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Giorno: 20 Maggio 2018

“La disciplina delle Unioni Civili e delle convivenze”

Da Ufficio Arcilesbica Ferrara

All’interno del mese di maggio dedicato alla lotta contro la omo-lesbo-bi-transfobia, oltre alla consueta
celebrazione della Giornata Internazionale che ne è simbolo, sono stati promossi dalle
associazioni lgbt ferraresi e dai loro partner altri appuntamenti.

Il 25 maggio in via Ripagrande 12 ore 18:00 si terrà la tavola rotonda su
“La disciplina delle Unioni Civili e delle convivenze secondo la legge 76/2016”.

A due anni dalla promulgazione della legge 76/2016 è doveroso sottolineare questo traguardo che,
seppur parziale, rimane una tappa fondamentale per la storia giuridica e sociale del nostro paese.
Indubbie sono le ricadute positive sulle nostre esistenze dopo il tanto agognato riconoscimento
delle nostre relazioni da parte dello Stato.
Faremo il punto della situazione con gli interventi di Alessandro Nascosi – Professore Associato di
Diritto Processuale Civile dell’Università di Ferrara e Stefania Guglielmi – Avvocata Foro di Ferrara,
esperta in Diritto di Famiglia.
Introduce Cristina Zanella di Arcilesbica Ferrara.

Il primo affronterà aspetti sostanziali e procedurali contenuti nella legge in modo da fornire un quadro di diritti e doveri
a chi voglia accedere all’istituto dell’Unione Civile: come si costituisce, cosa comporta e cosa accade in caso di scioglimento.
Affronteremo poi assieme alla seconda relatrice gli obiettivi raggiunti e le questioni rimaste irrisolte.
Un approccio giuridico e al contempo uno sguardo politico rispetto alla discussione che continua ad
accompagnare il contenuto della legge.

Comunicato Regione: Ricostruzione

A Medolla (Mo) inaugurato il palazzetto dello sport, ristrutturato e messo in sicurezza sismica. Bonaccini: “Progetto solidale che rappresenta perfettamente anche la forza e la generosità della comunità regionale e di questa terra”

Un restauro da 770 mila euro, in gran parte provenienti da libere donazioni e dal grande concerto tenutosi al Campovolo di Reggio Emilia a favore delle aree colpite dal terremoto del maggio 2012

Bologna – Medolla in festa per il restauro del palazzetto dello sport. L’edificio è stato riconsegnato alla comunità questa mattina dal presidente della Regione Emilia-Romagna e commissario delegato per la Ricostruzione, Stefano Bonaccini, assieme al sindaco Filippo Molinari e al presidente Uisp provinciale, Giorgio Baroni. La struttura era stata lesionata dal terremoto del maggio 2012 e decretato allora inagibile.
Il progetto di ripristino, per il quale sono stati investiti 770 mila euro, ha riguardato interventi per il miglioramento sismico dell’intera struttura, relativi sia agli elementi resistenti verticali, sia alla doppia copertura. La ristrutturazione, inoltre, ha previsto il ripristino delle parti degradate dell’ala est dell’edificio.

“Torna al suo posto un altro tassello di una ricostruzione che sta procedendo con efficacia in ogni settore– afferma il presidente-. E come succede ogni volta che si riesce a sanare una delle tante ferite inferte ai nostri territori dalle terribili scosse del maggio 2012, è oggi un vero piacere poter restituire alla città di Medolla un edificio così importante per l’attività sportiva e la vita dei ragazzi e dell’intera collettività. E restituirlo in maggiore sicurezza, grazie ai miglioramenti antisismici. Si tratta poi di un progetto altamente ‘solidale’, che rispecchia perfettamente la solidarietà che ci ha accompagnato da subito e lo spirito della nostra comunità regionale, che ha risposto con forza, tenacia e generosità di fronte a quanto successo”.

Il progetto è stato finanziato per 220 mila euro con rimborsi assicurativi del Comune di Medolla (Mo) e per 550 mila euro da risorse provenienti dalle donazioni: di questi, 250 mila euro provengono da donazioni da parte dei cittadini e 300 mila euro dal concerto di realizzato a Campovolo, a Reggio Emilia, a favore per aree colpite dal terremoto.

Infine, l’ala ovest del Palasport, dove aveva sede la scuola d’infanzia statale (oggi trasferita nel nuovo polo scolastico “Rock No War”), è stata riconvertita a sede della Scuola di Musica all’interno della Fondazione “Carlo & Guglielmo Andreoli” dell’Unione Comuni modenesi dell’Area Nord.

Nel pomeriggio, a collegati alla cerimonia di inaugurazione, sono previsti tornei di basket, karate, volley, scherma, calcetto e tiro con l’arco.

La trentaseiesima rievocazione storica si chiude con successo

Da Ufficio stampa 1000 Miglia

HA VINTO LA 1000 MIGLIA 2018.
LA COPPIA ARGENTINA TONCONOGY-RUFFINI

Brescia, 19 maggio 2018 – Juan Tonconogy e Barbara Ruffini sono i campioni della 1000 Miglia 2018. L’equipaggio argentino, numero 85, a bordo dell’Alfa Romeo 6C 1500 GS “Testa Fissa” del 1933, ha sbaragliato la concorrenza tagliando nel pomeriggio il traguardo di Viale Venezia a Brescia con un attivo di 74108 punti.
In seconda posizione si piazzano Giovanni Moceri e Daniele Bonetti sull’Alfa Romeo 65 1500 SS del 1928 con 73714 punti. Al terzo posto i campioni uscenti bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini, a bordo dell’Alfa Romeo 6C 1750 Zagato del 1929 con 73327 punti.
Per la coppia Tonconogy-Ruffini si tratta della terza vittoria della “corsa più bella del mondo”, dopo i successi conquistati nel 2013 e nel 2015.

Cittadini in azione a Ferrara a tutela delle aree verdi del Quartiere Giardino

Da Ufficio stampa Wunderkammer

Condividere pratiche e competenze, per creare quella massa critica necessaria a innescare il cambiamento e rigenerare un pezzo di città. Domenica 20 maggio Wunderkammer propone GIARDINO BENE COMUNE, momento sul tema dell’agricivismo (ovvero l’impegno civico a tutela delle aree verdi urbane) che si pone a conclusione di un percorso biennale di rigenerazione del quartiere Giardino, avviato lo scorso anno e che già ora sta dando i suoi frutti.

Il laboratorio, che si terrà domenica 20 maggio a Wunderkammer (via Darsena 57, Ferrara) dalle ore 10.30 alle 14, prevede il coinvolgimento delle associazioni e dei cittadini ferraresi in un percorso di redazione di un manifesto “Giardino bene comune” in collaborazione con l’Urban center “èFerrara” quale parte del regolamento dei beni comuni cittadino. Nell’arco della mattinata verrà costruita una mappa affettiva del verde pubblico ferrarese. Disegni, appunti, fotografie e piccoli oggetti saranno gli strumenti di lavoro che ciascun partecipante potrà portare con sé da casa e applicare su una cartografia muta della città. Nella seconda parte del laboratorio i partecipanti saranno suddivisi in cinque gruppi tematici: sport, ambiente e mobilità, lavoro, abitare, turismo e cultura. Per iscrizioni: giardinobenecomune@gmail.com. Seguirà brunch.

Durante la mattinata verrà presentata anche ERBA VOLANT, azione a cura di Basso Profilo. Erba Volant prevede il coinvolgimento di adolescenti dell’I.I.S. Aleotti e Dossi. I giovani partecipanti, accompagnati dai docenti coinvolti e alcuni esperti, hanno studiato l’iconografia delle piante officinali negli antichi erbari medievali e rinascimentali, e si sono messi in gioco creando un erbario immaginario che verrà presentato a conclusione del laboratorio Giardino Bene Comune. Alcuni elaborati realizzati verranno stampati sulle delle vele d’ombreggiamento che verranno installate lungo la darsena.

L’APS Basso Profilo, grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna (bando L.R.14/08) e del Rotary Club Ferrara Est – e in collaborazione con Cooperativa Sociale Matteo25 e Centro Donna Ferrara, Urban Center Ferrara e Liceo Artistico Dosso Dossi – ha infatti messo in campo tra 2017 e 2018 una serie di azioni di agricivismo che sta coinvolgendo giovani ragazze e ragazzi aventi status di rifugiati, migranti, associazioni e altri attori locali attivi nel quartiere Giardino a Ferrara. L’obiettivo è condividere pratiche e competenze per creare quella massa critica necessaria a innescare il cambiamento e rigenerare un pezzo importante di città.

DIARIO IN PUBBLICO
L’ora delle decisioni?

Nell’ultima uscita della mia rubrica il 14 maggio scorso così scrivevo:”Giustamente esultanti, le cronache riferiscono sull’affluenza di pubblico; e non a caso in questo lunedì di passione (vera), che forse vedrà la nascita del nuovo governo, l’attenzione è tutta tesa ai destini non tanto dell’Italia, che sempre rimane terra di santi, poeti e navigatori, ma della Spal”.
La redazione così confermava l’immediato online dell’articolo: “Gentile professor Venturi, confermiamo la ricezione del suo contributo settimanale. Dati i riferimenti a Interno verde e all’attualità politica nazionale, il pezzo è già online sulla nostra home page”.
Siamo al 20 maggio e di governo nemmeno l’ombra. Anzi sì: l’ombra del programma. E i soliti noti a discutere: “Si farà? Non si farà” (il governo)?
In altri termini si assiste all’esatta metafora espressa da quel programma che mette in mostra con sempre più cattiveria le debolezze e le passioni degli ‘itagliani’: La Corrida. Così, tra voglio e non posso oppure posso ma non voglio, le ombre dei due liderini s’incontrano e si scontrano sotto il paternamente mefistofelico sorriso di mister Silvio, quasi scarmigliato, intento a escogitare l’opposizione positiva. Per chi? Naturalmente per lui.

E a ‘Ferara’? Diluvi o splenda il sole folle oceaniche si riversano in piazza a seguire la Mille miglia, il Giro d’Italia, i canti, le musiche, le sagre affinché sia finalmente riconosciuto il valore democratico dell’abbuffata sotto il tendone. Non lo era forse ai tempi preistorici la mitica Festa dell’Unità?
Loro 2‘, il pensoso film di Sorrentino colleziona vuoti paurosi ancor più del primo; ma perla rara in tanta corretta mediocrità lo straordinario concerto della Chamber Orchestra of Europe con Sir Antonio Pappano che l’ha diretta in modo così sublime da rimanere col singhiozzo in gola. Nel concerto per violino di Brahms la ventottenne Veronica Eberle sostituta di Lisa Batiashvili , alta nel suo vestito plissée che la rassemblava a una fantastica colonna greca, traeva dal suo strumento il concetto, vibrante come un cuore pulsante, della bellezza, ristoro unico ai mali.
E ci si scanna per due mediocrità? Ve ne accorgerete. Ce ne accorgeremo.
Alla memoria riaffiora il mieloso film ‘Aimez-vous Brahms?’ con la divina Ingrid Bergman visto in un pomeriggio d’estate mani nelle mani con una ragazza toscana d’incredibile classe che dopo quel film non ho più rivisto. L’autrice del libro, Françoise Sagan, mi era costata qualche anno prima il mio unico 5 in italiano in quanto scoperto, mentre il Maestro cominciava la spiegazione dell’Orlando furioso, a leggere sotto banco ‘Bonjour tristesse’.
Nel fine settimana passa per Ferrara una personalità straordinaria, il conte Leonardo Clerici nipote di Filippo Tommaso Marinetti che cerca documenti per il suo prossimo lavoro sull’Ottava d’oro, le celebri manifestazioni del 1933 volute da Balbo per il Centenario di Ludovico Ariosto che rilanciarono nel mondo il mito del poeta ferrarese. La sua fondazione di Bruxelles ‘Skriptura’ raccoglie tesori bibliografici e culturali straordinari. Fa piacere poter connettere una realtà culturale così importante con la città. Non dimentichiamoci che all’Istituto di Storia contemporanea diretto da Anna Quarzi, valente studiosa, è stato affidato l’Archivio Balbo che aprirà al pubblico le consultazioni dal 15 giugno prossimo.
A questi interessantissimi ‘doveri’ culturali si affiancano però le preoccupazioni per il misterioso governo che non si sa ancora se nascerà o abortirà.
Tuttavia ieri è stato giorno di festa. Come perdersi i cappelli del matrimonio reale in Inghilterra? O – direttamente lanciata al cuore bianco di Salvini – la moltitudine di ‘negri’ che affollano il matrimonio reale, dalla madre di Megan alla pastore della chiesa americana al fantastico violoncellista che accompagna l’uscita degli sposi.
Dura è parlare qui di ‘negritudo’, specie nel cuore e nel centro della potenza più colonialista del mondo. Altro che gli imbarchi…

Ma come non avere il cuore in subbuglio per i destini della Spal che domani si risolveranno?
E poi possiamo perderci la diversamente giovane Gina Lollobrigida che questa sera si esibirà in danza a Ballando sotto le stelle’?
Una settimana decisiva? Chissà. Forse lunedì NON sapremo ancora.
Certo che a questo punto sia data requie alle inquietudini ‘itagliane’ e si pensi all’indole e alle scelte del ‘popolo’.