DUE POETI FERRARESI AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
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DUE POETI FERRARESI AL SALONE DEL LIBRO DI TORINO
È successo veramente! L’editore Jean Luc Bertoni, di Perugia, ha invitato i poeti, dei quali ha pubblicato una silloge negli ultimi mesi, a presentare il proprio testo al Salone del libro di Torino.
Così domenica 18 maggio 2025, nella sala Oval del Lingotto è accaduto che il presidente e la vice presidente dell’Associazione culturale Ultimo Rosso, Pier Luigi Guerrini e Cecilia Bolzani, abbiamo partecipato all’evento coordinato dal curatore della collana Aurora di Poesia edizioni Bertoni editore, Bruno Mohorovich, per presentare le proprie sillogi poetiche “ L’amnistia del silenzio” di P.L. Guerrini e “ Il silenzio si fa musica “ di C. Bolzani.
Una trentina di poete e poeti provenienti da tutte le parti d’Italia, di età ed esperienze diverse, ma accomunati dall’aver visto spiccare il volo alla propria opera, si sono avvicendati al microfono di Mohorovich per raccontare da dove nascono i propri versi, quali siano le occasioni che generano l’ispirazione, quali i temi che prediligono e per leggere alcuni testi.
Sentimenti, sensazioni, momenti catartici, drammi quotidiani, empatica relazione con la natura, hanno fluttuato nell’aria avvolgendo il cuore dell’attento pubblico presente. Più volte è stato ribadito il potere terapeutico della poesia, che consente di ripensare e trasformare in parole preziose i propri vissuti interiori, consentendo così di ritrovare, e di donare, la serenità o almeno la quiete dell’anima.
Il linguaggio scelto dagli autori è spesso l’italiano, ma non sono mancati emozionanti testi in dialetto napoletano ed anche in francese. In ogni caso si tratta di parole che accendono l’immaginazione e la con-passione reciproca.
Nello spazio dedicato alla poesia l’atmosfera era molto diversa da quella vivace, ma cacofonica, di cui tutti abbiamo fatto esperienza passeggiando tra gli stand del Salone torinese. L’ascolto attento, il senso di appartenenza, un profondo rispetto reciproco, sorrisi sinceri, approvazioni ed applausi, hanno infatti sostenuto ogni poeta.Come i co-fondatori di Ultimo Rosso sostengono, la poesia parla al cuore e supera ogni distanza tra coloro che sanno mettersi in ascolto.
Ritornando a Ferrara dopo questa esaltante giornata, i due poeti riprenderanno pertanto la propria missione di condivisione e divulgazione della poesia, organizzando eventi ad essa dedicati in diversi luoghi della città, del comune e della provincia.
Di seguito pubblichiamo due delle poesie lette all’incontro
LE MADRI BENEDICONO
di Cecilia Bolzani
Questi volti seri
avvolti da teli termici
sono figli e figlie
Le loro madri
li hanno visti partire
soffrendo e sperando
col cuore spezzato
con una preghiera
con un talismano
una lunga via verso nord
poi il deserto
poi il mare
poi… le onde
alte, su questo guscio
aiuto, madre aiuto
giovani vecchie donne
a lavorare
a cucinare
con la mente a nord
il cuore lo dice
il cuore lo sa
se il pericolo è superato
aspettando
una chiamata
mamma sono a nord
figlia hai mangiato
dove dormi
ti rispettano
figlia….
Ringrazia chi ti accoglie
pregherò per loro
ringrazia per me
tua madre li benedice.
FUORI POSTO
di Pier Luigi Guerrini
prova parvo privo di voce
trova torva trave di croce
selva valse troppe illusioni
rupe ch’attende acque pure.
pasqua si prende il silenzio
tutto per sé.
traverso di fango
mi chino e piango.
rivolto nel sangue
pietà grondanti
e il cielo non è disposto
a rincorrere
il mio esser fuori posto.
nel mare di burrasche,
tante navi fuori porto.
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Cecilia Bolzani
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
Spetta alla poesia e ai poeti essere custodi della lingua, soprattutto in quei momenti in cui le parole risultano confuse e falsificate. E forse la/il poeta è colei/colui che aiuta a riconoscere il caos e il falso restituendo significato, verso e buon gusto alle parole . Grazie a Cecilia e Pierluigi.