Zebra. Sogni da realizzare
ZEBRA. SOGNI DA REALIZZARE
Sognavo di diventare giornalista. Amo conoscere, visitare posti nuovi e tracciare le mie scoperte. Quando ne ho la possibilità mi piace contribuire anche a Zebra, condividendo alcuni spunti e riflessioni con la redazione del giornale.
Purtroppo però le condizioni nel mio Paese, la Nigeria, rendono molto difficile la realizzazione dei propri sogni. La situazione politica è disastrosa, ci sono molti conflitti interni e, spesso, per i*le giovani non ci sono prospettive future.
Chi è povero diventa sempre più povero, mentre chi è ricco si arricchisce sempre di più. Se hai un sogno e lo vuoi realizzare devi essere benestante o avere contatti con i “piani alti” della società, altrimenti non hai chance. È a causa di tutto ciò che, undici anni fa, ho deciso di lasciare la Nigeria per venire in Europa e costruirmi un futuro migliore, anche con l’intento di sostenere la mia famiglia.
Sono l’ultimo nato di sette fratelli e sorelle. Ero un po’ il principino di casa, il figlio a cui veniva riservato un trattamento preferenziale. Ricordo che da bambino ero un bravissimo giocatore di calcio, amavo fare le partite con i miei amici. Questo però non mi ha impedito di essere uno studente molto diligente: ho studiato economia e arte, invece le materie scientifiche non sono mai state il mio forte.
Ho sempre coltivato una grande passione per la musica, specialmente le canzoni d’amore. Non sono bravo a cantare, ma adoro farmi trasportare totalmente dai testi e dalle melodie per liberare la mente. Amo la musica che porta un significato, come quella di Céline Dion, una tra le mie artiste preferite.
Ho conosciuto Zebra. otto anni fa grazie a Georg, che all’epoca scattava le foto per il giornale, e che ancora oggi è un mio caro amico. È lui che mi ha introdotto a questa realtà, con cui ho potuto collaborare quasi dagli albori. Di ciò sono molto grato, però vorrei tanto trovare un lavoro stabile. Nonostante il sostegno nella ricerca fornitomi degli*lle operatori*rici sociali del progetto, è estremamente difficile: in questi anni ho svolto diverse mansioni, ma tutte a breve termine o stagionali.
Ciononostante, vendo Zebra. con passione. Ho imparato che vendere il giornale è un’arte: sta tutto nella maniera in cui si interagisce con il*la cliente. Il modo in cui ci si presenta, in cui si parla, le informazioni che si è in grado di fornire. Nel tempo si riesce anche a costruire una bella relazione con i*le lettori*rici.
Mi impegno sempre in ciò che faccio e lavoro continuamente su me stesso per migliorarmi come persona. Tutto ciò lo faccio tenendo a mente i sogni per i quali ho cercato terreno fertile e che so, un giorno, vedrò realizzati.
Stanley Kelechi Ekechi – È un pozzo di idee!
CIT.
“Amo la musica che porta un significato, come quella di Céline Dion, una tra le mie artiste preferite.”
Per maggiori informazioni in italiano: www.oew.org/zebra In tedesco: www.oew.org/zebra
Nelle prossime settimane Periscopio ospiterà la voce di Zebra, attraverso gli articoli dei suoi redattori e collaboratori.

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Redazione Zebra
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
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