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Moiseyev Ballet 4Si sono esibiti a Expo 2015, all’Open Air Theatre di Milano, con volteggi acrobatici e quasi rocamboleschi e bellissimi vestiti colorati (per vedere le foto di quell’evento clicca qui). Allora, come sempre, avevano presentato una selezione del proprio ricchissimo repertorio di balli folcloristici, che conta più di 300 fra danze popolari, miniature coreografiche e balletti. Già nel luglio 2011 avevano danzato, sempre a Milano, al Teatro degli Arcimboldi (mancavano dalle scene milanesi dal 1994). Un successo indiscusso in entrambe le occasioni. Parliamo del famoso Igor Moiseyev Ballet, il Balletto di Stato Accademico, intitolato al celebre coreografo russo, che abbiamo visto il qualche giorno fa alla maestosa Tchaikovsky Concert Hall di Mosca. Il balletto, che è stata la prima compagnia russa a esibirsi in tutto il mondo, è stato fondato da Igor Moiseyev nel 1937, dopo aver scritto una lettera al braccio destro di Stalin per proporre proprio la creazione di un balletto di danze popolari. La sua proposta è stata accolta e ne è seguito il benestare alla nascita del Balletto Accademico di Danze Popolari. Il 10 febbraio di quello stesso anno, Moiseyev, nato a Kiev nel 1906 e formatosi alla scuola di coreografia del Teatro Bolshoi – di cui divenne anche primo ballerino – ha riunito circa 40 ballerini in uno studio sulla via Leontievsky a Mosca, giunti da compagnie amatoriali di tutto il Paese, e con il supporto di alcuni professionisti del Bolshoi e di altre grandi compagnie classiche di balletto. Dal 1940 però, la compagnia ha la sua base alla Tchaikovsky Concert Hall.

Moiseyev Tchaikovsky Theatre
Moiseyev Tchaikovsky Theatre

Col passare degli anni, e con l’accrescersi del prestigio della sua compagnia, Moiseyev aprì alla creazione di coreografie per danze popolari di tutto il mondo, non solo russe, e tra i paesi scelti ci fu anche l’Italia. La sua fama è stata riconosciuta in tutto il mondo (viene considerato come uno dei maggiori coreografi della danza del XX secolo) e nel giorno del suo centesimo compleanno, festeggiato al Teatro del Palazzo del Cremlino di Mosca, ha ricevuto omaggi da parte delle autorità russe e da Putin in persona. Vincitore di numerosi premi per il suo contributo all’arte nel mondo, questo unico coreografo ha ricevuto, fra gli altri, la medaglia Mozart dell’Unesco per “l’eccezionale contributo alla cultura musicale mondiale” e il premio per “l’eccezionale contributo allo sviluppo delle relazioni culturali tra gli Stati Uniti e la Russia”, onore accordato solo ad altri due grandi artisti: il pianista Van Cliburn e il violoncellista Mstislav Rostropovich. Il maestro è morto a Mosca nel novembre 2007, all’età di 101 anni, lasciando i suoi balli in eredità al mondo.
Il vasto repertorio, eseguito negli anni in oltre 60 paesi, include danze da tutto il mondo. Nella serata di Mosca, intitolata alla jewish suite “gioia di famiglia”, in onore del pezzo finale dedicato a una festa per un matrimonio ebraico, i danzatori hanno regalato al pubblico un bellissimo viaggio intorno al mondo in danza: una coloratissima danza russa dedicata all’estate, una simpatica danza rumena (“Briul”), una tatara (“Tatarochka”), un magnifico sirtaki greco, un balletto comico moldavo (“Tabakeryaska”), una sfilata di marinai, una tarantella siciliana (“la carretta”), fantastiche danze messicane, un travolgente spettacolo di gaucho argentini, per concludere con la simpatica scenetta ebraica. Purezza della danza, atletismo, ironia, simpatia, gioia solare di vita, ottimismo, potere della luce e della vita. Pubblico in delirio. Un tripudio di emozioni.

Igor Moiseyev Ballet, Str. Tverskaya 31/4, p.1, 125009 Mosca, Tel. +7 (495) 699-53-72, email: info@moiseyev.ru

http://www.moiseyev.ru/afisha/in-moscow/

Fotografie di Simonetta Sandri

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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