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di Carla Sautto Malfatto

LA MATITA

Come un temperino la vita mi scarnifica l’involucro,
mi trita l’anima.
Sono caduta troppe volte
e spezzata
da credere di essere ormai finita
inutile,
e doloroso, a scarti, è stato ripristinare la punta.
Ora incido, con il moncherino rimasto,
ridicolo, tra le dita,
insicuro, instabile,
e il tratto ha meno efficacia,
dialoga piano.
Eppure, per ogni graffio,
metto più forza di prima
e stanchezze.
Quasi spolpata,
antro cavernoso,
ho intenzione di scrivere
anche solo con il legno
anche senza carta
magari con lo sputo.

(Carla Sautto Malfatto – tutti i diritti riservati)

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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