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On line la prima (auto) biografia letteraria dello scrittore cosmico Davide Grandi (edizioni Asino Rosso ebook, a cura del futurista ferrarese R. Guerra). L’autore, ferrarese, residente nel centese, si è già segnalato per diverse pubblicazione per Este Edition – a cura di R. Roversi (psicologia e fisica quantica, un libro sul sisma del 2012), il primo presentato nella nota rassegna Autori a Corte (2015) a cura dell’Associazione Bukowsky (F. Federico e La Carmelina edizioni, ecc.) e come scrittore di fantascienza per Gli Ultimi Soldati (Asino Rosso eBook) segnalato anche dal magazine internazionale Blasting News Uk e da La Zona Morta magazine a cura di Davide Longoni. Da anni è anche conferenziere su temi scientifici di frontiera. Il prossimo autunno è in programma un suo saggio per una nota casa editrice italiana.

Intervista Zoom:

Grandi, una “parola” su questa tua autobiografia on line?
“Nasco nel 1966 a Ferrara, ma risiederò per la maggior parte dei miei anni a Bologna. Fin dall’età di 6 anni si è manifestata in me una grande attrazione per il Cosmo e per ciò che spiritualmente vi si celava. In quella tenera età vivevo già esperienze intuitive, che mi hanno accompagnato fino ad oggi e spinto a pormi e porre ad astronomi e sacerdoti domande su cosa fosse per loro Dio e l’Universo. Non mi ritengo una persona illuminata, ma sicuramente consapevole di come stanno le cose, e cioè che tutto è energia e vibrazione e noi ne facciamo semplicemente parte.
E’ tutta una questione di frequenza e connessione.

I miei lavori:

Il mio primo racconto “No grazie, sono ansioso” è stato pubblicato nel 2010 da Giraldi editore; narra la storia di un gruppetto di ragazzi poco più che ventenni, sofferenti d’ansia e attacchi di panico, che a causa di un casuale incontro con due coniugi psicologi partiranno insieme a questi ultimi per Chicago, dove affronteranno le loro paure a 360 gradi, facendo amicizia con un altro gruppetto che li accompagnerà in questa avventura e anche dopo.

Il mio secondo racconto, “Il grande boato. Maggio 2012, l’Emilia trema” pubblicato nel 2014 dalla Este Edition (nota casa editrice di Ferrara); parla dei due terribili sisma che hanno colpito l’Emilia il 20 e 29 maggio 2012. Ne parlo in quanto testimone che ha vissuto in prima persona tale tragedia e che è stato colpito da ciò che di positivo ha visto affiorare, come causa degli effetti psicologici e sociali, nelle persone che abitano questi luoghi, che ha messo in evidenza un altruismo e un senso di comunità che non vedevo da tantissimi anni e che mi hanno motivato a scrivere questo libro.

Il mio racconto, “Dio e D’io”(2015,Este Edition, poi riedito e ampliato -2018 -anche in eBook con il titolo “Il Quanto di Dio…” spiega sia scientificamente, anche se in modo leggero e semplice, sia spiritualmente cosa lega Dio con le ultime scoperte scientifiche, astronomiche, chimiche e fisiche, derivanti dallo studio della Fisica Quantistica e come noi umani possiamo usufruire di questa conoscenza per migliorare la nostra vita.

Infine mi sono sperimentato anche nella fantascienza con il fortunato eBook “Gli ultimi soldati” (Asino Rosso, 2017), segnalato anche da un noto magazine britannico. Ecco quindi questa letteralmente webgrafia minima cronologica sul mio percorso come Cosmoscrittore in cui ho raccolto interviste e recensioni sui miei libri come un diario di bordo…”.

https://www.amazon.it/dp/B07DNMHQN1

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Roby Guerra


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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