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“Assassinio nella cattedrale” al teatro Abbado di Ferrara riflette sul difficile rapporto fra potere temporale e spirituale

Ambientato originariamente in una cattedrale, il dramma del poeta e drammaturgo Thomas Stearns Eliot è approdato a Ferrara sul palco del Teatro comunale Claudio Abbado, sede di cattedra non religiosa ma laica. L’opera teatrale di  Eliot “Assassinio nella cattedrale” è stata infatti rappresentata per la prima volta nel 1935, quasi 90 anni fa. Per il debutto del dramma in versi che lo scrittore statunitense, naturalizzato britannico, aveva composto in età matura, venne scelto il luogo più prestigioso, solenne e, in fondo, appropriato al contenuto dell’opera: la stessa cattedrale di Canterbury in cui erano ambientati i fatti della storia.

Con un grande salto di tempo e di spazio, da venerdì 8 a domenica 10 marzo 2024, abbiamo avuto la possibilità di assistere allo spettacolo nella nostra città, portato in scena al Teatro Comunale di Ferrara da Marianella Bargilli (direttrice artistica della rassegna Autogestito del Teatro Quirino di Roma) e Moni Ovadia (direttore generale del “Claudio Abbado”), insieme a tutta la compagnia diretta dal regista Guglielmo Ferro.

Una scena di “Assassinio nella cattedrale di T.S.Eliot in scena al teatro comunale Claudio Abbado di Ferrara

Il testo, ambientato nel 1170, racconta degli ultimi giorni dell’arcivescovo Thomas Becket, di ritorno a Canterbury dal suo esilio in Francia durato sette anni. Ne ritrae infine l’uccisione, perpetrata da emissari reali per punire la sua resistenza alla politica di Enrico II.

Nel 1935, anno di debutto di “Murder in the cathedral”, sembrava alludere all’ascesa e al pericolo del nazismo. La versione contemporanea dell’allestimento è apparsa, invece, come una testimonianza sul difficile rapporto fra potere temporale e potere spirituale, ragione e fede, costrizione e libertà. Con l’orrore delle guerre che si staglia all’orizzonte, sempre in agguato sulla comunità umana.

Non è del resto una caratteristica di alcune, preziose, opere letterarie quella di continuare a far riflettere nonostante il tempo trascorso?

Scena di “Assassinio nella cattedrale” di T.S.Eliot con Moni Ovadia in scena al Teatro comunale di Ferrara

Nella cornice del Ridotto del Teatro, l’incontro pubblico con la compagnia ha offerto l’occasione per esplorare una delle figure più interessanti dell’opera: il quarto tentatore dell’arcivescovo Becket.

Dopo il suo ritorno a Canterbury, durante il primo atto, Thomas riceve la visita di quattro personaggi che lo mettono alla prova.

I primi tre, in cambio della sua sottomissione, lo lusingano con offerte materiali: sicurezza fisica, ricchezza e coalizioni politiche.

Ma è il quarto a essere il più subdolo, perché lo seduce con la prospettiva della gloria del martirio. “Chi siete voi, che mi tentate con i miei stessi desideri?”, gli risponde Becket.

 

Se nella versione originale quest’ultimo tentatore non si differenziava nell’aspetto fisico dagli altri tre che lo avevano preceduto, in questa nuova interpretazione – ha spiegato Marianella Bargilli – si è deciso di farlo raccontare da una donna e di coprirne il volto con un ampio cappuccio, rendendo la recitazione più complessa.

“Da un punto di vista attoriale è un lavoro molto particolare. È come lavorare con una maschera, perché non mi si vede e so che non mi si vede. È come se recitassi con te stessa”, ha detto Bargilli.

“C’è talmente tanta materia di parole e di forza del pensiero in questo spettacolo”, ha concluso l’attrice, “che l’idea di lavorarci ogni sera è fondamentale per l’attore”.

La tournée di “Assassinio nella cattedrale”, che negli ultimi due mesi ha visitato i teatri di quattordici città, continuerà ad Agrigento sabato 23 marzo (21:00) e domenica 24 marzo (17:30).

Anche la programmazione del Comunale “Claudio Abbado” non si ferma: dal 12 al 14 aprile in scena “La buona novella” con Neri Marcorè.

Tra la ricca offerta del teatro cittadino, segnaliamo ancora “Le città invisibili” (19 aprile) a cura del Collettivo Istantanea e “Le memorie di Ivan Karamazov” (dal 10 al 12 maggio) con Umberto Orsini.

Per il calendario completo della programmazione teatrale, si può consultare il sito: https://www.teatrocomunaleferrara.it/

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Emanuele Gessi

Cresciuto a Ferrara, ha vissuto a Torino per fare l’università, poi ha trascorso un periodo in Danimarca per lavoro e volontariato.

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PAESE REALE
di Piermaria Romani


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