Skip to main content

Parole e figure / Lotte pelomatto, giovane marmotta

Una storia epica nella natura, ricca di suspense e humour, su una giovane marmotta ribelle e la sua rivoluzionaria amicizia con una vipera.

“A volte qualcuno viene mangiato. E’ così e basta.”

Uscito in libreria il 17 settembre con Iperborea, Lotte pelomatto, della finlandese Lena Frölander-Ulf ci porta nel mondo delle marmotte resistenti.

Ribelle, curiosa, ostinata, un po’ egoista ma sempre leale, Lotte appartiene a una colonia di marmotte che vive in una pietraia accanto alla foresta, in un brulicante matriarcato, tenuta in pugno dalle tiranniche vipere, comandate dal generale Codanera.

Lotte ha un amico inseparabile, Pigno, che è un po’ il suo opposto, prudente e riflessivo, abituato a tirarla fuori dai guai.

Ma un giorno si ritrova davanti Zigzag, il figlio di Codanera, che è scappato rifiutando le leggi crudeli del suo clan e ora ha bisogno di aiuto.

Unendosi a Lotte in una rivoluzionaria amicizia, il serpentello le svela un segreto che le vipere si tramandano: c’è stato un tempo in cui le marmotte erano libere e senza paura e tra gli abitanti della pietraia regnava la pace.

Allora non è scontato che siano le vipere a comandare? Le marmotte possono liberarsi? Ma come? Ci sarà una via nuova?

A volte qualcuno viene mangiato ed è una cosa che succede e basta. Ma deve essere sempre così? Chi dice che è sempre stato così e che non si possa cambiare?

In fondo non è male essere testarsi e ribelli e pensare di poter cambiare, anche in piccolo. Questa piccola marmotta forse ci conduce a capire l’importanza della lotta per il riconoscimento delle identità e diversità di tutti.

Lasciatevi travolgere dall’energia di Lotte pelomatto e dei suoi due amici Pigno e Zigzag in un’emozionante saga epica nella natura che parla di inclusione e solidarietà, di giustizia e potere, alla scoperta del mondo misterioso della pietraia, che forse può aiutarci a capire un po’ anche il nostro. Speriamo.

“Perché devono decidere tutto sempre i serpenti?” sibila Lotte piegando le orecchie all’indietro. Pigno esita. “Perché hanno i denti velenosi?”. “Ma non è giusto!”. “No hai ragione. Però è sempre stato così.” “Mi stavo appunto chiedendo, sarà proprio vero che è stato sempre così?”

Incipit in pdf

Lena Frölander-Ulf, scrittrice e illustratrice, vive a Helsinki e scrive sia in svedese che in finlandese. È autrice di numerosi albi e romanzi illustrati per ragazzi, più volte nominati al Finlandia Junior Award e al Runeberg Junior, i premi più prestigiosi del suo paese.

Lena Frölander-Ulf, Lotte pelomatto (Traduzione di Laura Cangemi), Iperborea, Collana i Miniborei, settembre 2025, 224 p. – con il contributo di Europa Creativa Programma “Cultura” dell’Unione Europea

sostieni periscopio

Sostieni periscopio!

Tutti i tag di questo articolo:

Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Giornalista pubblicista dal 2016, ha conseguito il Master di Giornalismo presso l’Ecole Supérieure de Journalisme de Paris, frequentato il corso di giornalismo cinematografico della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, curato da Giovanni Bogani, e il corso di sceneggiatura cinematografica della Scuola Holden di Torino, curato da Sara Benedetti. Ha collaborato con le riviste “BioEcoGeo”, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, “Mosca Oggi” e con i siti eniday.com/eni.com; ha tradotto dal francese, per Curcio Editore, La “Bella e la Bestia”, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Appassionata di cinema e letteratura per l’infanzia, collabora anche con “Meer”. Ha fatto parte della giuria professionale e popolare di vari festival italiani di cortometraggi (Sedicicorto International Film Festival, Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’, Roma Film Corto Festival), è vicepresidente di Ferrara Film Commission e segue la comunicazione del Ferrara Film Corto Festival ‘Ambiente è Musica’. Coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Congo, Belgio, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *