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“Una poesia ragionevole è lo stesso che dire una bestia ragionevole.”
(Giacomo Leopardi)

  

Ritorno

Hai ricominciato ad abitare i miei pensieri
con le chiavi in tasca
hai bussato alla mia porta,
l’uscio s’è aperto da solo
(non è mai stato chiuso)
in un chiacchiericcio di idee libere
al tuo ritorno.

Dalla silloge “Un tempo assente” – Le Mezzelane CE (Ancona, 2019)

 

In fondo alla radice dei tuoi occhi

Ti vengo a prendere con quel camper
coperto di foglie e nuvole:
dammi la mano e le paranoie.
In fondo alla radice dei tuoi sogni,
dove si nasconde la tigre,
là, nei tuoi occhi io ti vedo.

Dalla silloge “Nella mia selva sgomenta la tigre” – Le Mezzelane CE (Ancona, 2018)

 

Come foglia e albero

Non mi sono fermata per il timore
di perdere per strada quei pezzi
che, dentro me, s’erano rotti.
Come foglia d’autunno intrepida,
mi sono lanciata alla ricerca
dello sconosciuto che mi abita.
A tratti
sento l’aria umida
a tratti il nulla,
senza il calore e la linfa del mio albero.
Ma io sono quell’albero e
la mia corteccia è scavata già,
segnata dalle sconfitte e dalle rinascite.

Dalla silloge poetica fotografica “Difettosa” – YCP (2015)

 

Monica Zanon, in arte Moka (1982). Il Lago Maggiore è la chiave di lettura dei suoi umori. Durante gli studi tecnici ha incontrato la Poesia e grazie a lei ha trovato il suo modo di comunicare. La parola poetica è necessaria per comprendere se stessa e il mondo. Vita e Poesia sono inscindibili. Nel 2014 ha fondato l’Associazione Licenza Poetica, insieme ad alcuni amici. Crea e collabora all’organizzazione di eventi letterari. Ha diverse pubblicazioni all’attivo, sia personali che collettive. Cura il suo sito personale (www.mokaend.com) e la collana digitale di poesia de Il Babi Editore che uscirà nel 2021.

 

La rubrica di poesia Parole a capo curata da Gian Paolo Benini e Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Ferraraitalia.
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Benini & Guerrini


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it