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Il 12 dicembre è stato un anniversario importante per chi ha più di quarant’anni – per i più giovani invece, probabilmente, non ha un significato ben preciso.
Il 12 dicembre è Piazza Fontana.
La settimana scorsa, la scuola media Torquato Tasso di Ferrara ha organizzato una serie di incontri sul tema dello stragismo, scegliendo un argomento specifico: Giuseppe Pinelli [il programma]

Per curiosità, abbiamo sfogliato velocemente diversi volumi di storia di terza media: la strage di Piazza Fontana ha una riga (o due), Giuseppe Pinelli nemmeno una citazione. Allora che senso ha dedicargli una settimana intera? (per una biografia di Giuseppe (Pino) Pinelli, clicca Qui).

Dal sito della scuola, scopriamo che gli insegnanti hanno utilizzato questi materiali:
le foto di Uliano Lucas;
la stampa dell’epoca (Corriere della Sera);
testi di Giovanni Raboni e Franco Fortini (descrizione dei funerali di Pinelli);
i disegni di Franco Fortini (sui funerali di Pinelli);
la sentenza del 1975 (Gerardo D’Ambrosio);
Dario Fo (“Morte accidentale di un anarchico”).

L’ultima attività a scuola: un confronto tra Gogol’ e Dario Fo (il primo è fonte diretta del secondo). Insomma: da Giuseppe Pinelli a Gogol’ (passando per Lucas, Dario Fo, Fortini ecc.).

I disegni di Fortini, tra l’altro, li abbiamo visti esposti anche in piazza Trento Trieste, nella vetrina della libreria Il libraccio.
La libreria ha collaborato – così si legge sempre sul sito della Tasso – con la scuola, con la sezione ANPI “T. Tasso” e con l’ASFAI (Archivio storico della federazione anarchica italiana).
Di Pinelli dunque non si è parlato solo all’interno della scuola media, ma anche in città.

E ieri, domenica 19 dicembre, un gruppetto di insegnanti della Tasso ha partecipato a un incontro a Granze (in provincia di Padova) per presentare le attività svolte a scuola.

Le case editrici, dunque, fanno le loro scelte e decidono cosa privilegiare nella manualistica scolastica. Pinelli non pare, come abbiamo detto all’inizio, un argomento centrale nei testi di scuola media. Quest’anno, in ogni caso, in una scuola media di Ferrara è stato  per una settimana l’argomento al centro dei lavori. Perché anche gli insegnanti fanno le loro scelte.

E se alla Tasso hanno costituito una sezione ANPI, Giuseppe Pinelli dev’essere davvero loro caro – per molti motivi – non ultimo il fatto che a sedici anni era partigiano.

Oggi 20 dicembre, ricorre l’anniversario dei funerali di Giuseppe Pinelli. Vengono intonati due canti nel corso della cerimonia: Addio Lugano bella e l’Internazionale.
Franco Fortini lavorerà diversi anni sul testo dell’Internazionale. Nell’ultima versione (1994) si legge questo passaggio:
nelle fabbriche il capitale come macchine ci usò
nelle sue scuole la morale di chi comanda ci insegnò

A scuola si possono fare tante cose – grazie alla libertà d’insegnamento. Un lavoro su Pinelli (che comprende testi letterari, teatrali, fonti giornalistiche, fotografie ecc.) forse può essere un segnale importante per i ragazzi e le ragazze.

Perché il 12 dicembre è per Piazza fontana. E la notte tra il 15 e il 16  è per Giuseppe Pinelli, partigiano sindacalista anarchico.

Cover: Foto di Uliano Lucas

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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