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di Carla Sautto Malfatto

NEL TEMPO INDIFFERENTE

Ho perso l’attimo
per scrivere poesia,
parole incalzanti
sul foglio che non avevo.
Resta un ricordo
che si sfalda
come sponde limacciose
al passaggio di un fiume irruente
che tutto trascina,
sradicando dalla fonte del cuore
e della mente,
raccogliendo masserizie lungo
il cammino del pensiero
e si avvoltola furioso
per raggiungere la foce
in cui riversare
un sentimento denso,
urla di acque inquiete e vive.

Ho perso l’attimo
e non ci sarà poesia,
sui miei fogli,
atomi di grazia persi per sempre
dispersi nel mare
del tempo indifferente,
quasi non fossero mai nati.

(Carla Sautto Malfatto – tutti i diritti riservati)
da ‘Troppe nebbie’, Edizioni Il Saggio, 2019

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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