da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Capisaldi del riordino la Città metropolitana di Bologna e le aree vaste nelle Province. Garantito il posto di lavoro a tutti i dipendenti provinciali. 28 milioni di euro aggiuntivi sul bilancio 2015. L’assessore Petitti: “Occasione per ripensare a un nuovo modello di governo, dove i territori saranno protagonisti. L’obiettivo è garantire la qualità dei servizi, puntando su semplificazione e razionalizzazione”
L’Emilia-Romagna cambia veste, con un progetto di legge che disegna un nuovo sistema di governo.
Approvato oggi dalla Giunta regionale dopo la sottoscrizione di un nuovo patto interistituzionale tra Regione e istituzioni locali (Città metropolitana di Bologna, Province e Comuni), dovrà passare ora all’esame dell’Assemblea legislativa. Di grande rilievo anche l’accordo siglato con le Organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, a garanzia di tutto il processo di mobilità del personale.
“Con questo progetto abbiamo ripensato l’intero sistema di governo territoriale della nostra regione, e non solo dato attuazione a una legge nazionale. Volevamo una grande partecipazione e la condivisione di una proposta che puntasse a un modello innovativo del sistema istituzionale, basato su semplificazione, razionalizzazione e protagonismo dei territori. L’obiettivo è quello di continuare a garantire, e se possibile innalzare, la qualità dei servizi ai cittadini”. Questo il commento dell’assessore al Riordino istituzionale Emma Pettiti, che oggi pomeriggio ha illustrato il testo del progetto di legge alla stampa.
“Lo avevamo detto nel programma di mandato: questa sarà una legislatura costituente, che dovrà suggellare una forte condivisione tra Regione ed Enti locali per il raggiungimento di obiettivi strategici – ha aggiunto Petitti -. Abbiamo messo in campo una nuova prospettiva, che passerà dal policentrismo alle aree vaste interprovinciali, e avrà per protagonisti i territori, che dovranno definire gli ambiti ottimali delle aree vaste. Un ruolo strategico per l’intero territorio sarà quello della Città Metropolitana di Bologna, che dovrà essere l’hub della regione. Le Unioni di Comuni saranno perno dell’organizzazione dei servizi di prossimità al cittadino e assumeranno un’importanza fondamentale, perché l’obiettivo è quello di portare a 300 i Comuni entro questa legislatura. Altra priorità – ha concluso l’assessore – era il lavoro: grazie al confronto con le organizzazioni sindacali e ai 28 milioni aggiuntivi messi a bilancio non ci saranno esuberi e tutti i processi di mobilità rientreranno nel perimetro della nostra regione”.
Il personale della Città metropolitana e delle Province
Nella definizione dei ruoli assegnati a Regione, Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e Unioni di Comuni, la prima preoccupazione è stata quella di garantire ai dipendenti della Città metropolitana e delle Province il mantenimento del posto di lavoro. Molto stringenti i tempi previsti dalla legge per la definizione degli elenchi del personale interessato: entro la fine del 2016 tutte le 3.966 persone interessate avranno una collocazione certa. Circa 2.000 dipendenti resteranno alle Province per svolgere le funzioni fondamentali indicate dalla legge 56/2014 (cosiddetta “legge Delrio”), come ad esempio la pianificazione dei servizi di trasporto di ambito provinciale e gli interventi per l’edilizia scolastica. Circa un migliaio saranno trasferiti a livello regionale (Regione ed enti regionali) per lo svolgimento di funzioni regionali in materia, ad esempio, di agricoltura, ambiente, formazione e altro.
Le misure finanziarie straordinarie
Per accompagnare la legge di riordino istituzionale e il percorso verso la costituzione delle Aree vaste, coprire integralmente le spese relative alle funzioni da delegare o mantenere in gestione diretta, garantire il lavoro ai dipendenti della Città metropolitana e delle Province, la Regione ha assicurato sul bilancio 2015 una quota aggiuntiva di 28 milioni di euro, oltre ai 31 ordinariamente previsti.
Uno sforzo straordinario che garantisce la transizione, assicura la continuità dei servizi e offre al sistema degli enti locali condizioni adeguate per gestire l’azione di governo.
Un nuovo modello di governo territoriale
Il progetto dà applicazione alla legge 56/2014, ma al tempo stesso prefigura un nuovo modello di governo territoriale che pone le basi per la realizzazione di Aree vaste interprovinciali, più ampie degli attuali confini territoriali, fondate sull’aggregazione funzionale tra Province.
I territori provinciali potranno fare sistema per sviluppare al meglio nuove strategie territoriali e gestire i servizi in modo unitario (ad esempio in materia di turismo, trasporti o protezione civile), in linea con le esigenze di cittadini e imprese.
Altrettanto importante il ruolo affidato alla Città metropolitana di Bologna, che avrà significative ricadute sia sulla stessa area bolognese, sia sull’intero territorio regionale: la Città metropolitana come hub della regione.
Un ruolo di rilievo assumono anche le Unioni di Comuni, specie in alcuni settori come forestazione e vincolo idrogeologico. In quest’ottica la legge valorizza ulteriormente le Unioni come perno dell’organizzazione dei servizi di prossimità al cittadino (ad esempio gli sportelli unici edilizia e attività produttive).
Forte è anche l’incentivazione alle fusioni di Comuni, che ridurrà il numero dei Comuni in regione.
Ambiente, sicurezza del territorio e lavoro: la riorganizzazione delle funzioni attraverso le Agenzie
Per delicate funzioni quali ambiente, sicurezza del territorio e lavoro, la legge ne prevede la riorganizzazione, puntando su unificazione, razionalizzazione e semplificazione.
Per assicurare un importante presidio sulle politiche formative e di sostegno al lavoro – uno dei punti nodali del programma di mandato – è istituita l’Agenzia regionale per il lavoro, che porterà gradualmente nell’Agenzia anche gli attuali dipendenti dei Centri per l’impiego provinciali.
Per quanto riguarda l’ambiente, la legge unifica in un centro tecnico di competenza le autorizzazioni ambientali e quelle in materia di energia.
Sarà quindi rimodulata l’organizzazione attuale di Arpa (Agenzia regionale per la prevenzione e l’ambiente), che diventerà Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia.
In coerenza con l’attenzione che la Giunta vuole dedicare al tema della sicurezza del territorio, vengono unificate in capo all’Agenzia regionale di protezione civile anche le funzioni di sicurezza territoriale. Una scelta che punta a valorizzare competenze, risorse e mezzi di intervento delle varie strutture attualmente operative e contemporaneamente a rafforzare i presidi sul territorio.
Grande interesse per i prodotti di stagione e per la preparazione dei piatti ferraresi che fanno aperto la settimana di Coldiretti Emilia Romagna ad Expo dal 8 al 14 giugno.
Ha destato interesse il laboratorio di preparazione del pane, la nostra tradizionale coppia ferrarese, per l’occasione in formato mignon che è stata impastata e formata nella caratteristica forma di fronte ad un attento pubblico.
Non meno interesse e gradimento per i prodotti cucinati: dal classico antipasto con salumi e formaggi e melone, al l’altrettanto classico risotto con asparagi e l’innovativo abbinamento tra lasagna e prosciutto con cubetti di melone. Una nota di freschezza è stata l’offerta di frutta fresca pronta da gustare che nel caldo milanese ha avuto grande successo. “Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di testimoniare qui all’expo di Milano i nostri prodotti tipici – sottolinea Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara- a riprova di una qualità che dobbiamo sempre più far conoscere ed apprezzare, anche grazie al grande lavoro di tante aziende agricole e agriturismi che sono i veri e propri testimonial dei nostri territori. Ci ha fatto anche piacere aver ospitato una delegazione di sindaci ed assessori ferraresi che hanno visitato il padiglione di Coldiretti e mostrato apprezzamento per quanto la nostra organizzazione sta facendo nei diversi ambiti”.
L’Expo di Coldiretti Emilia Romagna continua sino a domenica e sarà una garanzia di momenti di incontro gustosi e cose buone da conoscere ed apprezzare.
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
L’assessore Bianchi: “Il mare è una risorsa strategica per la salute del pianeta, per la nostra storia e per la nostra economia, che necessita di azioni sinergiche e connessioni tra gli attori della ricerca, i policy maker e i fruitori”
La Regione Emilia-Romagna e il CNR Area della Ricerca di Bologna e gli istituti Ismar, Isac, Enea si sono confrontati questa mattina a Bologna sui temi del mare e delle sue risorse assieme ai principali interlocutori interessati a sviluppare e concretizzare azioni per lo sviluppo della risorsa mare nell’Area Adriatico Ionica. L’incontro di oggi ha voluto porre le basi per una visione strategica e un piano operativo che consenta all’amministrazione regionale di dare vita ad un modello di governance competitivo, capace di cogliere le sfide della programmazione europea 2014-2020, in coerenza con la programmazione regionale e nazionale.
“Il mare è una risorsa strategica per la salute del pianeta, per la nostra storia e per la nostra economia e necessita di azioni sinergiche e connessioni tra gli attori della ricerca, i policy maker e i fruitori – ha detto questa mattina l’assessore regionale alle Politiche europee per lo sviluppo Patrizio Bianchi – In Emilia-Romagna vi sono strutture di ricerca nazionali che sono il luogo di formazione della conoscenza, e in qualità di autorità di gestione del Programma transnazionale europeo Adrion noi dobbiamo mettere a sistema tutte le potenzialità e le conoscenze per poter realizzare le migliori politiche per l’area Adriatico Ionica”.
La salute del mare e della costa adriatico-ionica è prioritaria per le politiche di occupazione e di inclusione sociale, per lo sviluppo del territorio, per il turismo sostenibile e per la salute dei cittadini. Il raggiungimento di questo obiettivo richiede competenze scientifiche e tecnologiche per poter offrire nuovi modelli di sviluppo e gestione delle risorse del nostro territorio. Su queste tematiche esiste una storica collaborazione tra la Regione Emilia Romagna, gli Enti di Ricerca e l’Università presenti nel territorio.
La Macroregione Adriatico-Ionica coinvolge oltre all’Emilia-Romagna altre 14 Regioni Italiane, quattro Stati dell’Unione Europea (Italia, Grecia, Slovenia, Croazia) e da Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Serbia, che si sono associati per promuovere la prosperità economica e sociale dell’area, migliorandone l’attrattività, la competitività e l’interconnessione. Copre una superficie di circa 520 mila Kmq, con 59 milioni di abitanti, un PIL di circa 1 miliardo di euro (1,83% del PIL mondiale) ed una forza lavoro di 21,8 milioni di persone (Servizi 71%, Industria 25%, Agricoltura 4%). Una innovativa forma di cooperazione territoriale, che può diventare uno strumento efficace ed efficiente per la gestione integrata delle politiche, in grado di rafforzare la coerenza e il coordinamento delle azioni politiche, razionalizzare l’uso delle risorse finanziarie, valorizzare il ruolo degli enti regionali e locali, coinvolgendo in modo ampio le organizzazioni della ricerca e dell’Università.
La strategia macroregionale adriatico-ionica prevede un piano di azione ed è strutturata in 4 pilastri tematici: I pilastro: risorse marittime e marine (promozione della crescita economica sostenibile, sui temi di acquacoltura, pesca, biotecnologie blu, servizi marini e marittimi, ecc.); II pilastro: collegamenti nella Regione – (Collegare la macro-regione e ridurre la lontananza delle comunità insulari e rurali migliorando il governo dei corridoi nell’hinterland e marittimi e l’interoperabilità di tutte le modalità di trasporto); III pilastro: preservazione e gestione degli ecosistemi (Migliorare la qualità dell’ambiente degli ecosistemi regionali e preservarne la biodiversità); IV pilastro: incremento dell’attrattività regionale (Migliorare la forza di attrazione turistica della regione e lo sviluppo sostenibile del turismo). Inoltre, sono previsti due pilastri trasversali: Ricerca & Innovazione e Capacity Building. La Regione Emilia Romagna è coordinatore nazionale del Pilastro III.
Dal 2015 la strategia Adriatico-Ionica (Eusair) entra nella fase attuativa e l’incontro di oggi aveva l’obiettivo di individuare azioni e proposte progettuali da candidare sui programmi europei.
La Regione Emilia Romagna è autorità di gestione del programma transazionale di cooperazione territoriale (Adrion) che prevede la messa in campo di circa 100 milioni di euro nel 2014-2020.
Inoltre il territorio regionale è coinvolto in altri programmi quali il MED, Central Europe, Interreg europe ed il programma transfrontaliero Italia-Croazia con una dotazione finanziaria di 201 milioni di euro (fondi FESR).
Mercoledì 10 giugno 2015 ore 20,15 in 80 sale cinematografiche in tutta Italia, distribuito da QMI
Giacomo Puccini | Opera in quattro atti
Cantata in italiano | Durata: 2 ore e 50 minuti (inclusi 2 intervalli)
Con uno degli allestimenti più amati della Royal Opera House, torna in scena La Bohème, lo straziante e celebre capolavoro di Puccini. Fra le più grandi storie d’amore di tutti i tempi, La Bohème, dal suo debutto nel 1974, è stata regolarmente riproposta sul palco del Covent Garden, conquistando il titolo di opera più rappresentata dalla Royal Opera House. Quella di quest’anno è la sua ultima messa in scena e quindi l’ultima occasione per il pubblico di tutto il mondo, grazie alla diretta cinema, di assaporare questo magnifico lavoro.
Le vicende dei giovani artisti bohèmiens nella Parigi del 1830 fanno da cornice alla nota storia d’amore tra la giovane Mimì e il poeta Rodolfo, qui interpretati dalle star internazionali della lirica Anna Netrebko e Joseph Calleja, insieme sul palco per dare il loro saluto allo storico allestimento di John Copley, con le evocative scenografie di Julia Trevelyan Oman.
Il direttore d’orchestra israeliano Dan Ettinger dirige una delle musiche più emozionanti e melodiose di Puccini, alcune fra le arie più toccanti, amate e conosciute dal pubblico.
Per l’occasione, in collaborazione con MUD Studio Milano, verrà prodotto un video tutorial grazie al quale le appassionate impareranno tutti i segreti per realizzare un make-up impeccabile in puro stile Bohéme. Il video sarà pubblicato su alfemminile.com.
Il Cast comprenderà:
Mimì Anna Netrebko Rodolfo Joseph Calleja
Marcello Lucas Meachem Musetta Jennifer Rowley
Royal Opera Chorus
Orchestra della Royal Opera House
Direttore d’orchestra Dan Ettinger Regia John Copley
Scenografie Julia Trevelyan Oman Luci John Charlton
Costo biglietto: 10 -15 euro
Per l’occasione, nei cinema del Circuito The Space sarà attiva la promozione “Porta il tuo amato al cinema”, che permetterà alle coppie di entrare in sala con il biglietto ridotto, al costo complessivo di 24 euro.
Per l’elenco completo dei titoli e delle sale coinvolte: http://www.rohalcinema.it
Le proiezioni nei cinema sono arricchite da interviste e filmati dietro le quinte dei protagonisti della Royal Opera House e l’interazione con gli spettatori è continua, grazie al live twitting sul grande schermo.
Media partner: Danza&Danza, Amadeus, Sipario, Il Corriere Musicale, Radio Classica, British Council
Ferrara espone la “Rivista di Ferrara” (1933-1935) di Mimì Quilici Buzzacchi a cua dell’Associazione culturale “Stileitalico” di Ferrara. “Mimì Quilici Buzzacchi: echi futuristi e d’avanguardia nelle copertine della “Rivista di Ferrara” (1933-1935)”, dall’8 al 26 giugno 2015 nel Salone d’Onore del municipio, piazza del Municipio, 2, 44100 Ferrara (Fe). L’inaugurazione è in programma venerdì 12 giugno alle 17 con lettura di poesie futuriste di Corrado Govoni interpretate da Emidio De Stefano ed accompagnate da Eugenio Squarcia al violoncello. All’inaugurazione sarà presente la famiglia Quilici (Folco, Vieri, Simone e Mattia) e il presidente del Consiglio comunale Girolamo Calò. Buffet offerto dall’azienda agricola “Corte Corticelli”.
LA SCHEDA (a cura dell’Associazione culturale “Stileitalico”)
Orari mostra: da lunedì a venerdì 8.30 – 18.30 ingresso gratuito. Curatori: Alberto Squarcia – ideazione ed organizzazione; Arianna Fornasari, Renzo Orsini – testi scientifici. Enti promotori: associazione culturale “Stileitalico” con il patrocinio del Comune di Ferrara, in collaborazione con la famiglia Quilici e il quotidiano “La Nuova Ferrara”. Contatti per informazioni: Alberto Squarcia, presidente “Stileitalico” tel. 335/1363928,
email archeoxx@tin.it; pagina Facebook “Stileitalico” facebook.com/italicstyle; Arianna Fornasari tel. 340/3776528, email arianna_fornasari@virgilio.it.
Grafica: Eugenio Squarcia www.studioesma.com.
Presentazione
A 25 anni esatti dalla scomparsa, l’associazione culturale “Stileitalico” vuole rendere omaggio a Mimì Quilici Buzzacchi, una tra le più importanti artiste del panorama ferrarese del Novecento dedita alla pittura e all’incisione. Fulcro della mostra è il suo lavoro grafico per le copertine della “Rivista di Ferrara” uscita da 1933 al 1935, presentando sia le riviste originali che le gigantografie di quelle da lei curate.
Opere in mostra
I 35 originali della “Rivista di Ferrara” rese disponibili da un collezionista ferrarese e la riproduzione in grande formato delle 32 da lei eseguite (tre delle 35 furono eseguite da altri autori, Tato, Donato Santini e Nives Casati). La scelta curatoriale si è limitata al lavoro grafico realizzato nelle copertine della Rivista, tralasciando volutamente la proficua ed estesa produzione pittorica dell’artista nonchè la restante produzione incisoria.
Cenni biografici
Mimì Quilici Buzzacchi (Medole, MN, 1903, Roma, 1990). Emma Buzzacchi, meglio conosciuta come Mimì Quilici Buzzacchi, nacque a Medole (MN) il 28 agosto 1903 dal mantovano Lorenzo Buzzacchi e dalla ferrarese Pia Follegatti. Per motivi legati al lavoro paterno, nel 1920 dovette trasferirsi nella Bassa ferrarese dove iniziò la sua produzione in maniera autodidatta la carriera di pittrice ed incisore, attenta alle opere di Edgardo Rossaro. Nel 1923 conobbe Filippo De Pisis, con il quale intratterrà una duratura corrispondenza; dal 1926 inizia la sua carriera espositiva siglata dalla prima personale a Milano nel ’33. A Ferrara nel 1925 conobbe colui che nel 1929 divenne suo marito, il giornalista di origini livornesi Nello Quilici, già curatore del neonato “Corriere Padano” su incarico di Italo Balbo, al quale collaborò anch’essa nella terza pagina. Dal matrimonio nacquero i due figli nati entrambi a Ferrara, Folco il 9 aprile 1930, noto documentarista cinematografico e scrittore e Vieri il 29 gennaio 1935, architetto e docente. Il fervente clima culturale di cui facevano parte i due coniugi venne bruscamente interrotto dal famoso incidente aereo del 28 giugno 1940 nei cieli libici di Tobruk dove perì tragicamente Nello assieme ad altri collaboratori e a Balbo, per il quale il giornalista stava curando il “Diario di guerra”. Dopo una breve residenza dal ’42 al ’45 nella villa a Bruntino nel bergamasco, dove l’amico e scultore ferrarese Giuseppe Virgili (Voghiera, FE 1894 – Bologna, 1968) dedicò ai coniugi una lapide votiva ad inizio degli anni quaranta, a conflitto concluso Mimì traslocò definitivamente a Roma coi figli risiedendovi sino alla morte, avvenuta il 16 giugno 1990. Lo spostamento a Roma non mise a freno la proficua carriera espositiva della pittrice, che la vide protagonista di molteplici mostre sia personali che collettive sia in Italia che all’estero.
Cenni artistici
Espose sia con mostre personali che collettive in Italia e all’estero: Tripoli, Montevideo, Malta, Bruxelles, Praga, Varsavia, Parigi, Berlino, Bucarest, Estonia, Instanbul, Berna, Londra, America latina, Spagna, New York, Ljubljana, Monaco, Zurigo, Zagabria, Il Cairo. Nel 1938 inizia il lavoro preparatorio degli affreschi per la Cappella del Villaggio Corradini in Libia, opere ora perdute. Dal 1928, riguardo l’Italia, partecipa alla XVI Biennale di Venezia, invitata fino alla XXV edizione (1950) e dal 1931 alla Quadriennale di Roma, invitata fino alla VIII edizione (1959).
Tra le recenti mostre personali segnaliamo: “Il Castello”, Castello Estense, Ferrara, 1981; “Paysage du Delta du Po”, Istituto culturale italiano, Parigi, 1982; “Sessant’anni di xilografia”, Temple
Abroad Tyler school of art, Roma, 1984; “Paesaggi miei”, galleria d’arte moderna, palazzo Bellini, Comacchio (FE), 1987; la retrospettiva “Mimì Quilici Buzzacchi”, palazzo Massari P.A.C., Ferrara, Torre civica, Medole (MN), 1998.
Tra le ultime collettive e retrospettive: “Mostra disegni del XX secolo”, Istituto nazionale di calcografia, Roma, 1980; “Istituto italiano di cultura per la R.A.E.”, Cairo-Alessandria, 1981; “Il Castello: origini, realtà, fantasia”, Castello Estense, Ferrara, 1985; “Vitalità della figurazione. Pittura italiana 1948-1988”, palazzo della Permanente, Milano, 1988; “IV Biennale donna”, Centro attività visive del palazzo dei Diamanti, Ferrara, 1990; “Premio Niccolini – Cinquant’anni 1947-1997”, chiesa di san Romano, Ferrara, 1997.
Terminata l’esposizione a Ferrara, la mostra può esser richiesta dai Comuni interessati: per informazioni contattare il presidente Alberto Squarcia. La mostra è no-profit.
In allegato (scaricabile in fondo alla pagina): la brochure dell’evento e le foto di Mimì Quilici Buzzacchi
(Comunicato a cura di Sipro)
Quale contributo può fornire l’attuazione dell’agenda digitale per aumentare l’attrattività e la competitività del territorio ferrarese?
Se ne è discusso il 5 giugno, nel corso dell’iniziativa organizzata da SIPRO, nell’ambito del suo quarantennale, con le testimonianze di Lepida e del Comune di Ferrara.
La Regione ha messo a disposizione 26 milioni di Euro sul POR FESR per l’infrastrutturazione in banda ultra larga per 180 aree produttive, e altri 49 milioni di Euro per l’infrastrutturazione nelle aree rurali, con l’obiettivo di aumentare del 20% la popolazione con certezza di uso della rete.
Queste risorse possono contribuire all’attuazione dell’agenda digitale: ripensando integralmente
l’organizzazione della PA, per ridurne i costi ma ancor più per trasformarla da freno all’economia a
strumento di promozione dello sviluppo.
Contestualmente, fare agenda digitale significa anche spingere le imprese e i cittadini ad adottare in modo convinto gli strumenti dell’innovazione digitale, oltre a favorire la nascita di nuove imprese incentrate sulle opportunità delle nuove tecnologie.
Per potere attuare al meglio queste azioni servono massima compartecipazione territoriale, massima attenzione normativa, massima semplificazione, massimo riuso. Il territorio ferrarese si sta già organizzando per rispondere a queste sfide.
SIPRO, nell’ambito dell’accordo sottoscritto con Lepida, è l’interlocutore per il territorio provinciale per la raccolta dei dati necessari alla rilevazione dei fabbisogni dei territori e delle imprese in termini di connessione, e per individuare gli strumenti di finanziamento per le azioni di infrastrutturazione e di investimenti delle imprese.
Il Comune di Ferrara, con l’Agenda digitale locale ed il tavolo Smart city, attivati con la nuova legislatura, ha avviato una serie di azioni per la città e per l’innovazione della macchina comunale, coinvolgendo anche i privati.
L’Assessore Serra, che ha portato i saluti dell’amministrazione del capoluogo, auspica “il massimo
coordinamento territoriale per aumentare l’efficacia delle azioni da realizzare, favorendo la massima integrazione dell’utilizzo dei fondi europei, nazionali e regionali”.
COMMISSIONE PARI OPPORTUNITA’ – Riunione martedì 9 giugno alle 15.30 in sala Zanotti
Sarà dedicata alla valutazione del progetto ‘Nuovi diritti – Nuove famiglie’ la riunione della Commissione consiliare Pari opportunità – presieduta dalla consigliera Deanna Marescotti – che si terrà martedì 9 giugno alle 15.30nella sala Zanotti della residenza municipale. Saranno presenti all’incontro anche gli assessori comunali Annalisa Felletti e Simone Merli.
3a COMMISSIONE CONSILIARE – Riunione mercoledì 10 giugno alle 15.30 in sala Zanotti
Avrà come oggetto l’esame della delibera “2° Piano Operativo comunale – Approvazione del Documento degli obiettivi” la riunione della 3.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Leonardo Fiorentini – che si svolgerà mercoledì 10 giugno alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale. Interverrà, in veste di assessore relatore, Roberta Fusari.
BIBLIOTECA ARIOSTEA – Martedì 9 giugno alle 17 incontro con l’autore
Si ispirano alle atmosfere del paese natale del loro autore le poesie incluse nella raccolta ‘Vicus felix et nunc infelix. La luce dell’ultima casa’ che Edoardo Penoncini presenterà al pubblico della biblioteca Ariostea martedì 9 giugno alle 17 nel corso di un incontro nella sala Agnelli di via Scienze 17. Con l’autore dialogheranno Eleonora Rossi e Matteo Pazzi. Appuntamento a cura di Al.Ce. Edizioni Ferrara.
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Una raccolta con la quale Edoardo Penoncini “torna” al borgo natio, con l’intensità dell’atmosfera e il pudore che ogni ritorno sempre comporta. Emergono restituiti in filigrana luoghi e figure del paese, echi di Daniel Varujan o di Sergej Esenin, o, come scrive Matteo Pazzi nella presentazione, di Govoni, Pasolini e Bertolucci in una raccolta dove luoghi, tempo, destino e poesia rappresentano l’essenza di un viaggio.
Edoardo Penoncini (1951, Ambrogio di Copparo) ha insegnato lettere nella scuola secondaria fino al 2011; in versi ha pubblicato otto raccolte. Nel 2015 oltre a ‘Vicus felix et nunc infelix’ è uscita ‘Quell’aria’, Viareggio (LU).
ASSESSORATO ALLO SPORT – Giovedì 11 giugno alle 17 nella sede dell’Aeronautica Militare
E’ stata presentata questa mattina, lunedì 8 giugno nella sala Arazzi della residenza municipale, l’ottavaedizione della “Spring Run”, la manifestazione podistica organizzata dall’Aeronautica Militare giovedì 11 giugno presso l’aeroporto di Ferrara.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore comunale allo Sport Simone Merli, il Tenente Colonnello Pietro Grimani (Project Officer 8.a Spring Run), la delegata provinciale CONI Luciana Pareschi e la maratoneta Laura Fogli, testimonial della manifestazione.
TUTTE LE NOTIZIE E INFORMAZIONI SULLA SPRING RUN 2015 alla pagina internet
PARTECIPANTI ALLA GARA PODISTICA NAZIONALE A.M.di 7 km.
Alla Gara può partecipare personale militare e civile in servizio presso gli Enti/Reparti dell’Aeronautica Militare e atleti maggiorenni esterni alla forza armata regolarmente tesserati FIDAL, UISP o altri enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI, purché in possesso del certificato medico d’idoneità all’attività sportiva agonistica di tipo “A” previsto dall’art. 5 D.M. 1982 in corso di validità, preventivamente accertato dai Comandi di appartenenza o dai presidenti delle società sportive (modulo d’iscrizione Allegato “A”) oppure individualmente (modulo d’iscrizione Allegato “D”), corredato obbligatoriamente da certificato medico per l’attività sportiva agonistica di tipo “A”.
PARTECIPANTI ALLA “8ª SPRING RUN”
Alla camminata ricreativa a carattere ludico motorio non agonistica suddivisa in tre tipologie di lunghezza percorso, in relazione all’età degli iscritti, può partecipare personale militare e civile in servizio presso gli Enti/Reparti dell’Aeronautica Militare, famigliari e civili esterni alla Forza Armata, iscrivendosi tramite gli allegati “B” o “E”.
Per i minorenni l’iscrizione deve essere fatta da uno dei genitori o tutore tramite la compilazione dell’allegato “C”.
Tipologie di percorso:
– Baby camminata mt. 350 per bambini fino a 6 anni (compiuti nell’anno 2015);
– Mini camminata mt. 350 per ragazzi da 7 a 11 anni (compiuti nell’anno 2015);
– Midi camminata mt. 700 per ragazzi da 12 a 15 anni (compiuti nell’anno 2015);
– Camminata mt. 3.500 da 16 anni in poi (compiuti nell’anno 2015).
CATEGORIE PERSONALE A.M. ED ESTERNI
Gli atleti in base all’anno di nascita, saranno inseriti nelle seguenti categorie, distinte per sesso:
Aanni 18/34
B anni 35/44
C anni 45/54
D anni 55 ed oltre
ISCRIZIONE
Le iscrizioni per la Gara agonistica (da regolamento) si ricevono dalle 08:00 del 04 Maggio alle 15:00 del 05 Giugno 2015 inviando un fax al n° militare 630.2604, n° civile 0532.828604 oppure un’e-mail al seguente indirizzo springrun@virgilio.it (per eventuali informazioni n°militare 630.2603, n° civile 0532.828603 oppure contattare il M.llo Anastasia al numero 3386853432). Le iscrizioni saranno ritenute valide se corredate di tutti i punti previsti dai relativi moduli d’iscrizione e, per i non tesserati, anche della copia del certificato medico in corso di validità.
Le iscrizioni per le Camminate ludico motorie si riceveranno dalle ore 08:00 del 05 Maggio alle ore 18:00 del giorno 11 Giugno 2015.
Gara agonistica – Per il personale dell’Aeronautica Militare e per gli atleti esterni il costo del solo pettorale è di € 3,00, con l’aggiunta del “pacco gara” è di € 10,00 (in totale).
Camminata adulti “8ª Spring Run” – Il costo del pettorale è di € 3,00 per tutti i partecipanti, con l’aggiunta del “pacco gara” è di € 10,00 (in totale).
Camminata baby, mini e midi – Il costo del pettorale è gratuito.
Il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla
Associazione di volontariato O.N.L.U.S. “Lo Specchio”di Ferrara.
BIBLIOTECA BASSANI – Esposizione aperta al pubblico fino al 27 giugno
Ritraggono scorci dell’architettura razionalista che caratterizza molti edifici e spazi pubblici di Tresigallo le foto in mostra alla biblioteca Bassani di Barco (via Grosoli 42) dal 9 al 27 giugno prossimi. Autori degli scatti sono i soci del FotoClub Ferrara, che hanno curato la mostra assieme alla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche e in collaborazione con i Comuni di Tresigallo e di Ferrara. Biblioteca Bassani via Grosoli, 42 – 44122 Ferrara tel. 0532 797414 fax 0532 797417 mail: info.bassani@comune.fe.it
Orari: mattino: dal martedì al sabato 9:00-13:00 pomeriggio: dal martedì al giovedì 15:00-18:30
(lunedì chiuso)
ASSESSORATO ALLO SPORT – Presentate le gare di campionato in programma il 12 giugno in via Arginone
Si è svolta questa mattina, lunedì 8 giugno nella Sala Arazzi in residenza municipale, la presentazione della Manifestazione pugilistica che si terrà all’interno della Casa Circondariale di Ferrara venerdì 12 giugno 2015a partire dalle 19a cura della Società Pugilistica Padana e del Coni provinciale.
All’incontro con i giornalisti sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore allo Sport del Comune di Ferrara Simone Merli, Massimiliano Duran (Società Pugilistica Padana), Luciana Pareschi (delegata Provinciale Coni), Paolo Malato (direttore della Casa Circondariale di Ferrara), Paolo Teducci e Annalisa Gadaleta (comandante e vice comandante della Casa Circondariale di Ferrara), atleti e dirigenti della Società Pugilistica Padana .
“Portiamo avanti un percorso che ci vede impegnati nel coinvolgere il Carcere nella vita cittadina e nel mantenere relazioni continue fra istituzioni e cittadini dentro e fuori la struttura” ha affermato l’assessore Merli nel corso della conferenza stampa. “Lo sport se ben utilizzato – ha aggiunto – diventa certamente strumento di riabilitazione e crescita”.
“Stiamo mettendo in campo per la prima volta in Italia – ha confermato il direttore Paolo Malato – una competizione di pugilato all’interno di una struttura penienziaria e siamo orgogliosi e convinti della positività di questa iniziativa che ci vede tutti coinvolti a vari livelli e in massima sinergia con le realtà istituzionali e sportive della città”.
La delegata provinciale Coni Luciana Pareschi ha ricordato che “questa iniziativa si inserisce in un importante progetto condiviso a livello nazionale dal nome ‘Lo sport libera’”.
PROGRAMMA DETTAGLIATO INCONTRI DI PUGILATO DEL 12 GIUGNO 2015 (FILE SCARICABILE IN FONDO ALLA PAGINA) A CURA DELLA SOCIETA’ PUGILISTICA PADANA
CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 10 giugno alle 11,30 nella sala Zanotti della residenza municipale
Mercoledì 10 giugno alle 11,30 nella sala Zanotti della residenza municipale, sarà presentato alla stampa il programma della manifestazione ‘Ferrara in fiaba’.
Interverranno all’incontro con i giornalisti l’assessore comunale al Commercio Roberto Serra e gli organizzatori dell’iniziativa Mirko Marangella, Alessandra Scotti ed Erika Magri di Feshion Eventi.
CONCITTADINA CENTENARIA – Consegnate targa e lettera del sindaco
In occasione del suo centesimo compleanno, in calendario oggi, lunedì 8 giugno, la concittadina Adalgisa Vancini ha ricevuto dall’assessore comunale Simone Merli la tradizionale targa di benemerenza dell’Amministrazione comunale, accompagnata da una lettera di auguri del sindaco Tiziano Tagliani.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SVILUPPO ECONOMICO – Ica e Uffici comunali a disposizione per informazioni e chiarimenti ai cittadini
Il Servizio Commercio Attività Produttive e Siluppo Economico del Comune informa che la società ICA Srl sta effettuando l’aggiornamento dei dati relativi ai Passi Carrabili individuati ai sensi dell’art. 5 del Regolamento Comunale COSAP, a tal fine si esortano tutti i cittadini a regolarizzare gli accessi carrai:
si specifica che l’accesso carraio è regolare se
è stata ottenuta apposita autorizzazione (SCIA)
è stata affissa regolare tabella
è stato pagato il relativo canone
Si sottolinea che l’apertura o il mantenimento di un passo carraio in assenza della necessaria scia (autorizzazione al passo carraio) è soggetto alla sanzione di euro 168,00 ai sensi del Codice della Strada.
Se il passo carraio è autorizzato ma manca l’affissione della tabella, obbligatoria ai sensi del Codice della Strada e del Regolamento comunale COSAP, la sanzione amministrativa di € 41,00.
Per informazioni sul pagamento del Cosap è possibile contattare ICA s.r.l. alseguente indirizzo:
Corso Ercole I° d’Este n. 1, int. 6 – Piano terra nei seguenti orari:
lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì dalle 8,30 alle 13,00
Per informazioni sul regolamento COSAP è possibile contattare l’Ufficio Insegne – Targhe e Tende – Regolamento COSAP – Rapporti con ICA al seguente indirizzo:
Via Boccaleone, 19 – Ferrara
tel. 0532/419981 – fax 0532/761331
08-06-2015
Il Consiglio comunale di Ferrara si è riunito lunedì 8 giugno alle 15.30 nella residenza municipale. La seduta – con modalità definite dalla Conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari presideduta da Girolamo Calò – è stata dedicata alla trattazione di delibere, mozioni e ordini del giorno
Come di consueto è possibile rivedere e ascoltare l’intera seduta di Consiglio comunale sulla pagina internet del servizio ConsiglioWeb.
Questi gli argomenti trattati:
DELIBERE – Surroga del consigliere comunale Alessandro Vitali del Gruppo M5S
L’Assemblea ha votato all’unanimità la delibera di surroga che dispone l’ingresso in consiglio comunale di Claudio Fochi al posto del consigliere dimissionario Alessandro Vitali del Gruppo M5S.
– PG 55005/15 “Proroga della Commissione speciale mista “Città Universitaria” a supporto delle attività dell’Associazione Culturale “Unitown” (Ass. Maisto)
Sono intervenuti i consiglieri Fedeli (Pd), Fiorentini (Sel) e Bazzocchi (M5S)
Approvata (a favore Pd, Sel, Fi, M5S, Lega nord; astenuto Rendine Gol)
MOZIONI E ODG
– PG 21841 – Mozione “sull’abolizione della caccia alla volpe in tana” – Ilaria Morghen (Movimento 5 Stelle)
Dopo l’illustrazione della consigliera Morghen, sono intervenuti l’assessora Chiara Sapigni, i consiglieri Rendine (Gol), Guzzinati (Pd), Peruffo (FI). Per dichiarazione di voto: Morghen (M5S), Facchini (Pd), Fiorentini (Sel), Rendine (Gol),
La mozione è stata respinta (a favore M5S, Gol, Sel; contrari Pd e Peruffo-FI; astenuti Anselmi, Fornasini e Zardi-FI, Baraldi e Soriani-Pd)
– PG 52835 – Mozione “Gemellaggio Ariostesco con la città di Reggio Emilia” – Gruppo PD;
Dopo l’illustrazione del consigliere Vignolo (Pd), sono intervenuti Fochi (M5S) che ha presentato al nome del Gruppo un emendamento, Anselmi (FI). L’emendamento del M5S è stato approvato. Per dichiarazione di voto sono intervenuti Fochi (M5S), Vitellio (Pd), Anselmi (FI),
La mozione è stata approvata (a favore Pd, Sel, FI, Lega nord, astenuti M5S e Gol)
trattazione rinviata a prossima seduta – PG 21004 – Mozione “per la riqualificazione della Festa Natalizia del Regalo e del Centro Storico” – Gruppo FI;
trattazione rinviata a prossima seduta – PG 21143 – OdG sul progetto “Area Vasta” concernente la Provincia di Ferrara – gruppo Fili d’Italia AN;
trattazione rinviata a prossima seduta – PG 27042 – OdG sull’incentivazione degli “Edifici a energia quasi zero”- Fiorentini (SEL), Cristofori, Guzzinati (PD)
ASCOM FERRARA – Assessori Ferri, Modonesi e Serra in trasferta a Milano l’8 giugno
Circa 150 persone (soci e non solo) in rappresentanza di tutto il territorio hanno costituito la delegazione di Ascom Confcommercio Ferrara che hanno visitato l’Expo internazionale di Milano oggi (8 giugno) in occasione dell’assemblea di sistema 2015 della Confcommercio. “Sono soddisfatto dell’ampia presenza di soci ed istituzioni che hanno partecipato ai lavori assembleari di Confcommercio nazionale con l’intervento del presidente Sangalli – spiega il presidente provinciale Ascom Confcommercio Giulio Felloni – Una bella occasione per conoscere da vicino la nostra Associazione anche a livello italiano che conta circa 800mila imprese associate (oltre 5 milioni i lavoratori complessivi). E’ un modo per stare insieme e condividere obiettivi e strategie. Non è più davvero il tempo del politichese ma di essere in modo diretto e concreto con la città ed il territorio, curando la collaborazione tra Pubblico e Privato. Oggi il nostro presidente Sangalli ha saputo interpretare al meglio le aspirazioni e le richieste degli imprenditori, sottolineando il coraggio di questa categoria. Una vitalità del terziario riconosciuta dal ministro Guidi nel saluto conclusivo”. Con Ascom Ferrara erano presenti a Milano gli assessori Caterina Ferri, Aldo Modonesi, Roberto Serra dal comune di Ferrara; Annarosa Fava portavoce del sindaco Tagliani; il sindaco Nicola Rossi e l’assessore Paola Bertelli da Copparo; il vicesindaco Andrea Bergami da Poggio Renatico; il primo cittadino di Ro Antonio Giannini.
Hai tra i 14 e i 25 anni e quest’estate vorresti metterti in gioco nel campo della solidarietà? Ti interessa conoscere le nuove proposte degli enti e delle organizzazioni di terzo settore ferraresi? Giovedì 11 giugno, dalle ore 16 alle 19, ti invitiamo all’incontro di avvio, formazione e confronto sulle esperienze di volontariato estivo presso Agire Sociale, in Via Ravenna 52 a Ferrara. Sarà un’occasione per trovarsi insieme e partire con qualche consiglio utile per affrontare nel migliore dei modi la partecipazione a un’attività di volontariato estivo, conoscere e confrontarsi con altri coetanei.
Fine settimana intenso per la Lega Amatoriale Baseball (LAB) 2015. Il CSI Ferrara Baseball ha disputato la sua ottava partita di campionato in una notturna fuori casa nello stadio Plebiscito di Padova (la casa del Padova Baseball, che gioca la massima serie del campionato italiano, la Italian Baseball League) con il Padova 88. La partita, per la prima volta giocata in sette inning si è conclusa con la netta vittoria dei Padovani per 16-1.
A Conegliano si è inoltre disputato un concentramento che ha visto come protagoniste, oltre i padroni di casa, Venezia, San Biagio di Callalta e Mirano. Ecco i risultati. Conegliano-San Biagio 4-7; Venezia-Mirano 8-7; San Biagio-Conegliano 0-9; San Biagio-Mirano 5-4; Conegliano-Venezia 2-4.
I prossimi impegni per il Ferrara saranno un secondo anticipo, sempre al Plebiscito e sempre in notturna contro il Padova 88, ed un concentramento casalingo (al Motovelodromo) domenica 28 contro Treviso e Venezia.
Circa 150 persone (soci e non solo) in rappresentanza di tutto il territorio hanno costituito la delegazione di Ascom Confcommercio Ferrara che hanno visitato l’Expo internazionale di Milano oggi (8 giugno) in occasione dell’assemblea di sistema 2015 della Confcommercio.
“Sono soddisfatto dell’ampia presenza di soci ed istituzioni che hanno partecipato ai lavori assembleari di Confcommercio nazionale con l’intervento del presidente Sangalli – spiega il presidente provinciale Ascom Confcommercio Giulio Felloni – Una bella occasione per conoscere da vicino la nostra Associazione anche a livello italiano che conta circa 800mila imprese associate (oltre 5 milioni i lavoratori complessivi). E’ un modo per stare insieme e condividere obiettivi e strategie. Non è più davvero il tempo del politichese ma di essere in modo diretto e concreto con la città ed il territorio, curando la collaborazione tra Pubblico e Privato. Oggi il nostro presidente Sangalli ha saputo interpretare al meglio le aspirazioni e le richieste degli imprenditori, sottolineando il coraggio di questa categoria. Una vitalità del terziario riconosciuta dal ministro Guidi nel saluto conclusivo”.
Con Ascom Ferrara erano presenti a Milano gli assessori Caterina Ferri, Aldo Modonesi, Roberto Serra dal comune di Ferrara; Annarosa Fava portavoce del sindaco Tagliani; il sindaco Nicola Rossi e l’assessore Paola Bertelli da Copparo; il vicesindaco Andrea Bergami da Poggio Renatico; il primo cittadino di Ro Antonio Giannini.
Le imprese al femminile che scommettono sul futuro
Cresce in Emilia Romagna la percentuale delle imprese agricole guidate da donne, tutti i dati della nuova agricoltura “in rosa” emiliano romagnola saranno presentati domani a Milano Expo 2015, alle ore 17,30 in occasione dell’incontro di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna.
La delegata regionale nazionale, Lorella Ansaloni, illustrerà l’attività multifunzionale delle imprese agricole e la capacità di coniugare le sfide con il mercato, il rispetto dell’ambiente e la qualità della vita
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
L’assessore regionale Palma Costi: “faremo di tutto per salvaguardare lo stabilimento e i livelli occupazionali. La decisione della proprietà ci sorprende e ci trova contrari. Solo un anno fa era stato fatto un accordo per l’utilizzo di ammortizzatori sociali utili alla prosecuzione dell’attività aziendale definendo un’intesa anche sugli esuberi”
Un incontro del Tavolo regionale per il Gruppo Kale Italia stabilimento di Borgotaro Parma, è stato convocato, con urgenza, dall’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi a seguito della comunicazione di apertura della procedura di mobilità.
L’appuntamento è per giovedì 11 giugno alle ore 16 (viale Aldo Moro 44, 11° piano), in Regione, per una valutazione sulla situazione aziendale dello stabilimento ceramico di Borgotaro.
«Faremo di tutto per salvaguardare lo stabilimento e i livelli occupazionali. La decisione della proprietà – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Palma Costi – ci sorprende e ci trova contrari: quel territorio non potrebbe sopportare una chiusura totale di una azienda. Auspichiamo un ritiro dei licenziamenti e la definizione di soluzioni alternative. Lo scorso anno era stato fatto un accordo che prevedeva l’attivazione di ammortizzatori sociali utili alla prosecuzione dell’attività aziendale definendo un’intesa anche sugli esuberi».
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Artisti in esclusiva europea provenienti da oltreoceano. Grande apertura il 23 luglio con un tributo a James Brown. Oggi la presentazione in Regione
Porretta Soul Festival 2015, 28esima edizione: torna dal 23 al 26 luglio la rassegna sull’Appennino tra Bologna e Pistoia. Esibizioni da non perdere di artisti in esclusiva europea provenienti da oltreoceano: a partire da Bernard “Pretty” Purdie, ospite speciale. Il festival vedrà un Grand Opening il 23 Luglio con un tributo a James Brown che vede protagonisti i giapponesi Osaka Monaurail e la Fanfara dell’Arma dei Carabinieri. Poi le serate dedicate alle stelle del Soul, con la consueta Revue finale.
Le ventotto candeline del Porretta Soul Festival, manifestazione nata alla fine degli anni Ottanta grazie alla passione del direttore artistico Graziano Uliani, verranno spente tra il 23 e il 26 luglio da figure stellari come il batterista Bernard “Pretty” Purdie e Sugar Pie DeSanto, ottuagenaria regina del rhythm&blues dell’alta California e beniamina assoluta del festival. Attesi inoltre personaggi chiave del deep soul come Frank Bey, Prince Phillip Mitchell, Wee Willie Walker e Derek Martin: veri oggetti di culto per gli intenditori, saranno una magnifica sorpresa per il vasto pubblico.
Sarà della partita, per la prima volta, Joe Arnold, mitico sassofonista che partecipò alle storiche incisioni di Otis Redding, oltre ai più giovani colleghi di strumento “Sax” Gordon Beadle e Nancy Wright; quest’ultima è in forza alla band del formidabile chitarrista e arrangiatore californiano Anthony Paule, che accompagnerà la maggior parte dei solisti. A fianco di nuove leve della vocalità blues come Sugar RayRayford sfileranno personalità di alta classe come David Hudson, Chick Rodgers e Theo Huff. Da non perdere l’atteso ritorno della piccola big band dei giapponesi Osaka Monaurail e la Fanfara del III Reggimento Carabinieri “Lombardia”, che apriranno la kermesse nel segno del funk di James Brown.
La soul music verrà inoltre “esportata” nella Valle del Reno con una serie di concerti gratuiti, realizzati in collaborazione con Unione Appennino Bolognese e Unione Alto Reno, che si terranno a Sasso Marconi, Lizzano in Belvedere, Vergato, Marzabotto, Grizzana Morandi, Molino del Pallone (Granaglione) e Camugnano (il dettaglio dei concerti nel programma allegato).
Il Porretta Soul Festival è stato presentato questa mattyina a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna, presenti tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti, il vicesindaco di Porretta Terme Nicolò Savigni e il direttore artistico della rassegna, Graziano Uliani.
Mezzetti ha sottolineato le motivazioni che hanno portato al sostegno “di una rassegna straordinaria e di grandissima qualità, nonostante le scarse risorse a disposizione degli organizzatori”. Le risorse regionali, ha annunciato l’assessore, “aumenteranno anche per supplire a quelle venute meno dalle Province negli ultimi due anni”.
Anche quest’anno il festival, nel centro storico di Porretta Terme, richiamerà numerosi espositori intorno al tipico Rufus Thomas Cafe: lo stage all’aperto per i concerti gratuiti diurni sarà integrato dal Soul &Street food Village, all’insegna di delizie di Cibi e Cucine di Strada dall’Italia e dal Mondo. Non mancherà infine il consueto corollario di conferenze, incontri e master class di tecnica vocale e strumentale curati dagli artisti presenti, nel classico stile “meet&greet” porrettano.
Dopo il grande successo della serata di apertura, sabato scorso, quando sul palcoscenico di Palazzo della Racchetta sono saliti Enrico Cipollini e Daniel Vezoja, torna la musica al Racket Festival.
Il festival collaterale al Ferrara Art Festival ospita in questo mercoledì musicale due band: i Ties and the lies e i Not the pilot.
Di carattere indie e new wave i The ties and the lies si sono esibiti su alcuni dei palcoscenici italiani più importanti della scena rock e non solo, come il Covo e l’Estragon di Bologna, il Vox di Nonantola, il Velvet di Rimini, il Viper di Firenze e il Wah Wah di Venezia.
Il successo è arrivato con la pubblicazione del loro primo “ep” dal titolo “Hello Tokio” nel 2007; un prodotto energico, profondo e a tratti addirittura dark che viene rapidamente paragonato al post punk degli Editors e alle atmosfere degli Interpol e che ottiene svariati passaggi radio non solo in Italia, ma anche in Belgio e Gran Bretagna. Durante il 2007 i TheTiesAndTheLies collezionano più di 50 esibizioni live, vincendo alcuni importanti concorsi e divenendo una delle realtà emergenti più interessanti del panorama italiano. Nel 2008 vengono contattati per partecipare alla prima edizione del WahWahFestival di fianco a band come The Horrors, These New Puritans, Kap Bambino e The Violets, mentre nell’aprile sono band di supporto per il tour italiano dei Delorentos, importante formazione indie/post punk irlandese. A “hello tokyo” segue nei primi mesi del 2009 “behind the barricade”.
Storia più recente quella dei Not the pilot che nascono nel 2010 dal duo Euge e Max i quali desideravano di percorrere insieme un tratto delle loro vicende artistiche e musicali.
Il loro carattere è un lo-fi di eco psichedelico in cui mettono insieme i tratti peculiari della loro essenza musicale e cantautorale.
A quasi cinque anni da quel primo loro incontro, Euge e Max continuano a suonare insieme con la coscienza di proporre una musica visionaria e coinvolgente che piace al pubblico e riscuote sempre più successo.
Una serata di grande impatto quella proposta dal Racket Festival nella straordinaria cornice di Palazzo della Racchetta.
Contemporaneamente è possibile visitare anche le quattro mostre internazionali allestite nelle grandi e scenografiche sale del Palazzo della Racchetta.
L’inizio è fissato per le 21.30. Ingresso con tessera (2 euro), doppia consumazione (5 euro) e buffet libero.
Ad un mese dalla fine dell’embargo dei salumi italiani negli Stati Uniti, Coldiretti coglie l’occasione di Expo per incontrare una delegazione Usa. Mercoledì 9 giugno alle ore 12,30, presso il padiglione Coldiretti, inizio cardo sud, una delegazione di Coldiretti, composta dal vicepresidente, Ettore Prandini (il presidente Ettore Moncalvo è all’estero), il segretario generale, Vincenzo Gesmundo, il responsabile area economica e scambi commerciali, Gianluca Lelli, e il direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri, incontreranno una delegazione Usa guidata del governatore del Nebraska, Pete Ricketts.
Nell’occasione alla delegazione Usa verrà offerta un degustazione dei salumi di eccellenza dell’Emilia Romagna.
Mercoledì 10 giugno alle ore 20.15 in in diretta da Londra “LA BOHEME”, per l’ultimo appuntamento con la rassegna Apollo Arte e Cultura.
L’opera più popolare ritorna con uno degli allestimenti più amati della Royal Opera House, regolarmente riproposta sin dal suo debutto nel 1974 e godibile per l’ultima volta.
La tagliente arte scenica di John Copley, la sua attenzione e il suo amore per i dettagli storici e drammatici, fanno di questa produzione un capolavoro del realismo, con le scenografie di Julia Trevelyan Oman che evocano le atmosfere della Parigi del XIX secolo.
Alcune delle più grandi stelle dell’opera ritornano per dare il loro ultimo saluto a questo sublime allestimento, in particolare Anna Netrebko nel ruolo di Mimì, e Joseph Calleja, in quello del suo amante Rodolfo. Il direttore d’orchestra israeliano Dan Ettinger dirige una delle musiche più emozionanti e melodiose di Puccini.
“Da domani Comacchio è più vicina a Venezia E’ una data storica quella del 9 giugno. il Delta del Po riceve a Parigi il riconoscimento di territorio accreditato a fare parte del network internazionale delle riserve della biosfera dell’Unesco – commenta con soddisfazione il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali e prosegue – Finalmente il Delta è stato riconosciuto come unica entità naturale e turistica che entra a pieno titolo nella elitè mondiale dei parchi protetti”.
“Ascom Confcommercio ha richiesto in più occasioni e tra i primi in senso assoluto – ricorda Davide Urban, direttore generale dell’Associazione di categoria – la creazione di un unico parco interregionale: questo riconoscimento Unesco può essere la chiave di volta per arrivare a questo importante obiettivo e ci auguriamo che l’entrata nel Mab acceleri senza indugio questo processo. Molteplici saranno i vantaggi di Comacchio e per il territorio”.
“Tre in particolar riprende Vitali.- in primis il prestigioso marchio Unesco riconosciuto in tutto il mondo consentirà di entrare nei circuiti importanti con una offerta naturalistica straordinaria, attirando clienti tutto l’anno. In secondo luogo in questa nuova situazione e con il superamento dei confini regionali Comacchio si potrà vendere concretamente come località vicina a Venezia. Insomma saremo un centro strategico nel marketing turistico con tempi di percorrenza che sono gli stessi come andare a Rimini. Infine, il Delta unico si trova al centro delle due regioni turistiche italiane più importanti, Emilia Romagna e Veneto con 100 milioni di presenze, pertanto non saremo più “terre di confine” ma il “polmone verde” sull’ Adriatico. In definitiva si apre una stagione ricca di sviluppi turistici per Comacchio ed il Delta” conclude Vitali.
da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna
Nuovo incontro del Tavolo regionale del Gruppo Mercatone Uno, convocato dall’assessore alle Attività produttive Palma Costi insieme al vicesindaco della Città metropolitana di Bologna e sindaco di Imola Daniele Manca. L’appuntamento è per mercoledì 10 giugno alle 17, in Regione, per fare il punto sugli sviluppi dell’amministrazione straordinaria, in particolare ammortizzatori sociali e punti vendita in Emilia-Romagna. Sono stati invitati i commissari straordinari, il Gruppo Mercatone Uno, le Province e le rappresentanze sindacali.
Il corpo e l’anima di Napoli in un romanzo corale sull’ultima grande passione di tutti gli italiani: il calcio, metafora di ciò che siamo.
Il bar di Peppe è un minuscolo porto di mare nel ventre di Napoli. Uno di quei bar accoglienti e familiari, sempre uguali a se stessi, dove sfogliatelle e caffè sono una scusa per chiacchierare, sfogarsi, litigare e fare pace. Inferno o paradiso, dipende dal momento. Ma più di ogni altra cosa è il luogo ideale dove prepararsi all’Evento, quello che la domenica pomeriggio mette tutti d’accordo intorno a un’unica incontrollata passione.
Alla cassa del bar c’è Deborah – rigorosamente con l’acca, ostentata come un titolo nobiliare – che parla al cellulare sempre incastrato tra spalla e testa, mentre Ciccillo, il tuttofare di origine asiatica, è ovunque perché non si ferma mai. A uno dei tavolini siede invece il Professore, attento osservatore dei sentimenti umani, che a un passo dalla pensione ha deciso di scrivere un libro facile facile, che sappia parlare a tutti. Già, ma quale argomento può raggiungere il cuore e l’anima della gente? La risposta è sotto i suoi occhi, nella trepida attesa dell’Evento.
Il resto della settimana è un vero romanzo sudamericano: è gioia e nostalgia, è la poesia di un sogno, è la celebrazione di un gioco. È un diario dell’emozione che uomini e donne vivono giorno dopo giorno, e che calamita ricordi, ossessioni e amori. È come il caffè napoletano, una sintesi perfetta di gusto ed energia: ti colpisce forte e ti dà il coraggio per affrontare le avversità della vita, fuori dal bar.
MAURIZIO DE GIOVANNI è nato nel 1958 a Napoli ed è visceralmente tifoso della squadra di calcio della sua città. È autore di racconti e opere teatrali, oltre che di due fortunatissime serie gialle che hanno per protagonisti il commissario Ricciardi e i Bastardi di Pizzofalcone; entrambe diventeranno presto fiction televisive. I suoi romanzi sono tradotti o in corso di traduzione nelle principali lingue.
Arrivano cosmetici naturali da terre marginali e animali dimenticati
Dai prodotti ottenuti in terre marginali, un tempo abbandonate, ai prodotti innovativi che recuperano antiche tradizioni del tempo dei romani, fino alle terme che producono una linea wellness esclusivamente con prodotti e sottoprodotti agricoli del proprio territorio.
Coldiretti Emilia Romagna porterà domani, martedì 9 giugno, dalle ore 12.00, presso il padiglione Coldiretti, inizio cardo sud, produttori di cosmetici naturali ottenuti da erbe officinali ricavati in territori marginali e depressi, allevatori di asini che recuperano le virtù di un animale che sta rischiando di sparire, fino alle terme che hanno deciso di puntare sul proprio territorio utilizzando sottoprodotti agricoli come i vinaccioli dell’uva.
Nel padiglione Coldiretti verranno illustrate le tecniche di produzione e verrà data dimostrazione sul loro utilizzo.
Singolare lavoro saggistico (ma di forte cifra narrativa) di Pierluigi Casalino, più noto come diversamente islamista critico e promotore in Italia di certo futurismo arabo/mediterraneo. E con Belen remixata in poesia visiva come icona pop del Sanremo 2.0
del nostro tempo
L’eclettico studioso, conferma certo particolare dinamismo concettuale e amore del pensiero complesso e variabile, con un nuovo libro elettronico dedicato al Festival di Sanremo, capitale della canzone italiana. Casalino, di Imperia, si concede apparentemente uno stand by dalle sue principali rotte di percorso culturale, su temi apparentemente leggeri (al di là del pre-mito popolare stesso). nulla infatti di loisir effimero, lo stile è sempre in profonda superficie: la Canzone di Sanremo diventa un canto quasi etnico-mediatico, i diversi episodi in libertà narrati, dalle edizioni più recenti (2009-2015) potenziano e amplificano in chiave e articolazioni letterarie, anche microstoriche, l’esegesi popolare e tradizionale sul Festival e la Città dei Fiori stessa. Ne esita quasi un racconto storico divertente e raffinato, uno spaccato sull’archetipo Sanremo, riattivato in forma vivente: micropennllate, quasi parole olografiche, tanto per non smentire certo futuribilismo dell’autore; e non a caso, come incipit una significativa citazione su Italo Calvino… sanremese doc.
CASALINO PIERLUIGI
Nato a Laigueglia (SV) il 29.06.1949, ha viaggiato in Europa e nel Mondo Arabo, ha scritto di affari internazionali, ha trattato argomenti diversi dalla critica musicale a quella letteraria, artistica, filosofica e storica. Saggista e commentatore, creativo e poeta, studioso dell’immagine e della rappresentazione della realtà. Ha già pubblicato diversi lavori, Il Tempo e la Memoria, dedicato al Padre Michele Casalino (segnalato da il Sole 24Ore, Radio), Dopo la Primavera Moderna. Islam, Donne e Modernità (La Carmelina), L’Uomo Futurista, Aranbian Futurism Contemporary (La Carmelina). AA. VV. Urfuturismo (La Carmelina)
Padova vince, infierendo nel finale: Ferrara non regge l’urto, attacco estense in serata no. Ma gli estensi avranno altre chance per battere di nuovo i campioni. Venerdì prossimo si replica.
Meno quindici, come in Siberia. E’ grande freddo per il Ferrara Baseball e per chi sognava di ripetere l’impresa di due settimane fa: stavolta il Padova 88 suona la sveglia, e il resto della notte per gli estensi è insonnia e incubi. Il match clou della settima giornata di Lega Amatoriale Baseball, giocato in notturna allo Stadio Plebiscito, premia senza discussione i padroni ci casa: davvero troppo forti, troppo sicuri e troppo organizzati per lasciarsi impensierire da un’avversaria, al contrario, finita troppo presto in riserva di ossigeno e di adrenalina. Ferrara, altre volte vittima della propria peculiare sindrome da shock di inizio gara, comincia con una difesa contratta ed impacciata, e incassa cinque punti senza neppure sentirli. Solo che il duca non lo sa, ma ha appena urtato un iceberg, e le toppe tengono finché reggono i rivetti, cioè ancora per due inning. Poi lo scafo cede di schianto e la nave affonda senza rimedio: costretti agli straordinari alle pompe di sentina, gli ospiti vanno in attacco tesi ed offuscati, e dopo un solo unico punto (firmato Rotondo, ironicamente il primo della serata) non mandano più un corridore oltre la seconda base – per un totale di appena cinque arrivati in prima. Troppo poco il bel doppio di Orlandi; troppo poco dal monte, dove nondimeno Abetini regala molte chicche passate in un silenzio che non rende merito a una partita di questa importanza (magari discuterne, quando sarà il caso). Troppo poco da tutti: di là fanno scopa, carte, primiera e denari. Finisce 16-1,comunque la giri un record per entrambe le squadre. E una punizione perfino esagerata per i ragazzi del Castello, sotto dall’inizio e spazzati via alla fine, eppure mai arresi di fronte alla buriana ed ai propri stessi errori. Subito voglia di voltare pagina, con le parole di coach Benetti: “Complimenti a loro. Hanno voluto far capire a tutti da che parte tira il vento, e direi che ci sono riusciti egregiamente. Al di là del risultato, la mia squadra mi è piaciuta. Vincere deve essere il nostro obiettivo, non la nostra ossessione. E io la voglia di vincere l’ho vista comunque, negli occhi di tutti.” Non resta che riprovarci, allora. Venerdì prossimo, ottava giornata: stesso campo, stessa avversaria. A volte, magari, non vince il migliore.
I produttori agricoli dell’Emilia Romagna debuttano all’Expo con i loro prodotti di eccellenza. Sarà Coldiretti Emilia Romagna a portare per prima gli agricoltori della food valley italiana ad incontrare gente dell’Expo nella settimana tra l’8 e il 14 giugno nel padiglione Coldiretti all’inizio del Cardo Sud.
Più di ottanta imprese in sette giorni porteranno a Milano l’agricoltura di qualità dell’Emilia Romagna che vanta 41 prodotti a denominazione di origine (è la prima regione europea per prodotti Dop e Igp), 356 prodotti iscritti nell’albo dei prodotti tradizionali e i 20 vini Doc e Docg.
“E’ un bel biglietto da visita – commenta il presidente di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello – per i visitatori dell’Expo, soprattutto se consideriamo che due stranieri su tre considerano la cultura e il cibo la principale motivazione del viaggio in Italia. Le aziende agricole che saranno presenti a Milano 2015 saranno l’avanguardia dell’Emilia Romagna con l’obiettivo di conquistare i visitatori Expo che, secondo la ricerca della società Jfc, dedicheranno il 67 per cento del loro tempo per visitare anche ‘altro’ ed hanno indicato tra le regioni che intendono visitare proprio la nostra regione”.
Ad agevolare la loro scelta – spiega Coldiretti Emilia Romagna – ci sarà anche “Farmersforyou”, la prima App per indicare ai visitatori italiani e stranieri dove dormire, mangiare o acquistare prodotti direttamente dagli agricoltori, con oltre mille riferimenti per l’Emilia Romagna e diecimila in tutta Italia.
L’App, in versione italiana e inglese, permette di accedere a tutta la rete di Campagna Amica, il più grande circuito europeo di vendita diretta degli agricoltori. Per l’Emilia Romagna – informa Coldiretti regionale – sarà possibile scegliere tra 157 agriturismi, dove poter soggiornare nei più bei paesaggi della campagna emiliano romagnola, nei pressi di eccellenze paesaggistiche e culturali. Infatti, il 61,2 per cento degli agriturismi di Campagna Amica – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – sono all’interno o nelle vicinanze di parchi e riserve naturali, il 18,3 sono nei pressi di città d’arte; il 48,2 sono vicino a rocche e castelli di cui l’Emilia Romagna è ricca. L’App, inoltre, fornisce informazioni e indicazioni di 652 fattorie, 154 mercati, 24 botteghe e 17 ristoranti dove poter acquistare il vero made in Italy agroalimentare, con le grandi eccellenze dell’Emilia Romagna, dal Parmigiano Reggiano al Culatello, dall’Aceto Balsamico ai salumi Dop e Igp.
All’inizio della campagna estiva, protagonista assoluta al Padiglione di Coldiretti nella settimana dell’Emilia Romagna sarà la frutta. Ogni giorno si svolgerà un “Frutta party” che darà modo ai visitatori di assaggiare in diretta la qualità della frutta emiliano romagnola. Dopo la débacle del 2014 che ha visto crollare la produzione lorda vendibile della frutta emiliano-romagnola del 10 per cento i frutticoltori dell’Emilia Romagna vogliono fare dell’Expo la piattaforma di rilancio e nel padiglione di Coldiretti (all’inizio del cardo sud) offriranno ai visitatori dell’Expo la freschezza e la qualità della loro frutta per sostenere i consumi e far partire positivamente il mercato.
Sulla Darsena del Po di Volano sfreccia un motoscafo, la scia si perde verso gli argini. Seguono due canoe dal ritmo sostenuto. Supero il ponte e sono in via Bologna. È sabato, sono le quattro del pomeriggio. Ho la bici, la macchina fotografica, ma non il taccuino.
È un sole che divide tutto il mondo in due singole parti, quello che ho sulla testa: esistono l’ombra e la luce. Oggi so benissimo dove sono diretto, sono partito in bici consapevole della strada che avrei percorso. Svolto in via Ippodromo. Dopo qualche metro, la strada è chiusa e ha inizio un parco alberato con delle panchine di legno. L’erba è stata tagliata da poco e l’odore si infila nelle narici. Ai lati della strada si ergono dei caseggiati. La costruzione più vistosa è proprio la sede dell’Ippodromo. Dall’esterno il muro di cinta ricorda vagamente un lager nazista, uno di quei campi di concentramento mostrati tante volte in tv. Fermo un’auto. La ragazza alla guida dice che all’interno ci sono i preparativi per una festa, lei è venuta a cucinare per oltre trecento persone.
Lapide davanti all’ippodromo, in memoria di Federico Aldrovandi (foto di Sandro Abruzzese)
Giro ancora un po’ lo sguardo, quando all’improvviso riconosco, al fianco sinistro dell’ingresso principale dell’Ippodromo, quello che cercavo quando sono uscito di casa questo pomeriggio: un rovo di spine e rose, una sciarpa della Spal, la lapide e la foto di Aldro. Eccolo! Qui è morto Federico Aldrovandi, all’alba del 25 settembre duemilacinque, dieci anni fa. È morto in seguito a una colluttazione con degli agenti della Polizia di Stato, “un ragazzo ucciso da quattro individui con una divisa addosso”, ha scritto a proposito Lino Aldrovandi, il padre di Federico. Ho in mente questo luogo e rivedo il corpo di Federico tumefatto, sdraiato supino sull’asfalto, con le braccia allargate che disegnano una croce, così come lo ha mostrato Filippo Vendemmiati nel suo bel documentario, “È stato morto un ragazzo”.
Rivedo Federico e vado a cercare le parole scritte dal giudice Caruso nell’introduzione alle motivazioni della sentenza: “Tanti giovani studenti, ben educati, di buona famiglia, incensurati e di regolare condotta, con i problemi esistenziali che caratterizzano i diciottenni di tutte le epoche, possono morire a quell’età. Pochissimi, o forse nessuno, muore nelle circostanze nelle quali muore Federico Aldrovandi: all’alba, in un parco cittadino, dopo uno scontro fisico violento con quattro agenti di polizia, senza alcuna effettiva ragione”.
Quanto può essere profondo il dolore di una padre e di una madre? Quello che più fa male forse è sapere di non poter esserci sempre. Sapere che quando metti al mondo un bambino e lo curi affinché sia pronto alla vita, nonostante tutti i tuoi sforzi, arriverà il giorno in cui sarà solo. Ha fatto in tempo a svelare la verità, Federico. Il suo cuore ha parlato per lui dopo la morte. Ci sono volute le indagini, certo. Ci è voluto il coraggio di Lino e Patrizia. Poi quel fotogramma che ha evidenziato l’ematoma sul cuore. È stato il corpo di Federico a non tacere, a testimoniare che le percosse sono state letali.
Sono passati dieci anni dalla sua morte e posso dire che da allora Ferrara, almeno ai miei occhi, non è stata più la stessa. Questa città sorniona, la sua tranquillità apparente ha fatto da contraltare al dramma. È come se Ferrara e la sua pacatezza avessero acuito il dolore per l’accaduto. La città è lì a stendere il suo velo d’amarezza e dire che non era affatto necessario, che questa è una città di provincia dove non dovrebbe succedere mai nulla del genere. Purtroppo è accaduto. Federico è rimasto solo troppo presto, è accaduto in via Ippodromo, sullo stesso selciato che sto calpestando in questo momento. La sua è una di quelle morti ingiuste che rendono la vita stessa intollerabile e il suo prosieguo un’enorme distesa di recriminazioni. C’è qualcosa di profondamente irrazionale nel nostro modo di intendere la vita. Mi riferisco all’incapacità di riconoscerci nel prossimo. Tutto nasce da questa ignobile malattia, da questa perdita di memoria e coscienza che è il nostro vero peccato originale.
Ecco, Federico è qui a ricordare questa amnesia. A ricordare il dolore di un padre e di una madre che deve essere il nostro, anche se questo non riuscirà a lenire alcuna ferita.
Che cosa sta accadendo in Polonia? La stampa internazionale ci trasmette due vergognosi episodi che trasudano di antisemitismo. Sta dilagando la pazzia o c’è in corso un piano europeo ben stabilito? La Polonia, in questi giorni sta facendo molto parlare di sé: il 22 giugno sarebbe stata fissata la data della messa all’asta per soli 39mila euro, dell’ex Kommandantur (campo di sterminio nazista di Belzec), e precisamente il secondo centro di sterminio nazista. In questo campo furono sterminati circa 434.500 ebrei e un numero indeterminato di polacchi di religione cristiana e di rom. La maggior parte delle vittime era costituita da ebrei provenienti dai ghetti polacchi, tedeschi, austriaci, cecoslovacchi e italiani.
A Belzec, i nazisti, utilizzarono una macchina speciale che riduceva in polvere i frammenti delle ossa, dopo la cremazione: sempre all’avanguardia i criminali!
Questo fatto ha allarmato l’Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), la quale intenderebbe impedire lo smantellamento di questo luogo di memoria, rivolgendo un appello alla Mogherini come Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri.
L’Aned, in una nota, confermerebbe la propria partecipazione all’asta del 22 giugno, impegnandosi anche a promuovere una sottoscrizione popolare.
A questo punto viene da chiedersi: la Ue bloccherà la vendita, o costringeranno l’Aned a comperarlo per non disperderne la memoria?
Non solo questo in Polonia, in questi giorni, che fa vergognare il mondo intero. Al Museo di arte moderna di Cracovia, vi è una mostra intitolata: “Polonia-Israele-Germania: l’esperienza di Auschwitz”, inizialmente anche con la collaborazione di Israele, il quale ha ritirato immediatamente la sua adesione dopo aver visionato il video, che sta facendo il giro del web, dove uomini e donne – completamente nudi – giocano a nascondino e ad acchiapparello in una vera camera a gas!
Come si può ridere e giocare in luoghi dove sono stati sterminati milioni di uomini, donne, vecchi e bambini? Polonia: cosa stai combinando?
Venerdì 12 giugno 2015, alle 17.30, a Ferrara, all’agriturismo “Principessa Pio” (via delle Vigne, 38) verrà presentato l’ultimo libro di Franco Stefani “Tre sguardi in uno. Racconti, poesie, note di viaggio” (Edizioni Pendragon, 2015). L’iniziativa è a sostegno della campagna abbonamenti a “LiberEtà”, il mensile dello Spi-Cgil nazionale.
Interverranno Manuela Fantoni, segretaria provinciale dello Spi-Cgil e l’autore.
In seguito Patrizia Roncaglia leggerà alcuni testi del libro, alternati da brani musicali eseguiti da Stefano Melloni (sassofoni, clarinetto) e Pasquale Morgante (pianoforte).
Al termine dell’incontro funzionerà un servizio di buffet.
La Canottieri è un luogo del cuore per più di una generazione di ferraresi. E’ stata ed è passata di moda per poi ritornare a esserlo. Chi guida lungo la strada distesa tra Francolino e Pontelagoscuro o pedala sull’argine, ritrova con lo sguardo un paesaggio familiare nel quale la palazzina bianca, un po’ “sgarruppata” della società, è inserita d’ufficio quasi fosse un’istituzione. Tutti conservano un ricordo, un racconto, un frammento della storia della Canottieri, unico approdo della città al grande fiume. Dal pontile, una volta proprio a ridosso dell’edificio, partivano gare di canoa, gommonate e barche solitarie in navigazione verso il mare. Ed era festa grande, con tanto di assembramento di spettatori, quando passava la Pavia-Venezia con i motoscafi lanciati a gran velocità lungo il fiume.
Oggi il ristorantino di nuova gestione offre un’ottima cucina, gran parte a base di pesce fresco, e un servizio gradevole per gli ospiti, molti dei quali erano bambini, quando fu inaugurata la piscina. Un avvenimento soprattutto per i più grandini che dal trampolino, altissimo, si lanciavano in acqua per poi arrivare all’ora di cena sfiniti e arrossati dal sole. Cotti e pronti per andare a dormire dopo Carosello: era la regola. Molti di loro negli ultimi anni hanno riscoperto la società e tra uno spritz e un bicchiere di vino in chiusura di giornata, riemergono i visi dei ragazzini di allora. Sul balcone ci s’incontra di nuovo, ci si riconosce, si chiacchiera, si gioca a carte, si rallenta e magari si passa insieme la pausa pranzo di una giornata di lavoro.
Si nuota, maschera, cuffia e occhialini come prescritto dai tempi. Alla metà degli anni ‘60 era diverso, tanto che poteva capitare di assistere al tuffo improvviso del cocker del ragionier Pettini, proprietario dell’emporio sacchettificio Carta. Il cane Rocky , biondo, simpatico ed esuberante era sempre preceduto dai richiami del padrone. Di fronte all’acqua perdeva la ragione e l’obbedienza, si lanciava lungo le scale di corsa e si buttava nella vasca tra le risate dei bagnanti. Nessun dramma, grazie al cielo le cose erano un po’ più semplici di quanto non lo siano ora.
Nel ’66 Nino Novi, socio e grande sportivo, insegnava a nuotare ai più piccoli, lo faceva per passione, dava ritmo e istruzioni da bordo vasca: “Su la testa, respira, giù la testa, più basso il sedere” e una volta ai blocchi di partenza per il tuffo iniziale, era tutto un “piega le gambe, abbassati, drizza le braccia”. Un mito.
All’inizio degli anni ’50, la leggenda narra della “Repubblica di Busgazia”, proclamata da un gruppo di soci e buongustai insaziabili. In puro spirito goliardico stamparono cartoline e francobolli ancora custoditi in cassetti privatissimi. Passavano la giornata giocando a trionfo su un tavolino affondato nell’acqua del fiume e parcheggiato sulla sponda dell’Isola Bianca e scommettevano sulla sorprendente capacità di ingurgitare cibo di ciascuno. Piatto forte: tonno e cipolla. Ma anche salama, salami e altre prelibatezze del tutto inadatte al clima estivo. Tra i fondatori della sedicente repubblica Silvio Pasqualini, il ragionier Scaglianti, detto Sgomberini in virtù della golosità che gli imponeva di mangiare qualsiasi cosa, e Lando Fedozzi, il più giovane, proprietario di un albergo in via Porta Reno. Storie, certamente incomplete, ma tasselli di un passato che fanno della Canottieri un piccolo mondo antico. E intramontabile.