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Giorno: 30 Ottobre 2014

Domani, all’Apollo, un grande ritorno al cinema: “La notte dei Morti Viventi” di Romero

da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Un appuntamento speciale al cinema per la sera di Halloween: al Cineark di Cento e al Cineplus di Comacchio, in sala solo domani, venerdì 31 ottobre alle ore 20.30 e alle ore 22.30 il film horror cult di tutti i tempi, “La Notte dei Morti Viventi”. Una pellicola che ha rivoluzionato negli anni ’60 il cinema horror diventando un vero e proprio fenomeno che ruppe la tradizionale idea che si aveva fino ad allora degli zombie.

Regia: George A. Romero
Cast: Duane Jones, Judith ÒDea, Karl Hardman
Durata: 96′
Genere: Horror
Nazione e Anno: Stati Uniti, 1968
Produzione: Image Ten
Distribuzione: Universal Pictures, The Space Movies

Un lungo weekend di gastronomia a San Benedetto

da: ufficio stampa Ente Palio Città di Ferrara

Il primo weekend della Festa degli Insaccati per la Contrada San Benedetto rappresenta
anche il momento di incontrare gli amici dell’AVIS di Ferrara. Venerdì 24 ottobre, nella
serata inaugurale, si è svolto un simpatico gioco a premi gratuito per sensibilizzare e
avvicinare gli ospiti della Festa alla donazione di sangue. Domenica 26 alcuni contradaioli
si sono recati alla sede dell’AVIS in Corso Giovecca a Ferrara per effettuare la propria
donazione. Nell’occasione la famiglia di donatori della Contrada San Benedetto è
cresciuta di due nuovi volontari: Raffaella e Francesco, moglie e marito nella vita, portano
con il loro gesto a 14 il numero di donatori della Contrada contribuendo a far crescere la
già importante partecipazione dell’Ente Palio Città di Ferrara che con 172 donatori
contribuisce a 390 donazioni all’anno, con una media procapite di 2,2 donazioni, superiore
all’1,8 della media cittadina.
Un sodalizio quello tra AVIS e mondo del Palio che testimonia ancora una volta il forte
senso civico dei Contradaioli ferraresi e il ruolo sociale che le Contrade svolgono.

Le porte della Contrada San Benedetto saranno ancora aperte per la Festa degli Insaccati
venerdì 31 alla sera, sabato 1 novembre a pranzo e cena e domenica 2 domenica per il
pranzo. Per prenotazioni : 3485160626.

600 colloqui in una giornata: chiude così l’ottava edizione della Borsa del Placement

da: organizzatori

Poco più di seicento colloqui in una giornata: 100 neolaureati hanno avuto oggi l’occasione di incontrare i responsabili HR di 50 aziende top italiane e multinazionali, alla ricerca di giovani talenti. Positivo il feedback da parte delle aziende: oltre il 70% dei candidati incontrati è risultato ‘in target’ con le richieste delle imprese.

Quaranta ragazze e sessanta ragazzi, provenienti da facoltà scientifiche e umanistiche, con un’età media di 24 anni (il più giovane ne ha 22), il 40% ha maturato un’esperienza di studio/lavoro all’estero e molti vantano anche una doppia Laurea (italiana e estera). Sono gli All Stars: 100 candidati top che hanno avuto l’opportunità di fare una carrellata di colloqui con gli HR manager di 50 aziende top (tra cui Automobili Lamborghini, Carpigiani, CNH, Datalogic, Elextrolux, Ferrero, IBM, IMA, Johnson & Johnson, LIDL, Magneti Marelli, Maserati, SKY, Tetra Pak, Wartsila, Technogym) presenti alla Borsa del Placement, che si chiude oggi a Palazzo Re Enzo (Bologna). I 100 talenti sono stati selezionati in tutta Italia in base al curriculum e oggi si sono giocati la loro chance di tornare a casa con un lavoro in tasca.

I colloqui di oggi chiudono l’ottava edizione della Borsa del Placement: una tre giorni densa di appuntamenti e confronti sul mondo del lavoro e della formazione che ha visto l’intervento del Ministro Giuliano Poletti, delegati dei principali atenei italiani ed esteri, hr manager di grandi e medie aziende, ma anche docenti degli istituti superiori e ragazzi.

“Incontriamo spesso nei nostri momenti di formazione ragazzi che sono totalmente disillusi rispetto alla possibilità di trovare lavoro. Il problema della disoccupazione nel nostro Paese è reale e innegabile, tuttavia con All Stars Meeting vogliamo lanciare un messaggio positivo: delle opportunità esistono. Bisogna avere costanza nell’impegno scolastico, chiarezza nell’individuare il proprio obiettivo professionale e perseveranza nel seguire le proprie attitudini, con un occhio attento a quello che il mercato del lavoro chiede. Oltre il 50% degli All Stars 2013 ha avviato un rapporto di collaborazione con le aziende incontrate. Ci auguriamo che questo dato cresca ancora in questa edizione”. Tommaso Aiello, CEO della Fondazione Emblema e ideatore del Forum.

L’appuntamento con la Borsa del Placement 2015 è dal 27 al 29 ottobre, ancora a Bologna.

Si conferma anche per l’anno prossimo la collaborazione con il Comune di Bologna. L’Assessore alle Politiche giovanili Nadia Monti esprime infatti grande soddisfazione per la manifestazione e per il lavoro avviato con la Fondazione Emblema che “con cura, capacità e professionalità ha saputo lasciare un segno tangibile ai giovani di questa città e non solo. Un’amministrazione pubblica è efficace quando investe sul futuro dei giovani, attivando tutti gli strumenti possibili per sostenerli, soprattutto nel difficile passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro. La Borsa del Placement ha portato questo concreto risultato e per questo la Città di Bologna la accoglie con gioia per le edizioni a venire”.

www.borsadelplacement.it

Ferrara in Jazz 2014-2015: il programma di novembre e dicembre 2014

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

PROGRAMMA NOVEMBRE – DICEMBRE 2014

Main Concerts
Lunedì 3 novembre, 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
SONIC BOOM
Uri Caine, piano e Fender Rhodes;
Han Bennink, batteria

Venerdì 7 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
THE CLAUDIA QUINTET
Chris Speed, clarinetto e sax tenore;
Matt Moran, vibrafono;
Red Wierenga, fisarmonica;
Robert Landfermann, contrabbasso;
John Hollenbeck, batteria

Sabato 8 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
JOHN TAYLOR SOLO
John Taylor, pianoforte

Lunedì 10 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
STEVE KUHN TRIO
Steve Kuhn, pianoforte;
David Wong, contrabbasso;
Billy Drummond, batteria

Sabato 15 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
ABERCROMBIE – VERSACE – NUSSBAUM ORGAN TRIO
John Abercrombie, chitarra;
Gary Versace, organo;
Adam Nussbaum, batteria

Lunedì 17 novembre, ore 20.30
Presso il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara
Una produzione di Ferrara Musica
KENNY BARRON- DAVE HOLLAND DUO
Kenny Barron, pianoforte;
Dave Holland, contrabbasso

Venerdì 21 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Bologna Jazz Festival
GEORGE CABLES QUARTET
Piero Odorici, sassofoni;
George Cables, pianoforte;
Darryl Hall, contrabbasso;
Victor Lewis, batteria

Sabato 29 novembre, ore 21.30
In collaborazione con Caffè Meseta
TONINHO HORTA – RONNIE CUBER DUO
Toninho Horta, voce e chitarra;
Ronnie Cuber, sax baritono e flauto

Sabato 6 dicembre, ore 21.30
FABRIZIO BOSSO SPIRITUAL TRIO
Fabrizio Bosso, tromba e flicorno;
Alberto Marsico, organo;
Alessandro Minetto, batteria

Domenica 7 dicembre, ore 21.30
MOB PEPPERS featuring PEE WEE ELLIS
Pee Wee Ellis, sax tenore;
Daniele Santimone, chitarra;
Luigi Sidero, tastiere;
Giorgio Santisi, basso elettrico;
Christian Capiozzo, batteria

Sabato 13 dicembre, ore 21.30
THE UNUSUAL SUSPECTS
Pat Bianchi, organo;
Massimo Faraò, pianoforte;
Byron Landham, batteria
Sabato 20 dicembre, ore 21.30
SHAWNN MONTEIRO CHRISTMAS QUARTET
Shawnn Monteiro, voce;
Stefano Calzolari, pianoforte;
Aldo Zunino, contrabbasso;
Adam Pache, batteria

***
Happy Go Lucky Local
Lunedì 17 novembre, ore 21.30
MARCELLO MOLINARI QUARTET
Andrea Ferrario, sassofoni;
Andrea Calì, pianoforte;
Giannicola Spezzigu, contrabbasso;
Marcello Molinari, batteria

Lunedì 24 novembre, ore 21.30
ALESSIA OBINO CORdas
Alessia Obino, voce;
Dimitri Sillato, violino;
Giancarlo Bianchetti, chitarra;
Enrico Terragnoli, chitarra e banjo

Lunedì 1 dicembre, ore 21.30
PIERO BITTOLO BON JÜMP THE SHARK
Piero Bittolo Bon, sassofoni e clarinetti;
Gerhard Gschlössl, trombone;
Pasquale Mirra, vibrafono;
Domenico Caliri, chitarra;
Danilo Gallo, contrabbasso;
Federico Scettri, batteria

Il concerto sarà preceduto dalla vernice di
YOU AIN’T GONNA KNOW ME ‘COS YOU THINK YOU KNOW ME
Personale del fotografo emiliano Matteo Mangherini
Ideata e curata da Eleonora Sole Travagli in collaborazione con Endas
Inserita nel progetto ‘Vetrina giovani artisti’ patrocinato da Regione Emilia-Romagna

Lunedì 8 dicembre, ore 21.30
poLO
Paolo Porta, sassofoni;
Valerio De Paola, chitarra;
Andrea Lombardini, basso elettrico;
Michele Salgarello, batteria

Lunedì 15 dicembre, ore 21.30
FRANCESCO CUSA & THE ASSASSINS
Flavio Zanuttini, tromba;
Cristiano Arcelli, sax alto;
Giulio Stermieri, organo;
Francesco Cusa, batteria

Lunedì 22 dicembre, ore 21.30
TOMMASO CAPPELLATO & ASTRAL TRAVEL
Camilla Battaglia, voce;
Piero Bittolo Bon, flauto e clarinetto basso;
Paolo Corsini, pianoforte e tastiere;
Marco Privato, contrabbasso;
Tommaso Cappellato, batteria

***
Somethin’Else
Sabato 1 novembre, ore 21.30
QUERELAS DO BRASIL
Daniella Firpo, voce;
Luca Matteuzzi, pianoforte

I piatti della tradizione nordestina a insaporire un’autentica full immersion nei repertori di celebri autori della musica brasiliana eseguiti con classe e competenza da Daniella Firpo e Luca Matteuzzi.

Venerdì 14 novembre, ore 21.30
UKULELE LUCANO
Valeria Cimò, voce, percussioni e danza;
Danilo Vignola, ukulele;
Giò Didonna, percussioni

Gastronomia e musica folkloriche mediterranee si incontrano fondendosi alle spericolate tarante dell’esplosivo trio di Danilo Vignola.

Sabato 22 novembre, ore 21.30
RITUAL MODES
Robert Bisha, pianoforte e frame drum

Le gustose ricette dal cuore dei Balcani inframezzate alle melodie e ai ritmi albanesi della tradizione attraverso l’interpretazione, al pianoforte e al frame drum, del polistrumentista scutarino Robert Bisha.

Venerdì 28 novembre, ore 21.30
EAST MEETS WEST
Mauro Fava, sitar;
Stefano Grazia, tablas

Gli aromi speziati della cucina indiana sulle note di alcuni rāga selezionati ed eseguiti per tablas e sitar da Stefano Grazia e Paolo Avanzo, massimi specialisti in Italia della tradizione musicale d’Oriente.

Venerdì 5 dicembre, ore 21.30
A KLETZMER KARNIVAL
Andrea Bartolomeo, voce;
Gianluca Fortini, clarinetti;
Salvatore Sansone, fisarmonica;
Giovanni Tufano, chitarra e percussioni

Le prelibatezze della tradizione culinaria kasher per una notte dove protagonista sarà la musica ashkenazita del Lechaim Ensemble.

Venerdì 12 dicembre, ore 21.30
VUELVO AL SUR
Hugo Aisenberg, pianoforte

La Buenos Aires di Astor Piazzolla rivive in una serata interamente dedicata alla gastronomia argentina e al tango nuevo raccontato e interpretato al pianoforte dal maestro Hugo Aisemberg.

Venerdì 19 dicembre, ore 21.30
BAJOCUERDA
Erica Sherl, violino;
Alberto Rodriguez, chitarra;
Marco Perona, chitarra

Tapas andaluse al ritmo del flamenco rivisitato dal virtuoso chitarrista spagnolo Alberto Rodriguez con il suo trio strumentale, Alboreo, completato da Marco Perona alla chitarra e Erica Sherl al violino.

Venerdì 26 dicembre, ore 21.30
WHAT ABOUT DUST
Marta Raviglia, voce;
Simone Massaron, chitarra

Un’ultima abbuffata natalizia per una serata incentrata sui piatti della tradizione e sulla jam session di fine stagione che verrà aperta dal duo elettro-acustico composto da Marta Raviglia alla voce e Simone Massaron alla chitarra.

Comune di Ferrara, tutti i comunicati del 30 ottobre

da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 30 ottobre 2014

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Venerdì 31 ottobre alle 17 alla sala Agnelli. A cura de Il Gruppo del Tasso
E’ dedicato all’horror classico il primo incontro di ‘Un autunno da brrrrivido’
30-10-2014

Da ottobre la Compagnia del Libro propone alla sala Agnelli della biblioteca Ariostea (via Scienze 17) un mini-ciclo di eventi dedicati all’Horror dal tema “Un autunno da brrrrivido – Mostri, fantasmi, zombie, licantropi, vampiri”. Si partirà venerdì 31 ottobre (la Notte di Halloween) alle 17, con un evento dedicato all’Horror classico: preparatevi ad incontrare il “Frankenstein” di Mary Shelley, “Jekyl e Hyde” di Louis Stevenson, “Carmilla” di Sheridan LeFanu, le suggestioni di Edgar Allan Poe a altre icone della letteratura del brivido. Interverranno Matteo Pazzi, Elisa Orlandini, Linda Morini, Sara Macchi e Alberto Amorelli.

Si passerà poi all’Horror moderno, mercoledì 19 novembre, con Stephen King, Clive Barker e molti altri. Per finire, mercoledì 3 dicembre, avrà luogo un incontro speciale nel quale La Compagnia del Libro presenterà l’ultimo romanzo di Nicola Lombardi, scrittore horror nostrano. L’iniziativa è a cura dell’Associazione Culturale Il Gruppo del Tasso di Ferrara.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – L’horror è un genere della produzione letteraria fantastica dal taglio popolare, caratterizzato dalla rappresentazione di situazioni che provocano orrore e paura. Molto diffuso in letteratura fin dal XVIII secolo, il genere comprende tutte le storie nelle quali predominano il soprannaturale, il diverso, il bizzarro, il misterioso con il preciso scopo di provocare nello spettatore emozioni forti, a volte attraverso l’irruzione nella quotidianità di elementi irrazionali che portano a reazioni violente e a sviluppi drammatici.

TRASPARENZA AMMINISTRATIVA – I dati pubblicati sulla rete civica del Comune
La situazione patrimoniale anno 2013 di consiglieri comunali e assessori
30-10-2014

L’Amministrazione comunale di Ferrara, come previsto dalla nornativa in vigore, ha provveduto a pubblicare sul sito internet della rete civica “comune.fe.it” i dati relativi alla situazione patrimoniale e ai redditi riferiti all’anno 2013 dei consiglieri comunali e degli assessori (nuovo Mandato 2014-2019) .

Questo i link diretti alle pagine consultabili sul web:

http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3653 (Organi di indirizzo politico-amministrativo)

link in fondo alla pagina

>> Dichiarazioni e attestazioni su stato patrimoniale e redditi

Art. 14, c. 1, lett. f), d.lgs. n. 33/2013 – Art. 1, c. 1, n. 5, l. n. 441/1982

CENTRO STORICO – Sabato 1 e domenica 2 novembre nelle piazze Trento Trieste e Savonarola
Nel fine settimana torna la ‘Fiera di cose d’altri tempi e dell’artigianato artistico’
30-10-2014

Torna sabato 1 e domenica 2 ottobre un nuovo appuntamento con la ‘La Fiera di cose d’altri tempi e dell’artigianato artistico’, iniziativa a cadenza mensile per collezionisti e appassionati di oggetti d’epoca e manufatti. Gli espositori attenderanno ferraresi e turisti in piazza Trento Trieste e in piazza Savonarola.

CELEBRAZIONI DI NOVEMBRE – Nelle mattinate di sabato 1 e domenica 2 novembre
Cerimonie a Ravalle, Casaglia e Porporana in ricordo dei caduti di tutte le guerre
30-10-2014

Il Comitato per le ‘Celebrazioni del 4 Novembre a Ravalle – Casaglia e Porporana’ anche quest’anno ricorda i Caduti di tutte le guerre con celebrazioni civili e religiose, che si svolgeranno con il seguente programma:

Sabato 1 novembre

– a Porporana alle 9 all’ex scuola elementare Santa Messa e deposizione di una corona di alloro alla lapide dei Caduti;

– a Ravalle alle 10.30 Santa Messa presso il teatro Venere e deposizione di una corona di alloro alla lapide all’ex scuola elementare.

Domenica 2 novembre

– a Casaglia alle 10,30 Santa Messa al cimitero di Casaglia e deposizione di una corona di alloro alla lapide dell’ex scuola elementare; sarà presente l’assessore al Decentramento del Comune di Ferrara che terrà il discorso ufficiale di commemorazione.

CELEBRAZIONI – Il programma del 2 e del 4 Novembre del Comitato cittadino per le onoranze
Le iniziative per commemorare i defunti e celebrare la Giornata delle Forze Armate
30-10-2014

Come ogni anno il Comitato cittadino per le onoranze – formato da Comune, Provincia e Prefettura di Ferrara – ha definito l’agenda delle manifestazioni programmate in occasione della giornata dedicata alla Commemorazione dei defunti (domenica 2 novembre) e della Festa dell’Unità Nazionale, Giornata delle Forze Armate (martedì 4 novembre).

– Domenica 2 novembre
Commemorazione dei defunti
Alle 10, al tempio di San Cristoforo della Certosa di Ferrara santa messa in suffragio dei caduti di tutte le guerre celebrata dall’arcivescovo di Ferrara e Comacchio Mons. Luigi Negri;
alle 11 deposizione, con onori militari, di corone d’alloro al Famedio dei caduti in guerra e al Sacello dei caduti per la libertà.

– Martedì 4 novembre
Festa dell’unità nazionale – Giornata delle forze armate
Alle 10,25 in piazza Cattedrale si svolgerà l’alzabandiera;
alle 10,30 in piazza Trento Trieste deposizione di una corona d’alloro alla Torre della Vittoria seguita dalla lettura del messaggio del Capo dello Stato da parte del generale D.A. Roberto Nordio (comandante del COA). Le celebrazioni proseguiranno quindi con gli interventi di un rappresentante della consulta degli studenti e del Sindaco del Comune di Ferrara.
Alle 17,20 è previsto l’ammainabandiera.

MODIFICHE ALLA VIABILITA’
In occasione delle celebrazioni della Festa dell’unità nazionale – Giornata delle forze armate, martedì 4 novembre nella zona del centro sono previste modifiche alla viabilità:
– in piazza Cattedrale, corso Martiri della Libertà (tra piazza Savonarola e piazza Cattedrale) sarà in vigore il divieto di circolazione dalle 9 alle 13 e una sospensione temporanea della circolazione dalle 17 alle 18;

– in corso Porta Reno (tra via Amendola e piazza Trento Trieste) divieto di circolazione di tutti i veicoli, ammessi quelli al seguito della manifestazione, dalle 8 alle 13;

– in corso Porta Reno (da via Vaspergolo a via Amendola – area taxi esclusa) e da via Podestà a piazza Schiatti, sarà in vigore il divieto di fermata per tutti i veicoli su entrambi i lati dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 18, ammessi quelli al seguito della manifestazione.

TEATRO NUCLEO – Partenza venerdì 31 ottobre alle 21 con la serata dedicata a ‘Caligola Blues’
Tutti gli appuntamenti dei prossimi mesi in programma al Teatro Cortàzar di Pontelagoscuro
30-10-2014

(Comunicato a cura Ufficio stampa Teatro Nucleo/teatro Julio Cortazar)

Venerdì 31 ottobre alle ore 21, al Teatro Cortàzar di Pontelagoscuro (Ferrara) si chiuderà la residenza artistica di LaQuiete Teatro (Bologna) ospitata da Teatro Nucleo negli spazi di via Ricostruzione 40, con Caligola Blues, finestra sul lavoro ‘Intorno a Caligola’ di e con Pietro Piva e la regia di Marta Sappa. L’iniziativa rientra nel programma di residenze artistiche del Teatro Cortàzar. La serata è aperta al pubblico ad offerta libera.

Novembre per il Teatro Nucleo si aprirà a Firenze, nella memoria di Antonio Tassinari, per trent’anni attore dello storico gruppo italo-argentino, dal 2006 fondatore e regista a Pontelagoscuro (Ferrara) del primo Teatro Comunitario in Italia, scrittore, maestro e poeta della scena. Per rendere omaggio al suo lavoro, sabato 1 novembre alle ore 17, al Teatro dell’Affratellamento, sarà presentato al pubblico Un’avventura utopica, Teatro e trasformazione sociale del Gruppo Teatro Comunitario di Pontelagoscuro, a cura di Erica Guzzo e Greta Marzano, volume recentemente edito da Titivillus che comprende le scritture sceniche di Tassinari per il Teatro Comunitario. L’evento è a cura di Teatro Nucleo e l’Associazione Sfumature in Atto.

Continuano le attività del Teatro Nucleo nelle realtà sociali della città con ‘L’Ariosto incontra il carcere’, primo laboratorio itinerante tra teatro, scuola e carcere di Ferrara. La tappa iniziale si svolgerà mercoledì 5 novembre al liceo Ariosto, quando Horacio Czertok e Andrea Amaducci racconteranno agli studenti l’esperienza di teatro-carcere che il Teatro Nucleo sta conducendo dal 2005 nella casa circondariale di Ferrara. Il laboratorio continuerà il 24 novembre in carcere, con la presentazione agli studenti dello spettacolo Tasso-Materiali, regia di Horacio Czertok, con la partecipazione dei detenuti/attori della casa circondariale e i video di Marinella Rescigno. La conclusione di questo primo laboratorio tra scuola, carcere e pratiche teatrali è prevista il 3 dicembre, con un incontro di restituzione tra gli studenti delle classi aderenti. Lo spettacolo Tasso-Materiali e il laboratorio ‘L’Ariosto incontra il carcere’. Con il patrocinio del Comune di Ferrara, della Regione Emilia Romagna e del Lions Club di Ferrara ed il coordinamento di Teatro-Carcere Emilia Romagna e della casa circondariale di Ferrara.

A conclusione dell’ ‘Anno Cortazariano’ organizzato da Teatro Nucleo, gestore del Teatro Cortàzar di Ferrara, in occasione dei cento anni dalla nascita dello scrittore di origini argentine, il 7 novembre alle ore 18, presso la Sala Boldini di Arci-Ferrara, sarà proiettato il film di Michelangelo Antonioni Blow Up, pellicola del regista ferrarese ispirata al racconto Las babas del diablo di Julio Cortàzar. La proiezione sarà preceduta da letture, a cura di Teatro Nucleo, di alcuni scritti di Cortàzar.

Uno sguardo al futuro: sabato 15 novembre dalle 10 alle 17 presso la sala Wunderkammer-Palazzo Savonuzzi in via Darsena 52 Ferrara, si terrà il laboratorio partecipato ‘Quali facce ha la precarietà?’ condotto da Vincenza Pellegrino (Università di Parma) utilizzando la metodologia del Future Lab, modalità di democrazia partecipata per progettare una visione collettiva di futuro. Gli interventi teatrali sono curati da Teatro Nucleo. È previsto un servizio di animazione per bambini ed un ‘Mini-Future Lab’ per i piccoli partecipanti. L’evento è promosso dal Comune di Ferrara in collaborazione con: Regione Emilia Romagna, Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale, AUSL Ferrara, Provincia di Ferrara, Community Lab e Teatro Nucleo. Per informazioni inviare una mail a t.gradi@comune.fe.it, oppure consultare la pagina Facebook: fb/FutureLabFerrara.

Il 26 novembre, tra le iniziative in programma nella giornata ‘LST al Teatro Comunale’, organizzata da ‘La Società a Teatro’, CSV-Agire Sociale, saranno proiettati nel Ridotto del Teatro Abbado i cortometraggi realizzati dai trenta ragazzi di età compresa tra i 12 e i 20 anni che quest’anno hanno partecipato alla terza edizione di ‘Altri Sguardi – progetto multidisciplinare per una valorizzazione della percezione giovanile degli spazi urbani’, laboratorio estivo di teatro e produzione audiovisiva organizzato da Teatro Nucleo in collaborazione con Davide Della Chiara e la Cooperativa Sociale Il Germoglio.

Infine prenderà avvio ‘CORPOeAZIONEinRETE’, ciclo di seminari intensivi sulla performance contemporanea aperti a tutti. La prima sessione prevista a Ferrara si terrà il 29 novembre dalle ore 14 alle 19 presso lo spazio Progetto21, in via Briosi 80/a; gli altri incontri si terranno alternativamente presso Progetto21 ed il Teatro Cortàzar di via Ricostruzione 40 (Pontelagoscuro).

Per informazioni e prenotazioni: tel. 0532 464091 – mail a info@teatronucleo.org. Oppure visitare il sito teatronucleo.org.

Ufficio Stampa Teatro Nucleo Teatro Julio Cortàzar Via Ricostruzione, 40 44123 – Pontelagoscuro – Ferrara tel. 0532 464091 cell. 329 1876882 www.teatronucleo.org

UFFICIO PORTAVOCE SINDACO – Classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore
Ferrara quinta in Italia sugli Open Data
30-10-2014

Da una classifica pubblicata da Il Sole 24 Ore domenica scorsa nell ‘inserto Nòva24, Ferrara è risultata tra le città d’Italia con i più alti livelli di apertura dei dati.

La classifica è consultabile a questo indirizzo http://it-city.census.okfn.org/

il progetto Open Data Census realizzato nel 2012 è un censimento per individuare i livelli di apertura dei dati delle varie nazioni nel mondo, arrivando fino alla dimensione cittadina, quella più vicina alle persone.

(A cura dell’Ufficio Portavoce del Sindaco)

INTERPELLANZA – Presentata dal gruppo consiliare Forza Italia
Realizzazione di una centrale operativa unica delle varie Forze di Polizia
30-10-2014

Questa l’interpellanza pervenuta:

– il Gruppo Consiliare Forza Italia in Consiglio comunale ha interpellato il Sindaco di Ferrara in merito alla realizzazione di una centrale operativa unica delle varie Forze di Polizia.

CONFERENZA STAMPA – Mercoledì 5 novembre alle 11.30, nella Sala di Giunta del Castello Estense
Presentazione della mostra “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Boldini e De Pisis”
30-10-2014

Mercoledì 5 novembre alle 11.30, nella Sala di Giunta del Castello Estense avrà luogo la conferenza stampa di presentazione della mostra “L’arte per l’arte. Il Castello Estense ospita Boldini e De Pisis”

Interverranno il Sindaco di Ferrara, Il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Turismo e Giovani, il Presidente della Fondazione Ferrara Arte, Giovanni Lenzerini, la Direttrice delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea, Fondazione Ferrara Arte, Maria Luisa Pacelli, la Dirigente della Provincia di Ferrara, Settore Politiche Culturali Barbara Celati.

Per comunicazioni: Alessandra Cavallaroni – Segreteria di Direzione
Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea
Fondazione Ferrara Arte
tel 0532/242800 fax 0532/209574
Via Frescobaldi, 40 – 44121 Ferrara

Sabato 1 novembre Somethin’Else vola in Brasile con la voce di Daniella Firpo e i sapori della cucina nordestina

da: ufficio stampa Jazz Club Ferrara

Sabato 01 novembre Somethin’Else vola in terra carioca dove piatti tipici della cucina nordestina contribuiranno ad insaporire un affascinante viaggio sonoro che attraversa oltre un secolo di storia della musica brasiliana, eseguito con classe e competenza dalla voce di Daniella Firpo accompagnata al pianoforte da Luca Matteuzzi.

Con Somethin’Else, sabato 01 novembre a partire dalle ore 20.00, il Torrione mette le ali per planare in terra carioca, dove piatti tipici della cucina nordestina contribuiranno ad insaporire un affascinante viaggio sonoro che ripercorre oltre un secolo di storia della musica brasiliana – dallo Choro, al Samba, alla Bossa Nova – eseguito con classe e competenza dalla voce di Daniella Firpo accompagnata al pianoforte da Luca Matteuzzi.
Si potrà gustare il bobó de camarão (vellutata zuppa di gamberoni con tapioca e latte di cocco), per poi tuffarsi nell’immancabile farofa e concludere in bellezza con brigadeiros e beijinhos (irresistibili dolcetti a base di cioccolato e cocco che – come ciliegie – uno tira l’altro), mentre Querelas do Brasil – duo nato dall’incontro della cantante e compositrice brasiliana Daniella Firpo con il pianista Luca Matteuzzi – darà vita ad un repertorio intimo e delicato, energico e vitale al tempo stesso, che va da Villa Lobos e Ernesto Nazareth a Noel Rosa e Tom Jobim, esaltando la ricchezza dei generi brasiliani e contribuendo a creare un quadro variopinto in cui la musica popolare si coniuga con il jazz e la musica europea. Arrangiamenti raffinati seguono la cronologia storica della musica brasiliana dalla fine dell’800 fino alla nostra epoca, mostrando il fil rouge che lega le diverse sonorità del vasto mondo musicale brasileiro.
È consigliata la prenotazione della cena al 333 5077079 (dalle 15.30). Ingresso a offerta libera riservato ai soci Endas.

La cantante, compositrice e musicista brasiliana Daniella Firpo nasce in una famiglia di musicisti iniziando a cantare sin da piccolissima. Intraprende l’attività professionale circa quindici anni fa a Salvador riscuotendo immediato riscontro di pubblico e critica. Dal 2008 fa dell’Italia sua patria d’adozione, dove il suo timbro profondo, dinamico e vellutato, frammisto a giocosa creatività, la proietta sul panorama musicale nazionale attraverso la partecipazione a prestigiosi festival e manifestazioni. Parallelamente all’attività concertistica, la Firpo divulga storia e cultura della musica brasiliana attraverso corsi e seminari presso scuole e istituzioni culturali.

Luca Matteuzzi intraprende gli studi pianistici classici all’età di otto anni. Nel 1982 si appassiona alla musica jazz. Da allora frequenta diversi corsi e seminari, sebbene fondamentale si riveli l’incontro con John Taylor e Kenny Wheeler. Dal 1986 conduce un’intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi a fianco di numerosi artisti sia in Italia che all’estero. Da citare la lettura-concerto di e con Matteo Belli “Troppo tardi per sognare, troppo presto per dimenticare” (2007) e l’accompagnamento di Ivano Marescotti nell’interpretazione in chiave jazz-romagnola della favola di Pierino e il Lupo. All’attività concertistica affianca, dal 2010, l’organizzazione di concerti per la rassegna bolognese JazzOrNot.

Le tecnologie nella comunicazione scientifica, didattica e sociale protagoniste a Unife

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Una giornata di studi con la Lectio Magistralis di Paolo Frignani sui suoi 44 anni di attività professionale

Un’intera giornata di studio sul ruolo della I.C.T. nella comunicazione scientifica, didattica e sociale con protagonisti a confronto quella in programma all’Università di Ferrara, lunedì 3 novembre dalle ore 9, in Aula Copernico di Palazzo Renata di Francia (via Savonarola, 11),

Tre le sessioni previste per il seminario, che vedranno susseguirsi l’intervento di numerosi esperti, all’interno del ramo delle tecnologie e metodologie del web 2.0 nel settore pedagogico-didattico.

Dopo i saluti del Rettore Pasquale Nappi, apriranno i lavori Luciano Galliani, Presidente di Sird, Società Italiana di Ricerca Didattica, Tommaso Minerva, Presidente di Sie-l, Società italiana di e-learning, e Pier Cesare Rivoltella, Presidente di Sirem, Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale.

Nella prima sessione, diversi Atenei italiani avranno modo di illustrare i loro studi e ricerche sul tema Tecnologie e comunicazione scientifica.

A seguire, si parlerà di Tecnologie e comunicazione didattica, focalizzandosi sulle prospettive pedagogiche dell’uso delle tecnologie.

La sessione pomeridiana offrirà poi una declinazione sociale delle ICT, con professionisti nell’ambito delle Tecnologie e comunicazione sociale.

Non solo. La giornata sarà coronata alle ore 18 da un momento speciale: la Lectio Magistralis di Paolo Frignani, Delegato del Rettore per l’Orientamento e la Didattica a distanza, Ordinario del Dipartimento di e Direttore del Centro Se@ di Unife, dal titolo Io e il mio doppio, per raccontare i suoi 44 anni di attività professionale e scientifica.

Spiega Frignani: “Sarà un’ulteriore occasione per rivelare il considerevole ruolo del nostro Ateneo nella ricerca pedagogica, coniugata attraverso le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione. Un campo scientifico che mi ha visto impegnato già dalla mia esperienza all’Università di Ginevra e che Unife mi ha consentito di approfondire, con studi e insegnamenti, in qualità di professore di Tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento. Questo grazie anche a importanti colleghi e amici che mi hanno preceduto e affiancato in questi anni nella ricerca dell’innovazione didattica e della formazione a distanza”.

“ Dopo 44 anni di attività – conclude Frignani – ritengo opportuno delineare ulteriori prospettive attraverso colleghi giovani e stimati, che forniranno di certo nuove energie allo sviluppo di questi studi”.

L’iniziativa è organizzata da Se@, Centro di Tecnologie per la Comunicazione, l’Innovazione e la Didattica a distanza di Unife, Sird, Società Italiana di Ricerca Didattica, Sirem, Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale, e Sie-l, Società italiana di e-learning.

L’evento sarà trasmesso in diretta streaming su http://seatv.unife.it

“Libriamoci” : il Sindaco legge ai ragazzi della scuola De Pisis

da: ufficio Portavoce del Sindaco di Ferrara

Il Sindaco ha partecipato alla iniziativa “Libriamoci”, pensata per ridare valore e centralità alla lettura in un paese dove i dati segnalano scarso amore per i libri. L’evento – rivolto a tutte le scuole, statali e paritarie, dalla materna alle secondarie di II grado – è promosso dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e da quello dei Beni culturali e delle Attività culturali e del Turismo (Mibact) insieme al Centro per il libro e la lettura.

La scuola De Pisis ha aderito volendo dare l’esempio “liberando la lettura” con l’aiuto di vari ospiti che, in questi giorni, leggeranno brani ad alta voce.

I ragazzi, molto attenti, hanno apprezzato le letture e l’interazione che si è creata tra loro e gli ospiti lettori di oggi: il Sindaco Tiziano Tagliani, il Dirigente del Provveditorato agli studi Antimo Ponticiello e la Dirigente scolastica Maria Gaiani.

Il primo cittadino, prima di leggere un brano tratto da un libro di Roberto Piumini, ha ringraziato gli insegnanti e i ragazzi delle classi terze: “in genere vado di corsa per le tante cose da fare, ma oggi sto con voi, senza fretta, perché i libri si devono leggere in tranquillità. Amo i libri e vi voglio ringraziare perché, grazie a questo invito, mi avete offerto l’opportunità di fermarmi a leggere e pensare”

AIRC e Università di Ferrara insieme contro il cancro per raccontare agli studenti i risultati e la passione del mestiere più bello del mondo: quello del ricercatore

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

Mercoledì 5 novembre alle ore 11 presso la Sala Estense, i protagonisti del mondo della ricerca sul cancro incontrano gli studenti dell’Università di Ferrara, portando loro i più recenti progressi dell’oncologia e le storie di chi, della ricerca, ha fatto una professione.

L’iniziativa, che si svolge in contemporanea in altri tre Atenei, Bari, Firenze e Trento, rientra nell’ambito degli “Incontri nelle Università”, nati nel 2011 e promossi da AIRC per “I Giorni della Ricerca”.

Ad intervenire a Ferrara saranno i ricercatori Paolo Pinton di Unife e Pier Paolo Di Fiore dell’Università degli Studi e dello IEO di Milano, insieme a Lisa Vozza della Direzione scientifica di AIRC e a Cristian Morisi, testimonial della ricerca. Moderatrice d’eccezione sarà Daria Bignardi, che condurrà i lavori fino all’intervento conclusivo del Rettore Pasquale Nappi.

Ogni giorno in Italia ci sono mille nuovi casi di cancro: un problema quotidiano che si ripete in centinaia di migliaia di famiglie che affrontano la malattia. Oggi, grazie ai risultati della migliore ricerca, è possibile curare buona parte di quei mille tumori. Quando si parla di ricerca sul cancro pensiamo a laboratori, microscopi, provette. Ma la ricerca è fatta prima di tutto dalle persone e dalle loro storie professionali, di vita, di speranza e di passione, che sono al centro degli Incontri nelle Università di AIRC.

“Tutte le cellule del nostro corpo vanno incontro a un continuo processo di turnover – spiega Pinton- in cui c’è un bilancio regolato tra la generazione di nuove e l’eliminazione di cellule vecchie o danneggiate. Nei tumori questo meccanismo si inceppa, per cui le cellule cancerose sviluppano una specie di immortalità. I ricercatori Unife stanno studiando come colpire questa caratteristica del cancro anche grazie al contributo AIRC”.

“I progressi degli ultimi anni hanno delineato la strategia per la lotta ai tumori – sottolinea Di Fiore – basata su due armi: diagnosi precoce e miglioramento della terapia. I farmaci molecolari sono ormai una realtà consolidata nella pratica clinica. Non sono ancora disponibili però per tutti i tipi di tumori e spesso non sono efficaci per tutti i pazienti: in quest’area e in quella della medicina personalizzata ci aspettiamo grandi progressi”.

“Prima Associazione per finanziamenti alla ricerca sul cancro in Italia, AIRC è impegnata da quasi cinquant’anni contro i tumori – ricorda Lisa Vozza – Grazie alle donazioni di quasi un milione e mezzo di soci, è possibile sostenere il progresso della ricerca. AIRC sostiene il lavoro di circa 5000 ricercatori in tutta Italia. La selezione dei progetti di ricerca coinvolge circa 600 scienziati stranieri e 50 italiani, fra i massimi esperti in oncologia”.

Ad intervenire anche Cristian Morisi, concreta testimonianza dell’importanza della ricerca per la cura, che oggi, a 36 anni, racconta la sua storia di bambino curato per un tumore, con coraggio ed entusiasmo, dicendo..“Senza la ricerca persone come me non potrebbero farcela” e Francesca Sara Curatola, volontaria AIRC, che afferma..“Uniti, possiamo rendere il cancro sempre più curabile”.

Tresigallo, Confartigianato incontra il sindaco

da: ufficio stampa Confartigianato

Piattaforma contro la crisi. Confartigianato ha chiuso a Tresigallo, col sindaco Dario Barbieri, gli incontri sul territorio iniziati la scorsa estate. La delegazione composta dal vice direttore, Paolo Cirelli, e dalla responsabile di zona, Lara Pellegatti, e dal Presidente della sezione, Mauro Bersanetti, ha presentato alla Giunta pressoché al completo le sue dieci proposte, dalla diminuzione della pressione fiscale alla partecipazione delle aziende all’Expo 2015. Soddisfatta Pellegatti. «Abbiamo trattato di fusione dei Comuni dell’ex mandamento, che secondo noi porterebbe grandi vantaggi, liberando risorse e razionalizzando la spesa pubblica». Su Imu e Tasi, «che colpiscono duramente l’impresa», l’associazione di via Veneziani ha chiesto l’applicazione dell’aliquota più bassa. Ancora, si è parlato di appalti, idrovia, «con cui si apriranno tante possibilità di lavoro per le aziende del territorio» e di Expo 2015: «La dobbiamo sentire vicina – l’esortazione della responsabile i zona – e vi sono realtà che hanno i requisiti per partecipare». La chiosa di Pellegatti, a sintesi del ‘tour’. «Non vogliamo piangerci addosso o criticare le amministrazioni, ma avanzare proposte che possono essere accolte, a livello locale, per migliorare. Noi confidiamo in un confronto continuo, periodico, con le istituzioni».

Comacchio, le dichiarazioni di Paola Peruffo, candidata regionale Forza Italia

da: Paola Peruffo, Candidata Forza Italia alle Elezioni Regionali

«Io credo che il comacchiese, coi Lidi e il Delta, sia troppo spesso sentito da noi tutti come ‘altro’ rispetto al ferrarese. Il che spiega il guardare dei residenti verso la Romagna. Una logica che dobbiamo superare. La regione Emilia Romagna, in termini di turismo, viene spesso vista come Emilia, con i suoi colli, e Romagna, col mare. E ogni realtà cerca così una propria identificazione.  Nello specifico di Comacchio, le cui bellezze sono innumerevoli e soddisfano varie tipologie di turisti, la scommessa è ragionare sui collegamenti verso l’interno e verso l’esterno, che sono vulnerabili, inutile negarlo. E il risultato è una sorta di isolamento. Per vivere e fare vivere un territorio, serve una programmazione che non tamponi solo le emergenze – tipo mal tempo – che mettono in crisi gli operatori e il comparto turistico. Perché i lidi sono soprattutto mare, ma non solo mare. Penso all’Abbazia come alla presenza delle terme. Ecco, in Regione va portata anche questa sensibilità. Bisogna sviluppare un senso di appartenenza all’Emilia Romagna. Ma serve il contributo di tutti. Solo così si potrà raggiungere la meritata valorizzazione di Comacchio»
 
Paola Peruffo,
Candidata Forza Italia Elezioni Regionali

Visit Ferrara al WTM di London 2014

da: Consorzio Visit Ferrara

Il consorzio turistico della Provincia ferrarese partecipa dal 3 al 6 novembre al World Travel Market, leader mondiale dell’industria del turismo, con più di 50mila professionisti

L’eclettico universo del turismo internazionale si mette in vetrina, dal 3 al 6 novembre 2014, per la 35esima edizione del WTM – World Travel Market – di Londra, l’evento leader a livello mondiale per l’industria dei viaggi e del turismo. Un’occasione unica, che mette a confronto più di 50mila professionisti del settore, ministri dei diversi governi del pianeta e migliaia di giornalisti internazionali. In questo esclusivo showcase delle destinazioni e dei cultori del turismo, il consorzio Visit Ferrara – che conta quasi 80 operatori di tutta la Provincia ferrarese nell’ottica di una strategia condivisa – farà la sua parte, presentandosi con un desk ricco di materiale informativo all’interno dello stand dell’Apt Servizi dell’Emilia Romagna. Il desk sarà collocato nel settore dell’Europa Mediterranea (queste le coordinate: EM2100 / EM 2150) in un contesto in cui saranno presenti le migliori località del globo. Nei 4 giorni di manifestazione business to business, gli operatori avranno la possibilità di fare rete, scoprire nuove tendenze del turismo e tecnologie, sancire affari. Solo nel 2013, infatti, con il WTM di Londra sono stati generati più di 2 miliardi di sterline in contratti. Un’opportunità speciale per il consorzio Visit Ferrara che potrà interagire in una dimensione professionale unica dell’industria dei viaggi e stabilire nuove relazioni a tutto vantaggio del territorio della Provincia ferrarese.
Per scaricare immagini in alta definizione:
http://www.ellastudio.it/it/comunicato-stampa/6286/visit-ferrara-al-wtm-di-london-2014

“Violente manipolazioni mentali”, album d’esordio del progetto Mastice

da: ufficio stampa I Dischi del Minollo

Il 14 novembre uscirà “Violente manipolazioni mentali”, concept album dei MASTICE.
Esordio del duo ferrarese formato da Igor Tosi (voce della band Devocka) e Riccardo Silvestrini, pubblicato dall’etichetta discografica I DISCHI DEL MINOLLO, con distribuzione Audioglobe. Il progetto Mastice rappresenta la dura quotidianità, dove riverberi e ritmi meccanici si intrecciano ad oscillazioni e parole. Sensibile alle sonorità industrial e ambient, Mastice possiede una forte natura elettro rock.
Il progetto esordisce con la cover “Vita in un pacifico nuovo mondo” all’interno della compilation-tributo ai Fluxus “Tutto da rifare” (Mag Music/ V4V Records).
Registrato alla Masticheria di Ferrara da Samboela (Luci della centrale elettrica, Devocka, Bob Corn) tra dicembre 2013 e maggio 2014, il disco è stato preceduto dall’EP digitale in chiave ambient “VMMprologue”, realizzato in collaborazione di Sozu Project.

contatti :

soundcloud.com/masticeband
masticeband.wordpress.com
masticeband@gmail.com

Viabilità e orari cimiteri per ponte Ognissanti

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Anche quest’anno, in occasione del ponte di Ognissanti verrà istituito un senso unico di marcia nella via del Camposanto a Comacchio, con direttrice di marcia sud-nord, verso la strada provinciale “Rossonia” n° 15. La modifica temporanea alla viabilità lungo la predetta via resterà in vigore da domani, venerdì 31 ottobre sino a domenica 2 novembre compreso. Restano invariati invece gli orari di apertura dei cimiteri del territorio comunale con orario continuato dalle ore 8 alle ore 16:30 (chiusura automatica dei cancelli).

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La lettera dell’On. Sandra Zampa, sottoscritta dalla Senatrice Maria Teresa Bertuzzi, all’Ambasciatore iraniano sull’esecuzione di Reyhaneh Jabbari

da: ufficio stampa Partito Democratico Ferrara

Signor Ambasciatore,
risuonano nel mondo, risuonano “di fronte al tribunale di Dio” le ultime parole di Reyhaneh Jabbari, la giovane donna impiccata all’alba di sabato 25 ottobre nel suo Paese per ordine della Corte Suprema.
Risuonano nel nostro cuore, risuonano nel cuore delle donne di tutto il mondo, le sue parole così cariche di forza e di dignità, come un appello perché mai più il corpo di una donna sia violato, mai più il potere se ne impadronisca, mai più la legge sia usata contro la sua libertà, contro la sua vita.
Il popolo italiano che noi rappresentiamo, le donne italiane di cui sentiamo tutto il dolore e l’indignazione per il supplizio a cui è stata sottoposta Reyhaneh Jabbari, alzano la voce davanti al suo Paese. Sappiano, le autorità dell’Iran, che i diritti umani fondamentali, i diritti delle donne, sono inalienabili sotto tutti i cieli: il diritto alla vita, il diritto alla libertà. Sappiano, le donne dell’Iran, che noi le sosteniamo contro ogni violazione della loro dignità.
Sappia, signor Ambasciatore, che l’Italia considera l’uccisione di Reyhaneh Jabbari un colpo inferto al sentimento profondo di umanità che tutti ci unisce su questa terra.
Noi ci aspettiamo ora un segno di cambiamento di quelle leggi e di quella cultura del suo Paese che hanno consentito l’uccisione di Reyhaneh Jabbari di fronte alla coscienza del mondo.
Dica al suo popolo, signor Ambasciatore, che noi siamo le sorelle di Reyhaneh Jabbari, decise a difendere con ogni mezzo la libertà e la dignità delle donne, nella vita sociale, nelle leggi, nelle scelte della politica.
Reyhaneh Jabbari vive. La sua testimonianza alimenta il nostro impegno e l’impegno delle donne di tutto il mondo per una umanità libera dalla paura e dalla schiavitù della violenza.

on. Sandra Zampa

Intervento della Polizia Provinciale contro la pesca di frodo

da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Due pescatori, un italiano di Rovigo con la licenza di mestiere aiutato da un cittadino romeno, sono stati sorpresi dalla Polizia provinciale intenti in attività non consentite.
Avevano posizionato oltre 700 metri di reti nel canale Leone, in territorio di Codigoro, in un tratto non riservato alla pesca di mestiere.
Dopo un appostamento notturno, la pattuglia degli agenti provinciali è intervenuta provvedendo a sanzionare entrambi e sequestrando, oltre alle reti, anche la barca con la quale le avevano collocate nel corso d’acqua. I due hanno già pagato le sanzioni contestate per complessivi 460 euro.
Un secondo intervento è stato poi messo a segno da una guardia volontaria, sempre sotto il coordinamento della Polizia provinciale e supportata dal tempestivo intervento di una pattuglia dei carabinieri di Ro Ferrarese.
L’operazione si è conclusa con il recupero di quasi 1.500 metri di reti poste lungo il Collettore Acque Alte nel comune di Berra e di un gommone lungo tre metri.
La guardia volontaria ha notato nelle acque del canale lunghissimi filari di galleggianti di colore bianco, tesi da una riva all’altra fino a perdita d’occhio, che chiudevano completamente il corso d’acqua. Praticamente una barriera che intrappola tutto il pesce che transita in quel lungo tratto.
Sorpresi anche due uomini su un gommone, fermati dai carabinieri di Ro nonostante si fossero dati alla fuga. Uno dei due è stato identificato in un pescatore di mestiere romeno, residente nel rodigino e già sanzionato nei mesi scorsi per aver posto in modo analogo reti dove la pesca non è consentita ai pescatori di mestiere.
“Ringrazio agenti, guardia volontaria e carabinieri – dichiara il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – grazie al cui sforzo costante si dà un segnale importante sul piano della lotta all’illegalità e su quello della tutela ambientale”.

L’INTERVISTA
Anna Maria Quarzi: la memoria ci salverà

“È stato un viaggio ‘alla ricerca di’ sulle tracce dei cittadini ferraresi di origine ebraica scomparsi ad Auschwitz, ma è stato anche un viaggio nella perdita dei diritti umani”, così la professoressa Anna Maria Quarzi – direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara – descrive la visita degli studenti ferraresi al campo di sterminio di Auschwitz-Bikenau.

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Bambini detenuti ad Auschwitz

Questo viaggio, infatti, rappresenta “la conclusione di un percorso di preparazione e di ricerca svolte dai ragazzi insieme ai loro insegnanti e ai collaboratori dell’Istituto”, sottolinea la professoressa, “perché l’obiettivo che ci siamo posti dall’inizio è stato evitare un’esperienza solamente emotiva, senza la componente della riflessione”. Il progetto Viaggio e memoria tracce, parole, segni sulle orme dei cittadini ferraresi di religione ebraica deportati ad Auschwitz, promosso dall’Istituto di Storia Contemporanea con la collaborazione del Meis-Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah, che ha ricevuto il finanziamento dell’Assemblea Legislativa della regione Emilia Romagna, ruota intorno all’idea di un apprendimento critico, lontano dal ‘dovere della memoria’. Ha perciò coinvolto i ragazzi del liceo artistico Dosso Dossi e dell’istituto tecnico Aleotti attraverso cicli di incontri, lavori di ricerca sulla comunità ebraica ferrarese e sui suoi componenti, la realizzazione di mostre presso il Meis e di uno spettacolo teatrale andato in scena alla Sala Estense. Lo scopo, spiega la professoressa Quarzi, “era far conoscere ai ragazzi ciò che è successo nella loro città, il fatto che i luoghi che vivono quotidianamente sono stati teatro della privazione di diritti e che è accaduto a cittadini pienamente integrati nella vita della comunità ferrarese, di cui anzi spesso erano i protagonisti”. “Anche per la visita al campo di concentramento – continua la direttrice dell’Istituto di Storia Contemporanea – abbiamo voluto guide mirate, che non hanno fatto leva sulle emozioni, ma hanno ricostruito in modo molto oggettivo il funzionamento del campo di Auschwitz, dall’internamento dei primi prigionieri polacchi, alla Soluzione Finale, alle marce della morte. Inoltre il sistema concentrazionario è stato contestualizzato all’interno di un percorso storico-politico che aveva le proprie radici nel pangermanesimo e che ha trovato poi un terreno fertile nell’antigiudaismo polacco di matrice cattolica-popolare”.

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Anna Maria Quarzi è direttrice dell’Istituto di storia contemporanea di Ferrara

Il viaggio si è svolto dal 21 al 25, durante la settimana della lingua italiana nel mondo, “per questo abbiamo fatto tappa anche all’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, scoprendo diversi legami e corrispondenze fra la storia e la cultura italiana e polacca. L’ultimo giorno l’Istituto ci ha messo a disposizione una guida per la visita della città che ci ha portato nel quartiere Kazimierz, la zona dell’insediamento ebraico di Cracovia, e ha concluso il percorso nella cosiddetta Piazza delle sedie: la piazza del ghetto istituito dai nazisti, dove ora c’è un’installazione di due artisti polacchi composta da alcune sedie che vogliono essere l’emblema di una comunità perduta”. Attraverso questa visita “i ragazzi hanno potuto capire come, dopo l’oblio seguito al conflitto, ora la Polonia stia tentando di recuperare la memoria della propria comunità ebraica e delle sue relazioni con la popolazione in maggioranza cattolica”.
“Uno dei momenti più forti – confessa Anna Maria Quarzi – è stata la serata di riflessione e dibattito dopo la visita ad Auschwitz-Birkenau, che i ragazzi hanno avuto con gli adulti dell’Anpi che ci hanno accompagnato: una sorta di dialogo fra le generazioni attraverso cui scambiarsi impressioni e opinioni”.
Ora, come mi spiega infine la professoressa, “iniziamo una nuova fase di questo progetto, con la realizzazione di un video del viaggio e nuovi incontri nelle scuole che vorranno intraprendere questo percorso di approfondimento: il tutto sempre opera degli studenti, che devono rimanere i protagonisti attivi di queste iniziative, in modo che le conoscenze acquisite e le emozioni provate siano uno stimolo per riconoscere gli indizi e gli episodi di discriminazione e privazione dei diritti nella loro vita quotidiana”.

L’OPINIONE
Concertar pallido e assorto: Renzi, Camusso e il modello democratico

E’ abbastanza facile dimostrare che la cosiddetta concertazione c’entra assai poco con gli schemi classici della democrazia rappresentativa, che prevedono modelli in cui la legittimazione del governo si fonda esclusivamente sull’esito del voto popolare a suffragio universale ed escludono di conseguenza che i cittadini possano disporre di un potere di rappresentanza ulteriore per il fatto di essere imprenditori, lavoratori dipendenti, pensionati. In una democrazia rappresentativa la ricognizione dei bisogni e delle necessità presenti a livello sociale è il compito principale della politica, che le traduce nei programmi che partiti e coalizioni sottopongono al giudizio degli elettori.
Altra cosa è evidentemente la gestione dei rapporti che riguardano direttamente le forze sociali, la negoziazione contrattuale in primis, che le vede agire in totale autonomia all’interno del quadro legislativo vigente, sul quale tuttavia il potere politico, legittimato dal Parlamento, può intervenire per ragioni di interesse generale.
In quest’ottica la richiesta delle forze sociali di “contrattare” direttamente con l’esecutivo il contenuto delle leggi che approva il Parlamento ha ben poco fondamento ed è tutt’al più assimilabile ad una legittima attività di lobby. Un conto è infatti il dovere da parte di chi governa di ascoltare tutte le voci del Paese, ben altro sarebbe invece l’obbligo di dover ottenere da alcune di esse una qualche forma di consenso preventivo.
Per anni in molti a sinistra hanno ritenuto che il modello della concertazione, che indubbiamente ha consentito in passato al Paese di superare alcuni momenti difficili, fosse l’espressione di una democrazia più ricca e avanzata, nella quale, alla rappresentanza politica espressa con il voto, si affiancava quella sociale, espressa dalle organizzazioni delle diverse componenti che costituiscono la società. Ma è proprio/ancora vero?
In primo luogo si osserva che questo schema ha certamente rappresentato per le forze di opposizione una sorta di elemento di garanzia, che consentiva di estendere il loro potere di interdizione nei confronti di chi governava al di là dei rapporti di forza in parlamento. In un’ottica puramente difensiva, come è stata quella che per anni ha prevalso, è innegabile che questo modello abbia consentito di limitare qualche danno; anche se non a costo zero, perché è emerso con chiarezza che nella percezione dell’opinione pubblica questa sorta di delega impropria della politica alle rappresentanze dei lavoratori appariva come una forma di indebita commistione e confusione di ruoli, che certamente non aiutava ad acquisire consenso chi si proponeva come forza alternativa. In questo modo inoltre chi governava poteva trovare facili giustificazioni per i propri insuccessi, diluendo di fatto la propria responsabilità di fronte agli elettori ed alimentando la percezione di una sostanziale omogeneità e trasversalità nella gestione della cosa pubblica.
C’è poi un problema più sostanziale, perché la concertazione attribuisce un potere assai ampio a forze la cui reale rappresentatività col passar del tempo è tutta da dimostrare, a maggior ragione in un mondo che cambia molto rapidamente. Basta provare a chiedere, ad esempio, quanti imprenditori si sentano oggi rappresentati da Confindustria ed in quale misura, mentre d’altro canto è del tutto evidente che l’esplosione della disoccupazione e del lavoro precario ha lasciato progressivamente scoperte fasce sempre più ampie ed importanti della società, che le tradizionali organizzazioni dei lavoratori obiettivamente non rappresentano, così come la nascita di nuovi modelli di impresa e paradigmi di iniziativa economica (penso ad esempio al terzo settore) ha ridotto di parecchio la capacità di rappresentanza delle organizzazioni datoriali esistenti.
Non è nemmeno accettabile la posizione di chi fa discendere un’ipotetica imprescindibilità della concertazione addirittura dall’articolo 1 della Costituzione, che assegna sì al lavoro il ruolo di elemento fondante del patto sociale, ma certamente non prescrive e nemmeno suggerisce alcun canale parallelo attraverso il quale i rappresentanti delle categorie sociali, anche a voler prescindere dalle modalità della loro selezione, possano essere interlocutori obbligati dei poteri dello stato.
Molto meglio quindi che ciascuno ritorni al proprio ruolo e si assuma per intero le proprie responsabilità: alle parti sociali quella di portare avanti con tutti i mezzi previsti dalla legge gli interessi dei propri associati e a chi governa l’obbligo di elaborare una sintesi che persegua l’interesse generale, lasciando agli elettori le valutazioni sulla sua efficacia ed equità.

LA STORIA
“Io, figlio di un inquieto Sudamerica
ho ritrovato il sorriso nell’argilla del Po”

Sergio nato in Uruguay, vive a Serravalle, provincia di Ferrara. A casa un bambino di quasi nove anni lo aspetta per giocare, prima di dormire. Sergio, figlio di un padre alcolizzato in una casa senza mattonelle, col pavimento di terra, le porte aperte, una madre affetta da precoce artrite reumatoide. Gli occhi neri, i capelli ricci, una sorella e poco da mangiare. Quel poco gli bastava, però la famiglia cerca fortuna a Buenos Aires perché “per essere felice devi avere, questo il tranello capitalista”.

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Sergio con la sua classe elementare. Seduto in basso, il secondo da sinistra

“A Buenos Aires, nel quartiere popolare Boedo, in frigo c’era sempre la coca cola e io credevo fossimo ricchi. Poi mio padre perse il lavoro. Presi un secchio d’acqua, mi inventai un mestiere lavando le vetrine dei negozi della città ogni pomeriggio, fino a raggiungere 50 pesos al giorno, in un mese diventava la paga di un operaio.”
Intanto, la mattina frequentava il liceo. Un giorno qualcuno gli poggia la mano sulla fronte. E’ un giorno come un altro in cui il sole per l’ennesima volta è risorto. Qualcuno tocca delicatamente la sua testa e chiede “come sta la tua anima, Sergio?”. E’ la professoressa di letteratura Beatriz Luque, un fratello desaparecido e il coraggio di non calare mai la testa di fronte ai militari.

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Manifestazione di protesta contro il default argentino del duemila

Sergio con la cresta punk, poi fricchettone, comunista, anarchico che non perde occasione per gettare la sua rabbia in Plaza de Mayo, negli scontri con la Celere, a lottare contro un sistema iniquo, ingiusto. Osserva questa donna e inizia a credere di poter cambiare. Ha visto tanti amici di infanzia risucchiati nelle favelas, persi per sempre.
Da quel giorno iniziò ad apprezzare la poesia, l’arte. Quel giorno forse ha scelto lui, lo ha convinto a diventare un uomo, nonostante tutto. Sarebbe potuto rimanere tra i vicoli di Buones Aires. Invece, stasera, mentre scrivo, il ragazzo del quartiere Boedo chiude il suo banco colorato di cactus, tartarughe, animali, lune, stelle, e torna da un bambino che lo aspetta per giocare prima di dormire, lì, giù a Serravalle.

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Le ceramiche di Pachamama

Serravalle frazione di Berra, cinquemila anime verso il Delta del Po. Quasi alla foce del Grande Fiume. Serravalle che non va in televisione. Poco distante da Padova, Ferrara, Ravenna, eppure lontana dal mondo perché non appare, sembra non servire. Serravalle provincia di dove finisce la provincia e i ragazzi fuggono a Bologna, a Milano, a Padova. Fuggono, ignari del fatto che non si sfugge al luogo in cui si cresce. Serravalle tra acqua e terra, estremo lembo orientale, adriatico, di un Nord ancora bizantino. Un luogo lontano dal clamore, nel cuore del settentrione. Una scura e profonda pianura il cui suolo sa ancora di mare.

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Nonna Maria

In Patagonia “ho visto la vita da vicino e la mia esperienza dice che chi possiede meno è più generoso”. E’ stato il viaggio più bello prima di approdare in Europa. “Mi manca molto mia nonna. Una donna analfabeta, madre di undici figli. Una persona saggia che per me aveva sempre il sorriso”.  Dopo il diploma sceglie la Scuola di oreficeria statale. E’ andata così: lui lavava le vetrine e, sulla stessa strada, un orafo cileno vendeva la sua merce. Sergio si avvicina per fargli i complimenti e l’orafo lo invita a sedersi: “chiunque è capace di imparare”. Questo episodio fu un ennesimo inizio. Ma nel duemila arrivò il fallimento dell’Argentina. Si ritrovò di nuovo al verde, in mezzo a una strada. Spinto dal bisogno di sostenere se stesso e la propria famiglia. Da clandestino, il nostro ragazzo approda a Madrid, quindi a Bologna. Nella città dei portici si inventa maestro di spagnolo: “La prima volta che vidi la Sala Borsa, sede di una grande biblioteca, non riuscii a trattenere le lacrime. E’ difficile spiegare da dove vengo e cosa sia l’Europa per un ragazzo uruguaiano poco più che ventenne della provincia del Rio Negro. E’ stato prendere uno shuttle per andare su Saturno”, racconta.

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Elisabeth, fondatrice del laboratorio artigianale Pachamama

A Bologna trova lavoro come orafo, viene assunto, legalizzato. Mette da parte un bel gruzzolo, deciso a ritornare in Argentina. Prima però, insieme a tre amici, un ultimo viaggio verso il sud dell’Italia. Nessuno gli poggia la mano sulla fronte, stavolta. Nessuno a chiedergli come stia la sua anima ora che, a migliaia di chilometri da casa, ha dei risparmi. Ora che è quasi un uomo. Il viaggio finisce prima di cominciare. Termina sull’isola d’Elba, dove i suoi occhi neri si fermano su quelli altrettanto scuri di Elisabeth, artigiana, ceramista ferrarese. Mentre gli occhi sono occupati, fermi, lei attraversa l’anima, cammina sui suoi desideri, seguendoli prende asilo nel cuore di Sergio. Neanche sei mesi e viene concepito il piccolo Inaki.

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Elisabeth e Sergio davanti alla loro bancarella

Nel frattempo si è sviluppata Pachamama. Nella antica lingua Incas ‘madre terra’. Il progetto di Elisabeth prende il nome proprio dalla terra. Nulla di meglio per chi, come lei, da tempo lavora con le mani nell’argilla: “Tutto ciò che è pietre preziose, oro, è sporco di sangue”, dice, “Preferisco guidare il mio vecchio furgone Ducati. Preferisco le mani nell’argilla, la nostra ceramica a chilometri 45″, tanto dista Serravalle da Ferrara.

“Nella mia vita è un pesce palla che surfa, non un delfino. Da tempo ho abbandonato gli slogan, i passamontagna, la protesta. Quello in cui credo cerco di dimostrarlo con l’esempio, con la mia vita”, dice il ragazzo del Rio Negro, quello delle vetrine da lavare, l’orafo, l’insegnante di spagnolo, vissuto al Boedo, dove “costa meno una pallottola che un preservativo”, è cresciuto e oggi la sua anima sta bene. A casa un bambino di quasi nove anni lo aspetta per giocare, prima di dormire. Sergio che viene da una casa senza mattonelle, col pavimento di terra. Gli occhi neri, i capelli ricci una sorella e poco da mangiare. Uomo, padre che sa come si diventa uomo. Uomo che sa come fare il padre.

Hasta siempre, cari Sergio ed Elisabeth!

Racconto pubblicato nel blog di Sandro Abruzzese Racconti viandanti [vedi]

LA PROVOCAZIONE
Viva gli yankees, alla faccia dell’ignoranza

I believe very urgent to change our ancient, terrible and modest italian language: we must speak and write american, not american of William Faulkner, too much aristocratic, but the slang of the
metropolitan shantytown and of the cockney-men. It’s necessary to change now because people doen’t understand if you speak italian, all is yankee, also my underpants are yankee and I become a poor little italian idiot, so Renzi says. Do you know Renzi Matteo? He is a young man who doesn’t love democracy, oh my God!

Mi sono accorto a questo punto che stavo scrivendo nella paccottiglia linguistica che contraddistingue la comunicazione scritta e orale tra gli italiani oggi, una sorta di parlata da cui il vecchio, caro idioma di Manzoni depurato in Arno è stato bandito con ignominia per correre velocemente verso un linguaggio che non rappresenta più l’unità culturale di un Paese, ma è il composto di varie ignoranze, le quali, unite in un fascio, determinano l’incomparabile confusione (scusate: casino) di oggi. Pochi giorni fa, leggendo il mio giornale del mattino, mi è scappato l’occhio su una pubblicità di oltre mezza pagina, oh non c’era una sola parola d’italiano! Allora ho chiesto alla nostra collaboratrice domestica moldava, la Dora benedetta, di che cosa si trattasse: non so, mi ha risposto, l’italiano non lo conosco ancora bene. Meno male, ho pensato, siamo in due. Ma ci si immagina quando la Dora vede il telegiornale e affettati signori in grigio fumo di Londra le parlano di spending review? Se dicessero revisione della spesa, povera Dora!, anche lei capirebbe, invece niente, oggi è necessità categorica tagliar fuori dal linguaggio del potere il numero più possibilmente largo di persone, non si sa mai che si aumenti la quantità di coloro che comprendono. But what is fucking around Mr Renzi (letteralmente che cacchio c’entra tutto questo con Renzi?, ma vedete com’è volgare?). C’entra, c’entra, Renzi ormai c’entra sempre: c’è gente alla quale il nostro ineffabile Presidente appare ogni giorno circondato da corone di rose in un effluvio di profumi, è come la Madonna Renzi. Oh my God!

Carissimo Dario Franceschini, ho conosciuto alcuni dati sulla cultura in Italia che definire inquietanti è davvero ridicolo: dunque, nel nostro colto Paese oltre 31 milioni di cittadini non leggono un libro, un solo libro, nell’arco di un anno; i quotidiani perdono copie ogni giorno, se ne vendono meno di quanti ne venissero diffusi nel 1924; le donne, che dovrebbero rappresentare nell’immaginario dei nostri intellettuali la forza rivoluzionaria, proprio non leggono, al massimo le didascalie di quei giornaletti settimanali di pettegolezzo, unica merce ‘culturale’ in allarmante aumento; peggio ancora, il 6 per cento della popolazione non sa leggere né scrivere. Ma quel che più spaventa, caro Dario, è quell’indagine compiuta sui tuoi colleghi in Parlamento, i quali, alle domande culturali rivolte loro, hanno dato risposte alla Totò dei tempi migliori, come “chi era Mao?”, risposta: il capo di una setta religiosa. E in questo paese vogliamo che la signora Dora, tra l’altro bravissima cuoca – non è poco – sappia che cos’è il fiscal drag!

La potenza dell’immagine, l’impotenza dei genitori

Riprendendo alcuni spunti di riflessioni dall’ultima conferenza, tenuta la settimana scorsa in provincia di Ferrara, vorrei sottolineare cosa accade nelle famiglie in cui un componente si ammala di un disturbo alimentare.
Vi è inizialmente un effetto anestetico del sintomo sulla famiglia, nel senso che i genitori non vogliono vedere cosa sta accadendo al figlio o alla figlia, perché troppo angosciante.
I genitori sono vittime del sintomo e anche i destinatari; il sintomo veicola un messaggio che è da decodificare per i genitori.
Il sintomo costringe i genitori ad assumere comportamenti paradossali e controproducenti , come ad esempio chiudere la cucina a chiave o mettere lucchetti al frigorifero o alla dispensa. Tutta la famiglia ruota attorno al potere del sintomo, che si impone e detta legge. Tutti i tentativi di controllo sono destinati, tuttavia, a fallire. Più ci si concentra sul cibo, che rappresenta la punta dell’iceberg di un disagio molto più profondo, e più paradossalmente, involontariamente, lo si rinforza. Quando il disturbo alimentare diventa evidente, all’anestesia si sostituisce l’angoscia e compaiono sentimenti contrastanti: ansia, paura, rabbia, senso di impotenza e fallimento. Proprio perché il disturbo alimentare è un sintomo complesso è fondamentale che anche la famiglia compia un percorso di cura. A volte, in casi iniziali di disordini alimentari, è sufficiente che la famiglia faccia un percorso di cura e quindi si ridisponga in altro modo nella relazione perché il figlio o la figlia guariscano. I genitori all’inizio della terapia vengono per il soggetto che manifesta il disagio, lontani da una loro implicazione soggettiva, non capisco perché la figlia o il figlio si sono ammalati. Arrivano in terapia con una domanda di cura per il figlio o la figlia, chiedendo che tornino come prima. Poi incontrano la propria impotenza che si rispecchia nel corpo emaciato della figlia e nel rendersi conto del potere che il sintomo stesso ha sulla figlia. Il corpo emaciato rimanda a loro un “tu non sei stato…”. Si chiedono perché tale sciagura sia capitata proprio a loro. Poi durante il percorso terapeutico intuiscono che c’è una loro implicazione nel sintomo. Per far ciò occorre attraversare la propria impotenza, il proprio senso di colpa e di fallimento e imparare a non farsi angosciare da un sintomo così terrificante, che consuma il corpo del figlio fino a farlo scomparire e a metterlo, a volte, a rischio di vita. L’anoressia-bulimia punta a incrinare e lacerare il sentimento di amore materno e paterno e l’idea di essere stati dei buoni genitori. Occorre aiutare i genitori ad uscire dalla colpa o dalla banalizzazione educativa per ritrovare una propria indispensabile centralità, la loro soggettività e il loro dolore rispetto a ciò che accade. I genitori devono imparare a rinunciare all’idea di salvare la figlia a tutti i costi, solo così potranno realmente aiutarla. I genitori passano da una richiesta iniziale di aiutarli ad aiutare la figlia o il figlio, quindi dal sintomo del figlio, a una domanda di sapere su di sé,cioè una domanda di cura: dal “come si fa” al “perché mia figlia non mangia?”, quindi si aprono ad un’interrogazione soggettiva. Una madre riferisce in seduta parlando della figlia: ”Lei esibisce fiera quanto è dimagrita, sembra compiaciuta di come si è ridotta..a volte penso che lo faccia per ferirmi mostrandomi come si è ridotta per colpa mia. Ma oggi so che ridursi così è anche una scelta e ho iniziato a capire che la colpa che comunque sento dentro di me non è la stessa di prima che mi manipolava e ricattava. Oggi è più un mio dolore e mi sento più libera dagli artigli dell’anoressia”. Occorre imparare a prendere le distanze dal sintomo per impoverire il suo potere e far emergere il messaggio criptato che sintomo contiene. È indispensabile inoltre restituire ad ogni membro la specificità della sua posizione e la particolarità della sua parola.

Chiara Baratelli, psicoanalista e psicoterapeuta, specializzata nella cura dei disturbi alimentari e in sessuologia clinica. Si occupa di problematiche legate all’adolescenza, dei disturbi dell’identità di genere, del rapporto genitori-figli e di difficoltà relazionali. baratellichiara@gmail.com

IMMAGINARIO
Ritmi giapponesi.
La foto di oggi…

Considerazioni su Mishima Yukio alla Biblioteca Ariostea di Ferrara. Oggi alle 17 la docente di storia e letteratura giapponesi Virginia Sica parlerà della scrittrice giapponese in vista dello spettacolo di danza “Mishima l’angelo del nulla” in cartellone al Teatro comunale di Ferrara il 4 novembre alle 21. A cura dell’associazione Amici della biblioteca e Teatro comunale Claudio Abbado di Ferrara.

OGGI – IMMAGINARIO LETTERATURA

Mishima-Yukio-Biblioteca-Ariostea
Oggi in Biblioteca Ariostea si parlerà della scrittrice giapponese Mishima Yukio in vista dello spettacolo di danza al Teatro di Ferrara il 4 novembre (foto di STEFANO SANTONI)

Ogni giorno immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

[clic sulla foto per ingrandirla]

GERMOGLI
Violenza.
l’aforisma di oggi…

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la giornata…

Tre feriti tra i manifestanti dell’Ast dopo gli scontri con la Polizia.

“La violenza è la ragione di chi ha torto”. (Guido Clericetti)