disarmo, Save the Children Italia.

Unife orienta Summer Tour

Da: Comunicazione Istituzionale e digitale Unife

Unife Orienta Summer Tour. Una prima edizione di successo, guardando al 2020.

Ha riscosso un successo superiore anche alle previsioni degli organizzatori, la prima edizione dell’Unife Orienta Summer Tour, svoltosi dal 24 al 26 luglio. Tanto che in Ateneo si pensa già alla seconda edizione per l’estate 2020.

In tantissime/i hanno partecipato e apprezzato i numerosi servizi offerti allo stand di piazza Trento e Trieste. Le future matricole che hanno approfittato dell’iniziativa non sono state solo ferraresi, né soltanto dal vicino Veneto. Tra gli oltre 500 partecipanti, molti anche da Calabria, Lazio, Puglia, Umbria e Sicilia – per citare alcune delle regioni più rappresentate – e da paesi europei ed extracontinentali come Venezuela, Brasile, Marocco, Ucraina e Giordania. Di questi, il 75% ha completato l’immatricolazione nei giorni dell’evento.
Una ventata di multiculturalità e internazionalizzazione che Unife ha dimostrato di saper accogliere nel migliore dei modi, grazie alla task force di personale dedicato all’orientamento e ai numerosi tutor che hanno assistito le ragazze e i ragazzi, permettendo loro di tornare a casa con il numero di matricola già “in tasca”. Dallo stand sono partiti tour guidati delle sedi dell’Università e dell’Ateneo, totalmente gratuiti, dove i Delegati di orientamento degli specifici corsi hanno accolto le future matricole. Una opportunità in più per arrivare a settembre preparati, con le idee ben chiare su come muoversi in città e a chi rivolgersi in caso di necessità.
“Abbiamo valutato molti Atenei ma quello di Ferrara ci ha convinto”, i commenti dei partecipanti, che hanno espresso soddisfazione anche sulla disponibilità di informazioni e per la possibilità data da questa tre giorni, di raccogliere tutte le informazioni in un unico punto.
“Nonostante il tempo limitato di promozione dell’evento, il caldo anomalo e l’ostacolo rappresentato dagli scioperi di treni e bus e il periodo dell’anno già avanzato, i visitatori sono stati tanti: molti hanno partecipato al tour e si sono immatricolati direttamente allo stand dopo la visita all’Ateneo e a alla città”, commenta il Delegato del Rettore per l’Orientamento Andrea Gatti – Trattandosi della prima edizione, possiamo dunque essere soddisfatti: evidentemente abbiamo colto un’esigenza avvertita non solo dai ragazzi ma anche dalle loro famiglie, il che incoraggia a far sì che il Summer Tour diventi un appuntamento fisso nei prossimi anni”.
“Il successo dell’iniziativa – conclude Gatti – si deve all’impegno e alle forze che Ufficio Welcome, Orientamento e Incoming, i Dipartimenti e loro Delegati, i servizi di Unife e della città di Ferrara hanno saputo mettere in campo”.

Pari opportunità punto di riferimento per tutela donne e fasce deboli

Da: Forza Italia Ferrara

Peruffo: “Commissione Pari Opportunità punto di riferimento per i diritti delle donne e delle fasce deboli”

Esprimo un sentito ringraziamento ai colleghi di maggioranza e di opposizione per la fiducia mostrata per l’elezione a presidente della Commissione Comunale Pari Opportunità, di cui ero vice presidente fino alla scorsa legislatura.
Specifico – per chi è solito ricercare e additare i privilegi della casta politica – che in entrambi i casi si tratta di incarichi non retribuiti e che la Commissione non prevede alcun portafoglio di spesa. In ogni caso considero la Commissione Pari Opportunità un importantissimo punto di riferimento per tutelare i diritti delle donne, senza assolutamente dimenticare le altre fasce deboli.

Sappiamo bene che il nostro territorio non brilla per opportunità lavorative per giovani e meno giovani. Il problema è amplificato per ciò che attiene l’universo femminile e i soggetti diversamente abili ed è lì che dovrà concentrarsi l’impegno, non solo della Commissione Pari Opportunità, ma di Sindaco, Giunta, Consiglio Comunale e di tutte le istituzioni del territorio. Impegnarsi in questo ambito significa combattere ogni forma di discriminazione basata sul genere, per provare a innalzare i livelli di partecipazione di donne e fasce deboli nel mercato del lavoro, per favorire un equilibrio tra responsabilità familiari e professionali e al contempo annullare progressivamente le differenze di retribuzione.

Più in generale occorre puntare ad un confronto continuativo con le associazioni, oltre che alla rimozione di tutti gli ostacoli che ancora impediscono la realizzazione di un’effettiva parità di genere e di opportunità, garantendo un’adeguata rappresentanza laddove ancora manca.

In riferimento alle donne, inoltre, non va mai trascurata l’attenzione al tema della violenza che si deve contrastare in primis attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione a partire dalla scuola.

In ultimo, ma non per importanza, proporrò alla Giunta di prendere una serie di iniziative in tema di Salute. Una di queste è la partecipazione attiva al tavolo di prevenzione sull’HIV e le malattie sessualmente trasmissibili, oltre alla riproposizione di Ottobre Rosa, mese della prevenzione del tumore alla mammella.

Visit Ferrara presenta i nuovi progetti per il turismo

Da: Ella studio

Visit Ferrara presenta i nuovi progetti per il turismo: dalle città d’arte al mare
L’Amministrazione comunale di Ferrara sostiene il Consorzio Visit Ferrara che può contare su 91 operatori turistici della provincia. Obiettivo: fare rete e ampliare le attività di promo-commercializzazione, puntando sempre di più ad importanti risultati.

Abstract

Nuovi progetti per il turismo nella provincia di Ferrara. Grazie all’ulteriore contributo di 20.000 euro previsto dall’Amministrazione comunale di Ferrara, il Consorzio Visit Ferrara può lavorare a nuove iniziative turistiche per promuovere il territorio, collegando le città d’arte al mare. Durante la conferenza stampa del 31 luglio 2019 nella Sala degli Arazzi del municipio ferrarese, l’assessore al Turismo e Commercio del Comune di Ferrara Matteo Fornasini, il presidente del Consorzio Visit Ferrara Ted Tomasi, il vice presidente Zeno Govoni e in rappresentanza del consiglio direttivo Matteo Ludergnani, Nicola Scolamacchia, Adriano d’Andrea Ricchi e Davide Bellotti, hanno presentato le iniziative programmate e quelle portate a termine. Tra quelle nuove, le serate estive con aperture straordinarie del Castello Estense per i turisti dei Lidi di Comacchio, accompagnati a Ferrara con mezzi di trasporto messi a disposizione: il 7 e il 21 agosto i visitatori saranno guidati in un percorso dal titolo “Misteri e delitti a corte”, tra racconti e letture per rievocare gli episodi più controversi della storia estense, a cui seguirà un aperitivo finale al Giardino degli Aranci; il 27 e il 29 agosto parteciperanno a visite speciali durante il Ferrara Buskers Festival. Nelle domeniche della rassegna internazionale della musica di strada, il 25 agosto e il 1° settembre, si terranno inoltre nuove visite guidate dal titolo “Raccontare Ferrara – edizione Buskers Festival”.
Il finanziamento servirà anche per sostenere il progetto H-Benchmark, uno strumento per prevedere i trend turistici del territorio e definire strategie, al fine di costruire un osservatorio turistico della destinazione.
È stato, inoltre, attivato il progetto Visit Ferrara Skill. Le skill sono delle app che si utilizzano con gli smart speaker presenti nelle strutture ricettive del Consorzio, le quali verranno progettate secondo le esigenze dei turisti, inserendo contenuti promozionali ed informazioni utili sul territorio e i suoi eventi.
Tra le iniziative già portate a termine da Visit Ferrara, la partecipazione a fiere di settore e workshop internazionali, le attività di comunicazione tramite ufficio stampa italiano e tedesco, la promo-commercializzazione tramite il sito web, le visite guidate e le esperienze sempre più apprezzate dai turisti, il progetto Vacanze, Natura e Cultura sul cicloturismo.

Versione estesa

In corso di anno di bilancio l’Amministrazione comunale di Ferrara ha previsto un ulteriore contributo di 20.000 euro a sostegno delle attività del Consorzio Visit Ferrara. Così sarà possibile lavorare a nuovi progetti all’insegna del turismo integrato nel territorio della provincia. Il Consorzio Visit Ferrara, che oggi può contare su 91 soci dalle città d’arte al mare, ha presentato in conferenza stampa il 31 luglio 2019 le iniziative turistiche programmate per il prossimo futuro e quelle già portate a termine.

Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore al Turismo e Commercio del Comune di Ferrara Matteo Fornasini e, per il Consorzio Visit Ferrara il presidente del Ted Tomasi, il vice presidente Zeno Govoni e in rappresentanza del consiglio direttivo Matteo Ludergnani, Nicola Scolamacchia, Adriano d’Andrea Ricchi, Davide Bellotti e Valentino Mondo.

«L’Amministrazione ha scelto d’investire ulteriori risorse a sostegno del progetto “Alla scoperta di Ferrara – attività integrative” proposto dal consorzio turistico, considerato interlocutore chiave per l’amministrazione e partner solido per lo sviluppo turistico ed economico della città». Ha dichiarato l’assessore al Turismo e Commercio Matteo Fornasini. «Questo contributo vuole connotare sin da subito la direttrice su cui si muoverà la nostra azione di governo. Da un lato un supporto sempre maggiore all’iniziativa privata, dall’altro un asse sempre più frequente con il territorio provinciale, nell’ottica di un sistema turistico territoriale integrato ed efficiente».
«Iniziative come queste – ha continuato Fornasini – vogliono fungere da stimolo per gli operatori privati del comparto turistico, affinché si sentano sempre più protagonisti, accanto al Comune, dell’attività di valorizzazione dell’attrattività turistica delle eccellenze cittadine».
Come sottolineato anche dal presidente del Consorzio Visit Ferrara, Ted Tomasi. «Un’azione importante di cui ringraziamo il sindaco, l’assessore al turismo Matteo Fornasini e l’Amministrazione comunale, per l’efficienza e la tempestività nell’investire nel settore turistico. Grazie alla collaborazione pubblico-privata avremo risultati tangibili in termini di presenze e la possibilità di strutturare al meglio la pianificazione turistica anche nei periodi di minore flusso».

Marketing, comunicazione e visite guidate
Il presidente di Visit Ferrara ha poi presentato le attività svolte grazie al precedente contributo economico, come la partecipazione a fiere turistiche e workshop per intercettare il mercato italiano ed internazionale: FESPO di Zurigo, BIT di Milano, UTAZAS TRAVEL di Budapest, ITB di Berlino, TTG Travel Experience di Rimini, per citarne alcune; l’aumento della presenza sul web, sui social media e sulla stampa e le tante azioni messe in atto grazie ad un lavoro ben strutturato.
Il sito internet del Consorzio Visit Ferrara – www.visitferrara.eu – già tradotto in inglese, è stato incrementato anche in lingua tedesca e spagnola. Novità di quest’anno, una sezione dedicata al turismo congressuale. I dati raccolti da Visit Ferrara evidenziano che sono aumentate notevolmente le richieste di prodotti turistici come le visite guidate, le escursioni, le esperienze e i pacchetti.
Le testate giornalistiche italiane, grazie al lavoro dell’ufficio stampa Ella Studio, hanno pubblicato quest’anno 140 articoli su Visit Ferrara e le sue attività. La Maggioni Tourism Marketing di Berlino, che lavora per il mercato tedesco, ha prodotto altri 50 articoli circa.
Azioni di marketing territoriale hanno incrementato la conoscenza del territorio, la vendita della Cartoguida di Ferrara e provincia, ricca di itinerari, mappe e informazioni utili in italiano e in inglese, è stata di grande supporto per i visitatori che si sono rivolti agli uffici di informazione turistica (IAT) e alle strutture ricettive. Oltre 600 le copie vendute da inizio anno. Molto apprezzate anche le visite guidate “Raccontare Ferrara”, realizzate in collaborazione con le associazioni di guide socie del Consorzio. Da inizio anno fino al 30 giugno 2019 sono già stati coinvolti 350 turisti individuali.
La visita guidata Raccontare Ferrara, ora in pausa, ripartirà sabato 14 settembre alle ore 15 con un nuovo luogo d’incontro nel cortile del Castello e continuerà tutti i sabati, a partenza fissa, fino al 13 giugno 2020.
Grazie alla collaborazione con i principali eventi del territorio, i turisti sono stati agevolati nel soggiorno e nella partecipazione, usufruendo di codici sconto, convenzioni, visite guidate ad hoc. Tra gli eventi promossi da Visit Ferrara, le mostre a Palazzo dei Diamanti come l’esposizione “Boldini e la Moda” e quella di De Pisis, il Carnevale degli Este, il Carnevale di Cento e il Carnevale sull’Acqua di Comacchio, la Granfondo del Po, Interno Verde, Primavera Slow, il Palio di Ferrara, la Bike Night, il Comacchio Beach Festival, la Notte Rosa.

Vacanze, natura e cultura
Il Consorzio Visit Ferrara ha presentato alcuni progetti, tuttora in corso, sviluppati anche grazie alla collaborazione del Comune di Ferrara. In particolare, il progetto Vacanze Natura e Cultura che coinvolge diversi comuni tra cui Comacchio, capofila del progetto, e Ferrara, APT Servizi Emilia Romagna, Destinazione Turistica Romagna e operatori privati, per un totale di 700mila euro. Con tali risorse, si è potuta svolgere un’attività di promo-commercializzazione sul territorio integrato di Ferrara, Comacchio e il Delta del Po, tramite fiere di settore, spot televisivi sui canali Mediaset, educational tour per stampa italiana e tedesca, e campagne di comunicazione e web marketing.

Escursioni serali a ferrara per i turisti dei lidi
«Con il nuovo contributo del Comune di Ferrara – ha spiegato Ted Tomasi – sarà dato spazio ad iniziative per attrarre e accompagnare nella città estense i turisti che ad agosto sono in vacanza nei Lidi di Comacchio, sia tramite soluzioni di trasporto speciali, sia attraverso escursioni organizzate. Sono già in programma alcune giornate di visita in occasione delle aperture serali del Castello Estense e del Ferrara Buskers Festival».
Le serate estive con aperture speciali del Castello saranno il 7 agosto, con partenze dai Lidi Sud e il 21 agosto con partenze dai Lidi Nord. Durante le due serate, i visitatori saranno guidati in un percorso dal titolo “Misteri e delitti a corte”, tra racconti e letture per rievocare gli episodi più controversi della storia estense, a cui seguirà un aperitivo finale al Giardino degli Aranci. In seguito, avranno del tempo libero a disposizione per una passeggiata in piena libertà nel centro storico ferrarese, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, per poi rientrare in pullman. I prezzi: 25 euro per gli adulti, 15 euro per i ragazzi dai 6 ai 18 anni, gratis per i bambini sotto i 6 anni.
Durante il Ferrara Buskers Festival si potrà arrivare a Ferrara dai Lidi con le visite organizzate il 27 (con partenze dai Lidi Sud) e il 29 agosto (con partenze dai Lidi Nord). I prezzi saranno di 10 euro per gli adulti, con gratuità per i bambini con meno di 6 anni. Ci saranno, inoltre, prezzi speciali per chi soggiorna in campeggio e nelle strutture ricettive.
Inoltre, è in programma una nuova visita guidata dal titolo “Raccontare Ferrara – edizione Buskers Festival”, a cui si potrà partecipare nelle due domeniche della manifestazione, il 25 agosto e il 1° settembre, a partire dalle 10.30 (prezzo: 8 euro a persona).
Con il nuovo finanziamento sarà realizzato anche materiale cartaceo per promuovere il territorio, che operatori turistici e strutture ricettive potranno distribuire. La mappa di Visit Ferrara avrà un restyling grafico, fornendo ai visitatori mappe puntuali sulle città d’arte, il territorio della provincia, di Comacchio e della costa, storie e tradizioni, itinerari e spunti sui luoghi da visitare.

H-benchmark per prevedere i trend turistici e visit ferrara skill
Il vicepresidente del Consorzio Visit Ferrara Zeno Govoni ha presentato il progetto H-Benchmark, strumento molto utile per prevedere i trend turistici del territorio e definire strategie e tattiche di valore con risultati misurabili, oggettivi e concreti. «La maggior parte degli hotel di Ferrara – ha raccontato Govoni – ha deciso di adottare questa tecnologia, che permette di conoscere in tempo reale occupazione e ricavi della destinazione, facendo confronti con altre strutture. Le informazioni sono elaborate non solo per essere presentate in chiave storica, ma anche previsionale sia a breve che a medio termine. Un modo efficace per costruire un osservatorio turistico della destinazione».
H-Benchmark aggrega dati uniformandone le fonti, pubblica in tempo reale i dati sulle tendenze turistiche e fornisce previsioni ed informazioni strategiche per promuovere il territorio. Le risposte della piattaforma permettono di tenere sott’occhio costantemente lo stato di salute della destinazione, suggerendo azioni agli operatori e ottimizzando le attività di comunicazione.

È stato inoltre attivato, come spiegato da Zeno Govoni, il progetto Visit Ferrara Skill. Le skill sono delle app che si utilizzano con gli smart speaker (gli assistenti vocali rientrano tra gli accessori di elettronica di consumo più in crescita nelle vendite). Il Consorzio, in vista dell’avvento di queste nuove tecnologie, ha già provveduto all’acquisto di diversi dispositivi forniti agli hotel e alle strutture ricettive socie. Grazie alla collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte durante la mostra “Boldini e la moda” è stata creata una skill per dare informazioni sulla rassegna. Lo strumento, in dotazione nelle principali reception delle strutture socie di Visit Ferrara, fornisce aiuto reale al cliente, ma al momento è limitato ad informazioni riguardanti Palazzo dei Diamanti, il meteo, le notizie o per ascoltare la musica. Realizzerà la “skill” l’azienda 22HBG, che ne curerà la progettazione, la realizzazione, lo sviluppo e gli aggiornamenti per i dispositivi Amazon Alexa e Action Google Assistant, scaricabile da tutti all’interno degli store virtuali.
La skill dunque verrà progettata secondo le esigenze dei turisti, inserendo contenuti promozionali, dando informazioni, ad esempio sugli orari di apertura dei musei, sui costi, sugli eventi in programma, ma anche su informazioni commerciali caricate dal Consorzio Visit Ferrara.
Durante la conferenza stampa gli esponenti di Visit Ferrara hanno ribadito l’invito agli operatori turistici che non fanno parte del consorzio ad unirsi, in modo che Visit Ferrara diventi ancora più rappresentativa della destinazione e possa ottenere risultati ancora più importanti.

Campo nomadi

Da: Presidente di Ferrara “bene comune”

Il caso via delle bonifiche e viale k. il richiamo alla sussidiarieta’
La vicenda di via delle Bonifiche e di viale K impone una riflessione pacata, lontana da logiche di parte e da strumentalizzazioni.

Dinanzi a situazioni di questo tipo, Ferrara Bene Comune auspica un responsabile cambio di passo; la nuova amministrazione comunale e le realtà associative coinvolte sono chiamate a prendere coscienza di essere strumento per aiutare i singoli e le realtà sociali a costruire risposte adeguate ai loro bisogni. Ciò significa, nel pieno rispetto dei ruoli, ricominciare a perseguire, nei fatti, il bene comune: il bene tuo, il bene nostro, il bene di ognuno. Proprio il livello locale può rappresentare il punto di ripresa di un dialogo che superi gli schemi consueti, in favore di una rinnovata ricerca del bene comune. Il punto di
partenza di ogni seria interlocuzione è il riconoscimento del valore irriducibile della persona; occorre riscoprire che l’altro è un bene, e non un ostacolo da superare per la pienezza del nostro io, tanto in politica quanto nei rapporti umani e sociali. La riflessione che Ferrara Bene Comune propone intende  sottolineare, allo stesso tempo, le esigenze di efficacia dell’esercizio dei poteri pubblici e quelle di rispetto dell’autonomia delle società intermedie, riscoprendo un valore dal sapore antico ma quanto mai necessario: il principio di sussidiarietà.
La vicenda di via delle Bonifiche richiama forte la questione di coniugare il valore di una efficiente disciplina dell’autorità pubblica con quello della libertà e della dignità della persona, anche nelle sue espressioni associative. Il principio di sussidiarietà orizzontale prevede che le Istituzioni devono favorire e sostenere le
iniziative spontanee dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, che non possono intendersi riservate in via esclusiva alle amministrazioni pubbliche. La sussidiarietà rifiuta ogni forma di centralismo e rigetta qualsivoglia ipotesi organizzativa che si fondi sul riconoscimento alla pubblica autorità dell’esclusiva del bene comune. La sussidiarietà è incompatibile con concezioni burocratiche, invasive ed unilaterali dei rapporti tra lo Stato e i cittadini.
La Dottrina Sociale della Chiesa ha, più volte, chiarito i caratteri del principio di sussidiarietà. Prima Leone XIII, con l’enciclica Rerum novarum del 1891, e, poi, Pio XI, con l’enciclica Quadrigesimo anno del 1931,hanno, in particolare, enunciato il principio per cui l’Amministrazione pubblica deve astenersi
dall’intervenire nel disbrigo di questioni che possono essere più efficacemente risolte dagli individui o dalle comunità minori, aiutando “in maniera suppletiva le membra del corpo sociale, non già distruggerle o assorbirle” (lettera enciclica Quadrigesimo anno). Tutti i Pontefici hanno ribadito l’esigenza che l’autorità
statale non superi il limite invalicabile connesso alla necessità di rispettare l’autonomia dei cittadini, singoli o associati, e si limiti a intervenire per regolare solo ciò che non può essere autonomamente gestito da essi, dovendo, al contrario, favorire le iniziative assunte spontaneamente dalle forze sociali e finalizzate a
soddisfare i bisogni della comunità (Benedetto XVI, Deus caritas est, 2005).
2 Il criterio della sussidiarietà è stato recepito come parametro fondamentale anche dal legislatore statale, anche se non dall’origine della Carta costituzionale, ma solo con la riforma del Titolo V del 2001. La valorizzazione del vincolo di vicinanza ai cittadini nell’organizzazione dello Stato rinviene nella Costituzione
italiana un riconoscimento chiarissimo e del tutto coerente con il fondamento logico e filosofico del principio di sussidiarietà. E’ significativa la previsione, all’art.118, quarto comma, del dovere (l’uso del verbo “favorire” all’indicativo presente segnala l’obbligatorietà del comportamento) delle amministrazioni
pubbliche, di tutti i livelli di governo, di favorire “l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. Si tratta di una enunciazione del tutto coerente con l’elaborazione del principio di sussidiarietà orizzontale da parte della
Dottrina Sociale della Chiesa, a conferma dell’assoluta consonanza della riflessione ecclesiastica con la normativa fondamentale dello Stato nella definizione del più ordinato assetto dei rapporti tra l’autorità pubblica e la società civile.
L’uomo è titolare di diritti di libertà naturali ed incomprimibili. Aldo Moro ammoniva, al riguardo, con una sintesi linguistica mirabile, che “uno Stato non è pienamente democratico se non è al servizio dell’uomo, se non ha come fine supremo la dignità, la libertà, l’autonomia della persona umana”. Perché sia conseguito il bene comune non è, tuttavia, sufficiente che l’Amministrazione pubblica, in ossequio al principio di sussidiarietà, favorisca la libera iniziativa privata verso attività di interesse generale e garantisca l’autonomia dei corpi intermedi, ma è necessario che questi ultimi esercitino la libertà in maniera
responsabile e orientata alla realizzazione dei valori che fondano la convivenza. La società civile, le associazioni, il volontariato devono avvertire una corresponsabilità nel perseguimento del bene comune e usare l’autonomia e la libertà, che esigono dallo Stato, per cooperare in maniera attiva, consapevole ed efficace alla promozione della persona e allo sviluppo della comunità. A Ferrara, con le elezioni comunali del maggio scorso, si è aperta una nuova fase, con una diffusa richiesta di cambiamento. Allo stesso tempo appare evidente l’importanza di non isolarsi. Di fronte alle grandi questioni e numerose sfide che Ferrara deve affrontare è una scelta saggia quella di mantenere con il mondo del Terzo settore, così vivo ed attivo in città, un rapporto costruttivo e di rispetto reciproco. La lunga campagna elettorale ha prodotto divergenze, contrapposizioni, forti tensioni; occorre, ora, evitare che le ricadute di questo clima pregiudichino l’impegno e la coesione sociale. Va costantemente tenuto presente che le istituzioni di governo della nostra città sono chiamate ad assicurare un clima che, lungi dalla conflittualità, sia di fattiva collaborazione per poter assumere decisioni sollecite e tempestive.
Ferrara Bene Comune non può non richiamare al rispetto del senso delle istituzioni e ai conseguenti obblighi, limiti e doveri. Il sistema delle relazioni interpersonali è prezioso. Tale criterio rappresenta uno dei cardini della democrazia liberale: questa è un portato della crescita della civiltà della convivenza; a tutela dei singoli individui e delle società nel loro complesso.
Le esigenze di sicurezza, il ripristino di aree di degrado, il rispetto della legalità, da una parte, la tutela della persona, specie in condizioni di precarietà e di disagio, la ricerca di sistemazioni dignitose, rispettose dell’unità familiare e della continuità scolastica, dall’altro, sono aspetti complementari che necessariamente vanno perseguiti insieme.
Le associazioni di volontariato che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti e di scommettere su un settore vitale per la democrazia hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni.
Ed è, in fondo, anche questo il bello della nostra democrazia, che non esonera nessuno da responsabilità, tanto meno in questa materia.

A un fiume di musica arrivano i Four Grass

Da: Wunderkammer

Four Grass
Dal verde dei monti Appalachi con passione!

Giovedì 1 agosto dalle ore 19 
Piazzale davanti a Palazzo Savonuzzi

via Darsena 57 a Ferrara

Dal verde dei monti Appalachi ai colori, ai gusti e al buon sound di una nuova serata targata Un fiume di Musica. Sarà il gruppo Four Grass a portare di nuovo la musica in darsena. Dopo il successo dello scorso anno, giovedì 1 agosto, dalle ore 19, negli spazi esterni di Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57, Ferrara) – come di consueto nell’orario da aperitivo – il gruppo proporrà un genere di musica assai particolare, nel quale si possono ascoltare le analogie geografiche e culturali presenti nelle zone dei monti Appalachi, cuore pulsante della costa orientale degli Stati Uniti d’America, e la patria del bluegrass e le sonorità tipiche della tradizione musicale irlandese, scozzese e inglese.

Four Grass, progetto nato nelle aule scolastiche della AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, rappresenta una delle pochissime realtà locali che propone un repertorio che affonda le radici nel Bluegrass tradizionale attingendo dai Kruger Brothers e altre formazioni storiche e rivisitando alcuni brani di genere pop. Fanno parte della band Marco Scabbia alla voce e alla chitarra, Luca Boaretti al banjo, mandolino e chitarra, Roberto Poltronieri alla chitarra, banjo e squareneck, Davide Zabbari al basso. La serata è a ingresso libero.

Musica, cibo, socialità. Anche nel 2019 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano di Ferrara, con la quarta edizione di Un Fiume di Musica e con un programma ricco di buona musica e ricette prelibate. Dal 16 maggio al 15 agosto, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasformerà in una vivace piazza sul fiume grazie agli aperitivi musicali e i saggi organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-AMF.

Filo rosso del progetto saranno gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da una ricca offerta enogastronomica. Il ristorante La Romantica (via Ripagrande 36 Ferrara) e Da Maria pasta fresca (via Ripagrande 138 Ferrara) prepareranno ogni settimana un menu diverso, spaziando dalle ricette tradizionali ai piatti vegetariani e vegani, alla cucina più sperimentale.

Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di quattro anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e aperitivi da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.

Progetti per oltre 1 milione e mezzo di euro

Da: Camera di commercio Ferrara

Govoni: “Non mancano difficoltà e problemi, ma Ferrara e la sua provincia hanno enormi potenzialità
e risorse, che ci sollecitano ad affrontare le sfide a testa alta e con fiducia”
2020, camera di commercio gia’ al lavoro: progetti per oltre 1 milione e mezzo di euro
Nei primi 7 mesi di quest’anno poco meno di 2milioni di euro le risorse erogate alle imprese. 5milioni di euro gli investimenti generati, 97 (55 uomini e 42 donne) le assunzioni a tempo indeterminato perfezionate

Consolidamento, sviluppo e riposizionamento delle imprese esistenti, sostegno all’occupazione, all’internazionalizzazione e supporto per la partecipazione ai bandi europei, nascita di nuove imprese, digitale, incontro fra domanda e offerta di lavoro. E ancora, valorizzazione del turismo e del patrimonio culturale, assistenza alle piccole e medie imprese per la partecipazione alle gare pubbliche, valorizzazione delle Aree produttive ecologicamente attrezzate (Codigoro-Pomposa-Ponte Quagliotto; S. Giovanni di Ostellato-Area SIPRO; Argenta-Area S. Antonio-Ex Marini) e delle botteghe storiche, lotta alla burocrazia e all’illegalità, gestione preventiva delle crisi di impresa ed un rapporto nuovo con la finanza. Queste le priorità sulle quali la Giunta camerale è al lavoro e che, in condivisione con le associazioni di categoria, sottoporrà al Consiglio nel prossimo mese di ottobre.
Circa 2 milioni di euro, dunque (oltre a quelle che arriveranno attraverso la presentazione di progetti sui fondi nazionali), le risorse messe in cantiere per il 2020 dalla Camera di commercio. Misure che guardano tutte alla crescita e allo sviluppo e che si concentreranno, inoltre, sulla promozione della responsabilità sociale d’impresa e dello spirito cooperativo, sulla vigilanza sui mercati e sui prodotti a tutela delle imprese e dei consumatori, sull’ottenimento di brevetti internazionali e l’installazione di impianti di videosorveglianza e di allarme. Poste, infine, le basi operative per recepire sin da subito le nuove norme in materia di crisi di impresa, che prevedono compiti importanti proprio per le Camere di commercio. Attraverso l’Organismo di Composizione delle Crisi d’Impresa (OCRI), infatti, l’Ente di Largo Castello riceverà le segnalazioni da parte dell’imprenditore, gestirà l’intero procedimento di allerta ed assisterà, in collaborazione con le Organizzazioni imprenditoriali, l’impresa nella composizione assistita della crisi prima che questa diventi irreversibile.
“Non mancano difficoltà e problemi – ha evidenziato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio – ma Ferrara e la sua provincia hanno enormi potenzialità ed eccellenze, che ci sollecitano ad affrontare le sfide a testa alta e con fiducia. Trasformazioni digitali ed eco-sostenibilità sono già decisivi vettori di sviluppo, di occupazione e di benessere e lo saranno ancor più nei prossimi anni. E il coinvolgimento delle parti sociali nel dirigere le trasformazioni in atto sarà, ancora una volta, una risorsa preziosa”.
Determinante, infine, la presenza della Camera di commercio in infrastrutture cruciali per lo sviluppo del territorio ferrarese (4 milioni di euro, al netto degli immobili, il valore delle partecipazioni detenute dall’Ente di Largo Castello) tra cui spiccano l‘Aeroporto Marconi di Bologna (da considerare sempre più infrastruttura per la crescita anche del sistema economico locale), il Porto di Ravenna e Ferrara Fiere.

Comacchio by night, tribute a Gianni Morandi con Roberto Rimondi

Da: Ascom

Con l’inizio di agosto, mese “vacanziero” per eccellenza, si scaldano i motori dell’ottavo venerdì per Comacchio by Night, gestito direttamente da Made Eventi con il supporto di Ascom Confcommercio che ideò il format tra intrattenimento, spettacolo, informazioni nell’estate di quattro anni fa.
Clou della serata il tributo alle canzoni senza tempo di Gianni Morandi: sarà il ferrarese Roberto Rimondi – ore 21.15 nella magica piazzetta Trepponti – autentico clone musicale del Gianni nazionale ad interpretare con bravura e passione – ormai da oltre tredici anni – i successi dell’eterno ragazzo di Monghidoro: come “Occhi di Ragazza”, “Uno su Mille” o “Grazie perché”. Una serata suggestiva sul filo dei ricordi da cantare a squarciagola sotto le stelle del cielo di Comacchio.
L’appuntamento di venerdì prossimo oltre alla musica evergreen scandaglia – ore 21.00 nell’atrio del Museo del Delta Antico – gli ultimi venti giorni che precedettero la conclusione del secondo conflitto mondiale nelle valli di Comacchio e ricostruisce con l’ausilio di materiali video inediti quelle ultime frenetiche e drammatiche settimane prima della fatidica data del 21 aprile del 1945 quando Comacchio fu liberata. L’appuntamento è a cura dello storico e cultore di tradizioni locali Luciano Boccaccini. E per gli amanti dei contenitori culturali non può mancare ovviamente la visita serale ai preziosi reperti contenuti al Delta Antico (in via Agatopisto, 2): in apertura straordinaria con visite guidate e a pagamento su prenotazione chiamando il 0533.31316 – www.museodeltaantico.com.
Il prossimo appuntamento con Comacchio by Night è il 9 agosto.

Mare: profondi abissi e placide onde, calma inquietudine

Il mare, come la montagna, è l’inizio e la fine di tutto. E mentre la montagna ci permette lo sguardo al cielo, elevandoci alla spiritualità più intensa, il mare ci accosta alla ciclicità della vita e della morte, proprio come le onde che avanzano inarrestabili per infrangersi e poi riproporsi. Il mare attira, affascina, incute paura o rispetto, calma, inquietudine, serenità, perché è il tutto e il contrario di tutto. Ci nutre, ci lega, suscita i pensieri più diversi e ci conduce ad accostamenti e interpretazioni che hanno attraversato la storia dell’umanità.
Talete scriveva che il principio del mondo e della vita in generale sta nell’acqua e il suo discepolo, Anassimandro affermava che l’uomo trae origine dal pesce. Kant indicava metaforicamente il paese della verità in un’isola circondata da un minaccioso e tumultuoso oceano, simbolo dell’apparenza. Nietzsche vedeva le onde come paragone della volontà umana mossa da bramosia e cupidigia, mentre il taoista Lao Tse riconosceva l’indomabile e implacabile potere dell’acqua, capace di corrodere col tempo la roccia più dura. Per Euripide l’elemento marino è forza catartica purificatrice e lava tutto il male umano. Per la medicina inglese del Settecento, il bagno in mare era addirittura il rimedio consigliato per i mali di natura fisica come la rabbia e la sifilide.

Ma non c’è nessuna speculazione filosofica sofisticata nel pensiero e nell’idea del mare di alcuni ragazzi disabili che hanno manifestato la volontà di vedere l’oceano, partendo dall’Italia e recandosi fino in Francia. L’Oceano Atlantico ha solleticato la fantasia e il desiderio intenso di raggiungerlo e viverlo di Michele, Samuele, Laura, Matteo, Lorena, Anna, Luca, Andrea, i giovani ospiti della Cooperativa L’Eco Papa Giovanni XXIII di Carmignano di Brenta (Padova): un sogno che si è realizzato macinando chilometri e chilometri con camper e pulmino fino a Bordeaux, così, on the road. Trovarsi al cospetto dell’oceano non è stato solo l’arrivo alla meta agognata e la conclusione di un progetto preparato nel dettaglio con i loro validi operatori, ma è stata soprattutto l’affermazione di quel “Io valgo e anch’io ce la posso fare” per ciascuno dei giovani viaggiatori. Hanno piantato sulla riva una bandiera, simbolo di grande conquista personale e hanno vissuto quel momento con la gioia che solo la concretizzazione di un sogno offre.

Non hanno sicuramente formulato teorie filosofiche particolari nemmeno coloro che il mare l’hanno attraversato su un gommone da migranti, partendo dal Marocco alla volta della Spagna, alla mercè dello scafista guineano Oumar Diallo che si era fatto pagare 2.500 euro da ogni passeggero e che ha tagliato la testa a un giovane imbarcato, gettandola in acqua, tenendo il resto del corpo a bordo per 45 minuti, sotto gli occhi di tutti gli altri. Il motivo dell’atroce gesto sta in quel succo sottratto al trafficante, bevuto per la sete disperata accumulata negli oltre 200 chilometri in acqua, sotto il sole a picco.

Il mare amico-nemico, accogliente-pericoloso, speranza-disillusione, possibilità-condanna. In letteratura, l’Odissea rappresenta il viaggio dei viaggi per mare, quello che offre tutte le sfaccettature dell’elemento mare. Nel capolavoro di Stevenson ‘L’isola del tesoro’ (1883), il mare scatena l’immaginario popolare con mappe, golette, saccheggi, malvagi mendicanti e loschi individui, ciurme rivoltose, vecchie taverne di porto, anziani pescatori e pappagalli parlanti. Tra le pagine c’è il sapore dell’oceano e di un’isola che non compare in nessuna carta geografica. In ‘Ventimila leghe sotto i mari’ (1870), di Verne, il mare nasconde l’impensabile; mostri marini e presenza umana dotata di tecnologia fantascientifica, impensabile all’epoca, si scontrano e si affrontano nell’immensa massa scura. Anche Poe ci lascia la sua inquietante descrizione del mare nel racconto del 1841, ‘Una discesa nel Maelstrȍm’. Un gruppo di pescatori norvegesi si imbatte in una violenta tempesta. Un immenso vortice chiamato appunto Maelstrȍm impedisce loro la fuga e l’enorme abisso li inghiotte, catturando la barca e scaraventandola sul fondo. Uno solo di loro si salva, aggrappato a un barile finchè l’abisso non si chiude. Arriverà a riva trascinato dalla corrente, cambiato irreversibilmente nel corpo e nella psiche, invecchiato precocemente. In ‘Il mare’ di John Banville del 2005, Max Morden, storico dell’arte in fuga dai fantasmi di un lutto, arriva nella località balneare della sua infanzia sperando in modo illusorio di ritrovare se stesso attraverso i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza. Pagine di segreti, cose sepolte, ricordi sopiti, interrogativi e risposte mai date. Il mare accompagna le fasi della vita di Morden e assiste impietoso alle fragilità umane, agli spettri della memoria che a volte sostituiscono la vita e il presente. Sullo sfondo, l’oceano irlandese a volte calmo, altre gonfio di onde giganti: “Una fluida marea che pareva venire dagli abissi, come se laggiù qualcosa di immenso fosse mosso: nient’altro che una delle tante, indifferenti scrollate di spalle del vasto mondo”. E ancora il mare riempie le pagine di ‘Il libro del mare‘ (2017), di M. A. Strøksnes in cui l’autore scrive di due amici a pesca dello squalo della Groenlandia, al largo delle isole Lofoten a nord della Norvegia. L’elemento dominante indiscusso è il Mare del Nord e le sue battaglie meteorologiche, ma anche tutti gli altri mari, le misteriose creature che vi abitano, i colori distorti, le sfumature, la mente sgombra, i suoni ovattati che sembrano arrivare da ogni dove, perfino gli odori, l’odore di putrefazione dell’impianto di trasformazione Deception Bay, la distruzione delle barriere coralline a causa della pesca a strascico. Pagine che trasudano l’immenso amore per il mare, a volte romanzo, altre documentario. “Il nostro pianeta non dovrebbe chiamarsi Terra: dovrebbe chiamarsi Mare, occupato da oltre il 70% dall’acqua” scrive l’autore. Il mare è necessità, divertimento, sfida, opportunità, immensa risorsa, luogo di incommensurabile mistero e conoscenza. E come scrive Baricco: “E’ qualcosa da cui non puoi scappare. Il mare… Ma soprattutto: il mare chiama… Non smette mai, ti entra dentro, ce l’hai addosso, è te che vuole. Puoi anche far finta di niente, ma non serve. Continuerà a chiamarti, senza spiegare nulla, senza dirti dove, ci sarà sempre un mare che ti chiamerà.”

Via libera al decreto sui vigneti storici ed eroici

Da: Movimento 5 stelle camera dei deputati

Agroalimentare, Gallinella (m5s): via libera al decreto sui vigneti storici ed eroici 
Roma, 30 lug – “La commissione Agricoltura ha dato il via libera al parere sul decreto legge, in attuazione del testo Unico del #Vino, che disciplina il riconoscimento e la salvaguardia dei #vigneti #eroici e #storici. I vigneti eroici sono quelli ubicati su terreni con una pendenza superiore al 30 per cento o un’altitudine di oltre 500 metri, mentre quelli storici devono avere una produzione antecedente al 1960: due sezioni dalla forte valenza storica, paesaggistica e ambientale del nostro Paese. Saranno le Regioni a ricevere le domande dei produttori per il riconoscimento di questi vigneti: una volta accettate le richieste, insieme al #Mipaaft, i produttori potranno usufruire dei fondi previsti dal Programma Nazionale a sostegno del settore vitivinicolo, parte dei quali saranno indirizzati al ripristino, al recupero, alla manutenzione dei vigneti eroici e storici che utilizzano vitigni autoctoni. Qualora le Regioni siano in possesso della documentazione comprovante i requisiti richiesti, la stessa non dovrà essere allegata dal soggetto richiedente al momento della domanda, al fine di non gravare eccessivamente i produttori dei vigneti storici o eroici. Infine, la commissione Agricoltura ha chiesto di specificare se la disposizione sia volta a consentire l’uso di un marchio già esistente, o a prevederne la creazione di uno nuovo, caso in cui sarà necessario specificarne la natura facoltativa, precisandone le condizioni e le modalità di attribuzione. Questo atto ci fa entrare nel merito di definizioni e procedure, riordinando un peculiare settore della #viticoltura, dalle notevoli potenzialità di sviluppo. Ora il decreto, dopo le necessarie revisioni, potrà essere pubblicato per entrare poi in vigore”, lo scrive su facebook Filippo Gallinella, portavoce del MoVimento 5 stelle e Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera.

La regione ripartisce 38 milioni di euro del fondo sanitario regionale

Da: PD Stampa

Emergenza 118, la regione ripartisce 38 milioni di euro del fondo sanitario regionale

“La Regione ha deliberato la ripartizione del fondo sanitario regionale 2019 per la gestione della rete di emergenza 118”. A riportarlo è la consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra, che entra nello specifico: “Si tratta di una somma complessiva di quasi 40 milioni di euro che sono divisi tra le aziende sanitarie locali per fare funzionare la rete emergenza 118 che si avvale di un sistema di telecomunicazione avanzato radio-telefonico che consente di ricevere sia le chiamate su normali linee urbane che, in seconda istanza, quelle provenienti da altre centrali operative come 112, 113 o 115. La rete regionale si affida a tre centrali operative, quella di Ravenna per l’area Romagna, quella di Parma per l’Emilia Ovest e quella centrale di Bologna, punto unico di riferimento a livello regionale per specifiche funzionalità e servizi, come l’elisoccorso. Tenuto quindi conto del sistema di organizzazione della rete, la maggior parte delle risorse è destinato a Bologna, quindi a Ravenna e Parma. Le aziende locali ricevono somme specifiche per la quota ‘rete radio’, rispetto a tale voce, la delibera di Giunta approvata lunedì 29 luglio, assegna 180.000 euro all’Usl di Ferrara”.

Divieto temporaneo di balneazione per Lido di Volano

Da: Segreteria del comune

Emesso divieto temporaneo di balneazione per lido volano

E’ stata emessa oggi, martedì 30 luglio 2019 dal Comune di Comacchio un’ordinanza di divieto TEMPORANEO di balneazione nei tratti di mare pertinenti ai punti di monitoraggio (indicativamente dalla spiaggia libera a nord del bagno Cormorano fino alla spiaggia libera a sud del Villaggio Spiaggia e Romea) e più precisamente :
Lido Volano punto- A di pertinenza del punto di monitoraggio e posta da 44°,8055 latitudine 12°,2765 longitudine a 44°,7892 latitudine 12°,2641 longitudine

Lido Volano punto- B di pertinenza del punto di monitoraggio e posta da 44°,7892 latitudine 12°,2641 longitudine a 44°,7729 latitudine 12°,2540 longitudine

Il provvedimento si è reso necessario sulla base dei contenuti di una nota prodotta questa mattina dall’Unità operativa igiene e sanità pubblica del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl Ferrara, in quanto dagli esiti delle analisi microbiologiche del campione di acque marine prelevate nei punti di monitoraggio sopra citati è emersa una concentrazione superiore ai valori limite del parametro Enterococchi intestinali per quanto riguarda il parametro Enterococchi intestinali (200 ufc/100ml).

Tutte le ulteriori acque di balneazione dei 26 km di costa del comune di comacchio sono risultate idonee per tanto il predetto divieto e’ limitato al solo lido di volano.

Si evidenzia come le acque del Lido Volano siano classificate ai sensi della normativa vigente di qualità “ECCELLENTE” e mai in passato abbiano registrato sforamenti dei limiti di legge.

Al momento è in corso l’apposizione dei cartelli di divieto.

I divieti saranno revocati, e ne verrà data tempestiva comunicazione, non appena sarà emesso un nuovo rapporto di prova da parte di Arpae che attesti il rientro dei valori dei parametri nei limiti previsti dalla legge.

Dalla regione 53 mila euro nel Ferrarese

Da: PD Stampa

Memoria del Novecento, dalla Regione 53 mila euro nel Ferrarese

Zappaterra (Pd): “Grazie alla legge regionale 3/2016, ogni anno l’Istituto di storia contemporanea, le associazioni e gli enti locali possono contare sulla Regione per realizzare progetti di ricerca e divulgazione”

L’Emilia-Romagna continua a sostenere pienamente le realtà che portano avanti, con la ricerca e le attività di divulgazione, la memoria del Novecento “Il secolo che più di tutti ha segnato la storia della nostra terra e al quale abbiamo dedicato nel 2016 la legge regionale 3. Perché ricordare significa soprattutto evitare di ripetere gli errori del passato ma anche riconoscere le nostre origini, le responsabilità e le testimonianze” sottolinea la consigliera regionale Pd Marcella Zappaterra.

Da quando è stata approvata la legge, la Regione ogni anno mette a disposizione risorse specifiche per supportare l’attività delle associazioni, dei Comuni e delle loro Unioni che si impegnano nella realizzazione di progetti dall’importante valore culturale e civile. In più si riconoscono ulteriori e specifici contributi ai dodici Istituti storici della rete Insmli.

“Ecco quindi che all’Istituto di Storia Contemporanea sono stati assegnati 30.000 euro per le attività programmate nel 2019. Tra le associazioni si sono aggiudicate un finanziamento compreso tra i 4 e i 5 mila euro Ferrara Off, Cineclub Fedic Delta del Po di Lagosanto, Torri di marmo di Tresignana, Cornucopia performing Arts and Labs del capoluogo e l’associazione intercomunale Pro Delta del Po di Fiscaglia. Complessivamente quindi la Regione contribuisce a realizzare cinque progetti ideati da soggetti privati con un investimento di 23.000 euro. – riporta Zappaterra – Al Comune di Copparo arrivano infine 5.000 euro per il progetto dedicato ai bambini ‘Voglio ricordare’”.

Biblioteca esternalizzata alla cooperativa sociale “le pagine”

Da: Comune di Bondeno

Biblioteca esternalizzata alla cooperativa sociale “le pagine”, via a servizi aggiuntivi
Fabio Bergamini e Francesca Aria Poltronieri: «rinnovamento del servizio come architrave di una serie di servizi aggiuntivi, per la “cittadella della cultura”»
«Riteniamo di creare attorno alla nuova gestione della biblioteca “L. Meletti” una cittadella della cultura, sviluppando un’offerta e una sinergia unica nel suo genere, vista la vicinanza con Spazio 29 e la Casa della Musica, ascoltando le esigenze di studenti e utenti». Il sindaco Fabio Bergamini presenta così il progetto di una “cittadella della cultura”, che utilizzerà le opportunità offerte da quella che viene semplicemente definita “esternalizzazione”. La nuova fase per la biblioteca partirà dal 1° agosto, formalmente, ma nella realtà inizierà a fare sentire i suoi effetti (in termini di rinnovo dei servizi) a partire dal 19 agosto, quando la biblioteca riaprirà dopo le ferie. L’assessore alla cultura, Francesca Aria Poltronieri, che ha presentato il progetto assieme al sindaco Bergamini, ed alla dirigente del settore socioculturale Paola Mazza, ricorda che la nuova gestione «avrà 40 ore di apertura, rispetto alle 31 precedenti, concedendo una maggiore flessibilità. L’archivio storico, il mercoledì e venerdì mattina (dalle ore 9,30 alle 12,30) metterà a disposizione materiale di studio, che andrà richiesto direttamente nelle giornate di apertura all’archivista della cooperativa sociale Le Pagine, e che potrà poi essere visionato negli orari di apertura. «Si lavorerà anche sulla didattica d’archivio per le scuole – assicura Poltronieri – che potrebbe essere programmata per il prossimo anno, nell’ambito dei progetti “Scuola in Comune”». Il servizio bibliotecario conta già alcune sezione speciali: la storia locale, la sala ragazzi e “Docsì”, che racchiude i materiali che documentano il sisma. «Gli operatori saranno due più un archivista – rivela la responsabile del servizio biblioteche de Le Pagine, Piera Fiorito –. Le Pagine continuerà a proporre attività laboratoriali e ludico-ricreative durante l’anno, con un’implementazione dell’offerta. Non sarà un semplice servizio di prestito libri, ma uno spazio aperto a chiunque, a dispetto del grado di istruzione, come stiamo facendo nelle 50 biblioteche che stiamo gestendo tra Lombardia, Veneto, ed Emilia-Romagna. Non è un concetto di “biblioteche di conservazione”, quello che stiamo perseguendo, bensì un luogo di cultura che non bada solo alla conservazione del patrimonio librario, ma alla valorizzazione delle potenzialità delle persone». Insomma, dopo le ferie i cittadini potranno scoprire un servizio nuovo, in divenire, poiché «ancora parzialmente di transizione – sottolinea Poltronieri – in quanto intendiamo intercettare i bisogni dell’utenza. Con l’inizio dell’autunno, andremo a sviluppare un orario che offrirà molte più opzioni al pubblico, sviluppando una sinergia maggiore con le associazioni del territorio (ad esempio, Associazione Bondeno Cultura, Auxing e La Locomitva)». La “nuova” biblioteca “L. Meletti” sarà aperta, secondo il calendario estivo, tutti i giorni (ore 9-13 e 14,30-18,30), con l’eccezione del lunedì mattina (apertura solo dalle 14,30 alle 18,30) e del sabato pomeriggio (il sabato il polo bibliotecario osserverà un’apertura programmata dalle 9 alle 13).

Focus Confcommercio sulle economie territoriali

Da: Ascom

Un’ economia territoriale che consuma ma che ha fame di occupazione e lavoro. Si è svolta oggi in Ascom lLa presentazione dei dati delle economie territoriali (30 luglio) a cura dell’ufficio statistica nazionale di Confcommercio alla presenza del presidente provonciale Giulio Felloni e del direttore generale Davide Urban. Al loro fianco glia assessori comunali Matteo Fornasini ed Angela Travagli.
In particolare come è stato sostenuto da Confcommercio: “La priorità assoluta rimane il disinnesco delle clausole IVA – ha ricordato il presidente provinciale di Ascom Ferrara, Giulio Felloni ripercorrendo il senso delle riflessioni della Confcommercio – Se si vuole ridurre il carico fiscale la prima cosa da fare è non aumentarlo. Lavorando a tutti i livelli – nazionale, regionali e provinciali – per sviluppare investimenti ed innovazione atti a rilanciare il lavoro. E tra questi progetti “La Rigenerazione urbana che contiene in se il concetto dell’innovazione della città, dei suoi spazi, alla sostenibilità ambientale ed all’inclusione. Un’innovazione capace di recuperare e valorizzare il passato e di guardarlo con occhi nuovi attenti alle Persone, progetti in definitiva che diano nuova vita al commercio, al turismo, ai servizi, così come fatto in chiave locale con la bella esperienza di Piazza Repubblica ed altre sulle quali andremo a collaborare”. Il presidente prosegue: ” Elementi a cui fa da contraltare importante una crescita dei consumi per abitante (sempre riferita all’anno passato) dell’1,3% più alta della media regionale e nazionale. Tra i fattori positivi sui quali puntare in tema di consumi proprio il volano dell’indotto universitario in costante crescente: secondo stime del nostro Ateneo uno studente fuori sede giunge a spendere qualcosa come 12mila euro l’anno, una cifra che raddoppia se parliamo di specializzandi, insomma un volano da cui non si può prescindere – e Felloni aggiunge – è il quadro economico territoriale necessita avviare azioni tra Pubblico e Privato condivise e decise per portare Ferrara e la sua provincia più in alto nelle classifiche”. Complesso anche il saldo 2018 (negativo) tra nuove imprese e quelle cessate (-178 nel commercio al dettaglio) e nella ristorazione e nel turismo (-117). Felloni chiude con una proposta: ” Le antiche botteghe sono e devono essere il fiore all’occhiello delle nostre città. Rappresentano le nostre radici. E come tali non vanno estirpate ma tutelate. È necessario sensibilizzare gli organi politici a questo scopo. La difesa e tutela delle antiche botteghe come punta avanzata della difesa e tutela di tutte le nostre “botteghe” piccole o grandi. Propongo che Federazione Moda Italia si faccia parte diligente e proponente per tale tutela, coadiuvata poi da Fipe. Prima che sia troppo tardi e tale patrimonio unico vada disperso”.
Dalla rigenerazione al tema del lavoro e dell’occupazione che assumono una consistente valenza nella nostra provincia: “Dove oltre un quinto degli occupati complessivi – spiega il direttore Urban – è nel settore del commercio e del turismo. Da affrontare a cura delle amministrazioni locali il tema della disoccupazione ancora al 9,1% nel 2018 (contro una media regionale del 5.9% ed appena sotto a quella nazionale del 10%). Senza contare l’assenza di lavoro per i più giovani (nella fascia dai 15 ai 24 anni) dove i numeri parlano da soli purtroppo: 36,5% come tasso di disoccupazione provinciale che supera sia la media regionale che nazionale. Ascom è impegnata sul fronte della formazione attraverso gli enti bilaterali (Eburt ed Ebiter) così come sul fronte del benessere aziendale con opportuni strumenti di supporto e sostegno al reddito ai dipendenti ed alle loro famiglie”.
Temi che hanno trovato attenzione e commento nelle parole degli assessori Fornasini e Travagli il primo con delega al Commercio e Turismo, la seconda alle Attività Produttive presenti all’incontro con la stampa che come come comune di riferimento del territorio puntano su almeno tre questioni: ” In primis l’intensità di lavoro è fortemente diminuita, e questo ha creato un incremento del part.time involontario specie nel settore femminile; in secondo luogo una disparità nell’offerta formativa che deve essere potenziata ed adeguata ai tempi specie nel segmento giovanile; in terzo luogo la necessità di potenziare l’offerta professionale: ” Come di Comune capoluogo dunque considerano i due assessori: ” Agiremo quindi in particolare sull’incremento dei servizi e del welfare fondamentale per le famiglie; sulla formazione dei giovani anche in funzione di professionalità e mestieri di cui c’è richiesta creando anche uno sportello lavoro utile a favorire il confronto tra domanda e offerta di lavoro ed infine – concludono Fornasini e Travagli – necessario creare un ambiente favorevole affinché si possa imprendere ,creare sviluppo economico capace di attirare nuovi investitori e nuove start up sul nostro meritevole territorio”.
Insomma un patto per lo sviluppo (concreto) tra Pubblico e Privato che veda coinvolto in modo integrato capoluogo e provincia.

Minori in affido: precisazione della direttrice della Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati

Da: Elena Buccoliero

Gentile Direttore,
desidero fornire alcuni chiarimenti ai lettori e in particolare al signor Paolo Pennini che, a proposito della necessità di un’indagine sul lavoro dei Servizi Sociali ferraresi per i minori, mi ha chiamata in causa in un suo intervento su Ferrara Italia, il 24 luglio scorso, tratteggiando la mia attività in modo per molti versi impreciso. L’occasione mi è gradita come possibilità di informazione e riflessione su temi sensibili.

La Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati
Non esiste una “fondazione regionale contro il reato sui minori (!)”, così come ha scritto il signor Pennini, bensì una Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati. Tra gli interventi più recenti ricordo gli aiuti alle famiglie delle due donne uccise nell’incendio doloso che ha colpito la sede della Polizia Municipale di Mirandola, ai bambini orfani dopo il femminicidio del febbraio 2019 a Modena, ai familiari del giovane di Zocca freddato da un ragazzo poco più giovane nel settembre scorso. Tra i casi ferraresi, il sostegno ai familiari di Marcello Cenci, Pier Luigi Tartari, Roberto Tosi Savonuzzi.
La Fondazione e-r per le vittime dei reati è una realtà unica in Italia, in linea con quanto le direttive europee richiedono a tutti gli Stati membri in tema di supporto alle vittime. Avviene infatti che, nel nostro Paese, chi subisce un reato anche gravissimo avrà (forse) un risarcimento dopo anni, a procedimento penale concluso, ma prima di allora – salvo appartenga ad alcune tipologie specifiche, es. vittime di usura, terrorismo, mafia… – viene lasciato solo ad affrontare tutto ciò che dal reato discende: difficoltà economiche, problemi sanitari o di assistenza, esiti traumatici di ogni genere.
Proprio per questo sin dal 2004 l’Emilia Romagna volle dotarsi di un organismo specifico e autonomo che ha per soci fondatori la Regione, le Province (restano ormai solo sulla carta) e i Comuni capoluogo, cui si sono uniti negli anni altri Comuni o Unioni e l’Università di Parma. Suo compito è sostenere tutte le vittime di gravissimi reati dolosi, siano essi uomini, donne o bambini.
Ad oggi parliamo di oltre 700 persone aiutate. Quasi la metà sono minorenni, in massima parte in quanto vittime indirette delle violenze sui genitori (maltrattamenti sulla madre, femminicidio, omicidio del padre, lesioni gravissime), molto più raramente perché vittime di violenza, in famiglia e non solo. Per questi ultimi si sconta l’assenza di servizi pubblici specifici sul maltrattamento e abuso all’infanzia, che sarebbero invece previsti dalla norma e assolutamente necessari.
Mi occupo di questa Fondazione dal 2014 e non ne sono la presidentessa, come scrive il signor Pennini, ma la direttrice. La differenza è rilevante: il Presidente – attualmente Carlo Lucarelli – oppure il suo Vice, insieme ai due Garanti (nominati, tutti, dall’Assemblea dei Soci e operanti a titolo gratuito) decide gli aiuti alle vittime; la direttrice, più modestamente, cura i passaggi attuativi e contribuisce a far conoscere la Fondazione, perché sia accessibile a chi ne ha bisogno e abbia le risorse per poterle aiutare. In questi anni la Fondazione ha accolto istanze provenienti dai Sindaci di tutta la regione, inclusi quelli della Val d’Enza. I rapporti intrattenuti con i Comuni di quel territorio sono spiegati in modo articolato dal presidente Carlo Lucarelli in un comunicato consultabile qui.

L’impegno a favore di bambini e adolescenti
Non lavoro per Asp, come erroneamente ritiene il signor Pennini. Sono una dipendente del Comune di Ferrara, part-time, presso l’Ufficio Diritti dei Minori nel Settore dei Servizi alla Persona.
L’ufficio, peculiarità tutta ferrarese, nasce nel 2013 per sostenere la rete degli interventi di protezione dei minori, dalla scuola, ai servizi territoriali, all’associazionismo dedicato. Il patto fin dal principio fu che, essendo giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna dal 2008, non mi sarei mai occupata di singole famiglie, proprio per non incorrere in casi di conflitto d’interesse, ma avrei svolto interventi di supporto al sistema nel suo complesso.
Collaboro con altri settori comunali e con molti enti esterni (scuole, Prefettura, Università di Ferrara, Ufficio Scolastico Territoriale, tutti i servizi sociali della provincia, AUSL, associazioni…) e non entro nel merito di singole vicende familiari, né potrei farlo, anche se questo ha comportato qualche diniego a famiglie che speravano di trovare in me un mediatore nel rapporto con i servizi.
Sono una sociologa. Mi sono occupata dei temi trascritti dal signor Pennini con azioni di ricerca, organizzazione di convegni o corsi di formazione, coordinamento di gruppi di lavoro, formazione e supporto ai tutori volontari per MSNA istituiti con la l.n. 47/17. Svolgo moltissimi incontri con insegnanti, studenti o genitori per spiegare le logiche e le possibilità della giustizia penale minorile e ho realizzato su questo materiali di divulgazione, come pure sulla violenza assistita, sull’affido, o sull’impatto della violenza nella vita dei sopravvissuti.
Tra i temi sensibili affrontati vi è certamente quello dei bambini fuori famiglia, su cui la nostra città è probabilmente più aggiornata di altre, e il mio è ancora una volta un compito di analisi. Il primo report è stato redatto sui dati del 2015, il successivo studio al 31.12.17 illustrato il 12 luglio 2018 in Commissione Consiliare, luogo per eccellenza di dibattito politico su temi complessi, e conservato agli atti di quell’audizione. Ne è seguita l’organizzazione di una visita alle strutture cittadine di accoglienza per una rappresentanza di consiglieri comunali di differenti parti politiche. La visita è avvenuta il 9 marzo 2019 e ha riguardato una comunità per minori, una casa-famiglia e una comunità madre-bambino.

Parrucche Oncologiche

Da: PD Stampa

Parrucche oncologiche, la Regione Emilia-Romagna garantisce 400 euro a ogni donna che ne ha bisogno

Calvano (Pd): “Soddisfazione del Pd per un’iniziativa che ora speriamo venga estesa a tutto il Paese e che riconosce un vero e proprio diritto per le donne”

“Come Pd avevamo chiesto l’impegno della Giunta regionale affinché i malati oncologici potessero avere un contributo per dotarsi della parrucca. Oggi quell’impegno è diventato realtà. Ed è un grande risultato, una scelta che va nella giusta direzione di stare vicino alle persone che soffrono, soprattutto alle donne. Le parrucche per queste pazienti rappresentano veri e propri presidi sanitari che aiutano ad affrontare un forte disagio psicologico dettato dalla malattia ed è giusto che siano riconosciuti come tali”. È soddisfatto Paolo Calvano, segretario del Pd dell’Emilia-Romagna e consigliere regionale, della misura presentata oggi dal Presidente Bonaccini e dall’Assessore Venturi e che consiste in un contributo una tantum di 400€ per chi, a seguito di radio o chemioterapia, subisce la perdita dei propri capelli.

“Un contributo che viene riconosciuto indipendentemente dal reddito o dall’Isee della paziente, perché davanti a una malattia subdola come il cancro non si devono fare distinzioni” aggiunge Calvano, che insieme ad altri colleghi consiglieri del Gruppo Pd, aveva presentato una risoluzione con la quale chiedeva proprio un impegno di questo tipo alla Regione, raccogliendo anche un appello lanciato da una ferrarese e fatto proprio da tantissimi cittadini e cittadine sulla piattaforma online Change.org.

“La nostra battaglia non si fermerà qua. Ora – conclude il consigliere regionale e segretario dem – ci rivolgeremo al Ministero della Salute per chiedere di inserire queste prestazioni nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e nel Patto per la salute affinché diventi un diritto in tutto il Paese”.

Comacchio summer experience

Da: Made Eventi

Con Comacchio Summer Experience è sempre festa ai Lidi di Comacchio
Questa settimana animazioni per bambini e musica

Lidi di Comacchio. Ancora una settimana di eventi questa, ai Lidi di Comacchio, con gli eventi del Cartellone Comacchio Summer Experience sostenuto dal Comune di Comacchio e realizzato da Made Eventi.
Mercoledì 31 luglio in Viale Alpi Centrali, a Lido degli Scacchi, appuntamento con Lidi in Fiaba, in collaborazione con Feshion Eventi: dalle ore 21, lettura favole e piccoli laboratori a tema Oceania, per sognare con una delle storie più amate dai bambini.
Giovedì 1 agosto a Lido delle Nazioni, in Piazza Italia alle ore 21, ultimo imperdibile appuntamento per l’applauditissima tournée estiva della AMF Brass Band diretta da Ambra Bianchi. La Brass band, gruppo di una trentina di musicisti dai 14 agli 80 anni uniti da una forte passione per la musica, propone una serata dal repertorio internazionale, che spazia dai grandi temi per film di Morricone e Nino Rota, sino a Stevie Wonder e ai Beatles. Uno spettacolo coinvolgente e di grande qualità artistica, che farà sicuramente divertire gli spettatori di tutte le età.

Comacchio protagonista del programma “euro velo” per la televisione Giapponese!

Da: Comune di Comacchio

Comacchio protagonista del programma “euro velo” per la televisione Giapponese!

Comacchio sempre più internazionale! La sua storia, il suo territorio affascina anche il “Paese del Sol Levante”. Nella giornata di ieri (29 luglio) sono state girate diverse scene in cui, l’attore giapponese Asahi Uchida visitava la città Lagunare: il Centro Storico, il Trepponti, i canali, ma anche la Stazione Foce e le Valli di Comacchio. E’ stato un viaggio a tutto tondo per scoprire il paesaggio vallivo, conoscere i pescatori, apprezzare la gastronomia e concludere la giornata davanti ad un magnifico tramonto in valle con i fenicotteri.

Le riprese partecipano al programma “Euro Velo” in cui vengono presentati 16 percorsi ciclabili che saranno inaugurati entro il 2020, per promuovere un’Europa sempre più proiettata verso il cicloturismo, ovvero turismo “lento” e di qualità! Seguendo questa prospettiva, l’Amministrazione di Comacchio non può che supportare e favorire questa mission. Diverse le iniziative già in essere sul territorio: opere pubbliche volte a migliorare la viabilità ciclabile e una promozione delle iniziative realizzata ad hoc sul turismo in bicicletta.

La troupe del programma, prima dell’arrivo a Comacchio, ha visitato diverse altre realtà del continente, partendo con una tappa al quartier generale della ECF (European Cyclists Federation) a Bruxelles e un’intervista a Florence Grégoire (EuroVelo Communication Assistant) sull’attrattività e l’importanza sociale del programma “Euro Velo”, rivolto ai turisti del futuro.
La produzione televisiva, ha inoltre girato diverse scene ad Amsterdam in Olanda, paese quest’ultimo, conosciuto anche come “Il paese della bicicletta”, spostandosi successivamente verso l’Europa meridionale, lungo il tracciato ora denominato “Eurovelo 8”. Questo tracciato corre lungo il Mar Mediterraneo, con superbi panorami di cui godere e dell’ottimo cibo regionale da gustare. Il viaggio ha toccato diversi paesi tra cui la Spagna con le città di Cadice, Tarifa, Granada, Barcellona, la Francia con Nizza e Mentone ed infine l’Italia con Alba, Ferrara, il fiume Po e, come ultimo approdo, Comacchio.

Approvato l’assestamento di bilancio in consiglio comunale

Da: Comune di Bondeno

Si chiude con un avanzo di 194 mila euro e i finanziamenti previsti dalla Giunta per formazione professionale, commercio e agricoltura, la fase dell’assestamento di Bilancio. Approvato dal Consiglio comunale lunedì sera. Così, mentre il sindaco Fabio Bergamini ha parlato dell’apertura «dell’anno dedicato ai cantieri, alla formazione professionale, all’agricoltura e al lavoro», Massimo Sgarbi (capogruppo Pd) ha chiesto se – nel caso alcune delle opere messe a bilancio non dovessero essere finanziate da fondi regionali – l’avanzo di esercizio potrebbe essere utilizzato a tal fine. «I progetti riferiti ai finanziamenti regionali sono stati presentati alcuni anni fa – ha replicato l’assessore ai lavori pubblici, Marco Vincenzi – come avevamo fatto per la piazza di Scortichino. Nel 2020, probabilmente, arriveranno altri 500mila euro per l’urbanizzazione primaria». Accanto ai progetti per le opere di urbanizzazione primaria, come detto, ci sono gli stanziamenti di 65mila euro per commercio, formazione e agricoltura e alcune voci indifferibili: per esempio, i 40mila e 870 euro che per legge serviranno al censimento cimiteriale. Una voce, quest’ultima, che ha visto anche modificato negli articoli 62, 64 e 65 il regolamento di polizia mortuaria. Ci sono anche 150mila euro di potature del verde pubblico. Tra i progetti da finanziare con risorse regionali anche alcuni progetti di piste ciclabili o lo spazio un tempo adibito alla palestra (poi demolita dopo il sisma) vicino alle scuole superiori, per la quale le intenzioni dell’amministrazioni sono quelle di realizzare un’area verde con annesso parcheggio, per agevolare lo svolgimento delle manifestazioni sportive e scolastiche in zona. La seduta consigliare è stata aperta dalla premiazione dei campioni regionali del Tiro a segno nazionale di Bondeno, presieduto dall’ingegner Umberto Lodi, che continua a contendere ai giganti di questo sport (i Tsn di Milano, Roma, Bologna o alla squadra dell’Arma dei Carabinieri) i primi posti della scena tricolore.

Musica Marfisa, 3 agosto

Da: Gli amici della musica Uncalm

Musica a Marfisa d’Este sabato 3 agosto 2019 ore 21,15

Ferrara – Torna a grande richiesta alla Palazzina di Marfisa D’Este, in Corso Giovecca 170 Ferrara, per “Musica a Marfisa” il soprano praghese Monika Brychtova, accompagnata dal pianista Augustin Kužela, sabato 3 agosto 2019 alle ore 21,15; il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.

La cantante eseguirà arie da La Bohème (Puccini), da La traviata (Verdi) da Adriana Lecouvreur (Cilea) e dall’opera di madrelingua Rusalka di Dvorak, oltre al gioioso Allelujah della composizione sacra “Exultate Jubilate” di Mozart; come ogni estate anche quest’anno la Brychtova ha accettato di fare un concerto lirico a Ferrara dove i soci e frequentatori dei concerti del Circolo la ricevono sempre con affetto e stima.
Augustin Kužela, oltre che accompagnarla, eseguirà brani pianistici di Chopin (alcuni Preludi e alcuni Notturni e Scherzi) per il quale è riconosciuto in Repubblica Céka come uno dei maggiori interpreti. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi e l’ingresso è a offerta libera.

Monika Brychtova ha studiato canto al Conservatorio di Praga. Successivamente si è perfezionata all’Accademia Chigiana con Carlo Bergonzi, e all’Accademia di Osimo e di Mantova con Katia Ricciarelli e Gianfranco Cecchele. Ha al proprio attivo una intensa e prestigiosa attività in ambiti internazionali.
Augustin Kužela ha studiato pianoforte al Conservatorio di Praga diplomandosi brillantemente nel 1984. Ha proseguito gli studi all’Accademia d‘Arte e Lirica sotto la guida della prof.ssa Dagmar Baloghova. Come solista si è esibito in vari paesi europei e collabora con la radio céka e con la Bayerische Rundfunk tedesca. È docente al Conservatorio di Praga.

Musica Marfisa, 2 agosto

Da: Gli amici della musica Uncalm

Musica a Marfisa d’Este venerdì 2 agosto 2019 ore 21,15

Ferrara – Per la prima volta a Musica a Marfisa d’Este il pianista e compositore Matteo Fanni Canelles si esibirà venerdì 2 agosto 2019 alle ore 21,15 in assolo e in duo con la pianista Antonina Tea Sala con musiche da lui composte tra il 1990 e il 2016. Ecco i titoli: Ouverture I e II, Sonata “Amazonas” e Sonata “The soul of the hearth”, Le nocturme à Paris, Nocturne Pasque Fantaisie, Sinfonia “Sa terra mea”, e una serie di Toccate. Insieme hanno inciso il cd “The soul of nature” con musiche di Canelles. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobali e l’ingresso è a offerta libera.
Matteo Fanni Canelles è nato a Trieste; è pianista compositore e ha vanta sia una formazione musicale che scientifica. Le sue composizioni sono state utilizzate come basi o colonne sonore di eventi culturali (mostre, performances, musiche di scena ecc.) e sempre con ottimo riscontro di critica e pubblico. Fondatore nel 1998 dell’Accademia Ars Nova di Trieste, attualmente è docente di ruolo in pianoforte presso il Liceo Musicale della sua città.

Antonina Tea Sala attualmente vive a Trieste; è di origine italo-serba. Ha iniziato lo studio del pianoforte all’età di cinque anni. Ha studiato presso l’Accademia di Novi Sad, e al Conservatorio Tartini di Trieste. Studiosa e interprete di successo delle musiche di Fryderyk Chopin, si è esibita in numerosi paesi europei ed extrauropei, anche come ospite di emittenti radiofoniche e televisive. Tra gli oltre venti riconoscimenti ottenuti cone concertista sono di spicco il premio vinto al Gran Prix di Ginevra e quello al Concorso Pianistico Europeo di Moncalieri.

Musica Marfisa, 1 agosto

Da: Gli amici della musica Uncalm

Musica a Marfisa d’Este giovedì 1 agosto 2019 ore 21,15

Ferrara – Appuntamento di spicco con il recital pianistico, quello di giovedì 1 agosto 2019 alle ore 21,15 per Musica a Marfisa d’Este in Corso Giovecca 170, Ferrara; il mese di agosto alla Loggia della Marfisa si apre infatti con un concerto della nota pianista veneziana, ma residente nella città estense da decenni, Rina Cellini, che suonerà la Fantasia in Re minore k. 397 di Mozart, la Sonata op. 50 n. 3 “La Didone abbandonata” di Clementi, due pezzi di Claude Debussy (Pour le piano e Jardin sous la pluie) e infine di Maurice Ravel la famosa Sonatine. Il concerto è organizzato dal Circolo Frescobaldi, l’ingresso è a offerta libera.
Rina Cellini è nata a Venezia dove si è formata sia dal punto di vista culturale che da quello professionale e artistico. Ha studiato al Conservatorio “Benedetto Marcello” con i famosi Sergio Lorenzi e Gino Gorini: con quest’ultimo si è diplomata a pieni voti. Si è, in seguito, perfezionata con Luisa Baccara, Ornella Santoliquido e Vincenzo Vitale. E’ diplomata, inoltre, in Canto: ramo didattico e ramo cantanti.
Nel corso della sua carriera ha tenuto e tiene, con successo di pubblico e di critica, concerti in Italia e all’estero come solista, in duo pianistico, in varie formazioni concertistiche, in orchestra e per clavicembalo. Il suo repertorio spazia dalla musica rinascimentale a quella classica e romantica. E’ particolarmente attenta alla musica contemporanea per la quale è stata più volte invitata alle manifestazioni internazionali dell’ “Aterforum” con successo e riconoscimento di famosi compositori che le hanno dedicato dei loro lavori. Viene chiamata a tenere dei corsi di perfezionamento pianistico, dei Masterclasses e a fare parte di giurie in concorsi nazionali e internazionali di esecuzione pianistica. Ha inciso, con critiche favorevoli in Italia, Francia e Germania, per diverse case discografiche.

Cedimento dell’argine

Da: Confagricoltura

Confagricoltura Ferrara sul cedimento dell’argine:
“basta rincorrere le emergenze, dobbiamo prevenire”
La falla di 15 metri che lo scorso sabato si è aperta sull’argine del Canale Navigabile, allagando la campagna tra Migliarino ed Ostellato, è solamente l’ultimo dei disastri annunciati dagli agricoltori. A Confagricoltura Ferrara si registrano i danni delle Aziende associate; a subire l’allagamento la società agricola Bruni Andrea e Riccardo e le Aziende Agricole Bruni Roberto e Massimo, e Rizzo Antonio. “Non se ne può più, basta rincorrere le emergenze e mai prevenire! La colpa è delle nutrie e delle tane di volpi, ma anche dell’incuria. Sa quanto costerà il ripristino dell’arginatura e quanto il costo sarebbe stato inferiore se si fosse provveduto a mantenere puliti gli argini e quanti rovi si potevano trinciare?” – Queste le dichiarazioni dei titolari della Società Bruni Andrea e Riccardo, azienda di 50 ettari dei quali ben 16 allagati da almeno 40 cm di acqua, coltivati a erba medica e mais. La società Agricola comprende un allevamento di suini, di bovini e l’annessa rivendita carni. “Sono un coadiutore – prosegue Andrea – troppe sono le limitazioni che impediscono il nostro operato, inoltre l’incuria ha creato negli anni una vera foresta di alberi e di rovi, impedendo i sopralluoghi per l’individuazione delle tane. Sabato è stato difficile trovare la rottura dell’argine e quasi impossibile arrivare sul posto per intervenire con immediatezza. Nel primo mattino abbiamo visto che tutti i canali cominciavano a tracimare, così abbiamo avvisato il Consorzio di Bonifica; alle 15 è arrivato l’escavatore e, tra mille pericoli, è riuscito a farsi strada e creare un varco, ripulendo la vegetazione per circa 200 metri per poter arginare la falla. Appena in tempo per salvare l’allevamento, infatti in tarda serata l’acqua era arrivata a lambire le nostre porcilaie. Gli argini vanno bonificati e mantenuti puliti, oggi si può parlare di soli danni, peraltro ancora non quantificabili, ma il pericolo poteva essere ben più grave. Tutto il personale della Bonifica si è adoperato fin dal primo mattino, provvedendo all’abbassamento del livello dell’acqua facendola defluire nei canali; ora serve che le Istituzioni competenti si attivino per garantire la messa in sicurezza degli argini del Canale Navigabile”. “Abbiamo avuto l’ulteriore conferma del fatto che occorre attuare immediatamente un efficace piano di contenimento della nutria”. Lo afferma il Direttore di Confagricoltura Ferrara, che prosegue, “Le attuali disposizioni del piano regionale di controllo non sono sufficienti a debellare una piaga che sta flagellando il nostro territorio, mettendo a rischio non solo le produzioni agricole, ma soprattutto l’incolumità di tutti quei lavoratori autonomi e dipendenti che quotidianamente rischiano la vita alla guida dei loro mezzi meccanici, a causa delle gallerie che le nutrie scavano compromettendo la tenuta delle arginature dei corsi d’acqua. Occorre che vengano attivate risorse sufficienti per mettere in sicurezza i nostri corsi d’acqua e per attenuare il fenomeno della diffusione della popolazione della nutria, prima che sia troppo tardi”.