Skip to main content

Fablab “Fabrication laboratory”, cosi ora si definisce un posto fisico o virtuale in cui poter trasformare le proprie idee e i propro sogni in concreti progetti, prodotti o prototipi. Sipro con Aster ha proposto un percorso informativo e di avvicinamento al tema per costruire un contesto ferrarese di opportunità.
Di questo si è parlato ieri a Palazzo Muzzarelli Crema con la presentazione di Caterina Brancaleoni, presidente di Sipro e poi con le relazioni di Barbara Busi di Aster e Massimo Menichelli di OpenP2Pdisegn; infine Piero Dioni di On/Off Fablab Parma e Marco Martelli di Fablab Imola che hanno presentato casi pratici di realizzazione. Sono possibili interessanti progetti di finanziamento tramite le risorse del Fondo sociale europeo.
Fare insieme, flessibilità, prodotti tecnologici, informatica, servizi personalizzati sono le parole chiave. Dispositivi tecnologici in comune per economie di scala sono la proposta. L’idea è creare un laboratorio in grado di collaborare a distanza ed elaborare progetti in forma digitale. Il progetto Adriatic Ipa-Smart Inno ha consentito la realizzazione di questa iniziativa in collaborazione, oltre che con Aster e dunque la Regione Emilia Romagna, anche con l’Università, il sistema Camera di commercio e enti pubblici di ricerca. Un luogo del fare tecnologico. Un posto in cui si concretizzano le idee che troppe volte sono rimaste sogni. In fondo avremmo molto bisogno di fare crescere questi posti per ridare speranza a persone capaci, intelligenti e soprattutto che invece di piangersi addosso vogliono provare a costruire la loro vita professionale, magari con altri. Bello. Mi piacerebbe essere più giovane per provarci anche io.

fablab-workshop
Tecnologia e innovazione

Questo interessante percorso educativo e formativo proseguirà venerdì 5 giugno sempre a Palazzo Muzzarelli Crema con “L’agenda digitale locale come motore per lo sviluppo del territorio“; questo è il titolo della seconda iniziativa presentata da Sipro con il Comune di Ferrara e Lepida  (in cui si trova anche la nuova sede di Sipro). L’obiettivo è ripensare l’organizzazione della pubblica amministrazione verso nuovi strumenti di innovazione digitale, ma anche una occasione per imprese e cittadini verso nuove tecnologie. Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida, presenterà l’agenda digitale in un contesto di banda larga; Fabio De Luigi, dirigente dei sistemi informativi del Comune di Ferrara, porrà l’accento su come Smart city e agenda digitale siano due valori di uno stesso sistema territoriale e Caterina Brancaleoni, presidente di Aster, ha poi il compito di presentare l’aspetto prioritario della programmazione economica del territorio e l’attuazione dell’Ict (Information and communication technology) per la provincia di Ferrara. In sintesi una interessante occasione di dialogo ‘alto’ orientato al futuro che ormai si avvicina verso un presente interessante da approfondire [vedi].

fablab-workshop
Bologna, Fiera R2B Research to business

Questo evento ha poi un seguito con un altro interessante seminario che si svolgerà venerdì 19 giugno al Mercato coperto [vedi] che proseguirà l’analisi delle potenzialità nell’ecosistema produttivo (Fablab e Makerspace). A Bologna, il 4 e 5 giugno ci sarà anche R2B – Salone Internazionale della ricerca industriale e dell’innovazione [vedi], una interessante fiera che si occupa di ricerca nell’ambito del business e dell’innovazione. Grande tema che in questa regione può proporre interessanti sviluppi.

tag:

Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it