24 Febbraio 2023

Storie in pellicola
Joy Story, un corto sull’importanza della gentilezza

Simonetta Sandri

Tempo di lettura: 3 minuti

Joy Story, un corto sull’importanza della gentilezza

Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile. Sempre. Platone

I cortometraggi animati sono pillole preziose di messaggi importanti, perle che arrivano dritti al cuore e alla mente. Pochi minuti, in un mondo pervaso dalla fretta, che tutti possono trovare nelle lunghe, interminabili e affollate giornate.

Ci sono tante produzioni di tale tipo, Pixar, ad esempio, ne produce molte.

Empatia, comprensione, solidarietà e gentilezza sono i pilastri di Joy Story, una produzione cinese del 2018, diretta da Kyra Buschor, Constantin Paeplow e Kenneth Kua. Omaggio alla Cina nell’anno del cane, il 2018 appunto.

Con questi teneri, simpatici e muti quattro minuti, restiamo sorpresi dal potente effetto di donare con tutto il cuore: ogni buona azione porta con sé una meravigliosa e inattesa ricompensa. Lo scopriremo cammin facendo.

È la storia di Joy, un buffo e sospettoso cagnolino bianco con un grande naso che va a pescare con il padrone e si scontra con un airone un po’ fastidioso e invadente, Heron, un animale che nella cultura orientale simboleggia la bontà.

Joy è felicissimo di andare a pesca, saltella qua e là nel vedere pesci e libellule, scodinzola. Finché sulla barca arriva un alto, allampanato e strano animale che sembra volere proprio i vermi che si trovano nell’appetitoso e ghiotto cestino delle esche.

Un dispetto al suo amato padrone? Il furto va evitato, a tutti i costi.

Il cielo è limpido e il mare è calmo, ma la pesca notturna pare turbata da quell’intruso. Inizia la lotta, un vero – e divertente – braccio di ferro fra i due animali. Il padrone non è cosciente di quanto accade, anzi rimprovera Joy per quella confusione che non comprende. La scena si ripete.

Ma perché mai quell’airone ruba le esche? Cosa se ne fa?

Non diamo nulla per scontato, non fermiamoci alle apparenze, non traiamo mai conclusioni affrettate. Dietro le apparenze e i comportamenti strani, ci sono persone con bisogni diversi. Per le proprie azioni, ognuno ha le sue ragioni. Lo capiremo sul finale.

Joy Story, di Kyra Buschor, Constantin Paeplow, Kenneth Kuan (creative director), 2018


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L’autore

Simonetta Sandri

E’ nata a Ferrara e, dopo gli ultimi anni passati a Mosca, attualmente vive e lavora a Roma. Da sempre appassionata di scrittura e letteratura, ha pubblicato su riviste italiane e straniere, è autrice del romanzo, “Il Francobollo dell’Avenida Flores”, ambientato fra Città del Messico, Parigi e Scozia e traduttrice dal francese, per Curcio Editore, di La Bella e la Bestia, nella versione originaria di Gabrielle-Suzanne de Villeneuve. Ha collaborato con BioEcoGeo, “Mag O” della Scuola di Scrittura Omero di Roma, Mosca Oggi, eniday.com e coltiva la passione per la fotografia, scoperta durante i numerosi viaggi. Da Algeria, Mali, Libia, Francia e Russia, dove ha lavorato e vissuto, ha tratto ispirazione, così come oggi da Roma. Scrive su Meer (ex Wall Street International Magazine).
Simonetta Sandri

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