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Mese: Luglio 2019

Presentazione dei lavori per la realizzazione del ponte provvisorio di Final di Rero

Da: Comune di Tresignana

A Tresignana martedì 30 luglio presso la casa della cultura
Via del Lavoro – Loc. Tresigallo
Incontro pubblico di presentazione dei lavori per la realizzazione del ponte provvisorio in località Final di Rero
Un intervento temporaneo resosi necessario dopo il divieto di transito ai mezzi con peso superiore alle 15 tonnellate. Saranno presenti, tra gli altri, il sindaco Laura Perelli, l’assessore ai lavori pubblici, Maurizio Barbirati e, per la direzione generale cura del territorio e dell’ambiente della regione Emilia-Romagna, Claudio Miccoli
Presentazione dei lavori per la realizzazione del ponte provvisorio e dell’annessa viabilità in Via Pace, a Final di Rero: è questo il tema che sarà sviluppato in occasione di un incontro pubblico, aperto a tutti i cittadini, fissato per le ore 17.30 di martedì 30 luglio che si terrà presso la Casa della Cultura a Tresignana, località Tresigallo, in Via del Lavoro 4. Un’opportunità per la comunità locale per conoscere finalità e tempi di completamento dell’intervento avviato da qualche settimana, subito dopo l’aggiudicazione dell’appalto.
I lavori sono funzionali al completamento del progetto dell’Idrovia Ferrarese che ha l’obiettivo di realizzare un collegamento via acqua, dalla Conca di Pontelagoscuro a Porto Garibaldi, che permetta di garantire la navigabilità per i natanti di V classe europea (classificazione CEMT). In particolare, la costruzione del ponte provvisorio permette di superare le criticità emerse da febbraio 2018, quando, a causa delle condizioni non ottimali dell’infrastruttura esistente, è stato introdotto il divieto di transito ai mezzi di peso superiore alle 15 tonnellate.
Una volta terminata questa fase temporanea la cui durata prevista è di 8 mesi, si potranno completare gli interventi già previsti nell’ambito del Lotto 2 Stralcio 1, parte Final di Rero, che prevede il risezionamento della curva di Final di Rero e la realizzazione di un’isola fluviale e di un nuovo ponte.
All’iniziativa parteciperanno, per il comune di Tresignana il sindaco Laura Perelli e l’assessore ai lavori pubblici, patrimonio, urbanistica, mobilità, sanità, cultura, rapporti con le frazioni Maurizio Barbirati, per la Regione Emilia-Romagna, il responsabile unico del procedimento, Claudio Miccoli, il direttore dei lavori, Riccardo Battaglia, oltre al presidente della Cooperativa di lavoro B.A.T.E.A., Leonardo Luppi, in rappresentanza delle imprese (B.A.T.E.A. e COSEAM ITALIA) che da qualche settimana hanno iniziato i lavori.

Nuova operazione della polizia locale di Comacchio sul contrasto all’abusivismo

Da: Comune

Nuova operazione della polizia locale di Comacchio nell’ambito  dei servizi di prevenzione ed il contrasto all’abusivismo commerciale

La Polizia Locale nell’ambito dei servizi di prevenzione ed il contrasto all’abusivismo commerciale, nel pomeriggio del 23/07/2019, ha proceduto allo sgombero di tende e suppellettili quasi sicuramente utilizzati da cittadini extracomunitari dediti alla vendita abusiva di merce. L’operazione ha preso il via da un controllo serale in cui durante il normale servizio di controllo del territorio a Lido Spina, gli agenti notavano uno strano via vai di persone extracomunitarie che accedevano all’intero dell’area pinetale posta di fronte all’arenile in prossimità dello stabilimento balneare Maui. Accedendo all’interno della pineta, gli agenti, si accorgevano di un fuggifuggi di persone che attraverso la boscaglia si dileguavano e addentratosi ulteriormente, verificavano la presenza di un campeggio di fortuna costituito da 5 tende che potevano ospitare una decina di persone oltre a tavoli, fornelli per la cottura di alimenti e bombole di gas.

All’interno delle tende venivano recuperati diversi sacchi di plastica contenenti merce di varia tipologia non contraffatta destinata alla vendita e precisamente 200 accessori per l’abbigliamento e bigiotteria varia. Nel corso dell’intervento, veniva identificato un cittadino extracomunitario che risultava in regola per la permanenza sul territorio nazionale.

Tutta l’area pinetale grazie all’intervento della ditta specializzata, veniva ripulita con due mezzi operativi. Le operazioni di pulizia e sgombero duravano circa tre ore e consentivano di restituire alla pineta un ambiente ripulito ed al contempo di contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale soprattutto nell’arenile di Lido Nazioni. L’intervento ha visto impegnate tre pattuglie della Polizia Locale, una pattuglia dei carabinieri e due mezzi e personale della ditta incaricata per la pulizia dell’Area.

Save the Children: tratta e sfruttamento

Da: Save the Children

Tratta e sfruttamento: Save the Children, in Europa 1 vittima su 4 è minorenne. L’obiettivo principale dei trafficanti è lo sfruttamento sessuale, che in Italia risulta in crescita costante.

A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, Save the Children diffonde il rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2019”. Il business dello sfruttamento sessuale nel nostro Paese recluta le sue vittime in Nigeria, Romania, Bulgaria e Albania, e cambia modalità operative per rimanere sommerso.

Un quarto delle vittime di tratta presunte o identificate in Europa sono minorenni e l’obiettivo principale dei trafficanti di esseri umani è lo sfruttamento sessuale. Sulle 20.500 vittime di uno dei sistemi più violenti e senza scrupoli che si conoscano, registrate nell’Unione nel biennio 2015-16, il 56% dei casi riguarda infatti la tratta a scopo di sfruttamento sessuale, con un pur consistente 26% legato allo sfruttamento lavorativo, 1 vittima su 4 ha meno di 18 anni, 2 su 3 sono donne o ragazze. In Italia le vittime di tratta accertate sono 1.660, con un numero sempre maggiore di minorenni coinvolti, cresciuti in un anno dal 9% al 13%[1]. Un trend in aumento confermato anche dal riscontro diretto degli operatori del progetto Vie d’Uscita di Save the Children, che nel 2018, in sole 5 regioni[2], hanno intercettato 2.210 vittime di tratta minori e neo-maggiorenni[3], un numero cresciuto del 58% rispetto alle 1.396 vittime del 2017. Benché questi dati rappresentino solo la superficie di un fenomeno perlopiù sommerso, la sempre più giovane età delle vittime e la prevalenza dello sfruttamento di tipo sessuale trova conferma anche tra i 74 nuovi casi di minori che sono riusciti a uscire dal sistema di sfruttamento nel 2018 nel nostro Paese e sono stati presi in carico dai programmi di protezione istituzionale, soprattutto in Piemonte (18) e Sicilia (16). Uno su 5, infatti, non supera in età i 15 anni e lo sfruttamento sessuale riguarda quasi 9 casi su 10[4].

Anche se non rappresenta il principale obiettivo del sistema della tratta, lo sfruttamento lavorativo in Italia è in crescita e nel 2018 gli illeciti registrati con minori vittime, sia italiani che stranieri, sono stati 263, per il 76% nel settore terziario. Il numero maggiore di violazioni sono state segnalate nei servizi di alloggio e ristorazione (115) e nel commercio (39), nel settore manifatturiero (36), nell’agricoltura (17) e nell’edilizia (11)[5].

A pochi giorni dalla Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani, che ricorre il 30 luglio di ogni anno, Save the Children – l’Organizzazione internazionale che da 100 anni lotta per salvare i bambini a rischio e garantire loro un futuro – diffonde la XIII edizione del rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2019”, una fotografia aggiornata della tratta e dello sfruttamento dei minori in Italia, ed in particolare del sistema dello sfruttamento sessuale e della specifica vulnerabilità delle sue vittime, in larga maggioranza di origine straniera.

Provengono infatti dalla Nigeria o dai Paesi dell’est europeo e dai Balcani le ragazze che sono maggiormente esposte al traffico delle organizzazioni e reti criminali che poi gestiscono in Italia un circuito della prostituzione in continua crescita. Il numero delle vittime di tratta minori e neo-maggiorenni[6] intercettate in sole 5 regioni[7] dagli operatori del progetto Vie d’Uscita di Save the Children è infatti cresciuto del 58%, passando dalle 1.396 vittime del 2017 alle 2.210 nel 2018, mentre i Paesi di origine sono per il 64% la Nigeria e per il 34% Romania, Bulgaria e Albania. È il riscontro diretto di un fenomeno che, se proiettato su tutte le regioni italiane, in virtù della sua trasversalità territoriale, indica realisticamente che i minori o neo-maggiorenni sfruttati sessualmente in Italia sarebbero diverse migliaia.

“Lo sfruttamento sessuale di vittime così giovani e vulnerabili lascia nelle loro vite un segno indelebile con gravissime conseguenze. Anche nel caso più fortunato di una fuoriuscita, sono diversi gli ostacoli che le giovanissime vittime devono superare durante il percorso di inclusione e integrazione indispensabile per poter costruire un futuro dignitoso e autonomo. Sono molte le testimonianze dirette in questo senso delle realtà che operano sul territorio che abbiamo voluto mettere in evidenza nel Rapporto. Siamo impegnati da anni sul campo In Italia, con l’obiettivo di costruire relazioni di collaborazione sempre più forti con le organizzazioni e associazioni presenti sul territorio, e con le istituzioni ad ogni livello, per scongiurare il pericolo che la rete di intervento e protezione non riesca a trattenere proprio le vittime più fragili. Un fenomeno di questa gravità e di queste proporzioni necessità infatti di un intervento nazionale coordinato tra tutti gli attori, in grado di garantire gli standard necessari ad una vera e propria azione di prevenzione, che deve scattare con tempestività appena le potenziali vittime entrano nel nostro Paese, e deve anche fornire i mezzi più efficaci per promuovere la fuoriuscita delle vittime e il loro percorso di integrazione,” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

Per promuovere la sensibilizzazione e avvicinare tutti in modo semplice e coinvolgente al dramma dello sfruttamento sessuale collegato alla tratta, Piccoli Schiavi Invisibili propone quest’anno al suo interno la graphic novel “Storia di Sophia. Una vittima di tratta. Una ragazza.”, illustrata dal fumettista Roberto Cavone, che racconta la storia vera di un’adolescente nigeriana. Il racconto può rappresentare un valido strumento facilmente fruibile per promuovere occasioni di approfondimento anche nelle scuole.

Lo sfruttamento sessuale delle ragazze nigeriane e dei paesi dell’est Europa

Il business della tratta internazionale a scopo di sfruttamento sessuale in Italia si basa su un sistema in continua evoluzione, che si adatta al mutare delle condizioni. Ad esempio, l’adescamento con la falsa promessa di un lavoro in Italia di vittime anche giovanissime nella Nigeria del sud, dove prevalgono condizioni di povertà e scarsa scolarizzazione, avveniva in gran parte a Benin City (Edo State), ma sembra essersi spostato più a sud, nel Delta State, anche per ovviare agli effetti di un editto della massima autorità religiosa del popolo Edo. Ewmare II, nel 2018 aveva infatti pubblicamente dichiarato nullo il terribile rito juju, utilizzato dai trafficanti per soggiogare e sottomettere con il ricatto le giovani vittime, disarticolando, purtroppo solo temporaneamente, l’intera rete di controllo.

Le ragazze e le donne nigeriane, una volta giunte in Italia, dopo un viaggio attraverso la Libia e via mare dove subiscono abusi e violenze, devono restituire alla maman, la figura femminile che gestisce il loro sfruttamento, un debito di viaggio che raggiunge i 30.000€ e sono costrette a “lavorare” fino a 12 ore tutte le notti, anche per 10-20€ a prestazione, raccogliendo dai 300 ai 700€ al giorno. Buona parte dei soldi servono però per pagare vitto, alloggio e vestiti, spesso anche per l’affitto del posto in strada dove si prostituiscono, e l’estinzione del debito diventa così quasi irraggiungibile. Il controllo delle vittime da parte dei trafficanti è assoluto e violento, come nel caso di Sophia che viene quasi soffocata dalla sua maman per aver chiesto a un cliente il telefono per chiamare sua madre in Nigeria per raccontarle dell’inganno subìto e chiederle aiuto. I trafficanti hanno inoltre spostato il circuito della prostituzione dai luoghi più facilmente identificabili, come le piazzole lungo le provinciali o le maggiori arterie stradali, verso luoghi “meno visibili”, il cosiddetto giro walk, come le fermate dei bus o i parchi, oppure all’interno delle case, che in alcuni casi sono connection-house, gestite e frequentate prevalentemente da connazionali, come quelle segnalate dagli operatori in Campania e Piemonte.

Sulle nostre strade è rimasta invece costante la presenza di ragazze di origine rumena o bulgara, ma si segnala un aumento delle ragazze di origine albanese, un ritorno, che riguarda anche i gruppi criminali albanesi in Italia, secondi solo a quelli nigeriani. Il reclutamento delle vittime nei Paesi di origine avviene con metodi sempre più efficaci, come ad esempio in Romania, dove diverse testimonianze di vittime raccolte in Italia hanno rilevato l’esistenza di “sentinelle” dei trafficanti che individuano in anticipo negli orfanotrofi le ragazze che stanno per lasciare le strutture al compimento dei 18 anni, e mettono in atto un adescamento basato – come per tutte le connazionali – su finte promesse d’amore e di un futuro felice in Italia, facendo leva sulla loro condizione di deprivazione affettiva. I finti lover boy che sono affiancati ad ogni ragazza lungo tutto il periodo di sfruttamento in Italia, che può durare anni, ne controllano l’attività, portando loro anche bibite energetiche durante la notte per sostenerne lo sforzo, ma esercitano un controllo totale e violento, come nel caso, riportato dagli operatori, di una ragazza rimasta incinta indotta ad entrare in una vasca riempita di cubetti di ghiaccio per indurre l’aborto per shock termico.

“Un sistema di tratta degli esseri umani così forte e spietato nei confronti di ragazze quasi bambine e giovani donne, in grado di adattarsi e modificare il proprio operato per rimanere sommerso, rende più che mai necessario incentivare e rafforzare la cooperazione con i Paesi di origine e di transito, al fine di rafforzare la lotta alla tratta in quanto crimine internazionale e transnazionale. In Italia occorre intensificare l’azione congiunta, anche promuovendo la definizione e adozione di protocolli e convenzioni per l’individuazione precoce delle vittime di tratta, sulla base di un approccio multi-agenzia che coinvolga tutti gli attori territoriali interessati, quali Forze di Pubblica

Sicurezza, Enti Giudiziari, Enti Locali, Enti Gestori dei centri di accoglienza, Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale. Ogni singola vittima va aiutata a fruire pienamente del sistema di protezione istituzionale per sottrarsi ai propri aguzzini.” sottolinea Antonella Inverno, Responsabile Politiche per l’Infanzia di Save the Children Italia.

Nelle loro attività di protezione delle vittime minori e neo-maggiorenni orientata alla fuoriuscita e al successivo percorso di inclusione e integrazione sociale, gli operatori partner di Save the Children impegnati nel progetto Vie d’Uscita si vedono costretti a sviluppare continuamente nuove modalità per entrare in contatto con le vittime e stabilire un rapporto di fiducia con loro. Questo si rende necessario quando vengono dirottate su circuiti meno visibili o all’interno delle case, o vengono spostate sempre più frequentemente da una città all’altra, o addirittura in un altro Paese europeo per far perdere le loro tracce.

Il sistema di tutela per le vittime della tratta di esseri umani in Italia

La risposta del sistema italiano di tutela delle vittime di tratta è ancora frammentaria ed è necessario potenziarla, come rilevato anche dal Gruppo di Esperti del Consiglio d’Europa sulla lotta contro la tratta di esseri umani (GRETA) che nel 2018 ha condotto una missione di valutazione del quadro normativo e istituzionale nel nostro Paese rispetto all’applicazione della Convenzione europea in materia.

Il primo Piano Nazionale d’Azione adottato dal Governo nel 2016 per tracciare le linee guida del contrasto e della prevenzione ha rappresentato un passo positivo importante, ma è scaduto a dicembre 2018 e non è stato ancora definito un secondo Piano. Per quanto riguarda il Programma Unico di Emersione, che racchiude invece le misure concrete per l’emersione, l’assistenza e l’integrazione sociale delle vittime, il finanziamento è stato potenziato dall’attuale governo e ammonta a 24 milioni per il triennio 2019-2021. Come sottolinea la relazione del GRETA, si dovrebbero valutare attentamente le esigenze di finanziamento per assicurare che vi siano posti di alloggio sufficienti per le vittime, femmine e maschi, di tratta.

La raccolta dei dati sul fenomeno e sulle vittime di tratta è lacunosa, perché limitata solo a quelle fuoriuscite dal sistema; si dovrebbe creare una struttura nazionale dedicata al coordinamento del lavoro anti-tratta dei ministeri e delle agenzie competenti che possa anche coinvolgere ulteriormente ONG, sindacati e altri membri della società civile nello sviluppo, nell’attuazione e nella valutazione delle politiche anti-tratta.

Molti passi devono inoltre ancora essere fatti per potenziare la prevenzione e l’emersione del fenomeno attraverso una formazione specifica dei funzionari delle forze dell’ordine, il personale della polizia di frontiera, i professionisti che lavorano nei punti di sbarco e nella prima accoglienza dei migranti e dei richiedenti asilo, dei procuratori, dei giudici, dei funzionari dell’asilo, degli assistenti sociali, degli ispettori del lavoro, degli avvocati, degli esperti dell’infanzia e degli operatori sanitari. Tutte figure che, se messe in grado, potrebbero infatti identificare in anticipo le potenziali vittime di tratta tra i migranti e richiedenti asilo giunti in Italia.

“Non si può ignorare – ha aggiunto Raffaela Milano – il fatto che il fiorente mercato dello sfruttamento sessuale delle minorenni in Italia è legato alla presenza di una forte “domanda” da parte di quelli che ci rifiutiamo di definire “clienti”, i quali sono parte attiva del processo di sfruttamento. E’ necessario rafforzare l’azione di contrasto e, allo stesso tempo, promuovere iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica e in particolare i più giovani sui danni gravissimi che questo mercato provoca sulle ragazze che ne sono vittima”.

Ulteriori criticità prima, durante e dopo la fuoriuscita sono state riportate dagli operatori sul campo rispetto ai complicati iter burocratici per ottenere, ad esempio, il rilascio dei codici STP (Straniero Temporaneamente Presente), per le ragazze nigeriane ed albanesi – aggravati dall’introduzione del Decreto Sicurezza 113/2018 (legge 132/2018) – ed ENI (Europeo Non Iscritto), per le ragazze originare dei Paesi dell’Est Europa, fondamentale per garantire il riconoscimento del diritto alla salute attraverso i relativi servizi.

Altri nodi critici riguardano il rilascio del permesso di soggiorno, che in ancora troppi territori è vincolato alla denuncia nei confronti degli sfruttatori da parte delle vittime, le quali, soprattutto in una fase iniziale di fuoriuscita, spesso sono restie a formalizzare la denuncia per paura di ritorsioni sui familiari nel Paese di origine. Il permesso di soggiorno d’altronde non rappresenta per le vittime europee o albanesi un efficace strumento di protezione, considerato che la posizione amministrativa di queste donne è comunque regolare in Italia. Per tutte loro vanno messi in campo altri strumenti per incoraggiare e sostenere la fuoriuscita.

“Il fenomeno della tratta e del grave sfruttamento di esseri umani, in particolare di minori, rappresenta una sfida più che attuale per le autorità italiane. Lo sfruttamento sessuale delle donne e delle ragazze originarie della Nigeria, dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa continua a essere perpetrato e si adatta ai tempi. Al suo mutare emergono nuove criticità, mentre altre, che già esistevano, rischiano di diventare croniche. Intercettare e intervenire sulle criticità che gli operatori incontrano sia nell’aggancio, che nel sostegno delle vittime durante il loro percorso di fuoriuscita dalla situazione di assoggettamento, e di integrazione poi, è fondamentale per garantire a queste donne, talvolta giovanissime, la possibilità di immaginare nel nostro Paese un futuro diverso, lontano da violenza e sfruttamento.” conclude Raffaela Milano.

L’intervento di Save the Children in Italia

Per offrire un sostegno specifico ai minori stranieri reclutati da organizzazioni e reti criminali nei Paesi di origine per essere sfruttati in Italia nel circuito della prostituzione, l’Organizzazione ha attivato dal 2012 il progetto Vie d’Uscita. Il progetto viene realizzato in partenariato in Marche e Abruzzo con l’Associazione On the Road, in Veneto con Comunità dei Giovani Cooperativa Sociale e la Cooperativa Sociale Equality, con la Cooperativa Sociale CivicoZero a Roma nel Lazio, con MEET Project Cooperativa Sociale in Calabria e con la Congregazione Figlie della Carità San Vincenzo de Paoli in Sardegna, e dal 2019 anche in Piemonte con PIAM Onlus. Nel 2018 Vie d’uscita ha sostenuto l’avvio di 32 percorsi di avviamento all’autonomia di vittime fuoriuscite dal sistema di sfruttamento, per 31 ragazze e un ragazzo.

Con l’obiettivo di offrire supporto e protezione ai minori stranieri non accompagnati in Italia, e garantire loro opportunità di inclusione sociale, Save the Children è presente con i propri programmi nelle principali aree di sbarco alla frontiera sud, nelle maggiori città di arrivo e transito come Catania, Roma, Milano, e Torino – dove è attivo il progetto CivicoZero – e ai principali valichi di confine terrestre al nord del Paese.

Dal 2016, l’Organizzazione ha infine attivato la Helpline Minori Migranti per offrire adeguato sostegno agli stessi minori stranieri non accompagnati, ma anche a tutti coloro che hanno necessità di ricevere informazioni ad hoc, dai familiari dei minori agli operatori delle strutture di accoglienza, dai volontari ai comuni cittadini. Il servizio, gratuito e multilingue, è attivo dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 17, al numero verde 800 14 10 16 oppure, per gli utenti Lycamobile, 3512202016.

Il rapporto “Piccoli schiavi invisibili 2019” è disponibile al link:

https://www.savethechildren.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/piccoli-schiavi-invisibili-2019

Le infografiche, la copertina del rapporto e alcune tavole della graphic novel “Storia di Sophia. Una vittima di tratta. Una ragazza.” sono disponili al link:

https://www.contenthubsavethechildren.org/Share/217718pd0u8r258j6kkcd722va2j4cli

“Ecco perchè serve la commissione sui minori ed Asp”

Da: Paolo Pennini

Ecco perché serve la commissione sui minori ed Asp

Mi è stato inviato oggi, da un cittadino, la segnalazione di un articolo di giornale di Reggio Emilia (http://www.reggioreport.it/2019/07/angeli-e-demoni-sospendete-quella-direttrice-laffaire-tocca-la-fondazione-regionale-vittime-di-reati/) in cui la Lega nord chiede in regione la sospensione cautelativa dal proprio incarico della sig.ra Elena Buccoliero in quanto – cito il giornale – “Buccoliero verrebbe citata nell’ordinanza dell’inchiesta Angeli e Demoni, come persona di fiducia degli indagati dell’inchiesta “Angeli e Demoni” come persona di fiducia di uno dei principali protagonisti della vicenda” altresì, sempre citando il giornale che riprende l’interpello, “Su Buccoliero si addensa un fumus di conflitto d’interessi: la sociologa ferrarese ha frequentato il centro studi Hansel e Gretel di Claudio Foti, la struttura di Moncalieri al centro dell’ inchiesta sugli affidi illegali in Val d’Enza, ed è giudicem onorario preso il tribunale dei minorenni di bologna, “lo stesso che decideva sugli affidamenti dei bambini di Bibbiano”. Perché questo interesse su questa persona? La ragione è molto semplice, la stessa, dal suo curriculum sul sito della regione Emilia Romagna (http://www.regione.emilia-romagna.it/fondazione-per-le-vittime-dei-reati/la-fondazione/organizzazione/gli-organi/il-direttore-e-la-sua-struttura-operativa/copy_of_ElenaBuccolieroCV.pdf) oltre a incarichi regionali “È responsabile dell’Ufficio diritti dei minori presso l’Assessorato Servizi alla Persona del Comune di Ferrara. Tra i temi affrontati: affido familiare, violenza assistita, separazioni complesse, formazione di tutori volontari per i minori, prevenzione e contrasto della violenza di genere tra i giovani, omofobia, educazione alla legalità, sensibilizzazione su maltrattamento e abuso, informazione sul funzionamento della giustizia minorile.” Dal 2013 a oggi inquadrata in qualità di dipendente di Asp (http://rubrica.comune.fe.it/front_office/office_view/41) nonché presidente della fondazione regionale contro il reato sui minori (!) di cui pure il comune di Ferrara è socio (https://www.ferraraitalia.it/lintervista-elena-buccoliero-alla-direzione-del-servizio-regionale-per-le-vittime-di-reati-gravi-28381.html – intervista del 2014)
Ora, non imputando minimamente nessun nesso tra i fatti di Bibbiano e il lavoro svolto in regione e comune dalla signora, ritengo che sussistendo dubbi sollevati dalla Lega Nord in regione, la necessità di una commissione d’indagine comunale abbia ancor più ragione d’essere essendo il comune stesso coinvolto in una struttura che tra l’altro, come cita la Buccoliero nell’intervista del 2014: “La Fondazione gestisce un fondo annuale di gestione composto dalle quote di Regione, Province e Comuni capoluogo, ma la parte delle Province è destinata a ridursi in seguito alla riforma che ne ridimensiona fortemente competenze e risorse” e ne chiede una maggior compartecipazione dei comuni.
Integro altresì le perplessità sollevate dalla consigliera Ilaria Morghen nel 2017 (https://www.estense.com/?p=708745) sulla incompatibilità del ruolo della Buccoliero nella struttura Asp.
Ora, io continuo a chiedere una indagine meramente da organi politici con la commissione speciale ribadendo che è compito delle autorità giudiziarie procedere ove eventualmente (e mi auguro fortemente di no) vi siano reati da chiunque commesso.

Il Ferrarese Alessio “bolo” Bolognesi per cooperativa Orsa Maggiore

Da: Organizzatori

Il ferrarese Alessio “bolo” Bolognesi per cooperativa Orsa Maggiore (progetto assafà)
E’ stato inaugurato il giorno 23 Luglio da parte della Cooperativa Social Orsa Maggiore e del Comune di Napoli il murale dipinto dal ferrarese Bolo (al secolo Alessio Bolognesi del collettivo Vida Krei) per il progetto Assafà – A social street art festival affair, presso la sede dell’educativa situata nel quartiere di Soccavo, in Viale Traiano 92.

Il progetto, promosso dall’Assessorato al Welfare del Comune di Napoli e con il supporto organizzativo di Inward, ha coinvolto 26 cooperative ed associazioni operanti nell’ambito educativo. Ogni ente ha lavorato con ragazzi e bambini dell’educativa al fine di scrivere 26 storie, ognuna basata su di una parola chiave legata ai diritti dell’infanzia, che saranno poi rappresentate da 26 street artist.

Bolo ha collaborato con i bimbi ed i ragazzi dell’educativa Orsa Maggiore che, coordinati dal team di educatori, hanno scritto una storia incentrata sul tema di “Comunità” intitolata: “Le avventure degli animali di Incantia”.

<> – dice Alessio che ha dipinto il murales in 5 giorni di lavoro – <>

Il murales cerca di rappresentare questo: animali di specie diverse che si rendono conto che solo collaborando insieme è possibile superare ogni difficoltà. E lo fanno accogliendo anche chi era precedentemente temuto che diventa a quel punto parte integrante della comunità, come raccontato meravigliosamente nella favola creata dai ragazzi.

Polizia locale di Vigarano

Da: Sulpl Ferrara

Polizia locale di vigarano: l’amministrazione accogli le istanze del sulpl in arrivo le indennita’ esterne e la pensione integrativa per la polizia locale

Il Sindacato SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacato più rappresentativo per la Polizia Locale Italiana, prende atto con soddisfazione dell’immediato intervento dell’amministrazione di Vigarano Mainarda dopo le problematiche segnalate nella giornata di ieri riguardo alle indennità esterne e alla pensione integrativa della Polizia Locale.
Nella mattinata di oggi infatti l’amministrazione nella persona del Vice-Sindaco Avvocato Tagliani dopo un contatto telefonico con la Segreteria Provinciale del SULPL ha inoltrato comunicazione scritta circa l’accogliento delle istanze per la Polizia Locale poste dal nostro Sindacato.
Nella comunicazione inviataci stamattina l’amministrazione ci ha comunicava che la Giunta ha accolto le istanze del SULPL e nella prima delegazione trattante utile che si terrà subito dopo le ferie a fine Settembre si provvederà a sottoscrivere l’accordo con le rappresentanze sindacali in delegazione trattante.
Il SULPL come sempre vigilerà circa il rispetto degli accordi presi, ma bisogna dare atto all’amministrazione che questa comunicazione di oggi va nella giusta strada ovverosia di investimenti concreti nella Polizia Locale.

Cinema Castellina “the place” venerdì 26 luglio

Da: Arci

Cinema Castellina

Piazzale Castellina, Ferrara venerdì 26 luglio – ore 21.30

“The Place”, regia di Paolo Genovese (Italia, 2017 – 105′) ingresso gratuito

Prosegue la rassegna cinematografica in Piazzale Castellina che, dal 5 luglio al 23 agosto 2019, tutti i venerdì sera, trasforma la piazza che fronteggia la stazione – normalmente adibita a parcheggio – in un’arena cinematografica estiva con 200 posti a sedere. Le 8 proiezioni in programma, ad ingresso gratuito, sono organizzate da Arci Ferrara in collaborazione con Giardino Wow ed il Centro di Mediazione di Ferrara.
Venerdì 26 luglio, per il quarto appuntamento con Cinema Castellina, verrà proiettato THE PLACE di Paolo Genovese.

Ispirato alla serie tv americana “The Booth at the End”, il film volge lo sguardo su un misterioso protagonista, ospite abituale a abitudinario di un locale dove se ne sta seduto, giorno e notte, al tavolo in fondo. Chi è quell’uomo? Non è importante. Al suo tavolo riceve dei visitatori. Ognuno di loro ha un desiderio, un desiderio profondo, un desiderio difficile da realizzare, se non impossibile. L’uomo misterioso è pronto a esaudire le loro richieste in cambio di alcuni “compiti” da svolgere. Quanto saranno disposti a spingersi oltre i protagonisti per realizzare i loro desideri? Chi di loro accetterà la sfida lanciata dall’enigmatico individuo, per il quale tutto sembra possibile?

A sedersi di volta in volta davanti al personaggio interpretato da Valerio Mastandrea, troviamo quelli interpretati da Marco Giallini, Alba Rohrwacher, Vittoria Puccini, Rocco Papaleo, Silvio Muccino, Silvia D’Amico, Vinicio Marchioni, Alessandro Borghi, Sabrina Ferilli e Giulia Lazzarini.

Il cinema di Paolo Genovese è sempre stato corale. Ha sempre amato storie piene di personaggi e di situazioni che coinvolgono a catena intere vite, famiglie, esistenze, e la formula vincente rimane invariata in The Place, dopo il grande successo di Perfetti sconosciuti. Di quest’ultimo rimane la scelta dell’ambientazione in un unico luogo, in questo caso un ristorante, che viene utilizzato dal misterioso personaggio come sede di uno scambio quasi faustiano. Chi accetta di stringere un patto con lui rischia tanto, ma la finalità è proprio sondare fino a che punto siamo o saremmo disposti a spingerci per raggiungere la felicità.

Come già successo per il suo grande successo di pubblico Immaturi, anche The Place è un remake, per la precisione è l’adattamento di una serie del 2010, The Booth at the End, disponibile in Italia sulla piattaforma di Netflix. Due stagioni, per un totale di dieci episodi, prodotte per il canale americano FX, con protagonista Xavier Berkeley nei panni di the Man, l’uomo, che nella versione di Genovese è interpretato da Valerio Mastandrea. Gli altri attori di Perfetti sconosciuti che tornano sono Marco Giallini e Alba Rohrwacher, mentre le nuove entrate sono numerose: Silvio Muccino, Silvia D’Amico, Vinicio Marchioni, Rocco Papaleo, Sabrina Ferilli, Vittoria Puccini, Alessandro Borghi, Giulia Lazzarini.

La sceneggiatura è di Genovese stesso insieme a Isabella Aguilar (Dieci inverni).

Nella colonna sonora il brano inedito The Place interpretato da Marianne Mirage, nome d’arte dell’italiana Giovanna Gardelli, da lei anche scritto insieme a Marco Guazzone e Matteo Curallo. Presente un altro brano della cantante, How Do You Feel Today?.

The Place è stato scelto come film di chiusura della Festa del Cinema di Roma 2017 (uscita cinema Italia 9 novembre 2017).

Pesca e acquacoltura novità dalla Regione per le concessioni demaniali

Da: Ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

Pesca e acquacoltura, novità dalla Regione per le concessioni demaniali

Zappaterra (Pd): “Incoraggiamo gli investimenti dei concessionari a tutela dell’ambiente”

Nelle disposizioni collegate all’assestamento di bilancio della Regione Emilia-Romagna ci sono anche importanti decisioni riguardanti il settore della pesca e della molluschicoltura.

La prima riguarda il fatto che, nella procedura concorsuale per il rinnovo delle concessioni, la selezione sarà effettuata tenendo conto di interventi di miglioramento ambientale e beneficio apportato alla realtà sociale, economica e culturale del territorio, oltre che del canone offerto. Il testo precedente prevedeva che la selezione delle offerte per il rilascio delle concessioni demaniali fosse basato esclusivamente sulla migliore offerta economica rispetto al canone fissato come base. Il nuovo testo approvato ieri dall’Assemblea legislativa regionale introduce, come criterio di valutazione per la scelta del concessionario, l’offerta economicamente più vantaggiosa basata sul migliore rapporto qualità e canone, ma tenendo conto anche di parametri connessi con la tutela, la valorizzazione e la conservazione dei beni demaniali

La seconda importante scelta è frutto di un emendamento della Consigliera Pd Marcella Zappaterra e riguarda la durata delle concessioni che, da 6 anni per usi connessi all’attività svolta dal concessionario, può essere aumentata fino al doppio in caso di realizzazione di interventi di miglioramento ambientale che abbiano comportato investimenti.

“Ho proposto questo emendamento con l’obiettivo prioritario di incoraggiare investimenti di miglioramento ambientale da parte dei concessionari in modo da creare un vantaggio per il bene pubblico. In secondo luogo, anche per rafforzare il pronunciamento dell’Avvocatura dello Stato che, in linea con l’interpretazione della nostra Regione, ha stabilito che la proroga di 15 anni delle concessioni demaniali a carattere turistico-balneare e di produzione, vale anche per la pesca e l’acquacoltura. Il pronunciamento dell’Avvocatura è chiaro, ma non era del tutto chiaro che tutelasse il settore anche in caso di procedura di infrazione quindi abbiamo ritenuto opportuno inserire l’emendamento in legge per garantire le imprese del settore” spiega nel dettaglio Zappaterra.

Cia Ferrara: servono interventi straordinari per salvare la filiera pericola

Da: Cia

Cia Ferrara: servono interventi straordinari per salvare la filiera pericola

Produttori allo stremo per i cali produttivi e alcune avversità fitosanitarie praticamente impossibili da debellare. L’associazione chiede misure eccezionali a sostegno della pericoltura emiliano-romagnola

Ferrara – “Come possiamo definire cimice asiatica e maculatura, capaci di spazzare via la quasi totalità della produzione di pere, se non calamità naturali? Quest’anno tra cali produttivi e problemi fitosanitari le aziende rischiano di chiudere i battenti – spiega Antonio Fioravanti, uno dei tanti frutticoltori che quest’anno non avrà alcun reddito dalla raccolta di pere. Grande preoccupazione da parte di Cia – Agricoltori Italiani Ferrara che sta monitorando la situazione nelle aziende associate, anche alla luce dei dati diffusi nei giorni scorsi dall’OI (Organizzazione Interprofessionale) Pera. Tra i maggiori problemi a livello di avversità un tipo di maculatura non ancora chiaramente identificata, che rischia di compromettere le prossime annate produttive.

“Dalla grandine o dai fenomeni atmosferici violenti possiamo proteggerci grazie alle assicurazioni – continua Antonio Fioravanti – e comunque un’annata negativa può capitare, fa parte del nostro lavoro. Ma non possiamo fare nulla contro insetti o funghi “sconosciuti”. Da qualche anno c’è un tipo di maculatura che nessun trattamento riesce a debellare, semplicemente perché nessuno ha ancora capito di cosa si tratta, visto che non è la tipica maculatura bruna provocata dall’alternaria. Noi produttori siamo davvero disperati perché abbiamo a che fare con una avversità sulla quale non si fa ricerca scientifica e che l’anno prossimo, dunque, si ripresenterà. E ancora una volta non avremo nessuno strumento per evitare che mandi in fumo il nostro lavoro. Penso alla disperazione dei produttori che conducono da tanti anni un’azienda vocata alla pericoltura come la mia, ma anche a quella di giovani frutticoltori che hanno fatto investimenti e che si troveranno costretti a chiudere, perché non si può pensare di produrre frutta in perdita, spendendo senza portare a casa nulla. Bisogna fare qualcosa e farlo velocemente perché se salta il primo anello, salta tutta la filiera della pera ferrarese”.

“Siamo di fronte a un’annata pericola disastrosa – commenta Stefano Calderoni, presidente provinciale di Cia Ferrara – tanto che stiamo già facendo pressione perché lo stato di calamità naturale venga riconosciuto in maniera rapida, per consentire al comparto pericolo di evitare un pericoloso default. D’altra parte di dati diffusi dall’OI Pera parlano chiaro: manca un terzo della produzione a livello nazionale, circa il 34%, anche se sappiamo di aziende del territorio dove il calo sarà molto più consistente, in particolare per l’Abate. Certamente il cambiamento climatico non ha aiutato l’andamento produttivo, ma i problemi quest’anno sono legati anche ad alcune avversità fitosanitarie che gli agricoltori non sono riusciti a contenere in nessun modo, dalla cimice asiatica all’alternaria, anche per la diminuzione dei prodotti fitosanitari consentiti per i trattamenti. Servono, dunque, interventi straordinari perché il rischio è quello di giocarci un’intera filiera che crea occupazione e valorizza, anche all’estero, i nostri prodotti d’eccellenza. Un investimento importante che non può e non deve andare sprecato”.

“Grupo compay segundo!”

Da: Comune di Comacchio

Comacchio e Erf presentano il concerto del “grupo compay segundo”! piazzetta trepponti ore 21.30

Il Comune di Comacchio e L’Associazione Emilia Romagna Festival (ERF), che vantano una collaborazione ormai decennale, sono lieti di presentare all’interno del programma “ERF Summer”, un appuntamento imperdibile. Sabato 27 luglio, ore 21.30 in piazzetta Trepponti a Comacchio, si esibirà il leggendario “Grupo compay segundo” con “La leyenda del chan chan” dal film di Wim Wenders “buena vista social club”. Un’occasione unica per ascoltare e gustare le suggestioni della vera musica cubana!

Commenta L’Assessore alla Cultura e ai Grandi Eventi Alice Carli: “questo appuntamento è un’occasione unica per godere della migliore musica caraibica che si esprime ad altissimo livello. Comacchio sarà il palcoscenico perfetto per ospitare un gruppo così prestigioso, che conferma l’interesse internazionale per il nostro territorio e che ci rende particolarmente orgogliosi”.

ERF è un’importante realtà di promozione culturale su tutto il territorio emiliano romagnolo. Il più grande festival d’area italiano, ERF è l’unica realtà che si coordina su un così elevato numero di Province (BO, FC, FE, RA, RN) e di Comuni. Nel corso degli anni ha intessuto stretti e duraturi contatti e collaborazioni con innumerevoli enti del territorio.

Con circa 40 appuntamenti dislocati in oltre 30 sedi concertistiche distribuite in 5 Province, per un totale di oltre 20 Comuni coinvolti nella regione, le ultime edizione di Emilia Romagna Festival hanno chiamato a raccolta musicisti nazionali e Maestri dall’Europa e dal mondo per affermare il valore della cultura come bene comune, l’inestimabile ricchezza del senso e del pensiero. Circa 10mila persone rispondono con entusiasmo all’ampia offerta musicale – dal classico al contemporaneo, dalla musica di oggi ai compositori di domani – in cartellone da luglio a settembre decretandone un successo inequivocabile.

Una cornice prestigiosa che ospiterà l’esplosiva vitalità del “grupo” ensamble musicale che mantiene intatta l’anima di Maximo Francisco Repilado Muñoz (Compay Segundo) che irradia lo spirito cubano. Ha assunto il nome dopo la sua scomparsa, perpetuando così la testimonianza di uno degli artisti più conosciuti al mondo. Pur tenendo concerti ovunque, resta il loro impegno abituale di suonare presso El Salon 1930 (ora Salon Compay Segundo) presso l’Hotel Nacional de La Habana. Così i grandi temi come Macusa, Bilongo, Veinte Años, Las Flores de la Vida e la mitica Chan Chan continuano a dimostrare che l’opera di Maximo Francisco Repilado Muñoz, interpretata dal Grupo Compay Segundo, dona amore e allegria a milioni di ammiratori di tutto il mondo.

Il Grupo Compay Segundo è l’ensamble di nove elementi che dal 1955 tengono viva e portano in giro per il mondo la musica del mitico musicista cubano Compay Segundo, che ha il merito di aver avvicinato il grande pubblico alla musica tradizionale cubana. Compay Segundo in persona scelse i musicisti della band come suoi successori affinché divulgassero la sua arte. Del gruppo fanno parte due dei suoi figli, Salvador e Basilio (R.i.p.), inoltre due di questi musicisti (oltre a Compay) parteciparono al film di Wim Wenders “Buena Vista Social Club”. Dal 1996 la formazione realizza un disco nuovo ogni anno e accompagna, tra gli altri, gli importanti artisti Silvio Rodriguez, Omara Portuondo, Eliades Ochoa e Charles Aznavour, Lou Bega e l’algerino Khaled.

Compay Segundo, simbolo della cultura e del più autentico spirito cubano, è un grande personaggio che pose nelle parole e nella musica un universo di immagini della conversazione e del canto caratteristici dei contadini cubani, salvando così questo patrimonio di ricchezza sonora, umoristica ed immaginifica. Ha raggiunto il successo planetario a 90 anni, grazie alla fortuna del film di Wenders ed ai numerosi Grammy vinti dalla sua colonna sonora.

Due ciclopasseggiate per chi rimane in città!

Da: Organizzatori

Giovedì 25 Luglio – Ciclopasseggiata nella Ferrara medioevale con appuntamento e partenza alle ore 21.00 dal sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.

Un itinerario originale alla scoperta del poco conosciuto Medioevo ferrarese. Dalle origini della città all’affermazione estense in uno dei più importanti centri storici medioevali d’Europa, alla ricerca di storie templari, eretici, guelfi e ghibellini in una Ferrra inedita, porto fluviale e Mediterraneo come in effetti il clima di questi giorni conferma.

A cura di Alessandro Gulinati, non occorre la prenotazione! Partecipazione rigorosamente ad offerta libera! Possibilità di noleggio biciclette telefonando al 340-6494998 o scrivendo ad ale.gulinati@gmail.com.

Venerdì 26 Luglio ore 21.00
Ferrara Magica – Ciclopasseggiata nei misteri di Ferrara.
A ppuntamento e partenza in bicicletta (possibilità di noleggio su prenotazione tel. 340-6494998 ale.gulinati@gmail.com) alle ore 21.00 dal Sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale. Il percorso ci porterà a conoscere misteri e leggende nascoste nel centro storico di Ferrara. Storie di mummie, ectoplasmi, maghi, eretici e cavalieri templari nonchè di arte esoterica. A cura di Alessandro Gulinati. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera!

Porto Garibaldi Festival cabaret in tour

Da: Organizzatori

A Porto Garibaldi appuntamento con le risate.
Giovedì 25 luglio arriva la tournée estiva del Festival Cabaret Emergente, la più importante rassegna italiana di giovani comici

Porto Garibaldi. Giovedì 25 luglio alle ore 21.15 a Porto Garibaldi, su Viale dei Mille accanto al Bagno Astor, una serata tutta da ridere con il “Festival Cabaret Emergente in tour”, la tournée estiva della più importante rassegna italiana per i nuovi talenti del cabaret.
L’edizione del 2019 è stata consacrata dalla stampa e dal pubblico come l’edizione più bella di sempre, e i suoi protagonisti saranno sul palco di Porto Garibaldi, capitanati da Riccardo Benini, ideatore del Festival, in veste di presentatore.
Gli Artisti che saliranno sul palco sono:
Raffaello Corti vincitore assoluto, a soli 23 anni, del Festival Cabaret Emergente 2019, che con la sua Magia comica e le sue battute ha incantato la platea del Teatro Storchi di Modena;
Francesco D’agostino premio della Stampa Festival Cabaret Emergente 2019 e 3° classificato che, con la sua verve partenopea, ha deliziato il pubblico parlando dei suoi 10 anni di matrimonio;
Andrea Ferrari attore comico beniamino del pubblico emiliano che proporrà i suoi divertentissimi personaggi;
Davide Magagnino, unico Comico in Italia che sale sul palcoscenico con il suo cagnolino Oscar sottobraccio;
Doppia tappa quindi quest’anno ai Lidi Comacchiesi, dopo il successo di quella ormai tradizionale a Lido degli Estensi di qualche settimana fa. La serata, ad ingresso libero e gratuito è organizzata da Made Eventi e parte del cartellone Comacchio Summer Experience, sostenuto dal Comune di Comacchio e da Visit Comacchio.

Il presidente della provincia scrive ad Alan Fabbri per meeting nazionale

Da: Organizzatori

Presidente della Provincia scrive al sindaco Alan Fabbri per Meeting nazionale sul turismo di settembre

La presidente della Provincia scrive al sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, a proposito dell’annunciato Meeting nazionale sul turismo, in programma nella città estense i prossimi 13 e 14 settembre.
“Non ti nascondo la personale sorpresa – scrive Barbara Paron – per il mancato coinvolgimento della Provincia, visto che il progetto “Metropoli e Paesaggio” è parte qualificante del mandato amministrativo dell’Amministrazione che rappresento”.
“Un progetto – spiega – che ha un risvolto determinante sulla mobilità sostenibile, in primis per i cittadini e conseguentemente come fattore attrattivo per l’intero comparto turistico”.
La Presidente prosegue ricordando anche la lettera inviata lo scorso 26 giugno al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e vari Ministeri, per chiedere la rimozione dei “vincoli di bilancio che stanno bloccando l’impiego delle risorse in tema di sicurezza e valorizzazione delle vie d’acqua, che nel nostro contesto riguarda il fiume Po”.
Un blocco che, se mantenuto, ostacolerebbe la realizzazione di una serie d’interventi in tema di sicurezza idraulica del territorio, “con le evidenti ricadute – precisa – sul piano di una mobilità cosiddetta dolce, verde e sostenibile, ormai unanimemente considerata come fattore di sviluppo del settore turistico”.
“Diversi – conclude la lettera indirizzata al sindaco di Ferrara auspicando l’avvio di un’interlocuzione – sono i motivi per i quali la Provincia può dare un contributo d’idee e prospettive nell’ambito del settore strategico per Ferrara del Turismo e credo che il mancato, preventivo, coinvolgimento del livello istituzionale che rappresento costituisca un limite in termini di proposte in prospettiva dell’importante evento in programma per il prossimo settembre”.

Azienda profilplast dell’amministrazione

Da: Ufficio stampa comune di Bondeno

Visita azienda profilplast dell’amministrazione
Fabio Bergamini e Simone Saletti:”esempio di innovazione nelle lavorazioni plastiche, da oltre 40 anni”
Dalla lavorazione delle materie plastiche per estrusione, alla creazione di stampi, fino alle nuove frontiere dei macchinari per la produzione di sacche per il biomedicale. La Profilplast Snc è un’azienda che chiude al suo interno, di fatto, un’intera filiera. Merito dell’intuizione dei suoi soci fondatori, dei quali Cesare Ramadani è ancora al timone, e di una innegabile capacità di stare al passo con i tempi. La visita dell’Amministrazione comunale è servita per toccare con mano questa importante realtà, nel momento in cui diventa necessario programmare le misure di sostegno comunali alla formazione professionale necessaria alle aziende. Il sindaco Fabio Bergamini, accompagnato dal vicesindaco Simone Saletti e dal referente di zona della Cna, Filippo Botti, ha incontrato i titolari, parlato con chi si occupa della produzione e illustrato le misure per sostenere la creazione di quei profili professionali che mancano sul mercato. L’azienda, racconta Cesarie Ramadani, «è nata come realtà artigianale nel 1977 per la lavorazioni di materie plastiche per estrusione, costruzione di stampi, di elementi di sostegno e fissaggio per le serre. La filosofia della nostra società – continua – ha portato Profilplast a coniugare i valori dell’azienda artigianale con l’efficienza e la progettualità, allo scopo di ottenere prodotti di qualità e la soddisfazione del cliente». Attualmente, il gruppo a gestione familiare (con il fondatore della società partito 42 anni fa con un altro socio, è presente il figlio Luca Ramadani) opera con 11 dipendenti, alternati su tre turni. «L’esempio di Profilplast – sottolineano il sindaco Bergamini e il vicesindaco Saletti – è quello di una realtà partita da alcune funzioni specifiche e che ora arriva a chiudere l’intera filiera produttiva, arrivando anche alla manutenzione dei macchinari e l’imballaggio. Occorre continuare a formare le competenze necessarie a elevare la qualità del nostro tessuto produttivo ed opereremo in tal senso per finanziare gli strumenti necessari in tal senso». Secondo il referente locale di Cna, Filippo Botti, «la diversificazione dei processi produttivi è una strada che può risultare vincente, creando sviluppo ed innovazione per il territorio: si veda, ad esempio, la produzione di macchine per il biomedicale che vengono assemblate in loco. L’obiettivo, di concerto con il Comune, è quello di fare “rete” e mettere a sistema un modo di fare collaborare tra loro le imprese. Solo attraverso una rete tra gli attori presenti sul territorio possiamo riuscire ad intercettare finanziamenti europei».

Per gli studenti usciti dalle superiori con voto più 95, previsto bando con incentivi per l’università

Da: Ufficio stampa Ferrara

Studenti meritevoli medie e superiori: lettera dell’assessore Poltronieri
Francesca Aria Poltronieri “molti risultati brillanti a testimonianza del valore dei nostri plessi scolastici.
Per gli studenti usciti dalle superiori con voto 95+, previsto anche un bando con incentivi per proseguire gli studi all’università”.

«Desidero riportare la mia stima e quella dell’Amministrazione per il raggiungimento di un risultato tanto importante, che è sicuramente il miglior viatico per il proseguimento degli studi e il proprio futuro professionale». L’assessore alla scuola matildeo, Francesca Aria Poltronieri, ha voluto testimoniare la propria soddisfazione con una lettera inviata agli studenti meritevoli del territorio, distintisi per i loro voti agli esami di licenza media e di maturità. «Alle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Bonati – dice Poltronieri – abbiamo avuto sei studenti che hanno raggiunto il “dieci in pagella”, quattro di loro con lode, ed è per noi una grande soddisfazione perché alcuni di questi giovani fanno parte anche del Consiglio comunale dei ragazzi e possono essere di sprone ai loro amici di banco, a migliorarsi continuamente. Anche se i risultati complessivi dei nostri plessi sono buoni e dimostrano l’alta qualità dell’insegnamento e del corpo docente». Stessa cosa si può dire anche per il Centro studi superiore “Carducci”, che raggruppa liceo e Ipssc, dove sei studenti hanno avuto una valutazione compresa tra il 95 e il 97. «Per loro – sottolinea Poltronieri – si apre anche l’interessante prospettiva del bando di prossima pubblicazione da parte del Comune, che consente di poter usufruire di una “borsa di studio” di 500 euro, per abbattere i costi di iscrizione ad un qualsiasi corso universitario». Gli studenti meritevoli usciti dalle scuole di Bondeno sono i seguenti. Per le scuole “medie” Bonati: Marco Maria Barbieri, Dario Bonati, Giada Fabbri, Marinela Ojog, Gianmarco Quaiotti, Maria Sang. Per le scuole superiori di Bondeno: Susanna Bombarda, Aurora Bosi, Luca Marini, Chiara Orlandi, Lisa Tassinari, Vittorio Zibordi.

Camera di commercio di Ferrara: 250 i controlli effettuati nei primi sette mesi di quest’anno

Da: Camera di commercio Ferrara

Govoni: “Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi è che il mercato funziona
soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”
Prodotti sicuri: 250 i controlli effettuati dalla camera di commercio nei primi sette mesi di quest’anno
60 i prodotti non conformi: giocattoli, prodotti elettrici ed occhiali da sole quelli più a rischio
Sottoposti a sequestro tre impianti di erogazione di carburante

250 i controlli effettuati dalla Camera di commercio (20 dei quali in collaborazione con Guardia di finanza e polizia municipale) in questi primi sette mesi di quest’anno: 60 i prodotti risultati non conformi alle regole (giocattoli, prodotti elettrici ed occhiali da sole quelli più a rischio) e 3 gli impianti di erogazione di carburante sottoposti a sequestro.

“Informare le imprese sugli obblighi previsti dalla normativa per produrre e commercializzare prodotti sicuri ed etichettati correttamente, tutelare la salute e la sicurezza dei consumatori, vigilare sulla trasparenza del mercato, sanzionare i comportamenti lesivi della concorrenza: queste – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni – le nostre priorità. Scopo della vigilanza infatti è, da un lato, garantire un mercato trasparente e concorrenziale per le imprese che vi operano correttamente e, dall’altro, innalzare il livello di salute e sicurezza tutela per i consumatori. Una lezione che abbiamo imparato da questa crisi – ha concluso il numero uno dell’Ente di Largo Castello – è che il mercato funziona soltanto se tutela gli imprenditori onesti, che operano nelle regole”.

E, per il 2020, messa già in cantiere con la collaborazione delle Organizzazioni imprenditoriali un’articolata campagna di comunicazione per imprese e cittadini diretta a far sapere agli operatori (produttori, importatori, grossisti, esercenti) quali norme di sicurezza sono attualmente in vigore, quali sono i controlli ai quali la loro attività è soggetta, e quali le loro responsabilità nei confronti dei consumatori; informare i consumatori sui requisiti di sicurezza che molti prodotti di uso comune (come, ad esempio, i giocattoli o il materiale elettrico) devono avere e sulla congruità di quanto dichiarato nelle etichette dei prodotti del settore tessile e delle calzature.

La domanda chiave attorno alla quale ruoterà la campagna della Camera di commercio sarà: “E’ un prodotto sicuro?”. Ed è proprio per tutelare imprese e cittadini che l’Ente camerale incrementerà nel prossimo anno le verifiche su tanti prodotti di uso comune, quali materiale elettrico, giocattoli e dispositivi di protezione individuale come occhiali da sole, ed altri prodotti ed attività di particolare interesse quali metalli preziosi, strumenti di misura, imballaggi, tachigrafi e laboratori autorizzati ad effettuare le prove di metrologia legale. Particolare attenzione sarà riservata ai Capi di abbigliamento per bambini: i vestiti per bambini che presentano cordoncini e lacci, soprattutto quelli presenti nella zona del collo, devono rispettare rigide disposizioni normative comunitarie, per evitare che i più piccoli restino impigliati, ad esempio nelle biciclette o nelle porte.

La Camera di commercio invita i consumatori e le imprese ferraresi a comunicare eventuali segnalazioni all’indirizzo di posta elettronica (metrico@fe.camcom.it).

Prime settimane dei saldi all’insegna della stabilità

Da: Ascom Ferrara

Prime settimane dei saldi all’insegna della stabilità.
Gli operatori chiedono lo spostamento dei saldi estivi a fine luglio

Indagine Confcommercio Emilia Romagna sulle imprese commerciali della regione

I risultati delle prime due settimane di saldi estivi, raccolti attraverso l’indagine congiunturale condotta da Confcommercio Emilia Romagna attraverso il Centro Studi Iscom Group,evidenziano segnali di stabilità rispetto allo scorso anno. Il monitoraggio è stato realizzato su un significativo panel di imprese commerciali della regione, composto da punti vendita di beni per la persona, in particolare abbigliamento e calzature (90%).

L’indagine ha evidenziato che per il 24% degli operatori le vendite sono in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il 36% ha rilevato una sostanziale stabilità. Il 21% degli intervistati ha dichiarato un calo delle vendite, peraltro contenuto entro una flessione del 10%.

“A due settimane dall’avvio delle vendite di fine stagione – commenta Giulio Felloni, presidente provinciale di Ascom Confcommercio e Federazione Moda Italia di Ferrara – anche in città gli operatori tracciano un quadro generale di sostanziale stabilità, con un soddisfacente movimento nei negozi, anche se molte volte la visita non si traduce necessariamente in acquisto: solo le prossime settimane, potranno confermare questo trend. Purtroppo la stagione primaverile è stata davvero difficile e fredda ed ha congelato, tra maggio e giugno , le vendite”

Gli operatori sostengono di avere avuto una sensibile diminuzione delle vendite primaverili causa maltempo: il 93% degli intervistati dichiara di avere subito un calo mentre il 56% dichiara la diminuzione delle vendite superiore al 10%.

Ritornando ai Saldi tradizionali: (iniziati lo scorso 6 luglio e che termineranno il 3 settembre) il 49% degli operatori indica nel primo weekend il picco delle vendite. Il 35% ha venduto di più durante le giornate infrasettimanali, mentre il 22% ha segnalato un andamento omogeneo delle vendite in queste prime due settimane di saldi.

L’indagine conferma rispetto al passato una maggiore razionalità del processo di acquisto in saldo, che risponde a scelte programmate e ponderate: al quesito a risposta multipla sui comportamenti della clientela, il 38% degli operatori segnala che la clientela ha aspettato i saldi per comprare i capi estivi. Favorita ovviamente la vendita di capi tipicamente estivi: dalle t-shirt ai costumi e ai bermuda nell’ abbigliamento, ai sandali nelle calzature.

Il valore della spesa media pro-capite è leggermente aumentato per abbigliamento e calzature rispetto all’anno scorso; nel 2019 il valore della spesa media pro-capite nei punti vendita di beni per la persona è di 82 euro, in linea rispetto al dato 2018. Se si considera che il nucleo medio familiare in Emilia Romagna è composto da 2,21 componenti (Fonte: ISTAT dati al 31/12/2017) la spesa per famiglia è di circa 181 euro. Gli acquisti si sono polarizzati sulla fascia media di prezzo.
La maggioranza degli operatori commerciali intervistati (63%) preferirebbe inoltre spostare a fine luglio l’inizio ufficiale dei saldi. Infine una considerazione sulla concorrenza senza freni dei giganti del commercio on line: “Serve con urgenza un sistema di regole che che assoggetti l’e commerce alle stesse imposte dei negozi tradizionali. Le attività di vicinato significano relazione, fiducia ed una vendita assistita senza contare l’effetto di sicurezza sociale che rappresenta nel tessuto cittadino una vetrina funzionante ed illuminata” conclude il presidente Felloni.

Bando Ferrara film corto 2020

Da: Ufficio stampa Ferrara film commission

Pubblicato il bando per la 3^ edizione 2020 del festival nazionale Ferrara film corto #CLIMATECHANGE

La Ferrara Film Commission – con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Regione Emilia
Romagna, del Cineclub Fedic e di Ascom Confcommercio Ferrara – ha il piacere di
annunciare che sono state decise le date della 3^ edizione del Festival Nazionale FERRARA
FILM CORTO: si svolgerà dal 28 gennaio al 1 febbraio 2020 presso la Sala Estense
(Piazza Municipale di Ferrara), sotto la direzione artistica del critico e storico del cinema
Paolo Micalizzi.
La Ferrara Film Commission ha scelto di dedicare il Festival al tema del cambiamento
climatico, un argomento oggi determinante per l’evidente e conclamata accelerazione del
fenomeno del cambiamento climatico globale e per la necessità di stimolare, attraverso il
linguaggio cinematografico, la discussione e gli interventi concreti della popolazione, dei
giovani in particolare, delle istituzioni e della politica.
In data 20 Luglio 2019 si è aperto il Bando per poter partecipare al Festival Nazionale. Sarà
possibile presentare le proprie opere fino alla mezzanotte del 30 Novembre 2019.
I cortometraggi dovranno avere una durata di non oltre 20 minuti (crediti inclusi). Sono
ammesse un massimo di due opere, edite o inedite, realizzate a partire dal 1 gennaio 2018
tramite tecnologie di ripresa digitale.
Le opere pervenute saranno selezionate da una commissione interna e quelle ammesse al
Festival saranno giudicate da una Giuria di esperti, che deciderà l’attribuzione dei premi.
Il regolamento completo con le modalità di partecipazione su:
www.ferrarafilmcommission.it
https://swite.com/ferrarafilmcorto2020
Federica Tarroni
Ufficio Stampa
Ferrara Film Commission
Ufficio Stampa: Federica Tarroni
ufficio.comunicazione@ferrarafilmcommission.it
Tel. 347.0555858
Presidente: Alberto Squarcia
alberto.squarcia@ferrarafilmcommission.it
Tel. 335.1363928
Margherita Pasetti,
Segretario e Coordinatrice Ferrara Film Commission
margherita.pasetti@ferrarafilmcommission.it
Tel. 349.3607852
Sede legale: via Cisterna del Follo, 39 – 44121 Ferrara
info@ferrarafilmcommission.it
www.ferrarafilmcommission.it

Sciopero Nazionale dei trasporti di 4 ore per mercoledì 24 luglio

Da: Tper

Sciopero Nazionale dei trasporti di 4 ore indetto dalle OO.SS FILT CGIL-FIT CISL UILTRASPORTI, UGL autoferrotranvieri e FAISA CISAL per mercoledì 24 luglio: modalità per i servizi di bus e treni Tper.
Le segreterie territoriali dei sindacati FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, UGL AUTOFERROTRANVIERI e FAISA CISAL hanno comunicato l’adesione dei lavoratori Tper allo sciopero nazionale dei trasporti di 4 ore, indetto dalle stesse OO.SS. nazionali per mercoledì 24 luglio.
Si riportano di seguito le modalità per i diversi servizi di bus, treni e altre attività di competenza di Tper:

– Per il personale viaggiante dei servizi automobilistici e filoviari Tper dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara (bus e corriere) lo sciopero si svolgerà dalle ore 11 alle ore 15.
Negli orari di sciopero, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti.
Più precisamente, per i mezzi urbani, suburbani ed extraurbani del bacino di Bologna saranno garantite solamente le corse dal capolinea centrale verso periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 10.45.

Per le linee extraurbane del bacino di Bologna operate dal vettore Autoguidovie saranno in vigore gli stessi orari di sciopero.

Per effetto dello sciopero, le biglietterie aziendali Tper e gli sportelli Tper di via San Donato 25, attivi per il rilascio di contrassegni per le aree regolamentate dal Piano Sosta, potranno essere chiusi o subire una riduzione dei servizi nel corso dell’intera giornata.

Lo sciopero riguarda anche il personale addetto all’area Sosta e Mobilità di Tper per il quale saranno garantite le prestazioni, riferite alle attività di prevenzione e accertamento delle violazioni di cui alla Legge 127/97, relative a tre turni mattinali e tre turni pomeridiani di Operatori Qualificati della Mobilità.
Durante lo sciopero, al call-center telefonico 051-290290 sarà garantita la presenza di un operatore.
Per le linee urbane di Imola verranno garantite tutte le corse complete in partenza dalla stazione ferroviaria, o dall’autostazione, fino alle ore 10.50.
Per i mezzi urbani, extraurbani e del servizio Taxibus di Ferrara saranno garantite solamente le corse dai capilinea periferici, centrali e intermedi con orario di partenza fino alle ore 10.45.

– Per il personale viaggiante dei servizi ferroviari Tper l’astensione è proclamata dalle ore 11 alle ore 15; pertanto, negli orari di sciopero, sulle linee della rete di competenza FER Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Suzzara, Ferrara-Codigoro, Reggio Emilia-Guastalla, Reggio Emilia-Sassuolo, Reggio Emilia-Ciano d’Enza, Modena-Sassuolo e Parma-Suzzara non saranno garantiti i servizi.
Disagi conseguenti allo sciopero potrebbero verificarsi anche in relazione alla possibile soppressione di treni Tper che circolano sul servizio regionale delle linee della rete RFI Ferrara-Ravenna-Rimini-Pesaro, Ferrara-Bologna-Imola-Rimini, Bologna-Parma-Milano, Bologna-Poggio Rusco, Bologna-Porretta Terme, Bergamo-Pesaro e Modena-Mantova.

L’Azienda adotterà ogni misura tecnico-organizzativa utile ad agevolare, al termine dello sciopero, un più celere ed integrale ripristino del servizio.
Si precisa che le OO.SS. hanno indetto lo sciopero nazionale dei trasporti per dare sostegno alle proposte indirizzate al Governo per il rilancio di ogni comparto del settore dei trasporti in tema di:

– Infrastrutture

– Politica dei trasporti

– Regole

– Sicurezza

– Confronto

– Diritto di sciopero

e che le percentuali di adesione degli ultimi scioperi del personale Tper proclamati dalle stesse organizzazioni sindacali, svoltisi il 13/12/2016 e il 21/01/2019, sono state rispettivamente del 65% e del 40,46%.

Polizia locale di Vigarano

Da: SULPL Ferrara

Polizia locale di Vigarano: il Sulpl pronto alla mobilitazione senza un impegno concreto dell’amministrazione sulle indennità esterne e sulla pensione integrativa.

Il Sindacato SULPL (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale), Sindacato più rappresentativo per la Polizia Locale Italiana, è a rendere pubblica la situazione creatasi a Vigarano Mainarda.
Il SULPL su richiesta degli Agenti della Polizia Locale aveva richiesto un incontro urgente all’amministrazione per poter discutere delle nuove indennità contrattuali per il servizio esterno e della pensione integrative che nel Comune di Vigarano ad oggi non vengono ancora erogati.
Nell’incontro tenutosi il 7 Giugno alla presenza del Vice-Sindaco e dell’Assessore alla Polizia Locale, l’amministrazione aveva garantito una discussione in tempi rapidi in giunta.
Trascorso un mese il SULPL non ricevendo risposta scritta alle istanze dei lavoratori ha sollecitato con una nuova istanza una risposta dell’amministrazione in merito alle istanze degli Agenti.
Anche questa ultima istanza è rimasta sostanzialmente inevasa in quanto rispondeva genericamente solo il Segretario Comunale non entrando nel merito delle richieste poste dal SULPL agli amministratori.
Ad oggi il Comune di Vigarano è uno dei pochi Comuni della provincia di Ferrara che non ha ancora chiuso un accordo circa le indennità esterne della Polizia Locale nonostante le istanze del Sindacato, nonché uno dei pochi Comuni nella Regione Emilia Romagna a non aver ancora adottato la pensione integrativa per gli Agenti, che ad oggi ancora pagano le problematiche di natura contrattuale dovute ad una normativa nazionale che inquadra la Polizia Locale in un contratto di natura privatistica invece che pubblicistica come avviene per le altre forze di polizia.
L’introduzione di una pensione integrativa sarebbe di certo un segnale di un’amministrazione che crede veramente nella Polizia Locale, segnale che duole dirlo, ad oggi dal Comune di Vigarano non vogliono dare.
Il SULPL chiede quindi all’amministrazione di investire concretamente nella SUA Polizia Locale, in modo da poter permettere agli Agenti di tutelare la sicurezza.
La richiesta del SULPL è di introdurre una pensione integrativa ed una indennità esterna che sia pari agli altri Comuni dell’Alto Ferrarese.
In caso di mancata risposta e di un impegno concreto il SULPL valuterà insieme agli agenti anche le eventuali azioni sindacali da intraprendere, ivi compreso se necessario anche la proclamazione dello stato di agitazione.

Ferrara, dalla regione Emilia-Romagna 119.000 euro per la sicurezza in Gad

Da: PD Stampa

Ferrara. Dalla Regione Emilia-Romagna 119.000 euro per la sicurezza in Gad

Marcella Zappaterra (Pd): “Serviranno per la videosorveglianza e per altre iniziative di prevenzione e di animazione territoriale, chi oggi governa la città sono certa commenterà la notizia con toni molto diversi rispetto al recente passato”

“La Regione Emilia-Romagna interviene con 119.000 euro per la sicurezza del quartiere Giardino. Serviranno per l’installazione di 19 videocamere nella zona della piccola e media industria ma non solo. Per rendere un quartiere sicuro la videosorveglianza, da sola, non basta affatto” richiama Marcella Zappaterra, consigliera regionale Pd.

La Regione, con una delibera ad hoc, interviene infatti a sostegno del progetto denominato ‘Coesione, cittadinanza, sicurezza’ presentato dalla precedente amministrazione comunale. Prevede un insieme di interventi di prevenzione integrata che riguardano il rafforzamento di attività di mediazione di comunità, la coesione sociale e l’animazione territoriale degli spazi pubblici che fanno capo al Centro di Mediazione, il consolidamento delle attività di ricerca e di approfondimento sui fenomeni di delittuosità e disordine urbano in città, la progettazione di specifici moduli didattici per le scuole e percorsi di progettazione partecipata con la cittadinanza.

Questi interventi, tra i quali compare anche la realizzazione di un’area fitness a cielo aperto all’inizio di Corso Porta Po dove oggi c’è un’area verde adibita a parcheggio, è al centro di un accordo di programma che ora il Comune di Ferrara dovrà sottoscrivere con la Regione Emilia-Romagna, disponibile a stanziare 119.000 euro a fronte di una spesa totale prevista di 170.000.

“Da anni assistiamo a iniziative volte a richiamare l’attenzione riguardo all’area del quartiere Giardino e chi oggi amministra la città ha sottolineato più volte l’inutilità di iniziative diverse dall’occupazione militare e dalla vigilanza delle forze di Polizia. Sono certa che oggi, le responsabilità di governo locale, faranno sì che lo stanziamento della Giunta regionale per realizzare molteplici attività tutte finalizzate a creare più sicurezza per i residenti della Gad saranno accolte con toni senz’altro più positivi”.

Immigrati e religioni in Italia

Da: Ufficio stampa ISMU

Immigrati e religioni in Italia
La maggior parte è di fede cristiana
In crescita musulmani ed evangelici

Secondo le più recenti elaborazioni di Fondazione ISMU su dati Istat e Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim), gli stranieri residenti in Italia al 1° gennaio 2019 che professano la religione cristiana rimangono i più numerosi (due milioni e 815mila fedeli – pari al 53,6% del totale dei residenti stranieri – tra cattolici, ortodossi evangelici e altri cristiani), seguiti dai musulmani (un milione e 580mila fedeli)[1]. Passando all’analisi delle singole appartenenze religiose rispetto alla stessa data del 2018 cambiano invece le posizioni in classifica: quest’anno al primo posto, anziché i cristiani ortodossi, troviamo i musulmani che rappresentano il 30,1% degli stranieri residenti in Italia (nel 2018 erano il 28,2%), i cristiani ortodossi quindi slittano al secondo posto (29,7%, pari a un milione e 560mila), in terza posizione poi troviamo i cattolici (18,6%, pari a 977mila). Passando alle religioni di minor importanza quantitativa tra i residenti stranieri si stimano 183mila (pari al 3,5% sul totale degli stranieri residenti) cristiani evangelici, 136mila (2,6%) buddisti, 114mila induisti (2,2%), 80mila (1,5%) persone di altre fedi cristiane, 49mila sikh (0,9%), 16mila (0,3%) copti.

È inoltre rilevante la crescita degli stranieri atei o agnostici, stimati in più di mezzo milione di unità (al 1° gennaio 2018 erano 331mila).

Dall’analisi delle stime emerge quindi che, mentre gli stranieri musulmani residenti risultano in aumento 127mila unità rispetto al 2018 (anno in cui erano stimati in 1 milione e 453mila), i cristiani nel loro complesso invece diminuiti di 145mila unità (nel 2018 erano stimati in due milioni e 960mila), pur mantenendo ancora nettamente il ruolo di principale religione professata dagli stranieri (se nel 2018 rappresentavano il 57,5% del totale degli stranieri, nel 2019 rappresentano il 53,6%). È importante segnalare che non tutte le fedi cristiane sono in diminuzione: fanno eccezione infatti gli evangelici che, a differenza di ortodossi, cattolici e copti e altri, sono aumentati di 52mila unità rispetto al 2018, anno in cui se ne stimavano 131mila.

Il nuovo assetto delle appartenenze religiose si spiega in primo luogo perché dal conteggio dei residenti stranieri al 1° gennaio 2019, sono stati esclusi i 112.523 stranieri che hanno acquisito la cittadinanza italiana durante il 2018 e in secondo luogo perché i diversi flussi migratori nazionali presentano un saldo netto tra arrivi in Italia e ripartenze probabilmente maggiore nell’ultimo anno per musulmani e cristiani evangelici, che non per gli altri cristiani[2].

Provenienze. Per quanto riguarda le provenienze si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia abbia cittadinanza marocchina (440mila), seguiti da quella albanese (226mila), bangladesha (141mila), pachistana (106mila), egiziana (111mila). Passando ai cattolici stranieri, si stima che la maggior parte abbia cittadinanza rumena (162mila), seguita da quella filippina (159mila). Tra i cristiani ortodossi stranieri al primo posto ritroviamo i cittadini rumeni (965mila), seguiti dagli ucraini (200mila).

Tre itinerari in bicicletta alla scoperta di Ferrara

Da: Organizzatori

Terrore a Ferrara!
Ciclopasseggiata nel 1943-1945 e dintorni…

Martedì 23 Luglio alle ore 21.00 con appuntamento e partenza da Piazza della Cattedrale, per la prima volta nella storia di Ferrara andiamo alla scoperta del tragico biennio 1943-1945 e dintorni…in bicicletta con Alessandro Gulinati.

Ferrara luogo centrale della storia del Novecento non solo italiano bensì europeo ed internazionale oggi, a 75 anni dai fatti narrati, può finalmente essere raccontata, indagata, divulgata senza il timore di cadere in trappole ideologiche di destra-sinistra?

La sfida è alta, certamente nessuno lo ha fatto prima, e io ci voglio provare insieme ai ferraresi e ai turisti interessati in una ciclopasseggiata serale con appuntamento e partenza da Piazza della Cattedrale alle ore 21.00.
La partecipazione è rigorosamente ad offerta libera, possibilità di noleggio biciclette telefonando al 340-6494998 oppure scrivendo ad ale.gulinati@gmail.com.

Giovedì 25 Luglio – Ciclopasseggiata nella Ferrara medioevale con appuntamento e partenza alle ore 21.00 dal sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale.

Un itinerario originale alla scoperta del poco conosciuto Medioevo ferrarese. Dalle origini della città all’affermazione estense in uno dei più importanti centri storici medioevali d’Europa, alla ricerca di storie templari, eretici, guelfi e ghibellini in una Ferrra inedita, porto fluviale e Mediterraneo come in effetti il clima di questi giorni conferma.

A cura di Alessandro Gulinati, non occorre la prenotazione! Partecipazione rigorosamente ad offerta libera! Possibilità di noleggio biciclette telefonando al 340-6494998 o scrivendo ad ale.gulinati@gmail.com.

Venerdì 26 Luglio ore 21.00
Ferrara Magica – Ciclopasseggiata nei misteri di Ferrara.
A ppuntamento e partenza in bicicletta (possibilità di noleggio su prenotazione tel. 340-6494998 ale.gulinati@gmail.com) alle ore 21.00 dal Sagrato della Cattedrale in Piazza della Cattedrale. Il percorso ci porterà a conoscere misteri e leggende nascoste nel centro storico di Ferrara. Storie di mummie, ectoplasmi, maghi, eretici e cavalieri templari nonchè di arte esoterica. A cura di Alessandro Gulinati. Partecipazione rigorosamente ad offerta libera!

Il centro sinistra in Emilia Romagna chiede compatto una commissione d’inchiesta dopo i fatti di Bibbiano

Da: PD Stampa

Il centrosinistra in Emilia-Romagna chiede compatto una commissione d’inchiesta dopo i fatti di Bibbiano

A Bologna conferenza stampa con Caliandro, Calvano, Taruffi e Prodi

“Non un’attività di inquisizione, ma di verifica e studio. È questo che vogliamo che sia fatto come consiglieri regionali e per cui chiediamo l’istituzione di una speciale commissione d’inchiesta. Non ci sostituiremo a chi sta indagando, rispettosi della divisione tra i poteri su cui si fonda il nostro stato di diritto. Ma a chi, come certa destra populista, pensa invece di farlo con ingerenze in un campo che non gli spetta, chiediamo conto”. Spiega così Stefano Caliandro, capogruppo del Partito Democratico in Assemblea Legislativa la richiesta formale presentata dal centrosinistra in Emilia-Romagna. Oggetto della domanda è l’istituzione di una Commissione speciale di inchiesta, con l’intento di approfondire il sistema di tutela dei minori in Regione; un fatto che conta un solo precedente, datato 1987.

“Oggi il Ministro degli interni ci risulta che sarà a Bibbiano. Spero che non ci vada per fare pressioni su inquirenti e magistrati – stigmatizza Caliandro – ma per garantire la tutela di tutte le persone coinvolte in questa terribile e ancora incerta vicenda”.

Insieme al Pd, Sinistra Italiana e il Gruppo Misto – È Viva hanno presentato in conferenza stampa a Bologna le motivazioni e le implicazioni di tale istanza.

A spiegare le motivazioni del documento presentato e delle sue tempistiche, è stata la consigliera Silvia Prodi: “Appena è emersa la notizia dell’indagine abbiamo tutti espresso immediata preoccupazione, ma mantenendo un senso di responsabilità perché l’azione della politica e delle istituzioni richiede anche compostezza davanti a una situazione tanto grave come questa. Si è creata una sovrastruttura mediatica che, invece, non ha nulla a che fare con tutto ciò ad opera di diversi colleghi in Consiglio regionale e di molti esponenti politici con ruoli di prim’ordine a livello nazionale. Entro le prerogative dell’Assemblea, diverse da quelle della Giunta, abbiamo quindi deciso di richiedere l’istituzione di una commissione d’inchiesta sul sistema di tutela dei minori in regione. Questo vuole anche dire verificare l’adeguatezza di un sistema di appalti rispetto alla necessaria centralità del ruolo pubblico”.

Torna proprio su questo anche Igor Taruffi, capogruppo di Sinistra Italiana: “Non è possibile tollerare le strumentalizzazioni. Lasciamo alla magistratura il tempo e lo spazio per accertare i reati e i colpevoli. Noi come Assemblea Legislativa dobbiamo occuparci di leggi e atti: capire se qualcosa non ha funzionato nel nostro sistema e fare in modo di migliorarlo, non delegando troppo i servizi e non dando per scontato nulla. Ma riteniamo che non sia possibile generalizzare mettendo sul banco degli imputati un intero sistema di welfare, fatto da professionisti competenti, come invece stanno facendo le forze politiche della destra più retriva”.

“Il Pd e il centrosinistra in Emilia-Romagna vogliono innanzitutto tutelare i minori e le loro famiglie, perché sulla vicenda Bibbiano ci sono alcune contestazioni di reato gravissime che meritano chiarezza. E vogliamo anche tutelare da una becera generalizzazione i tantissimi operatori del welfare che operano con professionalità, impegno e abnegazione. – ha rimarcato in chiusura il Segretario regionale dem Paolo Calvano – La Regione con questa finalità si è mossa subito per istituire un tavolo tecnico che valuti il sistema di garanzie in tema di affidi, a questo vogliamo aggiungere un gruppo politico che permetta il confronto tra chi cerca giustizia e il rispetto della legalità. Andando oltre le strumentalizzazioni orchestrate da alcune forze politiche e per fermare quelle fake news che non fanno il bene di nessuno, in particolare non fanno il bene di minori e famiglie”.

Coldiretti: cimice Asiatica

Da: Coldiretti

Coldiretti: grande partecipazione ed interesse per la prima serata di incontri del settore frutticolo.
I problemi causati dalla cimice Asiatica sotto i riflettori.

Sala Coldiretti piena per affrontare il problema della presenza sempre più marcata dell’Halyomorfa Halys(cimice asiatica), insetto che sta provocando danni consistenti a numerose colture e per la quale si stanno sperimentando diversi sistemi di lotta.

Ha preso il via lo scorso lunedì 22 luglio, il ciclo di incontri organizzati da Coldiretti Ferrara su alcuni temi particolarmente sentiti dai frutticoltori ferraresi. La prima serata, che ha visto la sala conferenza della sede provinciale piena di associati del settore ortofrutticolo, ha puntato l’attenzione sulla Cimice Asiatica, insetto che da alcuni anni è presente anche nel nostro territorio e che si sta sempre più espandendo, provocando danni anche molto sensibili, a numerose specie coltivate, dalle pere ai pomodori, dalle pesche ad altre orticole per il consumo fresco, con i frutti che vengono danneggiati in modo irreparabile dalle punture di queste cimici, con deformazioni e tacche che deprezzano fortemente le partite da collocare sul mercato.

Coldiretti Ferrara ha voluto affrontare già nei mesi scorsi questo tema, molto importante per i frutticoltori ferraresi, analizzandolo con l’aiuto di esperti. In particolare all’incontro di lunedì era presente il dott. Luca Casoli, direttore del consorzio fitosanitario provinciale di Modena, che ha permesso un approfondimento della situazione attuale delle infestazioni, mettendo in fila le diverse informazioni raccolte sui sistemi di controllo e l’attività di sperimentazione in corso nella nostra regione.

L’incontro si è svolto alla presenza del direttore provinciale di Coldiretti Ferrara, Roberto Palù e del presidente provinciale Floriano Tassinari che, preso atto della gravità della situazione di infestazione e sulla base di quanto attualmente in corso di attuazione, ha rimarcato la difficile situazione delle aziende frutticole colpite e della necessità di un rapido intervento attraverso i sistemi attivi e passivi che si possono mettere in campo.

La serata è stata anche occasione per un confronto sui prezzi di contrattazione e di vendita delle varietà di pere già in raccolta e delle stime produttive previste.

Coldiretti Ferrara ricorda che si svolgeranno nelle prossime settimane altre serate rivolte ai frutticoltori, ovvero:

Lunedì 5 agosto: Alternaria. Evoluzione e controllo della malattia.

Lunedì 19 agosto: Irrigazione. Gestione dell’acqua in relazione alle variabili ambientali.

Lunedì 2 settembre: Pere. Analisi costi di produzione.

Coldiretti: agricoltura giovane unico settore in crescita

Da: Coldiretti Emilia Romagna

Lavoro: Coldiretti E-R, Agricoltura giovane unico settore in crescita

Più 4% in Emilia Romagna delle aziende condotte da giovani rispetto al 2018

Le aziende agricole condotte da giovani in Emilia Romagna sono 2287, il 4% in più rispetto al primo trimestre del 2018. Lo comunica uno studio di Coldiretti Emilia Romagna su elaborazione dei dati di Unioncamere. Inoltre il comparto agricolo è l’unico, per quanto riguarda gli under 35, a far registrare dati in crescita, con industria, commercio, costruzioni e servizi tutti in calo rispetto al primo trimestre del 2018.

Anche a livello nazionale – continua Coldiretti Emilia Romagna – le aziende agricole giovani sono l’unico comparto in crescita, ma fanno registrare un aumento percentuale del 2,7, poco più della metà della crescita emiliano romagnola.

Questi e altri temi verranno discussi durante la tavola rotonda che aprirà la serata conclusiva di Oscar Green 2019 e che avrà per titolo: “Agricoltura è futuro”. Alla discussione parteciperanno il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, l’Arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi, il prof. Felice Adinolfi e il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Nicola Bertinelli.

Seguirà poi la premiazione delle aziende che si sono distinte per innovazione lungo il 2018/2019.

L’appuntamento è per mercoledì 24 luglio presso Villa Scarani, a Bologna.

Parco in festa Lido degli Estensi

Da: Organizzatori

Parco in Festa a Lido degli Estensi, mercoledì 24 luglio dalle 19.30 una serata per le famiglie
E alle 21.30 la suggestione di The Sandman Show con Mauro Masi

Lido degli Estensi. Una serata tutta da vivere quella di mercoledì 24 luglio a Lido degli Estensi. Il Parco delle Querce ospiterà dalle ore 19.30 Parco in Festa, una serata di divertimento ed allegria per tutte le famiglie, organizzata da Made Eventi e con la fondamentale collaborazione delle agenzie immobiliari di Lido degli Estensi e Lido di Spina (Agenzia il Porto, Agenzia Menegatti, Agenzia Mediatore, Agenzia Casa Tua, Agenzia Continental, Agenzia Errepi, Agenzia Zuma, Agenzia Obiettivo Casa, Agenzie Toni Guerzoni, Agenzia Vista Mare, Agenzia Filippi, Agenzia Essevi). La serata fa parte del cartellone Comacchio Summer Experience, sostenuto del Comune di Comacchio.
Le famiglie che decideranno di organizzare il proprio pic-nic al parco, in occasione della serata di “Parco in festa” troveranno piccole animazioni per bambini e assaggi di pizza offerti dalle pizzerie Sayoara, Foresta Nera e Idea Pizza.
E alle 21.30 uno spettacolo che stupirà grandi e piccini: The Sandman Show, imperdibile spettacolo di sand art che torna ai Lidi di Comacchio dopo il successo della tappa di Porto Garibaldi. Alcuni dei più celebri brani italiani e stranieri prenderanno vita su sabbia grazie alla maestria di Mauro Masi “the sandman”, uno dei più grandi interpreti italiani del genere. Le figure sono realizzate disegnando con mani e sabbia su di un piano retroilluminato che viene ripreso da una telecamera e quindi trasmesse su un maxischermo.
Una serata adatta a grandi e piccini quindi, con la quale l’organizzazione e le agenzie immobiliari coinvolte vogliono sottolineare l’importanza di rendere il parco sempre più fruibile e piacevole per turisti e non. Uno spazio verde animato e adatto a tutti, per piacevoli momenti di svago e relax.

Un fiume di musica protagoniste le voci femminili del Blues

Da: Wunderkammer

In trio Blues

Siamo sul Mississippi o sulla darsena di ferrara??
Giovedì 25 luglio dalle ore 19:00
Piazzale davanti a Palazzo Savonuzzi
Via Darsena 57 a Ferrara

Giovedì sarà un po’ come essere sul Mississippi nei tempi d’oro del blues. Il prossimo appuntamento di Un fiume di Musica, giovedì 25 luglio alle 19 sul piazzale di Palazzo Savonuzzi (via Darsena 57 a Ferrara), è ispirato alle vocalità al femminile del calibro di Etta James, Ann Cole e Bonnie Raitt, e alle sonorità blues che le hanno rese celebri, con In Trio Blues, composto da Ambra Bianchi, flauto e voce, Roberto Poltronieri alla chitarra, Enrico Trevisani al basso, Paolo Giacomini all’armonica e William Zerbini alla batteria. L’evento è a ingresso libero.

L’organico, con un pizzico di irriverente ironia, rimescola le “leggendarie carte del blues” in un gioco musicale tutto da scoprire. “In principio – raccontano i componenti – era il Trio… Poi, il gruppo ha aperto le braccia a chi ha voglia di esprimere quel blues che è presente in ognuno di noi”. Basterà chiudere gli occhi, ascoltando i suoni del quintetto e il lungofiume ferrarese ricorderà le immense profondità del Mississippi, e quel legame profondo che lega l’acqua agli uomini, gli uomini al blues, e il blues alla storia della musica.

Musica, cibo, socialità. Anche nel 2019 la musica torna a scorrere lungo il fiume Volano di Ferrara, con la quarta edizione di Un Fiume di Musica e con un programma ricco di buona musica e ricette prelibate. Dal 16 maggio al 15 agosto, il tratto di darsena di fronte Palazzo Savonuzzi in via Darsena, 57 si trasformerà in una vivace piazza sul fiume grazie agli aperitivi musicali e i saggi organizzati dalla Scuola di Musica Moderna-AMF.

Filo rosso del progetto saranno gli appuntamenti settimanali del giovedì sera in darsena, dove si potrà ascoltare la musica suonata dal vivo dagli insegnanti della Scuola di Musica Moderna. Diversi repertori e differenti sonorità si avvicenderanno una settimana dopo l’altra, sempre affiancati da una ricca offerta enogastronomica. Il ristorante La Romantica (via Ripagrande 36 Ferrara) e Da Maria pasta fresca (via Ripagrande 138 Ferrara) prepareranno ogni settimana un menu diverso, spaziando dalle ricette tradizionali ai piatti vegetariani e vegani, alla cucina più sperimentale.

Un Fiume di Musica è un progetto curato dall’ AMF – Scuola di musica moderna di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio Wunderkammer (di cui l’AMF fa parte), con il patrocinio del Comune di Ferrara e la partecipazione di Nena battello fluviale. Il progetto Un Fiume di Musica è la colonna portante di Smart Dock, un più ampio e corale percorso di rigenerazione urbana della darsena, ideato e coordinato dall’APS Basso Profilo dal 2015. La creazione di un giardino di alberi da frutta per la darsena ha avviato il progetto nella primavera di quattro anni fa. Un’azione concreta che ha trasformato in maniera sensibile l’aspetto di questo tratto di darsena per lungo tempo trascurato. Oltre a proporre buona musica e aperitivi da gustare in compagnia, Un Fiume di Musica è anche un invito a riscoprire e riconquistare il fiume, un appello rivolto alla città e in modo particolare a chi abita il quartiere Darsena-Giardino.