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Ecco la segnalazione di alcuni fra i più interessanti appuntamenti di sabato al festival di Internazionale.

11.00 Teatro Comunale L’amico invadente Come cambiano i rapporti tra Europa e Stati Uniti. Bernard Guetta France Inter, Josef Joffe Die Zeit, David Rieff giornalista statunitense. Introduce e modera Luigi Spinola Pagina99

11.30 Ridotto del Teatro Comunale Verso un apartheid sanitario Il progresso medico ha migliorato la salute e la speranza di vita nel mondo. Ma non per tutti. Esteban Burrone Medicine Patent Pool, Manica Balasegaram Msf Access campaign, James Love Knowledge Ecology International. Modera Luigi Ripamonti Corriere della Sera

12.00 Cortile del Castello Le metamorfosi Scrivere nella lingua dell’altro. Jhumpa Lahiri scrittrice statunitense dialoga con Caterina Bonvicini scrittrice. Modera Alberto Notarbartolo Internazionale

14.00 Cinema Apollo La lobby più potente del mondo Idee per la società civile contro la finanza casinò. Ugo Biggeri Banca Etica, Kenneth Haar Corporate Europe observatory, Aline Fares Finance watch. Introduce e modera Nunzia Penelope Il Fatto Quotidiano

14.00 Mercato coperto Apri gli occhi Una conversazione sul mestiere di fotoreporter e il valore della testimonianza. Giles Duley fotografo britannico, Francesco Zizolafotografo italiano. Modera Giovanni Porzio giornalista

14.30 Sala Estense Africa. Il continente arcobaleno Gay, minoranze religiose e atei nel mirino del fanatismo. Tre autori in difesa della diversità. Ntone Edjabe Chimurenga,Lola Shoneyin scrittrice nigeriana, Binyavanga Wainaina scrittore keniano.Introduce e modera Pierre Cherruau giornalista e scrittore francese

16.30 Cinema Apollo Titoli tossici La stampa economica al tempo della crisi. Gerard Baker The Wall Street Journal, Nicolas Barré Les Echos, John Lloyd Financial Times. Introduce e modera Ferdinando Giugliano Financial Times

17.00 Teatro Comunale La politica al tempo dell’antipolitica Una conversazione sul futuro della democrazia e le nuove forme di partecipazione. Laura Boldrini presidente della camera dei deputati, Ilvo Diamanti sociologo e politologo. Modera Eric JozsefLibération

18.00 Mercato coperto L’orto in casa Prodotti locali, biosostenibilità e nuove opportunità economiche. Novella Carpenter scrittrice e contadina urbana statunitense,Aurelia Weintz 10 milla orti in Africa. Introduce e modera Emanuela Rosa-ClotGardenia

18.30 Cinema Apollo Ruanda, vent’anni dopo L’ombra del genocidio sui conflitti di oggi. Jean-Hervé Bradol Msf e Crash, Colette Braeckman Le Soir, Giovanni Porziogiornalista. Introduce e modera Loris De FilippiMsf

19.00 Teatro Comunale Creatività s.p.a. Fare, rischiare e fallire: i segreti del successo.Edwin Catmull Pixar e Walt Disney animation studios dialoga con Annamaria Testaesperta di creatività e comunicazione. Modera Claudio Giunta Università di Trento

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Redazione di Periscopio


Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it