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Da Tiziano Scarpa ad Alessandro Baricco: un cartellone di appuntamenti dedicati a chi ama la scrittura e la lettura per festeggiare i 20 anni della libreria Feltrinelli, a Ferrara in via Garibaldi 30. L’iniziativa è promossa dalla libreria cittadina – diretta da Erika Cusinatti – con associazione culturale Gruppo del Tasso – diretta da Matteo Bianchi – e Comune, Provincia di Ferrara, Ente Palio, associazione Pietre Alate.

L’idea è quella di trasformare quest’occasione in una sorta festival cittadino, con l’obiettivo di consolidare la tradizione Feltrinelli nel tempo e promuovere cultura a partire da una realtà privata. La rosa dei personaggi coinvolti nel progetto è molto varia per iniziative e contenuti: dalla letteratura alla musica, passando per televisione e cucina. Iniziativa cardine sarà la possibilità, durante tutto il mese di novembre, di acquistare un libro e donarlo alla scuola materna Aquilone di Ferrara. In mostra, intanto, una carrellata di fotografie sul Palio ferrarese.

Alessandro Baricco sarà ospite venerdì 21 novembre al cinema Boldini con il suo monologo Novecento, edito proprio vent’anni fa da Feltrinelli, ma sabato scorso c’è stato anche Tiziano Scarpa e, in occasione del giorno del compleanno – mercoledì 12 – lo “Swing ai frutti rossi” del Trio del Conservatorio Frescobaldi con Scavo, Colloca e Zattini. La chitarra di Leonardo Veronesi (sabato 29 ore 17.30 e domenica 30 ore 11), poesia con Paolo Ruffilli (domenica 16, ore 11), Massimo Scrignòli (sabato 29, ore 11) e Giancarlo Pontiggia (domenica 23, ore 11), fumetti e fantasy con Alberto Amorelli e il disegnatore Alberto Salis (sabato 15, ore 11), noir con Stefano Bonazzi e Paolo Panzacchi (sabato 15, ore 17.30), burattini con Davide Bregola (domenica 23, ore 17.30) e letteratura per ragazzi con Luigi Dal Cin (domenica 16, ore 17.30), storie di vita con Eraldo Baldini (giovedì 27, ore 17.30), Francesca Viola Mazzoni (sabato 22, ore 11) e Alessandro Mastroluca (venerdì 21, ore 17.30), autobiografie con Kitty Vinciguerra e Laura Corsini (venerdì 14, ore 17.30), gialli e psicologia con Romano De Marco (domenica 22 alle 17.30 in libreria e alle 20.30 al ristorante L’Orlando), scuole letterarie con Martino Gozzi (venerdì 21 alle 21 al Boldini con Baricco) e novità con Giovanni Montanaro (mercoledì 19, ore 21), autore esordiente di Feltrinelli.

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Vincent Zandro alla libreria Feltrinelli di Ferarra

Guest inaugurale, martedì scorso, Vincent Zandri che ha preso parte all’evento cittadino presentando in anteprima “Moonlight Sonata”, il suo primo poliziesco tradotto in italiano edito da Meme Publishers, originale casa editrice che punta sul mercato digitale con sede tra Ferrara e Parigi e partner della manifestazione in rosso. Detective story contemporanea dal gusto noir incentrato sulle vicende del poliziotto Dick Moonlight intriso di musica e malinconia, humour e realismo cittadino in una Albany in bilico tra bucolico e Far West contemporaneo, in cui la maggior parte degli abitanti possiede un’arma; dai locali affollati di fumo e gente che si ubriaca, malavitosi e scrittori alternativi – veri personaggi lost-in-time, il soggetto ha convinto Marco De Luca, direttore editoriale di Meme, che ha proposto un accordo di edizione aggiudicandosi l’esclusiva dei suoi prossimi romanzi.

La direttrice del punto vendita Erika Cusinatti punta molto sull’angolo riservato agli scrittori ferraresi, a ora vanto esclusivo del punto Feltrinelli della città estense. “L’eterogeneità – dice – è un tratto distintivo anche del nostro pubblico: tra saggistica e narrativa, la libreria è frequentata da studenti universitari e persone che amano farsi consigliare sul libro da scegliere. Una linea particolarmente curata è quella dedicata ai bambini da 0 a 6 anni. Una prerogativa a ora solo nostra, di cui andiamo fieri, è poi l’angolo dedicato agli autori ferraresi, tanto di fama già consolidata quanto di autori esordienti, a cui abbiamo associato una gigantografia bicolore del Castello Estense, icona di Ferrara”.

Ecco una piccola carrellata di immagini legate alla libreria Feltrinelli cittadina di due soci del Fotoclub Ferrara: GIORGIA MAZZOTTI e STEFANO PAVANI.

[clicca le immagini per ingrandirle]

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Feltrinelli Ferrara compie 20 anni: la direttrice Erika Cusinatti con lo scrittore Tiziano Scarpa (foto di Stefano Pavani)
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Feltrinelli Ferrara compie 20 anni: la direttrice Erika Cusinatti con lo scrittore Tiziano Scarpa (foto di Giorgia Mazzotti)
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Feltrinelli Ferrara compie 20 anni: la direttrice Erika Cusinatti, lo scrittore Tiziano Scarpa e il direttore del Gruppo del Tasso Matteo Bianchi (foto di GIORGIA MAZZOTTI)
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Ingresso della libreria Feltrinelli di Ferrara (foto di STEFANO PAVANI)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: persone (foto di Giorgia Mazzotti)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: persone (foto di Giorgia Mazzotti)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: persone (foto di Stefano Pavani)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: persone (foto di Stefano Pavani)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: persone (foto di Giorgia Mazzotti)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: frequenze di passaggio (foto di Giorgia Mazzotti)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: frequenze di passaggio (foto di Giorgia Mazzotti)
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Libreria Feltrinelli di Ferrara: frequenze di passaggio (foto di Giorgia Mazzotti)
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Giorgia Pizzirani


PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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