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La prima volta si sperimenta, la seconda si corregge il tiro, la terza si va a bersaglio. E’ quel che conta di fare il festival di Altroconsumo che, forte del significativo consenso tributato dai 25mila presenti all’edizione 2014, mira a consolidare il proprio successo. “Stiamo organizzando tantissime iniziative”, annuncia Rosanna Massarenti, storica direttrice della rivista che promuove prassi di consumo consapevole, sostenibile e intelligente secondo il modello del cosiddetto consumerismo. L’associazione Altroconsumo, attiva fin dal 1973 sull’onda delle istanze partecipative di quella vivace fase politica – è un’autorità in materia. E soprattutto ha affermato la propria credibile indipendenza. “Lobby e poteri forti non ci provano nemmeno più a condizionarci, sanno che non ci sono possibilità”.

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Rosanna Massarenti direttrice di Altroconsumo

A Ferrara, nel week end compreso fra il 23 e il 25 maggio, si terrà la terza edizione del festival del consumo critico. “La nostra forza sta anche nella rete: facciamo parte di un network internazionale con il quale condividiamo protocolli di lavoro e test sui prodotti”. Già, i test e ora i gruppi di acquisto sono due degli elementi di traino: “Con i gruppi d’acquisto contrastiamo il potere delle multinazionali opponendo loro la massa di aggregazione dei consumatori: tanti e uniti hanno la capacità di negoziare tariffe e condizioni sulle quali i singoli non possono ovviamente incidere”. I test, pezzo forte della rivista, si sono rivelati attrattivi oltre ogni previsione anche nelle due precedenti edizioni ferraresi del festival. “Le persone vengono, verificano, domandano. Abbiamo notato che persino dimostrazione estremamente pratiche, come l’uso di strumenti e prodotti, muovono l’interesse del nostro pubblico. Per questo intensificheremo i laboratori, come pure arricchiremo le consulenze su strumenti e servizi”. Arricchiremo le degustazioni di vino, caffè e altri alimenti, proposte stavolta a ciclo continuo. E si pensa a una nuova versione della mostra dell’inganno e delle illusioni, che tanta curiosità e tanto successo ha destato lo scorso anno”.

Al contempo saranno sviluppati anche dibattiti a livelli di eccellenza. Al riguardo, fra le novità del 2015, l’intensificazione dei rapporti con l’Università: “A Giurisprudenza e a Economia si parlerà di banche, di diritti dei consumatori, di soldi e finanziamenti”, conferma Rosanna Massarenti, ribadendo il ‘must’ dell’associazione: “Il cittadino deve sapere”. L’informazione, dunque, come base imprescindibile per una scelta consapevole. Un focus sarà sui diritti in rete, “una giungla nella quale tutti entrano, senza conoscere rischi e trappole”.
E un’altra chicca sarà l’approfondimento sulla ‘sharing economy’, che ormai va ben oltre l’utilizzo promiscuo delle auto. “A Milano è un successo, il boom è iniziato da un paio d’anni: prendi la vettura individuando la più vicina al luogo in cui ti trovi grazie ad un’apposita app, la lasci in qualunque parcheggio (anche riservato ai residenti) nelle zona di arrivo, non paghi la sosta, né la benzina, né il costo di iscrizione al servizio; è richiesta solo una quota fissa a chilometro percorso, con una spesa inferiore di circa otto volte a quella di un taxi…”.
Ma in tanti settori ormai ci si sta indirizzando verso il modello “sharing”, cioè di condivisione d’uso anziché di possesso. “Noi stessi, sul sito, suggeriamo ai lettori che ci seguiranno a Ferrara lo scambio di casa per ottenere ospitalità, e indichiamo le disponibilità qui in loco”.
E infine, ma non certo per importanza, al festival di Altroconsumo si parlerà anche di edilizia sostenibile. E dei patti segreti Usa-Europa, i cosiddetti accordi Tisa (o T-tip) “dei quali pochi scrivono”, stipulati a vantaggio delle multinazionali [leggi al riguardo l’articolo di Ferraraitalia]. Prevedono, fra l’altro, intese per la deregolamentazione del mercato dei dati che mettono a rischio la privacy di ciascuno di noi.

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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