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17 Dicembre 2015

Wake up, eat Gelli

Tempo di lettura: 3 minuti


E così alla fine, a poche ore di distanza dalla scomparsa di Cossutta abbiamo perso anche Licio Gelli.
Quest’Italia pian piano perde davvero i pezzi.
Non è assolutamente mia intenzione paragonare o accomunare questi due personaggi.
Stavo solo riflettendo a voce alta su due pezzi di storia che se ne vanno.
Ho scoperto chi era Cossutta che ero molto piccolo.
Ho scoperto chi era Licio Gelli quand’ero già cosciente.

Brano: “Veteran of the Psychic War” dei Blue Öyster Cult Album: “Fire Of Unknown Origin” del 1981
Brano: “Veteran of the Psychic War” dei Blue Öyster Cult
Album: “Fire Of Unknown Origin” del 1981

Nel senso: avevo appena capito quei due concetti di cui sentivo parlare spesso, destra e sinistra.
Piano piano iniziai a capire un bel po’ di cose grazie a questo Licio Gelli e alla sua opera di maggior successo, questa loggia P2 di cui i miei genitori non mi avevano mai detto niente.
Ci rimasi un po’ male perché c’erano in mezzo due musi che vedevo in tv praticamente tutti i giorni: il presidente del Milan e quello della camicia Dino Erre.
Iniziai anche a fare una testa così ai miei chiedendo ossessivamente a loro e a tutti come tutta quella gente potesse aver votato uno che era parte di questa loggia massonica retta da uno che aveva provato a fare quel famoso golpe del ’70.
I miei genitori e tutti gli altri adulti non sapevano darmi spiegazioni ma io continuavo a martellarmi la testa su questa cosa.
E continuavo a martellare anche la loro.
Insomma, nel 1981 loro c’erano e stupidamente – ma neanche troppo – pensavo mi dovessero delle spiegazioni.
E’ passato un sacco di tempo, adesso vado per i 30, continuo a martellarmi la testa, so tutto quello che c’è da sapere ma qualcosa ancora mi sfugge.
L’unica spiegazione razionale (e forse eccessivamente rassicurante) che riesco a darmi è: in fondo è la stessa cosa che è successa in Cile e in fondo siamo stati un pelino più fortunati del Cile.
Poi continuo a ravanare come un pazzo su tutti i casini in cui è stato coinvolto il vecchio Licio e non posso fare a meno di interrogarmi sul concetto di “fortuna”.
Piazza Fontana, Golpe Borghese, Strage di Bologna e depistaggio delle indagini (powered by LG) e via.
Chiamala fortuna.
È un gran bel casino e forse è stato ed è tuttora un esperimento.
Boh.
Speriamo almeno che sia morto per davvero.

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

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