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5 Marzo 2018

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di Maria Luigia Giusto

Infaticabili. Lavorano giorno e notte. Si svegliano ai primi sentori luminosi e azionano subito gli apparati per captare quell’energia vitale. Tirano su con funi radificate l’acqua dai pozzi sotterranei, la dirigono ordinatamente lungo il sistema verticale di vasi e dighe modellato nel corso delle stagioni. Nei laboratori fogliari miscelano sostanze in provette verdi fino a ottenere il prezioso prodotto. Non buttano niente. Tutto é diligentemente stipato in magazzini di legno: servirà per i tempi di gelo. Con picconi biologici scavano la terra amica, si addentrano nel suo profondo, si aggrappano alla sua veste bruna con le dita più lunghe: lei è la madre che nutrirà i loro figli. Attendono il tepore, fiduciose nella promessa ancestrale che è mantenuta ad ogni primavera. Ed intanto si preparano.

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it