Parole a capo
Diella Monti: «Mille anni» e altre poesie
Diella Monti: «Mille anni» e altre poesie
Il giorno più bello della storia
S’io fossi un fornaio
Vorrei cuocere un pane
Così grande da sfamare
Tutta, tutta la gente
Che non ha da mangiare
Un pane più grande del sole
Dorato profumato
Come le viole
Un pane così
Verrebbero a mangiarlo
Dall’India e dal Chilì
I poveri, i bambini
i vecchietti e gli uccellini
Sarà una data da studiare a memoria:
un giorno senza fame!
Il più bel giorno di tutta la storia.
(Gianni Rodari)
*
MILLE ANNI
Mille anni di vento non mi hanno spezzato.
Ho penetrato radici giù nel profondo inferno
respirando muffe muschiose.
Ho forgiato la roccia
affinché si facesse nido
per intrecci amorosi a rafforzare corteccia.
Ho spento la mia sete
in calde sorgenti sotterranee
risucchiandone linfa vitale,
quando il sole sembrava volermi soffocare
col suo abbraccio torrido.
Ho cercato tepore sotto bianca coperta
per sonni lunghi un inverno
e ne ho trattenuto gocce di nettare
per siccità temute.
Ho ricoperto il mio corpo di licheni funginei
per placare il dolore di frustate taglienti.
E ora piegato fino a sfiorare la terra
mi inebrio del colore di anemoni e genziane
*
COME POLLICINO
Lascio cadere briciole di parole
lungo il mio cammino stanco da sempre.
Come Pollicino, dietro di me, abbandono pensieri,
pezzi di occhi, di cuore e di bile per farvi inciampare, un giorno,
e farmi ritrovare.
*
SIEDITI
Siediti accanto a me
che il giorno sta finendo
e ci sono troppe cose
che ti devo ancora raccontare.
Le api stanno ormai lasciando
gli alveari e tu domani chiederai che sapore ha il miele sul pane.
Ma come posso spiegarti il sapore bambino mio?
E i colori?
Come posso raccontarti di colori in purezza che si attaccano all’iride e che mangi con gli occhi per portarli via con te?
Io li ho visti quei colori ma nessun pennello speciale può riprodurne le sfumature.
I profumi della mia infanzia li ho inspirati e trattenuti a lungo nelle narici per infonderli in te, come un soffio vitale.
Ho peccato di presunzione pensando che avrei potuto regalarti tutto questo attraverso l’imprintig genetico del mio vivere.
I miei sensi si sono sfiancati e col tempo hanno perso ricettività.
Non mi rimane che sperare nel tatto…
Ma basteranno i miei abbracci e i miei baci, per spiegarti l’amore?
*
DOPO DI TE
Non è stato impossibile poi
crescere anche dopo di te.
Mi avevi detto tutto col tuo fare solito
(senza parole e senza abbracci consolatori).
nel silenzio sobrio di dita lunghe e nodose ti ritrovavo sempre
a cercarti bene
e ho potuto continuare il cammino rintracciando, come pollicino, briciole risparmiate da uccelli affamati.
Mollica stantia, lievitata da parole mai dette, mi ha nutrita e sono arrivata ad oggi.
Dentro ad ogni scelta
dietro ad ogni lacrima segreta,
ritrovavo il tuo silenzio pudico a sostenermi.
Oggi le mie rughe sono come le tue, solchi silenti,
crepe profonde in cui mi calo per venirti a cercare.
*
AMBROSIA
Sotto la coltre
mi allungo
al tepore di un abbraccio amoroso
Ambrosia io
trattengo il respiro e aspetto il mio turno
Sorprenderti con un bacio infestante
sarà facile missione a primavera
Eppure fui nettare divino
prima che la neve imbiancasse
le nostre vite.
Immagine di Diella Da Viá
Diella Monti (Cesena, 1952) Penultima di dieci figli, ha vissuto in una famiglia numerosa, dove le difficoltà economiche all’ordine del giorno, non hanno inficiato però la sua voglia di studiare e la passione per la letteratura e la poesia, che ha seguito e coltivato aldilà degli studi tecnici seguiti esclusivamente per esigenze lavorative. Una vita che ha ruotato sempre intorno alla poesia, dialettale o in lingua, in versi liberi o in metrica. Coordina il gruppo Va in scena la poesia. Ha pubblicato una raccolta Il canto della Bambina, Book Sprint edizioni, 2014. In “Parole a capo” sono state pubblicate sono state pubblicate altre sue poesie l’11 luglio 2020 e il 13 maggio 2021.
“Parole a capo” è una iniziativa dell’Associazione culturale “Ultimo Rosso”.
Per rafforzare il sostegno al progetto invito, nella massima libertà di adesione o meno, a inviare un piccolo contributo all’IBAN: IT36I0567617295PR0002114236
La redazione di “Parole a capo” informa che è possibile inviare proprie poesie per una possibile pubblicazione gratuita nella rubrica all’indirizzo mail: gigiguerrini@gmail.com
La rubrica di poesia Parole a capo curata da Pier Luigi Guerrini esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio. Questo che leggete è il 306° numero. Per leggere i numeri precedenti clicca sul nome della rubrica.
Oltre alla condivisione del pane e degli affetti ci potrebbe essere anche la condivisione di Parole a Capo. Non dovrebbe essere molto difficile… chissà…