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Parole a capo
Luca Ispani: “Monte Gomito” e altre poesie

“Se desideri vedere le valli, sali sulla cima della montagna; se vuoi vedere la cima della montagna, sollevati fin sopra la nuvola; ma se cerchi di capire la nuvola, chiudi gli occhi e pensa.”
(Khalil Gibran)

 

Lizzano in Belvedere

Mi guarda attento Il Corno alle Scale
imbiancato
lui sa di queste chiese e queste mura
conosce la cura del volo dal nido
che ogni anno preoccupa il picchio.
Conosce la cura della speranza
seminata nei campi e tra i castagni
un volo molto lungo in cerca di conferme circondato dalla fame.
Abbi cura di te paese mai domo.
Poesia inedita

Monte Gomito 
Le vette mi osservano
ascoltano il silenzio degli anni
che passano potenti ad ogni mio passo.
Vi rispetto rocce millenarie
anzi vi adoro
come il pino che resiste al vento
o il nido dell’aquila che ogni volta scorgo.
Siamo abitanti dello stesso paese
stessa casa
quella della pace.
Poesia inedita
Monghidoro 1952
Fermo davanti al forno
ascolto il ticchettio della pioggia
cadere lieve sulle case
e bloccare il mio sentiero.
È qui che sboccia il fiore del ricordo
mentre a novembre si bolle il vino
si scorda la tristezza
con qualche castagna
e con il sapore del brodo osannato dall’oste sulla piazza.
Poesia inedita
Luca Ispani (Modena, 1979)
I suoi preferiti sono Whitman, Berry, Tiziano Fratus, Sinisgalli, ed è affascinato dal movimento della beat generation e il suo legame con la musica jazz di cui è appassionato assieme al rock anni ’70 e ’90. Negli ultimi vent’anni si è appassionato alla paesologia, cercando con i suoi scritti di sensibilizzare sulla vita nei campi e sull’Appennino modenese da cui proviene. Inizia a fare letture poetiche nel 2004 per lo più in eventi di arte di strada dove si sente più a suo agio. Dal 2014 al 2015 ricopre il ruolo di vice-presidente presso l’associazione culturale i poetineranti. Collabora con il collettivo di poesia nazionale Bibbia d’Asfalto dal 2014 al 2016. Da qualche mese segue il progetto “Grungeart” che é la creazione di un vero e proprio spettacolo basato su testi performanti, musica e arte visiva riconducibili al movimento “grunge” dei primi anni ’90. Parecchi suoi testi sono stati tradotti negli Stati uniti ,in Messico e in Australia. Vincitore e segnalato in numerosi premi nazionali e internazionali, studia da tempo da autodidatta diversi autori. Ha pubblicato nel 2019 con Roundmidnight Edizioni la sua prima raccolta poetica il rumore dei passi che sta avendo numerosi riscontri positivi. Parla con gli alberi e li abbraccia.
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia. Per leggere i numeri precedenti clicca [Qui] 
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Benini & Guerrini



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)