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 100+ donne con ANNA

 Anna Zonari rappresenta la possibilità di un cambiamento radicale per Ferrara.

Una Sindaca donna non è solo una diversa vocale, è tutta un’altra storia, un vento nuovo anche nel metodo: concretezza, dialogo, collaborazione, trasparenza, determinazione.

Da oltre 65 anni Ferrara non ha una Sindaca. Pensiamo che la nostra città abbia bisogno di una donna capace di includere e non escludere, in grado di attivare strumenti stabili di partecipazione reale che conosce, che ha sempre praticato. E’ necessaria una Sindaca che ponga al centro la città e chi la abita, che creda – e Anna l’ha già dimostrato in tutto il proprio percorso di vita e di lavoro – nella cooperazione, nella squadra, non nell’individuo solo al comando. Una Sindaca competente, che non scopre improvvisamente la necessità di ridurre drasticamente l’inquinamento ambientale, di difendere e rilanciare i beni comuni, di proteggere tutte le persone più fragili, di agire per il lavoro e per evitare la desertificazione sociale, economica e culturale della città; non lo scopre ora perché per tutto questo si è sempre battuta. E’ necessaria una Sindaca per restituire Ferrara alla sua bellezza e alla sua umanità, per affrontare e sciogliere, in un dialogo con tutte e con tutti, i nodi del presente e del futuro.

Crediamo che Ferrara abbia bisogno – noi abbiamo bisogno – di un futuro diverso, di una trasformazione profonda. Ferrara può e deve cambiare.

Con Anna Zonari e con tutte noi 

Firmatarie:

  1. CLELIA GALLIANI
  2. ESTER LEONARDI
  3. BARBARA DIOLAITI
  4. MARCELLA RAVAGLIA
  5. LAURA ALBANO
  6. GIULIA FIORE
  7. EUGENIA SERRAVALLI
  8. MIRIAM CARIANI
  9. CAROLA RUGGERI
  10. GIOVANNA TONIOLI
  11. LAURA PIVA
  12. ANNA FIORI
  13. MARIA CALABRESE
  14. ARIANNA CHENDI
  15. CORINNA MEZZETTI
  16. GIULIANA ANDREATTI
  17. MORENA FELISATTI
  18. ILARIA PASTI
  19. DANIELA CATALDO
  20. GIULIANA CASTELLARI
  21. BRUNELLA LUGLI
  22. CECILIA LUNGHI
  23. ORNELLA MENCULINI
  24. MATILDE BORTOLOTTI
  25. VALENTINA FAGGION
  26. CATERINA ORSONI
  27. ANNA GOLINELLI
  28. ALIDA NEPA
  29. MALEK FATOUM
  30. SILVIA DAMBROSIO
  31. ELENA BERVEGLIERI
  32. STELLA MESSINA
  33. CINZIA PUSINANTI
  34. MARIA ANGELA MALACARNE
  35. DORINA VENTURINI
  36. CLEONICE DONDI
  37. ELENA FORINI
  38. MONICA BARALDI
  39. LUNA DANIEL
  40. CATERINA BALBONI
  41. MARIARITA SAPIENZA
  42. FABIANA GREGORI
  43. MILENA STEFANINI
  44. SILVIA TROMBETTA
  45. MARTA LEONI
  46. CATERINA FERRARESI
  47. CATERINA SATERIALE
  48. ADRIANA DI PIETRO
  49. ELISABETTA SCAVO
  50. BARBARA ARCARI
  51. VALENTINA MIGLIOLI
  52. GABRIELLA MARCHESIN
  53. RITA TARTARI
  54. TERESA CAVALLETTI
  55. PAOLA FELLETTI SPADAZZI
  56. CARLA CILOTTI
  57. PAOLA GUERZONI
  58. SANDRA PARESCHI
  59. CHIARA BENDIN
  60. GAIA POLLASTRI
  61. CARLA BRANDI
  62. FRANCA MAZZANTI
  63. MONICA BAGLIONI
  64. LAURA CARCERERI DE PRATI
  65. SAURA RABUITI
  66. AMIRA FATOUM
  67. RITA SANGIORGI
  68. SALHA TAIEB
  69. CLAUDIA ZANOTTI
  70. NADA GUETTECH
  71. DANIELA LIBANORI
  72. SARA GUETTECH
  73. SILVIA GIORI
  74. LAURA FACCINI
  75. IMAN SRIHI
  76. MAURIZIA CAPUZZO
  77. ELENA BRANCA
  78. FADILA GUETTECHE
  79. EMANUELA CAVICCHI
  80. SARA CORTESI
  81. PAOLA GIRAUD
  82. ELENA CALLEGARI
  83. ZELIMA CIRELLI
  84. MARIA PAGANELLI
  85. LUCIANA CLARA REZZADORE
  86. ROBERTA VERRI
  87. ELEONORA CAMERANI
  88. DIDA SPANO
  89. EILEEN ROMANO
  90. CECILIA BANDIERA
  91. CRISTINA SORIO
  92. LAURA BREGOLI
  93. PATRIZIA ALBERIGHI
  94. GRAZIA FILIERI
  95. MILENA MILANI
  96. OLIMPIA ORCIULO
  97. DARIA GIORDANI
  98. NOEMI LAMBERTINI
  99. LAURA BRONDI
  100. LORELLA RIZZATI
  101. ROSSANA COVI
  102. CHIARA PAVANI
  103. SILVIA PERETTO
  104. PATRIZIA GARUTI
  105. GIULIA CIARPAGLINI
  106. CLAUDIA TITI

Da giovedì 8 marzo sul sito de La Comune di Ferrara [Qui] ci sarà la possibilità di firmare da parte di elettrici donne nel Comune di Ferrara.

La Comune di Ferrara

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La Comune di Ferrara

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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