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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

INCONTRI NELLE FRAZIONI – Giovedì 27 febbraio alle 18 a Boara. Per dialogare insieme ai cittadini
I giovedì con il Sindaco nel territorio comunale
25-02-2014

E’ previsto per giovedì 27 febbraio alle 18 a Boara (Centro Sociale Ricreativo Polivalente “La Ruota”, via Copparo 276) l’ottavo incontro del Sindaco con i residenti delle frazioni del Comune.

Dal 16 gennaio al 20 marzo il sindaco Tiziano Tagliani ha infatti messo in agenda undici incontri con i cittadini del forese. “Ho programmato con gli assessori e i presidenti delle Circoscrizioni questa serie di appuntamenti – ha affermato il sindaco Tagliani – perchè desidero raccontare personalmente e far conoscere ciò che abbiamo realizzato in questi anni, condividendo le criticità ancora presenti. Sarà anche una preziosa occasione per iniziare a riflettere su come garantire, dopo la chiusura delle Circoscrizioni, l’ascolto e il confronto, riducendo le distanze tra i cittadini che abitano nelle frazioni e l’Amministrazione centrale, promuovendo una partecipazione capace di durare nel tempo”.

Gli incontri si terranno tutti i giovedì dalle 18 alle 20 (uniche eccezioni il 13 febbraio a Ravalle con un secondo incontro della giornata alle 21 e il 18 febbraio a Casaglia nella giornata di martedì) e inizieranno con i residenti delle frazioni più lontane dal centro storico.

IL CALENDARIO DEGLI INCONTRI

[Centro abitato: data e ora – sede incontro]

>> Circoscrizione 2

Montalbano: 16 gennaio ore 18 Centro di Promozione Sociale “La Scuola” via Bologna, 1054 – Montalbano

Monestirolo, Marrara, Bova di Marrara e Spinazzino: 23 gennaio ore 18 Circolo ACLI, via dei Prati, 18 (ang. v.le della Rimembranza, 24) – Monestirolo

>> Circoscrizione 3

Fondoreno e Borgo Scoline: 30 gennaio ore 18 Circolo ARCI via Civetta, 61/63/65 – Fondoreno

Sabbioni, Pescara e Fossadalbero: 6 febbraio ore 18 Centro Sociale Ricreativo Culturale “Borgo del Passo Vecchio” presso ex Scuole Elementari via Chiorboli, 69/A – Sabbioni

Porporana: 13 febbraio ore 18 Ex Scuole Elementari via Martelli, 300 – Porporana

Ravalle: 13 febbraio ore 21 Teatro Venere via Martelli, 83 – Ravalle

Casaglia: (martedì) 18 febbraio ore 18 Circolo ARCI via Ranuzzi, 65 – Casaglia

>> Circoscrizione 4

Boara: 27 febbraio ore 18 Centro Sociale Ricreativo Polivalente “La Ruota” via Copparo, 276 – Boara

Codrea: 6 marzo ore 18 Canonica della Parrocchia via Carmignana, 38 – Codrea

Viconovo e Albarea: 13 marzo ore 18 Circolo ACLI via Bertolda, 65 – Viconovo

Villanova, Denore e Parasacco: 20 marzo ore 18 Circolo ARCI via Ponte Assa, 85 – Villanova

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BIBLIOTECA ARIOSTEA – Mercoledì 26 febbraio alle 17 incontro con l’autore
Da Maurizio Morselli poesie come ‘petali dell’anima’
25-02-2014

Si intitola ‘I petali dell’anima’ la raccolta di poesie firmate da Maurizio Morselli che mercoledì 26 febbraio alle 17 sarà presentata nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Interverrà all’incontro anche l’artista visivo ferrarese Maurizio Ganzaroli, che leggerà alcune poesie dell’autore con l’ausilio di proprie opere, dalla pop art video ai minimetraggi.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori

‘I petali dell’anima’ é una raccolta di poesie, scritta col cuore, che parla immediatamente al cuore. Con parole comuni, in cui non manca un’attenzione costante alle emozioni vecchie e nuove di una vita che procede, nella consapevolezza dei giorni che passano. La poesia è come rugiada per l’anima: rigenera e ristora, inquieta e accende, accomuna e isola, pone domande, crea assonanze, accarezza lo spirito. Ogni petalo-poesia, piccolo o grande, parla di un’anima viva che ascolta e guarda i propri sentimenti con fiducia e li racconta per condividere la gioia di essere vivi, tra persone amiche, sereni anche quando si è soli. Accettare la vita come viene con le sue sconfitte, le perdite, le gioie, i dolori ma rimanere se stessi, continuando a credere in qualcosa: è questo il messaggio.

Maurizio Morselli (Ferrara, 1962). Nel ’99 si avvicina alla Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Ferrara – come volontario e quindi 2001 viene assunto con la mansione di autista soccorritore. Il suo mondo è tutto nel volontariato: istruttore di primo soccorso; monitore di Croce Rossa (insegna il primo soccorso nelle scuole e alla popolazione); istruttore di Manovre di Disostruzione vie aeree pediatriche (MDVAPED); coordinatore del “Progetto Bimbi”. Nel gennaio 2013 l’esordio editoriale con la silloge poetica ‘Cosa ti aspetti dai sogni’ (Faust Edizioni).

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DARWIN DAY 2014 – Conferenza giovedì 27 febbraio alle 21 in via De Pisis. Alle 16 proiezione gratuita
‘Vivere insieme: la coesistenza fra le specie di grandi mammiferi’
25-02-2014

Sarà dedicata ai meccanismi della convivenza in natura fra le diverse specie di grandi mammiferi la conferenza in programma giovedì 27 febbraio alle 21 al Museo civico di Storia naturale. L’incontro, inserito nel programma delle iniziative ferraresi per il Darwin Day 2014 promosse dalla stesso Museo di via De Pisis e dall’Università di Ferrara, vedrà nelle vesti di relatore Sandro Lovari dell’Università di Siena.

L’incontro sarà anticipato alle 16, nella stessa sala conferenze del Museo, dalla proiezione del film ‘Il grande viaggio di Charles Darwin’ diretto da A. Schuler e K. von Flotow, che, in occasione delle iniziative del Darwin Day 2014, sarà riproposta ogni giovedì fino al 20 marzo, sempre alle 16.

Entrambi gli appuntamenti sono aperti gratuitamente alla partecipazione di tutti gli interessati.

LE SCHEDE a cura degli organizzatori:

Conferenza:

‘Vivere insieme: la coesistenza fra le specie di grandi mammiferi’

Giovedì 27 febbraio, ore 21- Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)

Individui della stessa specie che vivono in gruppo devono controllare la propria aggressività e sviluppare modi sofisticati di comunicazione per convivere, ma specie affini che vivono nello stesso ambiente o utilizzano le stesse risorse incontrano difficoltà anche maggiori per trovare formule di coesistenza. Verranno trattati alcuni esempi di meccanismi ecologici e comportamentali, presenti nei grandi mammiferi erbivori e carnivori, che illustreranno la complessità di questi processi di adattamento. Questo tema offrirà inoltre a Sandro Lovari l’occasione per raccontare le sue esplorazioni scientifiche già descritte anche nel suo libro ‘L’enigma delle pecore blu’ che parla di grandi mammiferi poco conosciuti poiché abitanti in zone impervie come l’Himalaya.

Proiezione:

‘Il grande viaggio di Charles Darwin’

Giovedì 20 febbraio, ore 16 – Museo di Storia naturale (via De Pisis 21)

(durata un’ora e trenta minuti)

Un viaggio attorno al mondo lungo quasi cinque anni che cambia la Storia, è quello del giovane e brillante studioso Charles Darwin. Le osservazioni e i reperti raccolti durante le esplorazioni sono alla base di un lavoro interminabile. Il risultato è uno dei testi scientifici più famosi di ogni tempo: ‘L’origine delle specie’.

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DIGITALE TERRESTRE – Si è svolto in Comune un incontro fra amministratori pubblici, dirigenti e tecnici Rai
Il punto della situazione sulla ricezione dei canali digitali Rai
25-02-2014

Su invito del sindaco Tiziano Tagliani e dell’assessore comunale Deanna Marescotti, giovedì scorso (20feb2014) nella residenza comunale Gianluca Tigretti e Corrado Montalti rispettivamente direttore e funzionario tecnico del Settore Reti e Servizi Radiodiffusione dell’Ispettorato Emilia Romagna – Ministero dello Sviluppo Economico, insieme a Eduardo Russo di Rai Way, hanno fatto il punto della situazione sul digitale terrestre e il livello di ricezione dei segnali televisivi Rai in città, illustrando nel dettaglio agli amministratori e ai funzionari comunali il servizio garantito dal gruppo televisivo nazionale nella città.
Ferrara gode di una situazione complessivamente favorevole dato che capta segnali da Barbiano (Bologna), Monte Venda (Pd) e via Aranova (zona ovest di Ferrara; ciò consente ai ferraresi, dotati di un impianto di ricezione tv adeguato, una ottima qualità di ricezione. L’ispettorato diretto dal dott. Tigretti ha effettuato lo scorso 5 febbraio alcune misurazioni da via Bologna, via Carli e via Canapa per verificare il segnale Rai: l’esito è stato positivo in tutti tre i casi, nel totale rispetto della normativa vigente, con specifico riferimento al contratto di servizio con il Ministero.
Interessanti e utili le notizie fornite dai tecnici Rai sulle caratteristiche proprie del digitale terrestre, tecnologia innovativa che offre la possibilità di vedere molti canali con una ricezione di qualità ma che “richiede l’utilizzo di impianti domestici evoluti e più delicati con l’esigenza di manutenzioni periodiche, pena la non corretta ricezione del segnale televisivo”.
L’ing. Russo ha ribadito quanto affermato dall’Ispettorato regionale, confermando che Ferrara è servita in maniera ottimale dal Monte Venda con tutti e 4 i “pacchetti” (in termini tecnici mux o multiplex) Rai 3 TGR Veneto, i classici canali Rai ed i nuovi introdotti con il digitale; altrettanto ottimale da Colle Barbiano, sempre per tutti i 4 mux con Rai 3 TGR Emilia Romagna. Alla luce di quanto affermato, nel territorio comunale si hanno due possibili alternative per la realizzazione di un impianto di ricezione TV, individuando, a seconda della zona, da quale direzione provengano i segnali migliori. Addirittura, prevedendo sia un’antenna di ricezione UHF verso Barbiano e una VHF verso Monte Venda, si ha la doppia possibilità di ricezione del mux 1 (Rai 1 Rai 2, Rai 3, Rai News) e quindi la duplice memorizzazione dei principali programmi Rai nella lista canali del televisore.
Inoltre, accogliendo l’invito del Comune e della Provincia di Ferrara (in fase pre “switch-off”), l’impianto per la diffusione sperimentale del digitale terrestre presente sul tetto del Grattacielo di viale Cavour, è stato mantenuto seppur non strettamente necessario, per offrire comunque una ulteriore possibilità di ricezione per il centro abitato di Ferrara.
La copertura della città e dintorni è garantita, così come confermato dalle campagne effettuate dall’Ispettorato regionale e, data la contenuta distanza dai centri trasmittenti sopra citati (Venda e Barbiano), fenomeni distorsivi (fading) dovuti a condizioni di stratificazione atmosferica risultano abbastanza rari, quindi è da escludere per impianti di ricezione realizzati a regola d’arte il verificarsi di perdite di servizio.
Ciò nonostante, potrebbero comunque verificarsi situazioni di non perfetta ricezione da parte degli utenti televisivi. La captazione dei canali in VHF (in particolare quindi il mux 1 RAI da Venda), nei centri abitati, può evidenziare problematiche dovute ai disturbi elettrici (causati da apparecchiature elettriche ed elettroniche di vario tipo che possono guastarsi o mal funzionare: termostati degli impianti di riscaldamento, lampade a basso consumo, microfoni, luminarie e luci di natale, macchinari elettrici, impianti per telecomunicazione…). Quando in una certa zona della città si verifica uno di questi problemi (l’area disturbata può variare da alcune decine di metri a diverse centinaia di metri), si possono riscontrare disturbi continui o intermittenti, concentrati in alcuni momenti della giornata o distribuiti per tutta la giornata.
Inoltre, la ricezione del mux 1 RAI Ch 05 da Venda, nei pressi del Grattacielo di Ferrara potrebbe essere resa in alcuni casi difficile dalla presenza di un canale assegnato ad altra emittente locale, che trasmettendo da quel sito, è qualche decina di dB (fino a 30 dB) più elevato del segnale RAI e non rispetta i normali rapporti di protezione previsti, provocando interferenze. Questo problema dovrebbe non manifestarsi più nel momento in cui il sito del Grattacielo verrà definitivamente abbandonato dalle emittenti locali.
Altra causa di difficoltà di ricezione è imputabile alla mancanza di verifica del buon funzionamento dell’impianto di antenna, ovvero di una opportuna manutenzione o di adeguamento alla nuova situazione digitale. Questa circostanza è stata rilevata frequentemente nei casi in cui si è intervenuti a supporto degli utenti.
Il rappresentante di Rai Way ricorda che anche nella ricezione dal Monte Venda il TG3 Emilia Romagna può essere ricevuto, richiamando il canale 123 della lista canali memorizzati, sebbene la soluzione da preferire per la ricezione di Rai 3 Emilia Romagna sarebbe quelle che prevede il puntamento delle antenne su Ferrara o su Bologna.
Il direttore dell’Ispettorato Regionale Tigretti ha colto l’occasione per ribadire l’importanza di avere impianti domestici adeguati, ben controllati e posizionati secondo le tre direttrici indicate, installati da antennisti professionali dotati della necessaria e adeguata strumentazione.
L’Ispettorato ha inoltre comunicato di non avere ricevuto segnalazioni di disagi per il servizio Rai da mesi e che il numero verde Call Center Rai Way 800-111555, è a disposizione per le informazioni o le segnalazioni di tipo tecnico.

(A cura dell’Settore Pianificazione Territoriale)

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GRANDI EVENTI – Dal 27 febbraio al 2 marzo iniziative per tutte le età in centro storico
Partito il conto alla rovescia per il Carnevale Rinascimentale a Ferrara
25-02-2014

E’ un Carnevale, quello del 2014 a Ferrara, che si sviluppa su un doppio binario e corre però verso un unico obiettivo: il divertimento. Da una parte la cultura, con iniziative e spettacoli all’insegna del teatro classico, dei concerti e degli spettacoli che rievocano il Rinascimento ferrarese, dall’altra la festa, quest’anno particolarmente ricca di eventi per adulti e bambini.
Il programma delle manifestazioni, che si aprirà giovedì 27 febbraio e vedrà il gran finale nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 marzo, è stato curato dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione dell’Ente Palio, di tutte le Contrade, di numerose associazioni culturali e di categoria, oltre che di aziende e istituzioni, tra cui la Provincia, la Camera di Commercio e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna.
Proprio la sinergia tra i principali enti pubblici e privati del territorio ha permesso la programmazione di un calendario quanto mai ricco, che permette di inserire il Carnevale Rinascimentale nell’elenco dei Grandi Eventi della città.
Le quattro giornate carnascialesche saranno incardinate soprattutto sulle figure di celebri personaggi, come il duca Ercole I d’Este e Lucrezia Borgia, eletta a madrina ideale di questa edizione del Carnevale estense.
Momento clou della manifestazione sarà la rievocazione dell’arrivo in città, nel febbraio del 1502, di Lucrezia Borgia, giunta a Ferrara durante i festeggiamenti di Carnevale di quell’anno, che si sarebbero arricchiti delle straordinarie iniziate per festeggiare le nozze tra la chiacchierata figlia del Papa e Alfonso I d’Este. L’avvenimento sarà ricordato nel pomeriggio di sabato 1 marzo con una magnifica sfilata del Corteo Estense, rappresentata da decine di figuranti delle contrade del Palio che, in abiti cinquecenteschi, sfileranno da Palazzo Schifanoia (dalle 16,30) verso piazza del Municipio, dove giungeranno alle 17,15 per dare vita ad una rappresentazione da non perdere.
Le occasioni di divertimento per il pubblico, ferraresi e turisti, che vorrà prendere parte alla festa indossando maschere e costumi non mancheranno di certo. Chiunque potrà, infatti, immergersi nelle atmosfere del Rinascimento partecipando alle feste a tema, ai balli e ai banchetti con menù ispirati alle antiche ricette di corte. Mentre per i più piccoli non mancheranno i giochi, le animazioni, i laboratori didattici e gli spettacoli di intrattenimento, per partecipare da protagonisti alla grande festa rinascimentale.

Il programma completo sul sito: www.carnevalerinascimentale.eu

Per informazioni: IAT Ferrara, tel. 0532 299303; carnevale@comune.fe.it.

LE SCHEDE STORICHE a cura del Responsabile dell’Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara Francesco Scafuri

Carnevale Rinascimentale a Ferrara 2014
Una festa all’insegna del divertimento e della cultura per rivivere l’atmosfera e i fasti della corte al tempo di Ercole I d’Este e di Lucrezia Borgia

Il carnevale, dall’espressione latina carnem levare «toglier la carne», nel calendario liturgico cattolico-romano si colloca tra l’epifania e il mercoledì delle ceneri (primo giorno di Quaresima).
Di questa festa, sinonimo di divertimento e di baldoria, si trovano testimonianze documentarie fin dal Medioevo, ma occorre ricordare che alcune usanze del carnevale sono considerate addirittura sopravvivenze di antichi riti pagani, come i saturnali, festività in onore di Saturno importate dalla Grecia che venivano celebrate tra il 17 e il 23 dicembre nella Roma tardo repubblicana e imperiale. A quei tempi, il primo giorno era riservato agli obblighi religiosi e nell’ultimo ci si scambiavano doni di varia natura e consistenza, ma per il resto della settimana si organizzavano interminabili banchetti, giochi d’azzardo altrimenti proibiti, feste private e divertimenti di vario genere. Ciò che differenziava i saturnali dalle altre festività era lo stravolgimento delle regole sociali, usanza che Orazio (Venosa, 65 a.C. – Roma, 8 a.C.), uno dei maggiori poeti dell’età antica, definì in una sua famosa satira la “libertà di dicembre”; in quei giorni poteva accadere, per esempio, che i padroni servissero a tavola i loro schiavi, ai quali veniva concessa persino la libertà di critica senza essere puniti.
Nel tempo i festeggiamenti legati al carnevale sono sempre stati intesi come metafora di allegra e beffarda trasgressione, di sospensione transitoria dei ruoli sociali ricoperti da ciascuno, durante i quali si dava sfogo alle insoddisfazioni e al malcontento, in una sorta di realtà effimera dove era concessa, entro certi limiti, la soppressione temporanea di alcune norme e dell’ordine costituito. Negli ultimi secoli, poi, il travestimento ha rivestito un ruolo fondamentale e la maschera, che rende tutti irriconoscibili, è diventata lo strumento che ha consentito a ciascuno momenti di libertà altrimenti censurati. Oggi il carnevale, oltre ad essere diventato un momento di festa soprattutto per i bambini, è legato a città come Venezia, Viareggio e Cento (per non parlare di Rio de Janeiro), che per tradizione organizzano feste in maschera, cortei e spettacoli per “grandi e piccini”.

Il carnevale 2014 sotto il segno di Ercole I d’Este e Lucrezia Borgia
Il carnevale di Ferrara rappresenta però un unicum perché, oltre agli aspetti consueti della festa, forse più di altri lega il divertimento ai fasti del Rinascimento, periodo in cui la città, sede della corte estense, divenne una delle più importanti capitali europee della cultura.
Il duca Ercole I d’Este (al potere dal 1471 al 1505), autore insieme all’architetto Biagio Rossetti dell’Addizione Erculea, il celebre piano regolatore ante litteram che fece di Ferrara “la prima città moderna d’Europa”, a partire dal 1473 diede nuova linfa al carnevale. Sotto la sua guida si organizzarono feste da ballo, rappresentazioni teatrali, giostre, giochi di abilità e tornei da far invidia alle corti più importanti dell’epoca. Ercole stabiliva anno per anno la libertà di andare in maschera, di solito dall’epifania (ma a volte anche qualche giorno prima) fino al martedì grasso, perciò anche a Ferrara ognuno poteva permettersi alcune licenze vietate in altri periodi dell’anno; tuttavia, a parte alcuni casi di scherzi di cattivo gusto o addirittura di violenza consumati grazie alla garanzia dell’anonimato offerto dalla maschera, peraltro severamente puniti, il carnevale era una grande festa che coinvolgeva tutta la città, ma ancora di più i gruppi sociali più abbienti e soprattutto la cerchia di gentildonne e gentiluomini vicini al duca. Egli stesso, mascherato, partecipava attivamente a balli, scherzi ed altri divertimenti, percorrendo come consuetudine le vie del centro con la sua “carretta” cercando ” ventura” dal popolo (doni in natura). A questa festa straordinaria parteciperà, a partire dal 1502, anche Lucrezia Borgia, che proprio quell’anno andò in sposa ad Alfonso I d’Este, figlio di Ercole.
Il teatro rinascimentale estense come filo conduttore della festa
La figura di Ercole I d’Este riveste particolare importanza per la storia del Rinascimento italiano, anche perché, in particolare durante il carnevale, egli promosse a Ferrara la ripresa del teatro classico attraverso la messa in scena delle più belle commedie di Plauto e Terenzio, tradotte in volgare dagli umanisti ferraresi e proposte ad un pubblico vasto, non limitato al solo ambito della corte. Si è ormai concordi nel riconoscere in queste manifestazioni artistiche le prime esperienze di teatro moderno, che influenzeranno le successive rappresentazioni in Italia e in Europa. A tal proposito, gli storici ci ricordano che la commedia plautina dei Menaechmi venne apprestata il 25 gennaio 1486 nel “Cortile” del palazzo Ducale di Ferrara, alla presenza di alcune migliaia di persone; nell’occasione si realizzò ad hoc un singolare allestimento scenografico in cui si muovevano attori in costume che recitavano in lingua volgare, con un’accurata e rigorosa traduzione dal latino. Tale evento segnò l’inizio della straordinaria tradizione teatrale estense, che si arricchirà di nuove rappresentazioni promosse da Ercole anche negli anni e nei decenni successivi; basti pensare a quelle organizzate nel febbraio 1502 per celebrare i festeggiamenti delle nozze di Alfonso I d’Este con Lucrezia Borgia, quando furono recitate ben cinque commedie di Plauto. Anche in seguito vennero organizzate nel periodo carnascialesco rappresentazioni plautine, ad alcune delle quali assistette la bella Lucrezia, a cui, in quei momenti di festa, piaceva molto ballare e divertirsi.
C’è chi ha visto nel periodo carnevalesco il vecchio che muore, portandosi via le negatività del passato, perciò siamo certi che questo carnevale offrirà un contributo per affrontare il futuro con rinnovato ottimismo e positivo impegno.

Lucrezia Borgia
La vita movimentata di una donna colta e affascinante
Lucrezia Borgia nacque il 18 aprile 1480 a Subiaco. Era figlia del cardinale spagnolo Rodrigo Borgia e della sua amante Vannozza Cattanei, dalla cui relazione erano nati inoltre Cesare (1475) e Juan (1476), ai quali nel 1481 si aggiunse anche Jofrè.
Rodrigo, salito al soglio pontificio nel 1492 con il nome di Alessandro VI, offrì in sposa la figlia Lucrezia (all’epoca tredicenne) a Giovanni Sforza, detto lo Sforzino, signore di Pesaro e conte di Cotignola. Ma il matrimonio, celebrato in Vaticano nel 1493, fu ben presto in balia delle mutevoli condizioni strategico-militari del periodo, perciò papa Alessandro VI nel 1497 ne ottenne l’annullamento, facendo dichiarare allo sposo la mancata consumazione per propria incapacità.
Secondo alcune fonti, Lucrezia ebbe all’epoca una relazione con Pedro Calderon (detto Perotto), uomo di fiducia del pontefice, che però già nel febbraio del 1498 fu vittima di un atroce delitto, essendo stato ritrovato nel Tevere senza vita, legato mani e piedi. Lo stesso anno il papa Borgia combinò un altro matrimonio per la figlia ormai diciottenne, questa volta con il giovane Alfonso d’Aragona, duca di Bisceglie, figlio del re Alfonso di Napoli. Tuttavia, di nuovo le mutate necessità delle alleanze tra stati portarono questa volta Cesare Borgia, il celebre duca Valentino, a tramare nei confronti del cognato per toglierli la vita; tanto che il principe aragonese prima fu ferito nelle vicinanze di San Pietro, poi venne strangolato nell’agosto del 1500 nella sua stanza presso gli appartamenti pontifici.
In seguito ai nuovi progetti matrimoniali dei Borgia, Alessandro VI cominciò subito a preparare un altro matrimonio per Lucrezia. Questa volta si pensò ad Alfonso I d’Este (1476-1534), primogenito del duca di Ferrara Ercole I, che però inizialmente manifestò una certa esitazione: in effetti, si trattava di una donna chiacchierata, poiché non solo era al suo terzo matrimonio, ma aveva già avuto due figli, uno molto probabilmente dal Perotto e l’altro dal duca di Bisceglie. Per di più, a causa delle voci fatte circolare ad arte, Lucrezia portava con sé la fama, terribile e ingiusta, di essere al tempo stesso “figlia, moglie e nuora” del papa.
Alla fine, però, gli Estensi si convinsero e accettarono la proposta di Alessandro VI, che offrì loro una ricchissima dote comprendente, tra l’altro, 100.000 ducati d’oro, gioielli di grande valore, opere d’arte, le città di Cento e di Pieve, oltre ad una fortissima riduzione del canone annuale che gli Estensi dovevano versare alla Santa Sede per il ducato di Ferrara.
Dopo la celebrazione delle nozze per procura a Roma nel 1501, finalmente Lucrezia il 6 gennaio 1502 lasciò la città eterna alla volta di Ferrara per raggiungere il marito Alfonso I d’Este.

Ferrara accolse Lucrezia nel 1502
Durante il celebre viaggio da Roma verso la città estense, il fastoso e numerosissimo seguito che l’accompagnava attraversò diverse località del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e della Romagna; omaggiata ovunque, era forte da parte di tutti il desiderio e la curiosità di conoscere l’ormai celebre figlia del papa.
Ferrara accolse Lucrezia Borgia mercoledì 2 febbraio 1502 e i festeggiamenti per il matrimonio, accentuati dall’euforia del concomitante periodo carnascialesco, furono veramente straordinari.
Le cronache raccontano che quel giorno dopo pranzo Lucrezia partì dal Borgo di San Luca (a sud della città), dove aveva trovato “regale ospitalità” per riposare un po’ dopo il viaggio che l’aveva condotta a Ferrara per unirsi allo sposo. Entrò poi in città da sud-ovest accolta dal suocero (il duca Ercole I d’Este), attraversando il ponte sul Po di Ferrara presso il Castel Tedaldo, ornato per l’occasione con festoni. Insieme al corteo d’onore giunse quindi alla porta di quel fortilizio, che si trovava un tempo nei pressi dell’attuale piazza XXIV Maggio. Lucrezia, elegante e fiera sul suo cavallo bianco coperto di panno d’oro fino a terra con briglie e sella dorati, fu ricevuta in quel luogo sotto un baldacchino. Lungo lo sfarzoso itinerario l’accolse poi un apparato scenografico con putti, ispirato alla mitologia greco-romana, oltre ad una serie di fuochi artificiali. Gli scoppiettii, però, fecero imbizzarrire il cavallo di Lucrezia, la quale, sbalzata di sella, cadde in piedi, dimostrando una certa abilità; ma subito si mise a ridere, tranquillizzando il duca. Questi allora la fece salire su una mula addobbata con ricchi finimenti. Il corteo, preceduto secondo alcune fonti dallo sposo Alfonso I d’Este accompagnato da tre squadre di balestrieri, continuò la sfilata nelle vie della città addobbate a festa, seguendo un tragitto piuttosto lungo e tortuoso, da una parte per dare l’impressione alla sposa che Ferrara fosse più grande del reale, dall’altra per offrire la possibilità alle migliaia di persone assiepate lungo le strade di ammirare la figlia del papa.
Al termine del percorso trionfale, il corteo raggiunse il Cortile Ducale (oggi piazza Municipale). Qui Lucrezia smontò dalla mula e, alla base del monumentale scalone quattrocentesco, trovò ad accoglierla Isabella d’Este, sorella di Alfonso I nonché marchesa di Mantova (avendo sposato Francesco II Gonzaga nel 1490), la quale l’accompagnò insieme ad altre gentildonne lungo la gradinata marmorea, fino alla cosiddetta “Sala Grande” del palazzo Ducale (oggi palazzo Comunale); si trattava di un grande ambiente, oggi distrutto, che era stato abbellito per l’occasione con arazzi, drappi d’oro e d’argento. Successivamente la sposa, che all’epoca aveva quasi ventidue anni, fu accompagnata nelle camere che il duca Ercole aveva fatto preparare appositamente, dove avrebbe poi trascorso la notte con Alfonso I d’Este.
Alla corte estense Lucrezia, che fino a quel momento era stata un formidabile strumento di potere nelle mani del padre e del fratello Cesare, fece dimenticare il suo passato di figlia illegittima del papa e diventò popolarissima tra i ferraresi, che l’amarono subito per le sue indubbie qualità: intelligenza e umanità, unite a fascino e simpatia.
Per quanto riguarda l’aspetto esteriore della giovane Lucrezia, le varie testimonianze non sono tutte concordi, tuttavia si evince che la figlia di Alessandro VI, di mediocre statura, doveva essere una donna bella anche se non bellissima, con un carattere allegro e solare. Dall’aspetto gracile, ma quasi angelico, Lucrezia emanava certamente un fascino particolare; il viso, che lasciava trasparire un certo pallore, appariva leggermente allungato così come il collo, ma il naso risultava ben profilato, i capelli aurei e lunghissimi, gli occhi azzurri, la bocca piuttosto grande e i denti bianchissimi.

Feste e commedie plautine in onore di Lucrezia Borgia e Alfonso I d’Este
A Lucrezia piaceva molto divertirsi, così nel febbraio 1502, per festeggiare le nozze con Alfonso I d’Este, concomitanti con il Carnevale, si organizzarono giochi, tornei, spettacoli e rappresentazioni di commedie plautine.
In quei frangenti, la Sala Grande del palazzo Ducale era destinata alle feste da ballo, perché Lucrezia Borgia amava molto danzare. Tuttavia, assisteva volentieri anche ad alcune rappresentazioni teatrali di commedie di Tito Maccio Plauto (il celebre commediografo latino nato a Sarsina tra il 250 e il 255 a.C. e morto forse a Roma nel 184 a.C.); si pensi che, durante i festeggiamenti del matrimonio, dal 3 fino all’8 febbraio 1502 ne furono messe in scena ben cinque nel salone delle udienze del Palazzo della Ragione di Ferrara; tra queste, venne rappresentata l’8 febbraio 1502 la divertentissima “Casina”, che la Compagnia del Vado riproporrà durante il “Carnevale Rinascimentale a Ferrara 2014”, con l’intento di ricostruire l’atmosfera in cui si svolgevano gli spettacoli plautini al tempo degli Estensi.
La Corte, per spostarsi dal palazzo Ducale al palazzo della Ragione senza scendere in strada, utilizzava un cavalcavia coperto costruito per l’occasione, che oltrepassava l’attuale via Cortevecchia.
E’ noto, inoltre, che durante il carnevale del 1503 furono rappresentate altre tre opere di Plauto (l’Aulularia, la Mustellaria e i Menecmi) e una di Terenzio (Eunuco). Ebbene, ad assistere alle rappresentazioni, questa volta presso la Sala Grande, erano presenti il duca Ercole I d’Este e la nuora Lucrezia Borgia, oltre ad un numeroso pubblico di cortigiani e gentildonne.
Ercole, promotore di tali spettacoli, era gelosissimo dei testi delle commedie, tradotte dal latino in lingua volgare da alcuni tra i migliori umanisti del tempo; perciò aveva dato rigide disposizioni al fine di non divulgare i copioni delle celebri rappresentazioni. Li negava persino alla figlia Isabella, la quale doveva chiederli di nascosto a qualche personaggio fidato presso la corte del padre.

Diciassette anni alla Corte estense (1502-1519)
Inizialmente i rapporti di Lucrezia Borgia con il suocero furono contrassegnati da alcune divergenze, soprattutto a causa delle spese sostenute per il mantenimento del numeroso seguito romano, che perciò fu congedato. Ma quando Alfonso I d’Este divenne duca di Ferrara alla morte del padre (1505), Lucrezia si era già conquistata un posto di rilievo presso la Corte estense. Inoltre, essendo colta, senza tuttavia essere un’intellettuale, aveva intrecciato rapporti di amicizia con scienziati, artisti e umanisti di primo piano, fra cui Ercole e Tito Vespasiano Strozzi, Niccolò da Correggio, Celio Calcagnini e Antonio Tebaldi detto il Tebaldeo.
Durante i diciassette anni trascorsi a Ferrara fu una buona moglie e una fervente religiosa, tuttavia, secondo alcuni studiosi sembrano abbastanza fondate due storie d’amore, anche se non sostenute da prove. Il primo flirt che le viene attribuito fu con uno dei massimi letterati del tempo, Pietro Bembo; egli dedicò proprio a Lucrezia “Gli Asolani” (1505) ed ebbe con lei un rapporto privilegiato, come si evince dal fitto scambio di lettere, tanto da far maturare qualche dubbio sul tipo di relazione che si instaurò tra i due. Il secondo con Francesco II Gonzaga, il quale nutrì per lei una forte passione, ma certamente breve, in quanto Isabella d’Este vigilava attentamente sul marito e sulla cognata; d’altra parte, i pettegolezzi non incrinarono i rapporti (sia pure formali) tra le due “primedonne”, le quali, a volte in competizione tra loro, condividevano l’interesse per la musica, la danza, l’arte e la letteratura.
In realtà, tutti rimanevano abbagliati dal fascino e dalle virtù di Lucrezia, celebrate dallo stesso Ludovico Ariosto nell’Orlando furioso e nelle Satire.
Alfonso, che amava profondamente la sua sposa, le affidò molti compiti delicati. Lei, nel ruolo di duchessa di Ferrara, dimostrò sempre capacità non comuni di equilibrio e saggezza in varie occasioni, sia quando si trattò di esaminare le istanze dei cittadini, che di reggere lo Stato in nome del marito durante le numerose assenze di questi, impegnato nelle lunghe guerre in cui fu coinvolto il ducato estense.
Lucrezia, altresì, si dimostrò di animo sensibile, disponendo di frequente aiuti concreti in denaro ai poveri, agli ammalati e ai bambini abbandonati, come quelli che fin dal XIII secolo venivano accolti nell’ospedale di San Cristoforo dei Bastardini, a breve distanza dal Castello Estense e dalla Cattedrale.
Da alcuni studi, con particolare riferimento a quelli di Diane Ghirardo, apprendiamo che fu anche un’accorta imprenditrice perché, bonificando alcuni terreni, li fece poi coltivare o adibire a pascolo traendone profitti, favorendo al tempo stesso, grazie ad una serie di investimenti, lo sviluppo dell’economia sia nelle campagne che in città. Attraverso l’acquisto di una mandria di bufale, Lucrezia Borgia incrementò negli ultimi anni della sua vita anche la lavorazione e la produzione del formaggio, in particolare della ricotta e della mozzarella, così come aveva fatto in precedenza la suocera Eleonora d’Aragona.
Fu una madre prolifica poiché, secondo Luciano Chiappini, diede ad Alfonso sette figli di cui quattro viventi, e tra questi l’erede agognato Ercole (1508-1559).
Negli ultimi anni passò lunghi periodi in convento a chiedere perdono “per li peccati de questa nostra etade” e aderì al terz’ordine francescano. Il crescente fervore religioso le aveva fatto promuovere nel 1509 la costruzione del convento di San Bernardino in fondo alla strada della Giovecca, allo scopo di ospitarvi la nipote Camilla (figlia del duca Valentino), la quale vi entrò nel 1510 insieme ad alcune monache clarisse.
Lucrezia morì a Ferrara il 24 giugno 1519 all’età di 39 anni, colpita da una grave infezione post-partum, dopo aver dato alla luce un’altra figlia. Fu sepolta nel monastero del Corpus Domini, dove tuttora si trova la tomba.

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CIRCOSCRIZIONE 3 – Giovedì 27 febbraio alle 19 a Pontelagoscuro
Esame del Regolamento per installazione ed esercizio degli impianti di telefonia mobile
25-02-2014

Per esprimere, in particolare, un parere sulla delibera “Regolamento comunale per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telefonia mobile”, il Consiglio della Circoscrizione 3 si riunirà giovedì 27 febbraio alle 19 nella sede di piazza Buozzi 14 a Pontelagoscuro. Al termine l’assemblea sarà chiamata ad approvare impegni di spesa sui fondi a disposizione della Circoscrizione per il 2014.

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ASSESSORATO ALLA SANITA’ – Indagine di carattere europeo sulla popolazione ultrasessantenne italiana e slovena
Con il ‘Progetto Pangea’ le strategie per un invecchiamento di successo
25-02-2014

Quali sono i meccanismi protettivi e insieme gli stili di vita che possono favorire un invecchiamento di qualità? A questo e ad altri quesiti si tenterà di rispondere anche da Ferrara grazie alla partecipazione a ‘Pangea’, progetto co-finanziato del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013 dal fondo Europeo di sviluppo regionale e dai fondi nazionali. Nel nostro territorio, a fianco di diversi partner italiani e stranieri, il percorso vede coinvolti sia l’Università sia il Comune di Ferrara. Il progetto, che ha tra l’altro in programma dal 10 al 12 aprile all’interno dell’anello dell’ex ospedale Sant’Anna l’esecuzione di test clinici a un campione volontario di 160 ferraresi ultrasessantenni, è stato illustrato in mattinata dall’assessora Chiara Sapigni, dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Gabriele Rinaldi, dalla responsabile di progetto e medico internista della Clinica Universitaria Ospedaliera Angelina Passaro e da Giovanni Giuliani, direttore dell’Unità operativa di Medicina interna dell’Università di Ferrara.
“L’invecchiamento attivo è la nostra carta per i futuro. Aiutare gli ultrasessantenni a stare bene porta vantaggi per tutti e alleggerisce gli oneri della società nei confronti degli anziani. – ha affermato l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni – Un problema questo per il quale l’Europa si sta movendo a grandi passi e che noi cerchiamo da tempo di affrontare aderendo a diversi progetti attivi in città, riguardanti la mobilità e la sana alimentazione dei soggetti anziani.

In quanto partner del progetto ‘Pangea’, inserito in un’ampia rete europea, il Comune di Ferrara attraverso i propri Servizi Giovani e Sport, Servizi sociali e ufficio Relazioni internazionali e in collaborazione con ANCeSCAO, ha svolto fino ad ora un ruolo attivo allo scopo di sollecitare la popolazione anziana ad approfondire le tematiche del benessere e ad usufruire dell’opportunità offerta da questa indagine”.

“La sanità non consiste solo nel preoccuparsi della cura, bensì di prendersi carico delle persone nel loro progetto di vita. – ha aggiunto il direttore Rinaldi – In occasione delle giornate ferraresi dedicate al progetto ‘Pangea’ avremo l’occasione per verificare le caratteristiche della nuova configurazione dell’anello dell’ex ospedale S’Anna, area dove sono stati mantenuti i servizi sanitari e assistenziali e che sarà destinata in futuro ad accogliere le due realtà più fragili, come i bambini e gli anziani. Con questi progetti – ha poi ricordato – non si vogliono aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni.”

(Testo a cura degli organizzatori)

L’età media della popolazione europea sta progressivamente aumentando e questo comporta un incremento dei costi legato all’assistenza socio-sanitaria. Per tale motivo l’Unione Europea investe sempre maggiori risorse per sviluppare progetti di ricerca volti a individuare meccanismi protettivi per favorire un invecchiamento di qualità.
Dalla collaborazione tra le Università degli Studi di Ferrara, Padova, Trieste e Udine e l’Università del Litorale per la Slovenia e i Comuni di Ferrara, Capodistria, Kranj, l’Istituto per la salute della Repubblica Slovena e con il supporto dell’Ospedale Generale di Isola, è nato il progetto Pangea. Gli obiettivi operativi del progetto che si sviluppano a livello congiunto, coordinati dal team di Medicina Interna, Gerontologia e Nutrizione Clinica, sono lo sviluppo di un laboratorio mobile per la salute che permetterà ai partner di standardizzare la metodologia della raccolta dei dati clinici e la creazione di un portale web sia in lingua italiana che slovena per aggiornare costantemente i cittadini sulle nuove strategie per un invecchiamento di successo. Oltre a questi importanti aspetti a Ferrara, grazie alla preziosa collaborazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, si organizzeranno nelle giornate del 10-11-12 aprile 2014 dei test clinici gratuiti e non invasivi volti a studiare la capacità motoria, lo stato nutrizionale e cognitivo, la forza e potenza muscolare e la composizione corporea della popolazione arruolata. Saranno valutati circa 170 soggetti, alcuni dei quali già arruolati grazie alla collaborazione sul nostro territorio del coordinamento dei centri sociali Ancescao. Essendo ancora possibile l’adesione di altri cittadini, i requisiti di accesso sono di avere un’età compresa tra i 60 e gli 80 anni ed essere in grado di camminare senza ausili per 2 km.
Un altro importante obiettivo sarà la realizzazione di un parco per l’attività motoria adattata, a libero accesso per tutta la cittadinanza e posizionato nel sottomura di Ferrara. Verranno inoltre organizzati seminari informativi aperti alla popolazione sia sui risultati dei test clinici sia sulle novità nel campo della rieducazione al movimento e alla nutrizione.
Per i professionisti sono previsti workshop dedicati all’alimentazione per favorire l’invecchiamento di successo della popolazione.

Per informazioni si può contattare il numero 0532/237017 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 12.30.

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BIBLIOTECA RODARI – Giovedì 27 febbraio alle 17 in viale Krasnodar
‘Belle storie a quattro zampe’ per bambini dai tre ai sette anni
25-02-2014

Saranno gli studenti della classe 3.a B della scuola media ‘Filippo De Pisis’ a fare da ‘cantastorie’ per il nuovo appuntamento – giovedì 27 febbraio alle 17 – con i racconti per bambini dai tre ai sette anni alla biblioteca comunale Rodari di viale Krasnodar 102. In programma i racconti ‘Il lupo che voleva essere una pecora’ di M. Ramos e ‘Chi me l’ha fatta in testa’ di W. Holzwarth.

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CONFERENZA STAMPA – Convocata giovedì 27 febbraio alle 10.30 in via Capo delle Volte
Presentazione del “Carnevale della Circoscrizione ex G.A.D.”
25-02-2014

Giovedì 27 febbraio alle 10.30 nella sede della Circoscrizione 1 in via Capo delle Volte 4/d si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Carnevale della Circoscrizione ex G.A.D.”
Per presentare l’iniziativa interverranno il presidente della Circoscrizione 1 Girolamo Calò, rappresentanti delle Contrade S. Giacomo e S. Benedetto e il responsabile dell’oratorio S. Benedetto don Paolo.

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CONFERENZA STAMPA – Giovedì 27 febbraio alle 11.30 nella sala dell’Arengo
Torna “Liberamente / salone del tempo libero, del divertimento e della vita all’aria aperta”
25-02-2014

Per la presentazione della decima edizione di “Liberamente / salone del tempo libero, del divertimento e della vita all’aria aperta” si terrà una conferenza stampa giovedì 27 febbraio alle 11.30 nella sala dell’Arengo della residenza municipale.

Sono previsti gli interventi dell’assessora comunale alle Attività produttive Deanna Marescotti, del presidente di Ferrara Fiere Congressi Nicola Zanardi, del responsabile commerciale di Liberamente Giuseppe Tanesini e di Stefania Zampolli, responsabile Commerciale di Fantafy&Hobby e Pollice Verde.

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CONFERENZA STAMPA – Convocata giovedì 27 febbraio alle 12 in sala di Giunta
Presentazione delle ‘Iscrizioni on-line ai Servizi Educativi comunali (Nidi e Materne)’
25-02-2014

Giovedì 27 febbraio alle 12 nella sala di Giunta della residenza municipale si terrà la conferenza stampa per illustrare le modalità delle ‘Iscrizioni on-line ai Servizi Educativi comunali (Nidi e Materne)’.
Accanto al sindaco Tiziano Tagliani alla presentazione interverranno, tra gli altri, l’assessora ai Sistemi Informativi Chiara Sapigni, il direttore dell’Istituzione Scolastica comunale Mauro Vecchi, il direttore del Servizio Sistemi Informativi Fabio De Luigi e la dirigente pedagogica dell’Istituzione Scolastica Donatella Mauro.

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4.a COMMISSIONE CONSILIARE – Riunione giovedì 27 febbraio alle 15.30 in sala Zanotti
Incontro informativo con il ‘Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale’
25-02-2014

La 4.a Commissione consiliare – presieduta dal consigliere Enzo Durante – si riunirà giovedì 27 febbraio alle 15.30 nella sala Zanotti della residenza municipale per un incontro informativo con il ‘Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale’ Marcello Marighelli. Interverrà l’assessora alla Sanità Chiara Sapigni.

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RESIDENZA MUNICIPALE – Inaugurazione giovedì 27 febbraio alle 11 nel Salone d’Onore
In mostra le calzature che hanno fatto la storia della Manifattura Berluti
25-02-2014

Ripercorre la storia della Manifattura Berluti, attraverso i volti dei suoi protagonisti e le sue calzature simbolo, l’esposizione ‘Berluti’s Heritage Exhibition’ che giovedì 27 febbraio alle 11 sarà inaugurata nel Salone d’Onore della residenza municipale.
L’iniziativa, promossa dalla stessa Manifattura in collaborazione con il Comune di Ferrara, nell’ambito delle manifestazioni del Carnevale Rinascimentale a Ferrara, sarà inaugurata dal sindaco Tiziano Tagliani e dall’amministratore delegato di Manifattura Berluti Jean-Baptiste Barthes.
La mostra rimarrà aperta liberamente al pubblico fino al 27 marzo prossimo, negli orari di apertura del palazzo municipale.

Giornalisti, fotografi e video operatori sono invitati.

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GIUNTA COMUNALE – Le principali delibere approvate nella riunione del 25 febbraio
Telefonia mobile: il Comune adegua il proprio Regolamento alle novità normative
25-02-2014

Queste le principali delibere approvate nella riunione della Giunta comunale di martedì 25 febbraio:

Assessorato Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica, assessore Roberta Fusari, e Assessorato all’Ambiente e Relazioni Internazionali, assessore Rossella Zadro:

Aggiornamenti normativi per il Regolamento comunale sugli impianti di telefonia mobile

La nuova formulazione del Regolamento comunale per la telefonia mobile, approvata oggi dalla Giunta comunale, si è resa necessaria alla luce delle importanti novità normative intervenute in questo ambito sin dal 2010. Il testo, che sostituisce quello in vigore dal 2007, è già passato al vaglio delle Commissioni consiliari congiunte Ambiente e Urbanistica e concluderà il suo iter in Consiglio comunale il 3 marzo prossimo.

Attualmente gli impianti di telefonia o stazioni radio base (SRB), in continua innovazione e miglioramento, si configurano come infrastrutture dedicate non solo alla comunicazione via voce, ma soprattutto al trasferimento di dati: con smartphone e tablet si possono infatti inviare e scaricare dati senza limiti. Utilizzi differenti che hanno richiesto un adeguamento importante della rete esistente. Adeguamento ancora in fase di realizzazione e disciplinato dai provvedimenti normativi che sono stati introdotti recentemente e che richiedono un allineamento delle procedure comunali.

La materia è disciplinata dal D.lgs. 1 agosto 2003, n. 259, meglio conosciuto come “Codice delle Comunicazioni Elettroniche”, in particolare dall’art. 87 e oggi soprattutto dall’articolo 87-bis, quest’ultimo introdotto dalla legge 22 maggio 2010, n. 73. Tale disposizione, dal titolo “Procedure semplificate per determinate tipologie di impianti”, ha come obiettivo l’agevolazione delle procedure per realizzare gli impianti di telefonia al fine di incentivare il completamento della rete sull’intero territorio nazionale.

Pertanto, al fine di accelerare il completamento della rete di banda larga mobile, fermo restando il rispetto dei limiti, dei valori e degli obiettivi di tutela della salute della cittadinanza, è sufficiente la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA). Fondamentale ricordare che la legge definisce

le infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione come opere di urbanizzazione primaria pur restando di proprietà dei rispettivi operatori. Alla luce di ciò, l’installazione di infrastrutture per impianti radioelettrici e la modifica delle caratteristiche emissive viene autorizzata dagli Enti locali, previo accertamento da parte di Arpa della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale.

Questa grande agevolazione introdotta dai recenti dettati normativi fa totalmente decadere, per mancanza di supporti legislativi, molti dei presupposti della precedente versione del Regolamento comunale e gran parte della legge regionale emanata nel 2000. Molte delle disposizioni che vi sono contenute non sono più applicabili e risulta inopportuno introdurre procedure diverse, sistematicamente respinte da tutti i TAR italiani con ingenti risarcimenti sborsati dai Comuni ai gestori danneggiati.

“Partendo dal presupposto che le valutazioni sull’impatto elettromagnetico sono state ‘salvate’ e sono comunque garantite dall’obbligatorio parere di Arpa, – affermano al proposito gli assessori Fusari e Zadro – con il nuovo regolamento abbiamo cercato di mantenere in punta di piedi ed in virtù dei buoni rapporti instaurati con i gestori, la possibilità di presentare un programma annuale in caso di installazioni numerose; di garantire la massima pubblicità delle installazioni per dare informazione alla cittadinanza; e di mantenere principi valutativi di cautela per il nostro centro storico. Di più ci avrebbe portato nella piena illegittimità”.

(a cura del Servizio comunale Pianificazione territoriale e progettazione)

Assessorato Urbanistica, Edilizia Privata ed Edilizia Residenziale Pubblica, assessore Roberta Fusari:

Rischio sismico: dal Comune di Ferrara la collaborazione tecnica per un progetto europeo

Sarà tutta incentrata sul tema della valutazione del rischio sismico, con particolare riferimento agli edifici strategici, la collaborazione tecnico-scientifica che il Comune di Ferrara offrirà all’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po per la partecipazione al progetto europeo ‘Holistic’.

L’azione che il Comune si impegna a svolgere riguarda, in particolare, la definizione di un modello di analisi della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici strategici, considerata necessaria poiché “ogni ente pubblico preposto a svolgere attività di protezione e prevenzione dei rischi naturali (ed in particolare quello sismico) deve possedere un edificio che sia sicuro nei confronti di possibili eventi naturali in grado di mettere a rischio l’incolumità degli stessi addetti, al fine di garantire il proseguimento dei servizi assistenziali alla popolazione”. Il modello di analisi, una volta attuato, potrà essere mutuato ed adottato per qualsiasi edificio pubblico, attraverso una griglia di esame che in base alla sua destinazione fornirà le caratteristiche di vulnerabilità nei confronti del rischio sismico.

La seconda parte del progetto a cura del Comune consisterà invece nell’indicazione di quali interventi strutturali e preventivi gli enti pubblici dovrebbero attuare per limitare la vulnerabilità degli edifici strategici e, in particolare, di quelli sede di funzioni pubbliche essenziali per lo svolgimento delle attività di assistenza alla popolazione e di coordinamento dei soccorsi. L’analisi effettuata per singolo territorio mirerà a far emergere la necessità di sviluppare regolamenti e politiche volte alla tutela ed alla salvaguardia degli edifici strategici e di quelli rilevanti anche dal punto di vista architettonico e monumentale.

Per la propria collaborazione al progetto il Comune riceverà un contributo lordo di 150mila euro.

Il progetto è finanziato con i fondi comunitari per i programmi transfrontalieri adriatici, mirati a migliorare la cooperazione sociale e culturale tra le nazioni della stessa area geografica.

Assessorato alla Sanità, Servizi alla Persona e Immigrazione, assessore Chiara Sapigni:

All’Asp le risorse per le attività di accoglienza 2014

E’ di 300mila euro la quota che sarà trasferita all’ASP – Centro Servizi alla Persona di Ferrara per lo svolgimento, nel corso del 2014, delle attività del Progetto Accoglienza. Intento del progetto è quello di sostenere, rafforzare e coordinare le azioni di accoglienza svolte dalle maggiori organizzazioni locali operanti in questo settore e di promuovere, coordinare e rafforzare le azioni di uscita delle persone accolte dai Centri di accoglienza, attraverso la pianificazione di interventi integrati di formazione, avviamento e inserimento lavorativo.

Alla Cooperativa sociale integrazione lavoro un contributo per l’attività agli sportelli circoscrizionali

Sarà finanziato con risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza il contributo di 9.400 euro destinato dal Comune alla Cooperativa sociale integrazione lavoro per l’attività svolta nel 2013 agli sportelli informativi e di prenotazioni specialistiche nella sede circoscrizionale di Porotto.

L’attività degli sportelli “Ti Informo” svolta all’interno delle Circoscrizioni di Codrea e Porotto, è stata avviata come progetto di integrazione socio sanitaria innovativo a livello regionale nel 2008, con un percorso formativo svolto da tre soci lavoratori della Cooperativa che sono stati preparati sia per l’attività di prenotazione sanitaria sia per l’attività di orientamento dei cittadini alla rete dei

servizi territoriali.

Assessorato alla Mobilità e Lavori Pubblici, assessore Aldo Modonesi:

I locali comunali di via Alfonso D’Este a disposizione dell’associazione Dalla Terra alla Luna onlus

Resteranno a disposizione dell’associazione Dalla Terra alla Luna onlus per sei anni i locali di viale Alfonso d’Este 5 concessi dal Comune a canone agevolato. Gli spazi saranno utilizzati dall’associazione per le proprie attività a favore dei bambini affetti da autismo, ritardo mentale o altro disagio psicologico e per la realizzazione del progetto ‘Dopo la scuola’.

Assessorato all’Ambiente e Relazioni Internazionali, assessore Rossella Zadro:

Rinnovata l’adesione al Coordinamento delle Agende 21 locali italiane
Sarà confermata anche per il 2014 l’adesione del Comune di Ferrara all’associazione del Coordinamento delle Agende 21 locali italiane. La quota di affiliazione annuale è di 1.100 euro.

Assessorato alla Cultura, Turismo, Giovani e Personale, vicesindaco Massimo Maisto:

Tirocini formativi al Museo di Storia naturale

Gli studenti dell’istituto superiore Carducci avranno l’opportunità di svolgere periodi di tirocinio formativo al Museo di Storia naturale di Ferrara. La Giunta ha infatti approvato la convenzione, di durata triennale, da sottoscrivere con l’istituto cittadino per consentire l’avvio di periodi di formazione e orientamento all’interno della struttura museale ferrarese, con l’intento di agevolare le scelte professionali dei giovani studenti attraverso la conoscenza diretta del mondo del lavoro.

Musei civici gratis per i visitatori del Salone del Restauro

Per quattro giornate, dal 26 al 29 marzo prossimi, i visitatori del ‘Salone del restauro’ avranno la possibilità di accedere gratuitamente ai musei civici ferraresi. Coinvolti nell’iniziativa saranno in particolare: Palazzo Schifanoia, la Palazzina di Marfisa d’Este, il Museo di Storia naturale, il Museo del Risorgimento e della Resistenza e il Museo della Cattedrale.

La rassegna, giunta alla sua XXI edizione e ospitata a Ferrara Fiere, sarà interamente dedicata al restauro, alla conservazione e alla tutela del patrimonio storico, artistico, architettonico e paesaggistico e proporrà, nelle quattro giornate del suo programma, una serie di eventi e approfondimenti sul tema che porteranno a Ferrara un notevole numero di visitatori ai quali il Comune vuole offrire, come per le passate edizioni, l’opportunità di ammirare gratuitamente le proprie ricchezze storiche e artistiche.

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AGENDA DEL SINDACO
Appuntamenti del 26 febbraio 2014
25-02-2014

Mercoledì 26 febbraio

ore 20.30 – incontro con i comitati di cittadini sul tema dei permessi di ricerche di idrocarburi nel territorio (sede Circolo Arci, Cona – FE)

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COMUNE DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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