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Ogni domenica Ferraraitalia ospita “Per certi versi”, angolo di poesia che presenta le liriche del professor Roberto Dall’Olio, all’interno della sezione “Sestante: letture e narrazioni per orientarsi”.

ODE ALL’AZZURRO

Ci sono diverse nature dell’azzurro
Variazioni sul tema del cielo
Sui quadri che si amano
Le sfumature della memoria
Quell’azzurro tu mi sei femminile
Appena pallido di foschia
Che sfuoca i contorni
E un mantello di bucaneve
Sorti dal tepore
Di un sogno di primavera
Te li offro come un dono di carnevale
Coriandoli di note blue
Che affondano
Nella mia voce
Sul pianoforte azzurro
della mia poetessa preferita
Le nostre ballate
Encomio di luce
Celestina
Il nome di una mia zia centenaria
Che visse tutto
Quel campo insanguinato
Dai papaveri del Novecento
E tu mi riporti ancora
All’indaco che smalta
Le unghie delle nuvole
Alte sottili
Come le tue labbra
Il vestito alla marinara
Che disegnò mio nonno
Per me in sartoria
Ti dono oggi
Che la tua bellezza
Mi preme
Ascoltare
No non si vede
A tratti solo
Appare

ODE ALLA MALINCONIA

No non poteva mancare
L’ombra sul mio cuore
Quella macchia che nessuno
Può togliere né cancellare
Nemmeno l’allegria
di cui è stretta parente
Lo sanno in pochi
Ma è patente e palese
Come anche il tuo cuore
seppur meno evidente
porta con sé quella macchia
Che li rende unici
Leggeri e pesanti
Assolutamente loro
Fuori dal coro
Dei cuori senza quella macchia
Tutti uguali non distinti
L’ombra mi accompagna
Si stira come un mantello
Anche se sogno
Tu ed io nel momento più bello
Mi fa sentire il tuo eterno vuoto
La tua infinita mancanza
L’autunno delicato
Della speranza
Ma sarebbe folle amore
senza quell’ombra
senza la sua macchia
La poesia non ha risposte
Se le ha
Per sé se le tiene
Non c’è felicità
che non sorga dal soffrire
Né amore
Che non sia
Un andare e venire
Dal cielo
O stare come NOI sul melo
Fiorito
O sì tu torni
È destino
Che ti invito

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Roberto Dall’Olio

Bolognese da sempre ancora prima di nascervi. È nomade cosmopolita. Scrisse poesie da anni otto circa. E non smise più. Pubblica libri in versi. Ritiene la poesia una forma di stoviglia, detta alla Gozzano. Ah, poeti di riferimento: Italiani: Roberto Roversi mio maestro e amico Antonia Pozzi Alfonso Gatto Guido Gozzano Stranieri: Neruda Lorca Salinas Yanez Piznik Brecht Prevert Plath Sexton Seifert Cvetaeva Ritsos Pasternak Saffo

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it