13 Febbraio 2023

Pane o libertà: Paolo Rossi mette in scena in modo comico la fatica di tirare avanti

Giorgia Mazzotti

Tempo di lettura: 3 minuti

Pane o libertà: Paolo Rossi mette in scena in modo comico la fatica di tirare avanti

Uno spettacolo che appare leggero e spensierato, ma che porta in scena in modo comico le piccole o grandi odissee quotidiane, la fatica del lavoro e magari del vivere. Una fatica e dei drammi che possono riguardare un po’ tutti e che non escludono chi fa un mestiere creativo, prestigioso e di successo, come accade a un personaggio dello spettacolo affermato come Paolo Rossi e a quella piccola schiera di maestri a cui lui stesso fa riferimento, da Enzo Jannacci a Dario Fo.
È questa in qualche modo la sottile linea che tiene insieme tutto il canovaccio di “Pane o libertà”, l’ultimo spettacolo di Paolo Rossi andato in scena al Teatro Comunale di Ferrara sabato 11 e domenica 12 febbraio 2023.
“Vi assicuro che è tutta un’improvvisazione – avverte il comico all’inizio della serata – perché tanto fuori di qua recitano tutti e lo fanno comunque meglio di noi. L’unica cosa che abbiamo preparato sono i bis (che quindi raccomando di richiedere)”.  E poi continua: “Ognuno si porta dentro la sua odissea e anche noi ce l’abbiamo, come ce l’avete voi”.

Paolo Rossi al Teatro Comunale di Ferrara
Paolo Rossi al Teatro Comunale di Ferrara
Paolo Rossi al Teatro Comunale di Ferrara

Una serie di avvenimenti ed esperienze travagliate e dolorose che restano sullo sfondo, per fare capolino qua e là in maniera leggera ed ironica. Come quando alla presentazione aperta al pubblico, fatta con ingresso libero sabato 11 febbraio a mezzogiorno negli spazi del ridotto del teatro,
Paolo Rossi ha fatto riferimento alla necessità di mantenere i figli (“Ne ho un tot, sapete com’è, è la vita di chi fa tournée”) e alla sempre più frastagliata situazione lavorativa. Ormai – racconta l’artista – su 10 richieste di farci esibire, almeno 7 arrivano da spazi che non sono teatri. Ci è capitato di tutto, dagli oratori alle taverne con i graticci appesi fino alle sale polivalenti e ai caffè. Ma c’è da dire che esibendosi in un bar o in uno spazio informale si crea davvero socialità. Mi capita che alla fine dello spettacolo vengano a ringraziarmi coppie di persone che raccontano di essersi conosciuti proprio durante un mio spettacolo. A volte vengono anche con i figli, nati grazie a quella contingenza. Bene, questo è il bello di fare spettacolo, e le relazioni è più facile che si creino in ambienti così”.

Paolo Rossi in “Pane o libertà” (© MoniQue)

Riuscitissima l’ouverture che strizza l’occhio alle vicende sanremesi e allo smaccato vandalismo di uno degli ospiti. È uno dei suoi tre musicisti, il chitarrista Emanuele Dell’Aquila, che in apertura gli offre un mazzo di fiori; Paolo Rossi che li getta a terra, spiegando: “Scusate, ma non ci sentivo bene dalle cuffie. In effetti forse è perché non ce le ho, le cuffie”. E il chitarrista raccoglie i poveri steli gettati per fustigarsi la schiena in atto di pentimento. Lo spettacolo prosegue con l’accompagnamento di contrabbasso, fisarmonica e batteria suonati da Alex Orciari e Stefano Bembi.

Il valore aggiunto dello spettacolo di Paolo Rossi a Ferrara è, infine, quello di rinverdire il suo giovanile rapporto con la città. “Ho frequentato l’istituto tecnico di via Madama”, ha raccontato nella saletta del Ridotto, affollata di tanti studenti e “in questo teatro finora c’ero venuto solo per contestare gli spettacoli e le compagnie. Ma non sono io che sto cambiando idea. Sono le idee che stanno cambiando posto”. Poi si passa all’autoironia: “Mentre passavo da corso Giovecca ho sentito che mi chiamavano per nome, ‘Paolo… Paolo!’. Quando mi sono voltato ho pensato: ‘Ma chi sono quei vecchi?’ Poi ho scoperto che erano miei compagni di classe”.
E in effetti giù in strada, fuori dall’uscita degli addetti ai lavori, c’è un bel gruppo di ex frequentatori della parrocchia dell’Immacolata. Paolo Rossi si ferma, scherza e ci scappa un passaggio fino alla pizzeria del dopo-spettacolo. E l’attore ancora una volta entra ed esce dalla vita, tra pasti di mezzanotte e riflessioni agrodolci che continuano a far ridere e a far riflettere.


Commenti (2)

  • Quel “o” tra pane e liberta’ inquieta nella sua apparente piccola variazione di titoli simili. E quando recitando dice ” il teatro é entrato nella vita” capovolgendo i termini con i quali in molti speravamo che la realtá venisse rappresentata nella sua veritá, tutta , dalla cultura, tra le risate, tante, ho avvertito un pizzico di amara nostalgia. Ma non ho smesso di ridere di cuore.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Giorgia Mazzotti

Da sempre attenta al rapporto tra parola e immagine è giornalista professionista. Laurea in Lettere e filosofia e diploma dell’Accademia di belle arti, collabora con la rivista del “Gambero Rosso”, il periodico “Econerre” sull’economia dell’Emilia-Romagna e “CasAntica”. Per la Provincia di Bologna ha curato il sito “Turismo in pianura” e le segnalazioni su “Emiliaromagnaturismo” dedicate ad arte e cultura, gastronomia ed eventi del territorio.
Giorgia Mazzotti

Ti potrebbe interessare:

  • “IO SONO GLI ALTRI”
    READING DI PRIMAVERA

  • diario in pubblico parole nuove

    Diario in pubblico /
    Parole nuove

  • NON DIRE, MOSTRA
    Interviene Luciana Passero: 3 aprile, ore 17 alla Biblioteca Ariostea

  • Mediterranea è sbarcata a Ferrara

  • Per certi versi /
    Il viale della mente

  • presto di mattina cerva aurora

    Presto di mattina /
    La cerva dell’aurora

  • NATURE URBANE E SPAZI PUBBLICI
    Secondo Incontro sulla Città che Vogliamo: lunedì 27 marzo alle 17

  • Gli operai GKN in piazza per “rompere l’assedio”
    (tutte le puntate di una lunga storia di lotta)

  • Cinquemila litri di acqua:
    critica alle critiche agli ambientalisti imbrattatori

  • Storie in pellicola
    Living: vivere alla ricerca del tempo perduto

L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: