CONTRO LA GOGNA MEDIATICA
Aboubakar Soumahoro non è solo
Tempo di lettura: < 1 minuto
Gruppo di base Per Aboubakar Soumahoro
Siamo in molti nel movimento a voler supportare Aboubakar Soumahoro e la sua azione parlamentare a favore degli esclusi.
Denunciamo con indignazione la gogna mediatica che vuole distruggere la sua figura.
Non avrà altro effetto che quello di avvicinare ancora di più a lui la gente comune.
Lui è uno di noi. E noi conosciamo e condividiamo profondamente i suoi valori, la sua storia, le sue lotte.
Condividiamo una storia che non è storia qualsiasi, ma è storia dei tanti che lui deve continuare a rappresentare e che con lui vogliamo continuare a sostenere, al di là degli errori che ciascuno di noi può commettere in una realtà complessa.
Quelli che non riconoscono i valori di Aboubakar Soumahoro, valori di solidarietà umana e giustizia sociale, volutamente, solo per continuare ad avvalorare la propria politica tutta basata sui piccoli e grandi egoismi, cercano e usano le contraddizioni nelle persone della grandezza di Soumahoro per allontanare da lui noi gente di base.
Aboubakar Soumahoro resterà in campo a testa alta e noi ci saremo.
Noi non lo lasciamo solo!
Gruppo di base Per Aboubakar Soumahoro
Per adesioni: gruppodibaseperaboubakarsoumah@gmail.com
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Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
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Francesco Monini
direttore responsabile
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Non voglio e no mi permetto di intervenire nella sfera personale , però questa questione politica ha dei lati poco chiari anzi oscuri . Chi sostiene di aver avvisato come Caritas e altri gli interessati politici, Verdi – Sinistra Italiani di Abubakar e del suo operato parallelo , peggio ancora che i politici avevano ascoltato e cercato di verificare , senza alcun edito , oggi Abubaker si e’ autosospeso e i Leaders di Verdi – Sinistra italiana sostengono che sia stata una sua decisione ma sull’opportunità di una sua dimissioni da parlamentare non si esprimono ma lasciano la decisione al deputato.
Abubakar ha detto la sua , loro invece non dicono come di sono svolti i fatti e lo scaricano . brutta cosa .