Per certi versi /
La ballata della luce
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La ballata della luce
Fu l’inizio
allo sgorgare
del mattino
da una roccia
di cielo grigio
a comparire
una brace accesa
per la mia legna
ancora verde
che vento seccava
il fuoco
invisibile
divampò
divenne luce
per le nuvole
per le mani
degli alberi
rivoltate
degli ulivi
luccicanti
pensieri
illuminati
a comparire
dando inizio
alla candela
della sorte
fuochi di mare
nella grande notte
degli occhi
dove riposano
gli oceani
i pianeti
le galassie
non c’è
Spazio
che possa
sfuggire
alla capienza
delle mie pupille
allo sgorgare
del mattino
da una roccia
di cielo grigio
a comparire
una brace accesa
per la mia legna
ancora verde
che vento seccava
il fuoco
invisibile
divampò
divenne luce
per le nuvole
per le mani
degli alberi
rivoltate
degli ulivi
luccicanti
pensieri
illuminati
a comparire
dando inizio
alla candela
della sorte
fuochi di mare
nella grande notte
degli occhi
dove riposano
gli oceani
i pianeti
le galassie
non c’è
Spazio
che possa
sfuggire
alla capienza
delle mie pupille
Ogni domenica Periscopio ospita ‘Per certi versi’, angolo di poesia che presenta le liriche di Roberto Dall’Olio.
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Roberto Dall’Olio
Bolognese da sempre ancora prima di nascervi.
È nomade cosmopolita.
Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più.
Pubblica libri in versi.
Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano.
Ah, poeti di riferimento:
Italiani:
Roberto Roversi mio maestro e amico
Antonia Pozzi
Alfonso Gatto
Guido Gozzano
Stranieri:
Neruda
Lorca
Salinas
Yanez
Piznik
Brecht
Prevert
Plath
Sexton
Seifert
Cvetaeva
Ritsos
Pasternak
Saffo