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Ferrara perde il festival di Altroconsumo. La quarta edizione non sarà ospitata dalla città estense ma si terrà a Milano in autunno. Il vicesindaco Massimo Maisto non nasconde il rammarico: “Dispiace molto, era una stimolante occasione di confronto e conoscenza, proponeva interessanti temi di discussione e stava crescendo”. In effetti i numeri indicando un trend positivo: 15.000 spettatori nel 2013, 25.000 nel 2014, mentre non furono ufficializzati quelli dello scorso anno, un particolare questo che riletto a posteriori appare come un potenziale indizio. “Nonostante il meteo non sia stato favorevole abbiamo registrato una buona affluenza di pubblico”, si limitò ad osservare a consuntivo il responsabile delle relazioni esterne Marco Pierani, senza snocciolare dati. Una soddisfazione evidentemente di facciata, insufficiente per convincere gli organizzatori a confermare una scelta sulla quale da tempo gravavano perplessità. Così, ecco il radicale cambio di rotta per abbracciare le lusinghe della grande città. Decisione controcorrente, se si considera che quasi tutti i più importanti festival hanno le loro sedi in località di medie o piccole dimensioni: oltre a Ferrara (che già ospita Buskers, Internazionale e Libro ebraico) Mantova, Modena, Trento, Rimini, Pesaro, Perugia, Sarzana… La scelta interna è stata sofferta e contrastata, e a dolersene è anche la direttrice della rivista che promuove prassi di consumo consapevole, sostenibile e intelligente secondo il modello del cosiddetto consumerismo: Rosanna Massarenti era e resta convinta che la nostra città rappresentasse un’ottima soluzione per coltivare questi ragionamenti e sviluppare le idealità proprie di un associazione attiva fin dal 1973. “Diritti dei consumatori, consapevolezza, trasparenza sono questioni importanti e di grande interesse – commenta Maisto -. Anche questa è cultura e la sua diffusione favorisce la crescita di una comunità edotta e responsabile”.

Il disappunto lascia comunque spazio a un’interessante novità. A fine maggio, fra dal 20 al 22, proprio nel periodo riservato all’appuntamento con i consumatori, Ferrara quest’anno lancerà un nuovo accattivante festival: quello della sharing economy. Un tema peraltro al centro dell’edizione 2015 di Altroconsumo, quasi un ideale passaggio di testimone. Troveranno spazio ed espressione tutte le tipiche forme del nuovo modello di condivisione: si discuterà delle piattaforme web che consentono di mettere in comune case, auto, disponibilità di oggetti. Ma soprattutto si rifletterà sugli orizzonti sociali di riassetto delle forme aggregative che queste pratiche sollecitano, espressione proprio di un nuovo modo di concepire i consumi e della capacità dei cittadini di fare rete nel mondo e di farsi parte attiva del mercato, mettendo in comune cose, servizi, idee.

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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