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Ogni giorno un brano intonato a ciò che la giornata prospetta selezionato e commentato dalla redazione di Radio Strike.

[per ascoltarlo cliccare sul titolo]

Forever Young (Fast Version) – Bob Dylan

La scelta di “Forever young” (fast version) di Bob Dylan perché è una canzone diretta, inno alla
vita. Il rimanere giovani nonostante si vada avanti negli anni, guardare al mondo con occhi nuovi,
cercare di realizzare i propri desideri, un inno alla speranza. La foto abbinata è un
escursionista che, nonostante la fatica, percorre il suo sentiero per salire ad ammirare le proprie
montagne ed è così che interpretiamo le parole di Bob Dylan…
“May you build a ladder to the stars
and climb on every rung,
may you stay forever young”.

foto di Chiara Colasante

Selezione, commento e foto a cura di Alberto Rupi e Chiara Colasante (alias Donna Winston, dj selecta dal 2010), autori di “Winston’s road” un road radio show nato su Radio Strike ora in onda su Jamrock Radio – L’Aquila (ogni due settimane di domenica alle ore 15 suwww.jamrockrecords.com/) e INeedRadio – Berlino (ogni due settimane di lunedì alle ore 11 suwww.ineedradio.org).
Il programma radio nasce dalla passione per il viaggio e l’ambiente ed è così che, dal 2013 ad
oggi, Alberto e Chiara, due giovani ragazzi abruzzesi, che hanno intrapreso due viaggi intorno
all’Italia tra Marche, Molise, Campania, Basilicata e Puglia, km di strada per conoscere iniziative,
progetti, problematiche, tutte quelle realtà che contribuiscono ad arricchire il territorio.
L’ingrediente che arricchisce il programma radio è l’ ecosostenibilità: notizie dall’Italia e dal mondo, interviste ad artisti, associazioni ecc e condito a base rock, alternative, indie, punk, ska, reggae, dub, funky, hip hop e tanto altro. Winston’s road è radici e tradizione: la chiave di connessione tra persone, ambiente e musica.
www.facebook.com/winstonsroad

Radio Strike è un progetto per una radio web libera, aperta ed autogestita che dia voce a chi ne ha meno. La web radio, nel nostro mondo sempre più mediatizzato, diventa uno strumento di grande potenza espressiva, raggiungendo immediatamente chiunque abbia una connessione internet.
Un ulteriore punto di forza, forse meno evidente ma non meno importante, è la capacità di far convergere e partecipare ad un progetto le eterogenee singolarità che compongono il tessuto cittadino di Ferrara: lavoratori e precari, studenti universitari e medi, migranti, potranno trovare nella radio uno spazio vivo dove portare le proprie istanze e farsi contaminare da quelle degli altri. Non un contenitore da riempire, ma uno spazio sociale che prende vita a partire dalle energie che si autorganizzano attorno ad esso.

radio@radiostrike.info
www.radiostrike.org

Jamrock Radio
Nasce a L’Aquila, all’interno di Jamrock Records grazie all’associazione 360°.
“Tanta buona musica, le ultime news e tutti gli appuntamenti, tanti amici, storie ed approfondimenti
riguardo ciò che più amiamo: la musica. Ogni settimana trasmettiamo sulle frequenze web di
Jamrock Radio una serie di radio shows condotti dalla grande famiglia Jamrock”
Jamrock Records è nato come tentativo di aggregazione di ogni forma di espressione musicale ed
artistica, un vero laboratorio creativo, un luogo di incontro e scambio culturale aperto a tutte le
soggettività artistiche presenti sul territorio. www.jamrockrecords.com

INeed Radio Funkhaus
Nasce tra Bruxelles e Berlino anni fa, ora la sua sede operativa è nella grande città underground
Berlino. E’ uno spazio aperto alla libertà e alla creatività, una radio ricca di programmi che arrivano
da paesi differenti ed è per questo una miscela musicale e culturale, dove si parla italiano, inglese,
tedesco, spagnolo, ma legati dall’amore per la musica e la radio. INeed Radio è nato con l’intento
di essere un mezzo libero e non convenzionale, dove ognuno collabora e scambia idee.
www.ineedradio.org

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Radio Strike


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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