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da: organizzatori
Mercoledì 10 giugno 2015 ore 20,15 in 80 sale cinematografiche in tutta Italia, distribuito da QMI

Giacomo Puccini | Opera in quattro atti
Cantata in italiano | Durata: 2 ore e 50 minuti (inclusi 2 intervalli)

Con uno degli allestimenti più amati della Royal Opera House, torna in scena La Bohème, lo straziante e celebre capolavoro di Puccini. Fra le più grandi storie d’amore di tutti i tempi, La Bohème, dal suo debutto nel 1974, è stata regolarmente riproposta sul palco del Covent Garden, conquistando il titolo di opera più rappresentata dalla Royal Opera House. Quella di quest’anno è la sua ultima messa in scena e quindi l’ultima occasione per il pubblico di tutto il mondo, grazie alla diretta cinema, di assaporare questo magnifico lavoro.

Le vicende dei giovani artisti bohèmiens nella Parigi del 1830 fanno da cornice alla nota storia d’amore tra la giovane Mimì e il poeta Rodolfo, qui interpretati dalle star internazionali della lirica Anna Netrebko e Joseph Calleja, insieme sul palco per dare il loro saluto allo storico allestimento di John Copley, con le evocative scenografie di Julia Trevelyan Oman.

Il direttore d’orchestra israeliano Dan Ettinger dirige una delle musiche più emozionanti e melodiose di Puccini, alcune fra le arie più toccanti, amate e conosciute dal pubblico.

Per l’occasione, in collaborazione con MUD Studio Milano, verrà prodotto un video tutorial grazie al quale le appassionate impareranno tutti i segreti per realizzare un make-up impeccabile in puro stile Bohéme. Il video sarà pubblicato su alfemminile.com.

Il Cast comprenderà:

Mimì Anna Netrebko Rodolfo Joseph Calleja
Marcello Lucas Meachem Musetta Jennifer Rowley

Royal Opera Chorus
Orchestra della Royal Opera House

Direttore d’orchestra Dan Ettinger Regia John Copley
Scenografie Julia Trevelyan Oman Luci John Charlton

Costo biglietto: 10 -15 euro
Per l’occasione, nei cinema del Circuito The Space sarà attiva la promozione “Porta il tuo amato al cinema”, che permetterà alle coppie di entrare in sala con il biglietto ridotto, al costo complessivo di 24 euro.

Per l’elenco completo dei titoli e delle sale coinvolte: http://www.rohalcinema.it

Le proiezioni nei cinema sono arricchite da interviste e filmati dietro le quinte dei protagonisti della Royal Opera House e l’interazione con gli spettatori è continua, grazie al live twitting sul grande schermo.

Media partner: Danza&Danza, Amadeus, Sipario, Il Corriere Musicale, Radio Classica, British Council

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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