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da: Plastic Free – Cento (Fe)

L’obiettivo era 100.000 kg, ma grazie ai 140 appuntamenti confermati in tutt’Italia ed agli oltre 15.300 partecipanti, il risultato dell’associazione Plastic Free stupisce tutti 

 

Grande successo per Plastic Free Onlus per l’iniziativa che, domenica 18 aprile ha visto più di 15.000 persone in tutta Italia in azione per il bene dell’ambiente. Negli appuntamenti svolti in contemporanea sono stati raccolti oltre 170 mila chilogrammi di plastica e rifiuti di ogni genere portando così il conteggio finale dell’associazione ad oltre 500 mila chilogrammi di spazzatura eliminata dalla natura dalla sua nascita fino ad oggi.
Una media di 110 partecipanti per ogni appuntamento che ha visto coinvolti grandi e piccini per una grande giornata di sensibilizzazione. Tra i luoghi con maggiore affluenza abbiamo Torino, Cuneo, Milano, Cremona, Verona, Bologna, Reggio Emilia, Ferrara, Sabaudia, Latina, Ostia, Città Sant’Angelo, Caltagirone, il parco dell’Etna e Trapani.

 

In particolare, per la città di Cento il risultato è stato 1400 Kg e 95 partecipanti, tra cui 14 bambini,  un risultato unico grazie all’organizzazione dei referenti locali Anna Gardini ed Andrea Firrincieli.
A Cento per far partecipare attivamente ed in sicurezza anche i più piccoli, ben 14 è stato realizzato un ‘ciccometro’ tarato (durante le nostre precedenti raccolte ‘singole’ stante la zona rossa)  per 5 mila cicche corrispondenti ad 1 Kg e distribuiti ai bimbi 20 boccali in cartone con logo “Plastic Free challange” per la raccolta, ottenendo il risultato che i bimbi si sono divertiti facendo a gara tra loro per riempirlo, cosa avvenuta ben 4 volte (anche con l’aiuto dei genitori…) per un totale di 20 mila mozziconi raccolti prima che finissero in mare.
Tante le espressioni di compiacimento e di incoraggiamento da parte dei Centesi.

Ma non finisce qui. La data nazionale è uno delle tante iniziative della Plastic Free. “Realizziamo più di 2.000 appuntamenti di raccolta all’anno in Italia” – racconta il Presidente, Luca De Gaetano – “e tanti altri eventi nazionali, con l’obiettivo di creare sensibilizzazione attraverso l’azione”.

Infatti, l’associazione prevede un grande evento il 23 maggio lungo gli argini del Po, per la più intensa pulizia del più grande fiume in Italia, e una seconda data nazionale a settembre. Una vera a propria rivoluzione ecologica è appena iniziata e per prendere parte in maniera attiva basterà registrarsi sul sito plasticfreeonlus.it.

Plastic Free Onlus è un’associazione di volontariato nata il 29 luglio 2019 con l’obiettivo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità dell’inquinamento da plastica, in particolare quella da plastica monouso, che non solo inquina bensì uccide. Si sviluppa online e in meno di 2 anni è diventata una realtà sempre più grande e con oltre 700 referenti in tutt’Italia.

Nota: 
La cover e le immagini che corredano il testo sono state realizzate dagli stessi volontari di Plastic Free di Cento (FE) in occasione della raccolta del 18 aprile scorso. La redazione di Ferraraitalia li ringrazia, augurandogli nuovi successi per le prossime iniziative.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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