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La zona a traffico limitato sembra negli ultimi tempi sempre più permeabile a veicoli d’ogni tipo: quelli dei residenti, quelli degli artigiani e dei manutentori, quelli dei commercianti e di coloro che svolgono attività nelle aree precluse al transito, quelli dei disabili, quelli di addetti al carico-scarico merce… Insomma, ognuno con la propria giustificazione transita indisturbato nelle arterie del centro storico, persino quando c’è mercato. Non solo, ma nella zona monumentale sono troppe pure le auto in sosta in piazza Savonarola, dove i taxisti sono tornati a stallo in doppia fila, dopo che anni fa l’Amministrazione ne aveva contingentato la presenza, inoltre, specie nelle ore serali, in corso Martiri quando ci sono spettacoli al teatro e in via Cairoli.
Abbiamo approfittato della tradizionale conferenza stampa di fine anno per porgere al sindaco, al termine dell’incontro con i giornalisti, un interrogativo circa le sue intenzioni in merito. Tiziano Tagliani ha riconosciuto che c’è un problema legato alla sosta, affermando che, paradossalmente è conseguenza dell’introduzione del sistema di sorveglianza automatica Musa: “Avendo posto i varchi sotto il controllo delle telecamere, abbiamo progressivamente ridotto la presenza di vigili nell’area pedonale. Questo probabilmente ha indotto qualcuno ad approfittarne per fermare l’auto di notte anche dove non è consentito”.
La risposta integrale del sindaco è nel file audio “sindaco-ztl” caricato qua sotto.

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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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