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Ferrara film corto festival

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Al popolo ebraico non è concesso vivere in pace.
La vergognosa astensione dell’Italia in sede UNESCO durante il voto sulla risoluzione sul Muro del Pianto a Gerusalemme è stato un atteggiamento alquanto ambiguo: una risoluzione che offende la verità storica, non solo ebraica ma anche cristiana.
L’Unesco, nonostante le critiche veicolate da migliaia di mail e manifestazioni di piazza, non ha inteso ripassare la storia ed ha cancellato le origini ebraiche del Muro Occidentale e del Muro del Pianto di Gerusalemme. Si sono voluti cancellare tremila anni di storia ebraica: un vero stupro.
Fra le moltissime dichiarazioni pubbliche, condivisibile quella di Rav Giuseppe Laras: “Da superstite della Shoah, da italiano e da ebreo, dinanzi a tale sì vile e infamante astensione, ritengo che lor signori politici italiani, alla Giornata della Memoria e della Cultura Ebraica, dovreste starvene a casa vostra e non nausearci con discorsi melensi e ipocriti, per di più postumi, sconfessati dalle vostre stesse pratiche.”
La Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, ha affermato: “…un voto sconcertante e fuori dalla Storia su cui anche l’Italia ha delle responsabilità…”

E ora? Ora interviene il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che non solo condanna la Risoluzione dell’UNESCO, ma anche l’astensione dell’Italia, dove sembrerebbe che “l’astensione sia avvenuta a sua insaputa”.
Poteva non sapere? Ora servono fatti concreti e non solo chiacchiere.

Ferrara film corto festival

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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.

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Laura Rossi

Curatrice e insegnante d’arte. Ha recensito vari libri e ha collaborato con alcuni mensili curandone la pagina dell’arte come “la cultura e l’arte del Nord-est” e la pagina dell’arte di Sport-Comumi. Ha curato la Galleria Farini di Bologna e tutt’ora dirige e cura a Ferrara la Collezione dello scultore Mario Piva. Ha ricoperto per circa dieci anni la carica di presidente della Nuova Officina Ferrarese, con decine di pittori e scultori fino agli inizi degli anni duemila. Sue critiche d’arte sono pubblicate sul “Dizionario enciclopedico internazionale d’arte contemporanea” 1999/2000

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it