23 Febbraio 2023

Contro la guerra:
La luna di Kiev di Gianni Rodari (1955)

Simonetta Sandri

Tempo di lettura: 2 minuti

Contro la guerra:
“La luna di Kiev” di Gianni Rodari (1955)

La luna di Kiev di Gianni Rodari è una poesia scritta nel 1955, tratta dalla raccolta Filastrocche in cielo e in terra, edita da Einaudi, nel 1960. Un commovente appello alla solidarietà tra gli uomini, oggi più necessario e attuale che mai.

Ricordarci che siamo tutti sotto lo stesso cielo e che andiamo tutti incontro allo stesso destino dovrebbe bastare a far capire l’idiozia e l’insensatezza della guerra.
La luna è sempre la stessa, non cambia, da qualunque punto di vista e luogo la si guardi, e brilla sulle tragedie dell’umanità come un simbolo incondizionato di pace.

È democratica, perché si fa ammirare da tutti, è intelligente perché lascia spazio a ciascuno. È umile perché non ostenta la sua bellezza. Regina incondizionata dei cieli, vigila su un mondo che non ha confini, non chiede documenti a nessuno.

 

 

 

 

Inno senza tempo alla fratellanza dei popoli, oggi La luna di Kiev riappare in una delicata edizione illustrata da Beatrice Alemagna, per Einaudi, il cui ricavato è devoluto alla Croce Rossa Internazionale, Emergenza Ucraina.

Perché la Luna di Kiev è la luna di tutti.
Rileggiamola insieme.
Servono parole giuste, da gridare con forza.

La luna di Kiev

 Chissà se la luna

di Kiev

è bella

come la luna di Roma,

chissà se è la stessa

o soltanto sua sorella…

“Ma son sempre quella!

– la luna protesta –

non sono mica

un berretto da notte

sulla tua testa!

Viaggiando quassù

faccio lume a tutti quanti,

dall’India al Perù,

dal Tevere al Mar Morto,

e i miei raggi viaggiano

senza passaporto”.

Immagini Einaudi editore


Commenti (2)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Da sempre appassionata di scrittura e letteratura, ha pubblicato su riviste italiane e straniere, è autrice del romanzo, “Il Francobollo dell’Avenida Flores”, ambientato fra Città del Messico, Parigi e Scozia e traduttrice dal francese, per Curcio Editore, di La Bella e la Bestia, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Ha collaborato con BioEcoGeo, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, Mosca Oggi, eniday.com e coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma. Scrive su Meer (ex Wall Street International Magazine).
Simonetta Sandri

Ti potrebbe interessare:

  • Storie in pellicola
    Living: vivere alla ricerca del tempo perduto

  • Incerte geografie. Storie di incontri e spaesamenti.
    Convegno Nazionale a Ferrara, 24 e 25 marzo 2023

  • Numeri /
    Chi si è mangiato il mio mezzo pollo?

  • Teatro a passi sospesi nelle carceri di Venezia: un incontro, un video, una mostra fotografica.

  • Parole a capo /
    Elena Vallin: “Lavoro quotidiano” e altre poesie

  • Disagio: gli studenti chiamano, la politica non risponde. Una proposta di legge sulla salute mentale delle ragazze e dei ragazzi 

  • 22 marzo: Giornata Mondiale dell’Acqua…
    sempre più scarsa, sempre più privata

  • vite di carta cavalieri medioevo

    Vite di carta /
    Purché lettura sia

  • volgarità capra

    Dalla parte della capra
    (e delle donne nate nell’anno 2000)

  • Parole e figure /
    Che magnifica giornata!

L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: