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“Le poesie sono pensieri che respirano e parole che bruciano.”
(Thomas Gray)

NON SAREMO MAI PIU’ FELICI DI COSI’

Non saremo mai più felici di così
Scusa papà
non avevo capito
Io vedevo solo
una tavola con noi tutt’intorno
per il pranzo
noi bimbi
tu e la mamma
come sempre indaffarata
a preparare i piatti
nel sole della nostra Domenica
Scusa papà ma non avevo capito
Avevi detto quella frase a noi?
Alla mamma ?
Non saremo mai più felici di così…
Ricordo che alzai gli occhi
dal piatto
Ti guardai
Per un attimo infinito
non eri più lì
Scusa papà
ma adesso
solo adesso
ho capito

 

GOCCE

Sei appena uscita

Ho ancora addosso
il tuo profumo
di mille parole
scivolate fresche
su di me
come gocce di pioggia leggera
su spalle accaldate.
Lo trattengo
nel mio respiro
per confondere
un cielo gonfio
senza sole
ancora grigio
quasi geloso
della nostra felicità.

 

ALLA FINE DEL BALLO
(OGGETTI SMARRITI)

Ho ballato
con te
fino a mezzanotte
su un filo di lana
vestita di sole
Non sei cambiato
mi hanno cambiata
lo sai.
Mi hai riportato
la mia scarpina
ma è il cuore
che ho di vetro

 

CI VEDIAMO TRA VENTI ANNI

 Mi hai chiamato
Ci vediamo tra venti anni
mi hai detto
salutandomi con la mano
Mi sono girato
e non eri più accanto a me
Ti ho sentito
nel vento che scompiglia i capelli
nelle calde notti d’estate
nelle parole sincere
Chiedo di te
con la tua foto nelle mani
Mi hanno detto
che non sei più la stessa
che sei cambiata
che mi hai dimenticato
Non ci credo
continuerò a cercarti
Se mi vedi prima tu
sorridi piano

Roberto Paltrinieri (1958), docente di scuola superiore a Ferrara, collabora con Ferraraitalia scrivendo articoli di ordine filosofico-sociale, racconti e poesie.

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui]

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Benini & Guerrini


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it