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Vincenzi comunica, con padronanza linguistica, la passione per la propria terra. Nel descrivere l’atmosfera autunnale, nel verso “tamplìη ch’ill viaźa” rievoca come nelle nostre campagne la fine di settembre, terminati gli ultimi raccolti, era il periodo dei traslochi: si diceva infatti far Saη Michiél (San Michele 29 settembre).

Setémbar fraréś

Al vérd dal bòsch al sa śmalvìs e al sfuma
in tant culór bruśà;
végar e siév j’è tut na graη fiamada
ad źai topinambùr;
iη ziél as vèrź ill strad dla migrazióη;
al prà l’è tut crivlà dai michilìη;
i ram di frut j’è cargh ad pum e pér
dai bei culùr ch’fa gnir la paladìna.
È źa finì l’istà!…
Marcà pin d’ źént…
caplàz ch’as cuóś…
tamplìη ch’ill viaźa.
Staśón incantadóra,
staśóη ch’ la mét adòs maliηcunìa
mo aηch uη seηs ad paś
iη chi s’è iηvià seréη vèrs la so sira!

Settembre ferrarese (traduzione dell’autore)
Il verde del bosco scolorisce e sfuma / in tanti colori bruciati; / incolto e siepi sono tutta una gran fiammata / di gialli topinambur; / in cielo si aprono le strade della migrazione; / il prato è tutto bucherellato dai còlchici; / i rami degli alberi da frutto sono carichi di mele e pere / dai bei colori che fanno venire l’acquolina. / È già finita l’estate!… / Mercati pieni di gente… / cappellacci che cuociono… / masserizie che viaggiano. / Stagione incantatrice, / stagione che mette addosso malinconia / ma anche un senso di pace / in chi s’è avviato sereno verso la propria sera!

Tratto da: Luigi Vincenzi (Tamba), Grépul, Ferrara, Arstudio, 2003.

Luigi Vincenzi (Bondeno 1926 – Ferrara 2011)
Altre notizie biografiche sull’autore nel Cantóη Fraréś su Ferraraitalia del 29 maggio 2020 [vedi qui]

 

Alcuni proverbi settembrini:

Par la Madòna d’i caηvàz, ciama al butàr pr’al tò tinàz.
Per la Madonna dei canapacci (8 settembre), chiama il bottaio per il tuo tino.

Dòp i sant Cosma e Damiàn int l’invèran andéη piaη piaη.
Dopo i santi Cosma e Damiano (26 settembre) nell’inverno andiam pian piano.

Setémbar o al porta via i pónt o al séca il fónt.
Settembre o porta via i ponti (con alluvioni, se piove) o secca le fonti (se c’è siccità).

Chi, par Saη Michiél, magna gnòch, par tut l’ann al gh’a baiòch.
Chi, per San Michele (29 settembre), mangia gnocchi, per tutto l’anno ha denaro.

Proverbi tratti da: Luigi Vincenzi, Alberto Ridolfi, Floriana Guidetti, Vocabolario italiano-ferrarese. In appendice proverbi tipici del dialetto ferrarese per ogni mese dell’anno, Ferrara, Cartografica, 2007.

Al cantóη fraréś: testi di ieri e di oggi in dialetto ferrarese, la rubrica curata da Ciarin per Ferraraitalia, esce ogni 15 giorni al venerdì mattina. Per leggere le puntate precedenti clicca [Qui] 

Cover: Autunno sul Po. Foto di Marco Chiarini

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Ciarin


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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