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30 Dicembre 2019

Vuoti nomi

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Involucri vuoti da riempire con sapienza perché, alla fine, dell’involucro non resta traccia, e solo ciò che fu il contenuto rimarrà intatto nel tempo. Nel ricordo si affaccia lo sguardo di colui che viaggia nel tempo. Nel ricordo risiede l’immortalità. Nel ricordo giace la fragilità della vita, quando questa è passata con immobile certezza. Siamo nudi e soli. Trasparenti e opachi. Fenomeno e noumeno. Siamo tutto e siamo nulla. Saremo solo l’ombra di ciò che era il nostro essere, per l’eternità.

“Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus”
Umberto Eco

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Jonatas Di Sabato

Giornalista, Anarchico, Essere Umano

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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