L’intelligenza, intesa nelle sue varie declinazioni, si sviluppa in un contesto sociale, caratterizzato dal dialogo e dall’interazione. Il linguaggio è stato un fattore evolutivo importante proprio perché ha consentito alla specie di stabilire una coesione comunicativa, sia emozionale che cognitiva. Attraverso il linguaggio scambiamo informazioni, sentimenti, memorie, esperienze e pensieri che consentono di interagire con gli altri. L’insieme di questi scambi costituisce la cultura. Attraverso il linguaggio ci coordiniamo, anche se non sempre efficacemente, a dire il vero. Alcuni insetti, come le formiche, le api, gli stormi di uccelli, sono dotati di meccanismi biologici per il coordinamento, meccanismi che sono studiati da coloro che si occupano di intelligenza artificiale.
Le connessioni consentite da Internet fanno compiere un enorme passo avanti alla nostra capacità di coordinare informazioni. Chi ha visto il film “The imitation game”, sulla macchina di Alan Turing ha avuto, in una forma (un po’ troppo) romanzata, il senso di come un essere umano, per quanto intelligente, non sia in grado di processare il numero di informazioni di una macchina che calcola. Ora siamo molto oltre i risultati dei primi anni Quaranta, la scienza dei Big Data elabora le tracce che lasciamo in rete e consente di costruire modelli di previsione sofisticati in molti campi, dal traffico all’epidemiologia.
Le informazioni ricevute e scambiate permettono azioni che richiedono coordinamento e sincronismo e che nessun essere umano da solo è in grado di compiere. Una grande serie di attività in rete si basano sulla cooperazione creativa degli utenti che contribuiscono a produrre conoscenze, per effetto di apporti minimi, ma costanti e di una continua interazione. Le connessioni che si producono, al pari delle sinapsi cerebrali, si rafforzano grazie alla ripetizione di singole attività e dei legami che queste instaurano. Si può ipotizzare, allora, che Internet contribuisca a formare un’intelligenza connettiva che scaturisce proprio dalla densità degli scambi e delle comunicazioni? Si può immaginare che contribuisca a produrre capitale sociale, vale a dire risorse scaturite dalle relazioni e spendibili nella vita individuale e collettiva?
Affermare questo non significa ignorare le forme oscure che la densità comunicativa della rete propone: le nuove diseguaglianze digitali, le asimmetrie di potere, il peso di influenze, o la trappola della personalizzazione, per cui Google costruisce attorno a noi bolle personalizzate che ci offrono un mondo su misura, un universo che gira intorno alle nostre scelte per inviarci le informazioni su cui siamo d’accordo.
Ma, obiettivamente, avanza un meccanismo di interdipendenza nelle nostre scelte. Ciò che desideriamo e facciamo è sempre più correlato a ciò che desiderano e fanno gli altri. Soprattutto le nostre scelte vengono compiute in uno scenario costantemente mobile. È questo il senso della metafora delle formiche che abbiamo di recente proposto per ragionare sulle dinamiche della scelta nell’ambiente del web, con il libro che presenteremo al Senato il 12 marzo, ore 11-13 (M. Franchi, A. Schianchi, “L’intelligenza delle formiche. Scelte interconnesse”, Diabasis).
Maura Franchi – Laureata in Sociologia e in Scienze dell’Educazione. Vive tra Ferrara e Parma, dove insegna Sociologia dei Consumi. Studia i mutamenti socio-culturali connessi alla rete e ai social network, le scelte e i comportamenti di consumo, le forme di comunicazione del brand.
maura.franchi@gmail.com
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it