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Grandi cornici dorate inquadrano le danzatrici che di volta in volta interpretano il soggetto di una tela: la ragazza de “La passeggiata” di Monet, “La signora in rosa” di Boldini, le ballerine del Moulin Rouge protagoniste dilette di Toulouse Lautrec, ecc. E dietro alle ballerine scorrono, come al rallentatore, le immagini dei quadri con zoom sui particolari e panoramica della tela, facendone apprezzare al meglio ogni singola parte ed evidenziando il trait d’union tra quadro e coreografia. Mirabile l’effetto con la “Primavera” del Botticelli, dove l’obiettivo si sposta dal gruppo delle ragazze che danzano all’amorino, da Zefiro a Flora, dagli aranci al tappeto di fiori, mentre sulla scena le danzatrici si muovono con la grazia e l’armonia degli angeli.

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‘La creazione d’Adamo” interpretato dalle allieve dei Corsi avanzati

Sono queste le meravigliose scenografie di “Pittura e danza“, lo spettacolo [vedi articolo correlato] andato in scena nei giorni scorsi al Teatro De Micheli di Copparo a cura del Gruppo Teatro Danza di Giorgio Lolli e Anna Lolli Tiglio. E’ da più di trent’anni che Anna e Giorgio propongono con passione e dedizione spettacoli di danza eccezionali nei quali, oltre alla qualità coreografica, risaltano la cura nella realizzazione delle scenografie, l’originalità e la ricchezza dei costumi.

Per “Pittura e danza” il lavoro è cominciato a settembre scorso con la selezione tra decine e decine di capolavori dell’arte, per individuare i soggetti adatti alla rappresentazione danzata. Poi si è passati alla creazione delle coreografie, dei costumi e delle scenografie.

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Coreografia ispirata a ‘La passeggiata’ di Claude Monet

In buona sostanza, un intero anno di lavoro che ha permesso di portare in scena un centinaio di allieve (dalle piccoline del Primo corso alle grandi dei Corsi avanzati) per 25 quadri danzati, tra i quali risaltano per originalità e qualità dell’esecuzione i pezzi ispirati all’ “Albero della vita” di Klimt e alle luci di Man Ray della coreografa Elisa Ardizzoni, la “Creazione di Adamo” di Michelangelo e “L’occhio” di Magritte, ad opera di Laura Fuligni.

Le allieve dei Corsi avanzati sono davvero molto brave ma le piccoline non sono da meno: quadretti bianchi, gialli, rossi e blu che si spostano sulle scena per riprodurre di volta in volta un Mondrian diverso; i riccioli e le creaturine di Kandinsky che prendono vita e si confondono con la tela.

Insomma una spettacolo bellissimo che speriamo di vedere anche a Ferrara.

Foto di Riccardo Scardovelli

Immagini rappresentative di Ferrara in tutti i suoi molteplici aspetti, in tutte le sue varie sfaccettature. Foto o video di vita quotidiana, di ordinaria e straordinaria umanità, che raccontano la città, i suoi abitanti, le sue vicende, il paesaggio, la natura…

 

 

 

 

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Sara Cambioli

È tecnico d’editoria. Laureata in Storia contemporanea all’Università di Bologna, dal 2002 al 2010 ha lavorato presso i Servizi educativi del Comune di Ferrara come documentalista e supporto editoriale, ha ideato e implementato siti di varia natura, redige manuali tecnici.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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