DOPOELEZIONI
Matteo Salvini e la Vogelschiss. Una nota tedesca dopo il voto
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Lunedì 27 gennaio era il Giorno della Memoria, domenica 26 gennaio c’è stato il voto in Emilia Romagna. Cosa c’entra il giorno della memoria con le elezioni emiliane? A prima vista molto poco, perché emiliani e romagnoli hanno votato per il rinnovamento della giunta di una regione italiana nell’anno 2020, ben lontano dagli anni ai quali il giorno della memoria rimanda. Ovviamente non era presente, fra le diverse formazioni in lizza, un partito che negasse i fatti di Auschwitz e di tutti gli altri campi di concentramento per quali sono stati responsabili i nazisti tedeschi.
Ma attenzione: mi ricordo benissimo un comizio di Salvini alcuni mesi fa assieme a un rappresentante ufficiale di Afd (Alternativa per la Germania), un partito tedesco di estrema destra, che definiva l’epoca nazista in Germania come un vogelschiss, ovvero “piccola merda di un uccello”. Sicuramente la Lega italiana non è un partito fascista paragonabile con il fascismo italiano di una volta e men che meno con i nazisti tedeschi, ma a ben guardare ci sono tanti aspetti della propaganda leghista che ricordano la weltanschaung delle Destra estrema della Germania di ieri e di oggi.
Per questo, a mio avviso, rimane vergognosa l’amicizia dell’onorevole Vittorio Sgarbi con la Lega e il suo furioso attacco al movimento delle Sardine, che ha risvegliato in Italia il sentimento antifascista. Assolutamente inaccettabile la sua strumentalizzazione di Giorgio Bassani e Paolo Ravenna e, più in generale, le sue continue e quasi sempre violente aggressioni verbali contro gli avversari politici. Le ho ascoltate ancora, appena due giorni prima del voto emiliano.
Ciò detto resta almeno una speranza, quella che ci viene dalla nuova e giovane cultura delle Sardine: l’epoca politica di uomini come Sgarbi è in declino.
Per l’Europa nuova e giovane il risultato del voto emiliano apre una finestra. Un po’ più di speranza e dignità. E meno aggressività e volgarità verso il prossimo.
Carl Wilhelm Macke
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