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Terapia cyberpunk della bassa autostima

 

Ci sono persone talmente piene di sè, o forse arrabbiate col mondo, da pensare di essere regolarmente circondate da incapaci o imbecilli, al punto da non porsi mai la domanda più semplice: se il resto del mondo considera me uno stronzo, non è che il problema potrei essere io?

Ci sono poi persone che risentono dell’opinione degli altri al punto da costruire su di essa la loro percezione di sè. Questo tipo di persone spesso hanno talenti enormi che non riescono a dispiegare, come fossero un saltatore in alto che prima di saltare si mette alle caviglie dei pesi di cinque chili.

Ci sono infine persone che un giorno si sentono in grado di spaccare il mondo e il giorno dopo perdono interesse, piacere ed energia per l’impresa che avevano limpidamente disegnata nella testa il giorno prima. Tu potresti essere una di queste.

A parte la prima categoria di persone, per la quale non ho una ricetta – se non quella di prenderli per il culo per poi arrivare al punto di ignorarli, perchè l’indifferenza è la massima forma di canzonatura – per gli altri (e per te) il suggerimento potrebbe essere quello di circoscrivere la propria idea di rapporto col mondo alle persone veramente importanti, che sono poche, e vanno scelte. Una di queste sei tu.

“Prima di diagnosticarti depressione o bassa autostima, assicurati di non essere semplicemente circondato da stronzi.”

William Gibson

 

 

 

 

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Nicola Cavallini

E’ avvocato, anche se lo stipendio fisso lo ha portato in banca, dove ha cercato almeno di non fare del male alle persone. Fa il sindacalista per colpa di Giorgio Ghezzi, Luciano Lama, Bruno Trentin ed Enrico Berlinguer. Scrive romanzi sui rapporti umani per vedere se dal letame nascono i fiori.