27 Ottobre 2022

A 100 anni dalla Marcia su Roma: “Matteotti Medley”

Simonetta Sandri

Tempo di lettura: 3 minuti

 

“Che si sappia così poco della storia di questo “inutile eroe”, grazie al cui sacrificio – con quello di tanti altri – oggi viviamo in libertà, è un peccato…”.
Maurizio Donadoni

Un interessante appuntamento di teatro civile attende gli spettatori più attenti, questo venerdì 28 ottobre, al Teatro Comunale di Ferrara, a cent’anni esatti dalla Marcia su Roma, organizzata il 28 ottobre 1922 dal Partito Nazionale Fascista per favorire l’ascesa di Benito Mussolini alla guida del governo (il 29 ottobre, Vittorio Emanuele III gli affidò l’incarico, che, ricevuto formalmente il 30, diede inizio al lungo ventennio fascista).

Matteotti medley, foto Federico Buscarino

Nel giorno di tale anniversario, l’attore bergamasco Maurizio Donadoni, con Matteotti Medley, sotto la regia di Paolo Bignamini, porta in scena la vita, gli scritti e le testimonianze di un grande protagonista della storia italiana: il politico Giacomo Matteotti (1885-1924), eletto alla Camera nel 1919, 1921 e 1924. Come parlamentare sostenne la riforma agraria e la polemica antiprotezionista, mentre, testimone degli esordi dello squadrismo padano, maturava un antifascismo convinto.

Si tratta di un documentario teatrale che ricorda i martiri, le vittime e gli inutili eroi che “ogni epoca ha avuto che con il loro sacrificio hanno aperto gli occhi e la strada agli altri”, aveva detto Giacomo Matteotti, poco più che ventenne, parlando a dei coetanei. Il 10 giugno 1924, dopo il discorso alla Camera, del 24 maggio, in cui denunciava le violenze e i brogli commessi dai fascisti nella recente campagna elettorale, a Roma sul lungotevere Arnaldo da Brescia, veniva rapito e ucciso da un gruppo di “arditi” della Ceka fascista, organismo voluto da Mussolini per mettere a tacere gli oppositori.

Anniversario, quello della Marcia su Roma, più che mai attuale: basti ricordare l’omonimo film del regista irlandese Mark Cousins, appena uscito al cinema, selezionato agli EFA (European Film Award) in concorso al Premio per il Miglior Documentario.

Oggi strade e piazze ricordano il nome del politico che si oppose a Mussolini, ma quanti saprebbero dire e ricordare chi era questo “inutile eroe”?

Matteotti Medley ne ripercorre la storia alternando il racconto dei fatti, nudi e talora crudi, alle citazioni delle musiche dell’epoca: dalle marcette squadriste agli stornelli contro il Negus, dalle musiche da ballo alle canzoni d’amore diffuse dalle radio Balilla, agli esperimenti di quella musica colta d’avanguardia che, proprio allora, era in cerca di inaudite sonorità. La fisarmonicista bielorussa Katerina Haidukova accompagna in scena il racconto di Donadoni, basato su documenti e aneddoti, ricordi politici e familiari. Una narrazione di un solo attore, ma a molteplici voci, che si espande in uno spazio scenico nitido, scarno e rigoroso: luogo dove il passato prende corpo attraverso il corpo e la voce dell’interprete; dove il racconto documentale si fa testimonianza funambolica tra grande storia e piccole storie.

Matteotti medley, foto Federico Buscarino

E dove ognuno di noi è chiamato a rispondere alla domanda: che valore ha, per noi, oggi, la democrazia? A guerre in corso e ingiustizie. Drammaticamente attuale.

_________________________

Matteotti Medley

documentario teatrale a cura di Maurizio Donadoni, fisarmonica Katerina Haidukova, regia di Paolo Bignamini, scene e costumi Eleonora Battisti, Gaia Bozzi, Hefrem Gioia, Martina Maria Pisoni, Giada Ratti, Valentina Silva, Alessia Soressi, coordinati da Edoardo Sanchi, in collaborazione con Accademia Di Belle Arti Di Brera, Scuola di Scenografia, produzione Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con Fond’azione Dopolavoro

Matteotti medley, foto Federico Buscarino


Periscopio
Dai primi giorni di febbraio, in cima al “vecchio” ferraraitalia, vedete la testata periscopio, il nuovo nome del giornale. Nelle prossime settimane, nel sito troverete forse un po’ di confusione; infatti, per restare online, i nostri “lavori in corso” saranno alla luce del sole, visibili da tutti i lettori: piccoli e grandi cambiamenti, prove di colore, esperimenti e nuove idee grafiche. Cambiare nome e forma, è un lavoro delicato e complicato. Vi chiediamo perciò un po’ di pazienza. Solo a marzo (vi faremo sapere il giorno e l’ora) sarà pronta la nuova piattaforma e vedrete un giornale completamente rinnovato. Non per questo buttiamo via le cose che abbiamo imparato e scritto in questi anni. Non perdiamo il contatto con la nostra Ferrara: nella home di periscopio continuerà a vivere il nome ferraraitalia e i contenuti locali continueranno a essere implementati. Il grande archivio di articoli pubblicati nel corso degli anni sarà completamente consultabile sul nuovo quotidiano. In redazione abbiamo valutato tanti nomi prima di scegliere la testata “periscopio”: un occhio che cerca di guardare oltre il conformismo e la confusione mediatica in cui tutti siamo immersi. Con l’intenzione di diventare uno spazio ancora più visibile, una voce più forte e diffusa. Una proposta informativa sempre più qualificata, alternativa ai media mainstream e alla folla indistinta dei social media.Un giornale libero, senza padrini e padroni, di proprietà dei suoi redattori, collaboratori, lettori, sostenitori. Nei prossimi giorni i nostri collaboratori, i lettori più fedeli, le amiche e gli amici, riceveranno una mail molto importante.Contiene una proposta concreta per diventare insieme a noi protagonisti di questa nuova avventura. Versando una quota (anche modesta) e diventando comproprietari di periscopio, oppure partecipando all’impresa come lettori sostenitori. Intanto periscopio ha incominciato a scrutare… oltre il filo dell’orizzonte, o almeno un po’ più in là dal nostro naso. Buona navigazione a tutti.

Chi non ha ricevuto la mail e/o volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@ferraraitalia.it

L’autore

Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Da sempre appassionata di scrittura e letteratura, ha pubblicato su riviste italiane e straniere, è autrice del romanzo, “Il Francobollo dell’Avenida Flores”, ambientato fra Città del Messico, Parigi e Scozia e traduttrice dal francese, per Curcio Editore, di La Bella e la Bestia, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Ha collaborato con BioEcoGeo, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, Mosca Oggi, eniday.com e coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma. Scrive su Meer (ex Wall Street International Magazine).
Simonetta Sandri

Ti potrebbe interessare:

  • Per certi versi /
    Il viale della mente

  • presto di mattina cerva aurora

    Presto di mattina /
    La cerva dell’aurora

  • NATURE URBANE E SPAZI PUBBLICI
    Secondo Incontro sulla Città che Vogliamo: lunedì 27 marzo alle 17

  • Gli operai GKN in piazza per “rompere l’assedio”
    (tutte le puntate di una lunga storia di lotta)

  • Cinquemila litri di acqua:
    critica alle critiche agli ambientalisti imbrattatori

  • Storie in pellicola
    Living: vivere alla ricerca del tempo perduto

  • Incerte geografie. Storie di incontri e spaesamenti.
    Convegno Nazionale a Ferrara, 24 e 25 marzo 2023

  • Una botta di vita /
    Soundtrack 2023

  • Numeri /
    Chi si è mangiato il mio mezzo pollo?

  • Teatro a passi sospesi nelle carceri di Venezia: un incontro, un video, una mostra fotografica.

L'INFORMAZIONE VERTICALE

CONTATTI
Articoli e informazioni a: redazione@periscopionline.it
Lettere e proposte di collaborazione a: direttore@periscopionline.it
Sostenitori e sponsor a:
Periscopio
Testata giornalistica online d'informazione e opinione, registrazione al Tribunale di Ferrara n.30/2013

Seguici: