“L’uomo non è al di sopra della natura”
David Quammen al Festivaletteratura per parlare di ecologia
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“L’uomo non è al di sopra della natura”. David Quammen al Festivaletteratura per parlare di ecologia
“Di recente con mia moglie abbiamo ristrutturato la casa in cui viviamo nel Montana (USA) per dare più spazio alla nostra biblioteca. Perché i libri – dice David Quammen, divulgatore scientifico, già autore di Spillover, ospite al Festivaletteratura 2024 per parlare di ambiente – ci tengono caldi fisicamente e intellettualmente”.
Non soltanto per presentare una nuova opera, Il cuore selvaggio della natura, uscito per Adelphi da pochi giorni, è venuto Quammen a Mantova, ma anche per contribuire al progetto di Festivaletteratura di “costruire una biblioteca seduttiva capace di smuovere le persone e renderle ambientaliste nei fatti”. Sono le studentesse dei licei mantovani Fermi e d’Este che stanno “selezionando i testi per questa bibliografia ragionata” che lo incalzano a formulare una ricetta efficace per conquistare i giovani.
Lui non ha dubbi: “Tutto parte dallo storytelling”, ovvero dalla narrazione di storie che instaurano empatia fra il lettore e la natura, così come capita con gli scimpanzé raccontati dalla penna di Jane Goodall. Era con lei David Quammen, in veste di reporter del National Geographic, quando si sono inoltrati, insieme a un fotografo e a un altro scienziato, in un punto molto remoto della foresta del Congo, per osservare da vicino degli scimpanzé così estraniati dalla civiltà da non temere di essere cacciati. L’obiettivo era sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alla necessità di proteggere questi primati – risultato raggiunto qualche anno dopo quando furono integrati nel parco nazionale di salvaguardia.
La traiettoria personale di Quammen è cambiata dopo la lettura, mentre studiava per diventare un autore di fiction, dell’Origine della specie, l’opera di Charles Darwin, che gli fece trovare la sua strada da divulgatore.
Ma che l’amore per la natura cominci da bambino Quammen lo dimostra con il cimelio che ha portato con sé, un libricino con una copertina gialla e il titolo Insects scritto in grande, un volume che conserva da 65 anni e che non ha riposto nel bagaglio da stiva, ma ha tenuto stretto durante il viaggio.
Alle studentesse che lo intervistano dice che la sua ecobiblioteca “includerebbe tutto il necessario per lo studio sul campo: delle scarpe da montagna e dei sandali per entrare in acqua, tende e binocoli, così come dei retini per catturare le farfalle”. Ci sarebbero anche delle persone: “Gli abitanti dei villaggi della foresta pluviale del Congo, o quelli stanziati all’estremo nord, quasi a contatto con l’orso polare”, che racconterebbero la loro vita immersa nella natura.
David Quammen non lesina gli elogi alle ragazze e ai ragazzi che collaborano con Festivaletteratura per realizzare il progetto di una libreria ambientalista e conclude il suo intervento con un monito: “L’uomo, sebbene abbia un cervello notevole, non è al di sopra della natura; questa esiste da ben prima della sua comparsa”. Sul tema dei cambiamenti climatici che interessano il nostro pianeta e dell’aggressività dell’uomo con ciò che lo circonda, Quammen si unisce convintamente al coro e chiede di interrompere la distruzione del mondo naturale.
In copertina: Mantova, David Quammen al Festivaletteratura 2024
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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it
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