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A Ferrara “Ape regina”, un cortometraggio diretto da Nicola Sorcinelli che parla di accoglienza e di regine.

Ancora cortometraggi europei che saranno presentati allo European Projects Festival di Ferrara nell’ambito della rassegna selezionati dal Ferrara Film Corto Festival (FFCF), dal 4 al 6 aprile. Oggi presentiamo “Ape regina”, diretto da Nicola Sorcinelli e scritto da Alessandro Padovani, che sarà proiettato sabato 6 aprile alle 18h30.

Il corto è nato dalla prima edizione del concorso per sceneggiature di cortometraggi “Una storia per EMERGENCY”, nel 2019, rivolto a ragazzi tra i 16 e i 25 anni per promuovere tra i più giovani una riflessione sulle conseguenze sociali e sanitarie della guerra, sul diritto universale alla cura, sull’accoglienza e sulla tutela dei diritti umani.

Vincitore di quella prima edizione, il corto, di tredici minuti, è stato presentato al Ferrara Film Corto Festival nell’edizione del 2020 e viene oggi riproposto …

“Ape regina” racconta di Elsa (Maria Grazia Mandruzzato) che ha settant’anni e varie arnie vuote. Capelli grigi avvolti in una lunga treccia, Elsa vive isolata, libera, la natura per sola compagna, insieme a pasti e giacigli frugali, oltre a mazzi di margherite. Le api se ne sono andate così come suo marito, a cui non perdona di essere morto prima di lei, troppo prima, troppo presto. Solo una nuova ape regina, se accettata, potrebbe far ritornare le api. “Una femmina che comanda tutti”, dirà nel film, “senza di lei non ci sono né api né miele”. Una potente (e unica) lezione dal mondo naturale.

Una mattina come tante trova nascosto nella rimessa Amin (Kallil Kone), un ragazzo spaventato scappato da un centro di accoglienza per immigrati. La polizia lo sta cercando, lui vuole raggiungere la lontana Finlandia. Là fa freddo. Con la sua mappa sgualcita le mostra dove è diretto. Tanta sarà la strada, lungo il cammino verso la libertà.

Elsa, che sotto la corazza difensiva, burbera solo di facciata, ha un grande cuore, decide di dargli ospitalità in cambio di un aiuto con le sue arnie. D’altronde hanno anche una cosa in comune, entrambi non parlano l’italiano… Braccia aperte, dunque, fino a quando, all’aria fresca mattutina, dovrà lasciare andare anche lui. E fino a quando…

Un messaggio di accoglienza e di speranza. Una luce in questo mondo (o)scuro.

Nicola Sorcinelli lavora come regista e sceneggiatore. Con i suoi lavori ha vinto vari premi e partecipato a festival di tutto il mondo. Il suo cortometraggio “Moby Dick” vince il Nastro d’Argento nel 2017, poi presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Dirige la miniserie “Sento ancora la vertigine” per Amazon Prime e la serie storica “Briganti” uscita su Netflix nel 2023. Sito web

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Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival, Roma Film Corto Festival). Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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