Le voci “da dentro” sono quelle che provengono dalla nostra coscienza e che ci parlano direttamente, ma sono anche quelle voci che provengono da chi è “dentro” cioè da persone che stanno vivendo l’esperienza del carcere. A partire da oggi, Periscopio ospita questa nuova rubrica con lo scopo di provare ad offrire un’immagine della realtà “dietro le sbarre” diversa da quella percepita e filtrata dai media tradizionali affinché, ognuno nel proprio piccolo, combatta la sua battaglia contro gli stereotipi ed i pregiudizi che non aiutano il completo reinserimento di queste persone nella società. È un modo per dar voce alle persone ristrette e a chi opera nel carcere ma è anche per dare orecchio a chi, da dentro, sta parlando alle nostre coscienze. La rubrica è scritta in collaborazione con “Astrolabio”, il giornale del carcere di Ferrara.
Il testo di apertura della rubrica si intitola “Il ponte” ed esprime bene il bisogno di costruire un dialogo fra due sponde della nostra città e della nostra società. Mentre il muro divide, il ponte unisce ed è solo avvicinandosi che si può arrivare a conoscere l’altro e la nostra umanità.
(Mauro Presini)
Il ponte
di J.H.
È una geniale invenzione umana per collegare le due rive di un fiume
è un atto di generosità umana
è il desiderio di andare oltre l’altro lato che non è altro che un fratello
è la solidarietà tra le anime
è la vita che cerca la vita
è la speranza nel futuro malgrado la nebbia che può accecare il cuore
è la fiducia nell’altro
è la volontà di andare avanti malgrado gli ostacoli della natura, del destino e della vita per andare a trovare l’altro, parlare con lui, salutarlo, regalargli un sorriso, una buona parola, una dolce speranza per superare e attraversare il vasto oceano profondo della vita
è condividere l’esperienza
è cercare l’equilibrio
è una necessità della natura umana
è un’esigenza dell’anima
è il nemico dell’impossibile
è la pace interna che cerca altro
è volare nel tempo
è aprire le braccia verso l’altro
è l’emozione di trovare il fratello
è l’individuo che trova la comunità
è cortesia, generosità, coraggio, capacità di resistenza, pazienza…
è un appello all’incontro
è il sogno dell’unità
è il dialogo
è l’anatema del silenzio
è l’orgoglio di creare un legame con l’altro mondo
è il cammino
è l’incontro
è l’umanità
è la capacità di vedere oltre i confini imposti dall’occhio che vede poco, quando esso non è totalmente cieco
è la volontà di rendere tutto ciò che è debolezza una forza benefica
è la negazione del rifiuto
è il rifiuto della diffidenza
è il modo giusto per relazionarsi
è fiducia nell’altro e nel futuro
è l’anima che cerca la sua voce
è confronto interiore
è ascolto reciproco
è sentire l’altro
è sentirsi umano
è cercare l’altro
è la bellezza del dialogo
è andare oltre il grande nulla
è scoprire emozioni mai provate
è la profondità dell’umanità
è la forza della libertà
è volare col tempo per percorrere lo spazio limitato
è la magia contro il silenzio
è contro il deserto della sete
è una camminata di emozioni, un ponte per vedere, sentire, capire
è conoscere l’altro
è l’anima che guarda avanti
è oggi che cerca domani
è la geografia che cerca la storia
è una porta aperta
è il desiderio di viaggiare per convinzione non per curiosità
è la speranza di fuggire dal nulla
è la negazione del silenzio
è un atto di fratellanza
Senza ponte non c’è vita
il ponte è il futuro
non c’è futuro senza passato
non c’è futuro senza comunità.
Il dolore divide od unisce?
L’uomo ha bisogno di sentirsi utile!
Si chiama Astrolabio il giornale della Casa Circondariale di Ferrara. Ed è un progetto editoriale che, da qualche anno, coinvolge una redazione interna di persone detenute insieme a persone ed enti che esprimono solidarietà verso la realtà dei detenuti. Il bimestrale realizza il suo primo numero nel 2009 e nasce dall’idea di creare un’opportunità di comunicazione tra l’interno e l’esterno del carcere. Uno strumento che dia voce ai reclusi e a chi opera nel e per il carcere, che raccolga storie, iniziative, dati statistici, offrendo un’immagine della realtà “dietro le sbarre” diversa da quella percepita e filtrata dai media tradizionali.
Cover: un’immagine della redazione di Astrolabio, il giornale del carcere di Ferrara : Il coordinatore Mauro Presini al lavoro insieme al gruppo dei detenuti redattori.
Per vedere le altre uscite di Le Voci da Dentro clicca sul nome della rubrica.
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Mauro Presini
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
Bellissima iniziativa di apertura e connessione col mondo …con chi per diversi motivi…vive da solo…