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LA FOTONOTIZIA
Amélie Nothomb a Ferrara: “Leggere è trovarsi davanti a una concentrazione di realtà”

“Chi crede che leggere sia una fuga è all’opposto della verità: leggere è trovarsi di fronte il reale nella sua massima concentrazione, il che, stranamente, è meno spaventoso che avere a che fare con le sue eterne diluizioni”.

Amélie Nothomb a Ferrara (foto di Luca Pasqualini)

Basterebbe forse questa farse scritta da Amélie Nothomb nel suo romanzo ‘Antichrista’ (Voland, 2004) per capire il cuore della sua scrittura e il legame che unisce così tanto a lei i suoi lettori, che attraverso le sue pagine ritrovano se stessi, sciolgono i loro nodi o perlomeno li dipanano e li illuminano, sentendoli meno schiaccianti.

Incontro con Amélie Nothomb nel salone della Pinacoteca di Ferrara (foto di Luca Pasqualini)

Un legame forte – quello tra la scrittrice e le persone che leggono i suoi libri – che si è sentito intenso e palpabile mercoledì nel salone d’onore della Pinacoteca Nazionale di Ferrara. L’incontro è stato aperto dall’assessore comunale alla Cultura Massimo Maisto.

L’assessore Massimo Maisto all’incontro con Amélie Nothomb a Ferrara (foto di Luca Pasqualini)

La presenza a Ferrara ha un particolare significato: a tradurre i romanzi bestseller di una delle più rinomate scrittrici francofone è, infatti, una docente dell’Università di Ferrara, la professoressa di letteratura francese Isabella Mattazzi, ritratta con lei nella foto di copertina.

La Nothomb a Ferrara tra l’interprete e la sua traduttrice Isabella Mattazzi (foto di Luca Pasqualini)

La scrittrice Amélie Nothomb a Ferrara ha presentato il suo ultimo libro ‘I nomi epiceni‘, appena uscito in questo mese di febbraio per la casa editrice Voland.

Momento degli autografi di Amélie Nothomb in Pinacoteca a Ferrara, 27 febbraio 2019 (foto di Luca Pasqualini)

È il ventisettesimo romanzo che ha scritto in altrettanti anni. Nata nel 1967 a Kobe, Giappone, Amélie Nothomb ha trascorso infanzia e giovinezza in vari paesi dell’Asia e dell’America, seguendo il padre diplomatico di origine belga. Si è poi stabilita in Francia. Il suo primo libro ‘Igiene dell’assassino’ è uscito il 1° settembre 1992 per la storica casa editrice Albin Michel e si è affermato fin da subito come uno dei titoli più interessanti della narrativa francofona contemporanea. Da allora pubblica un libro all’anno, scalando ogni volta le classifiche di vendita. Ha anche ottenuto numerosi premi letterari.

Momento dell’incontro (foto Luca Pasqualini)
Ritratto di Amélie (foto Luca Pasqualini)

La diretta audio e video dell’incontro ferrarese con Amélie Nothomb si può ascoltare cliccando sul link della registrazione sulla pagina del quotidiano online CronacaComune del 27 febbraio 2019.

Pubblico di lettori (foto di Luca Pasqualini)
Intervento di una lettrice (foto Luca Pasqualini)

Servizio fotografico di Luca Pasqualini

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)